Certo che ci vuole una gran faccia da culo come quella di Rotondi per assumere certe "posizioni"! Ma come è possibile stare bellamente in Parlamento a fiancheggiare i delinquenti e a ostacolare e condannare i magistrati??!! Okay, il "Principe" dev'essere processato, riprocessato bla, bla, bla, ma perché Rotondi condanna il giudice che ha 2000 pagine di malefatte a carico di "Sua Altezza"???
è tutta la sera che festeggio insieme ai miei amici
non saprei dire bene perchè ma questa vicenda ha una valenza ben maggiore di un analogo accadimento a carico dell'ultimo ducetto in carica, s.b.
si tratta, a mio vedere, di un epilogo (non il primo, non l'ultimo, ma figlio della stessa storia) di una genia di mondezzari che si gloriarono di essere i primi del paese.
ciò dà la misura del paese.
io forse non ne vedrò il sollevarsi. ma questa sera sono felice.
e brindammo in tanti, non per la prigione ma per lo sputtanamento giusto, doveroso, civile.
Secondo me sto Rotondi non è un cialtrone, in realtà è un mezzo fesso.
Ricordo ancora quando a Ballarò cedette tutto il suo tempo a Berlusconi senza batter ciglio, ed in fondo fece bene perché l'unica volta in cui parlò disse cose talmente stupide ma talmente stupide da lasciare il serio dubbio di trovarsi di fronte ad un minus abens (con rispetto parlando).
Con rispetto parlando, mi sembra la marionetta del ventriloquo Berlusconi: parla a comando, apre la bocca e la muove ma le parole sono altrui, i pensieri (!) pure.
Pensieri? Nn sprekiamo parole serie come "pensieri".. ;o)
tra le altre cose, cosa cavolo c'entra Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia (+1878)??! E in ogni caso, refuso o non refuso della stampa o ignoranza grassissima del pupazzo rotondi, cosa significa, cosa vuole dire porre il numero romano accanto al nome del "nostro", il quale "per grazia di Dio", parafrasando lo Statuto, non ha mai regnato nè mai regnerà? Lo sa il buon rotondi che il numero indica il principe sovrano, il regnante??!! Sarà forse un segno della fede criptomonarchica del neo-DC?
Infine, per l'amore del vero occorre precisare che il signor Savoia, nell'incontenibile esuberanza e delirante onnipotenza dei suoi anni migliori, ebbe pure l'ardire di firmarsi qua e là "Vitt.Em. IV", peraltro con grave disappunto di una parte significativa dei monarchici italiani.
"Secondo me sto Rotondi non è un cialtrone, in realtà è un mezzo fesso."
Purtroopo siamo in itaglia e dobbiamo mettere in preventivo la sciagurata ipotesi che questo ca..ne tra qualche lustro possa diventare anche capo del governo (dio ce ne scansi e liberi).
Per il sig. Onorevole,Professor, Dottor,Ragionier, Perito Industriale, Odontotecnico ROTONDI otto sole parole:
"MA VA A DA VIA EL CUU, BALABIOTT"
A proposito di "savoia's dinasty", quanto segue dà un idea dei predecessori di questo individuo:
Vittorio Emanuele II, considerato "un re galantuomo", fu tutt'altro che tale, invischiato com'era in volgari tresche amorose, oltre che in indecorosi traffici finanziari. Troppo incolto e meschino per il Risorgimento al quale aveva legato il suo nome, si rivelò oltretutto un insaziabile divoratore del pubblico denaro.
Il figlio Umberto I, "il re buono" si macchiò d'infamia decorando il generale bava beccaris che aveva preso a cannonate la folla milanese scesa in piazza a chiedere pane e lavoro. Uomo senza carattere e di un ignoranza abissale (non aveva mai letto un libro in vita sua!) Umberto I aveva due uniche passioni: le imprese coloniali e le più azzardate operazioni bancarie.
Con Vittorio Emanuele III "il re soldato" scorre quasi mezzo secolo di vita nazionale sino alla catastrofe. Debole cinico, sleale, non seppe opporsi alla marcia su Roma, e lasciò regnare mussolini al suo posto, convinto di aver trovato il primo ministro "forte e capace, un vero gentiluomo".
Umberto II,"il re di maggio" più che principe ereditario era noto alle cronache mondane come "Prince d'amour" per le sue avventure da play boy con le attricette. Con il suo esilio in Portogallo, si chiude ingloriosamente la parabola della più antica dinastia europea (per nostra fortuna).
Ma cume se faa a minga mandà a da via el cuu chi merdusi chi che rumpen dumà i cujuni a la gent che lavura tut el dì senza fa tanti storii?
Ma cume se faa a minga ciapai a pesciat in del cuu e traj in dela rutera insema ai ratt.
Ma cume l'ha fai el berluscun a lasai turnaa in italia? Ma perchè se l'è minga purtaa a caa sua?
Porco d'un diavul porco
Signori, un po' di rispetto per uno dei più grandi comici emergenti: si ispira al Fassari di "Avanzi", ricordate?, il comunista che era stato ibernato prima del crollo del Muro e che aveva come unico legame col presente i Pooh. Ecco, questo è assolutamente identico.
Come?
Questo fa sul serio ed è pure in Parlamento?
Quindi non lo pagano per far ridere?
Vorrei diventare apolide.
Per Onebloger: a proposito di V. E. III, al posto di "non seppe opporsi alla marcia su Roma" va sostituito: "ispirò, avallò e sostenne la marcia su Roma, ordinando tra l'altro al comando dell'esercito di non intervenire"
Benissimo Janko, vorrei riproporre uno spaccato di storia, in modo da inquadrare chi, veramente erano i nostri regnanti, cioè tra i tanti che potevano regnare (in quell'epoca) abbiamo subito i peggiori.
"La storia di casa Savoia ha poco a che spartire con la storia d'Italia. Nonostante nel '700 lo stato sabaudo fosse ormai divenuto - dopo aver a lungo gravitato, territorialmente e politicamente, nell'ambito del versante franco-svizzero delle Alpi -, almeno nel suo nucleo essenziale spiccatamente piemontese.
Ma il fatto è che già nel '700 lo stato sabaudo differiva dagli altri stati della penisola italica per le sue origini: non aveva alle spalle una vivace storia comunale, non era nemmeno sorto dalla progressiva espansione amministrativa di un importante comune a tutto il suo contado, bensì dall'accorpamento di più feudi anticamente appartenuti a casa Savoia e definitivamente costituiti in monarchia da Emanuele Filiberto dopo il 1559."
Suvvia, Rotondi ha colto l'inopinata occasione della prima pagina mediatica per ricordare ai più attenti che esiste ancora la Democrazia Cristiana (i meno attenti non se ne accorgeranno nemmeno ora); è stato furbetto, non scemo.
Rotondi è semplicemente indegno e moralmente rivoltante! Non possiamo accettare che un parlamentare si comporti in questo modo. L'Italia è scesa tanto in basso perché giudichiamo furbo o scemo un comportamento politico anziché eticamente corretto o scorretto.
Non conosco tanto a fondo il curriculum di Rotondi per potermi esprimere compiutamente sulla sua indegnità morale.
Il mio commento era (evidententemente in misura non sufficientemente palese), comunque, sarcastico.
ti basti, charlie, sentirlo parlare: che altro vuoi di più ?
Purtroppo Rotondi incarna ed esprime il peggio della prima repubblica, tutto ciò che Mani Pulite ha combattuto ed osteggiato: il servilismo, l'ipocrisia, la supponenza, la disonestà intellettuale (e non solo).
Il politico Rotondi è per definizione ondivago e ambiguo, così pronto a fiutare da che parte tira il vento e ad adeguarsi di conseguenza.
E' triste vedere che c'è gente così sedere in Parlamento, dove dovrebbero trovare posto per i rappresentanti del popolo, e non di interessi di bottega.
Quanto all'uomo Rotondi, fa semplicemente pena.
eheh che meraviglia il Premio Calderoli!
Effettivamente bisognerebbe sdoppiarlo e istituire il Premio Rotondi, c'è tutta un'altra sfumatura, tutto un altro gusto di leccatura di culi.. pensateci, Autorevole Giuria!
:D
sottoscrivo
beh, certo Rotondi e' stato grande stavolta. Ero pero' certo che potesse darci queste soddisfazioni: da tempo apprezzavo il suo essere piu' servile di un bondi qualunque, e piu' untuoso del primo schifani che passa per strada. Non so... e' di quei soggetti che quando succede qualcosa ti dici "chissa' Rotondi che cazzata che sparera' adesso..." e lui, invece, riesce sempre a essere piu' spregevole, piu' sgradevole e piu' ripugnante. E' un vero profesionista, non c'e' che dire. Ce ne fossero di piu' come lui!
Proprio una "faccia di c...o. Non lo voterei neanche per tutto l'oro del mondo (ma chi ce l'ha messo in Parlamento??)