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Alberto Biraghi
Giri di valzer all'assemblea
Notizie fresche dalla nostra talpa alla direzione provinciale della Quercia, presieduta dal numero due nazionale Maurizio Migliavacca, dove stanno volando i pugnali. Dop l'attacco di Filippo Penati (intervista durissima, colpo apparentemente mortale, carico di tutta la rabbia nei confronti di chi ha bloccato la sua candidatura come sindaco di Milano), ecco il guizzo improvviso con cui Franco Mirabelli spariglia le carte, estraendo dal cappello un'alleanza con Panzeri (che viene al contempo allontanato da Penati, gli fosse davvero attaccato), che l'ha accettata nella speranza di guadagnare punti per una candidatura alla segreteria). Mirabelli comincia con una finta (autocritica esplicita sulla sconfitta milanese) seguita da un colpo al bersaglio grosso (
«a settembre il gruppo dirigente deve cambiare, ma lo cambio io»).
Da lottatore consumato, Mirabeaux ha saputo ricostruire in pochi giorni anche un'alleanza con la sinistra (si fa per dire) dei DS lombardi. Ora si sente più forte e lo dimostra. Penati è spiazzato e potrebbe spostare l'attenzione su Majorino per il ruolo di vittima sacrificale. Per evitare dieci anni di guai (con in più il rischio di essere messo fuori dai giochi e dover tornare ... orrore! ... a lavorare), l'anagraficamente giovane neoconsigliere d'opposizione cerca alleanze tra i giovani diessini e cerca di uscire dall'anglo portando il dibattito all'esterno (cioè sui giornali). Nel frattempo Carlo Cerami, alla faccia della correità con Mirabelli nella sconfitta milanese, nicchia e si spaccia per soggetto incolpevole, in attesa di vedere come gira il fumo.