Un po' per caso, un po' per desiderio
la Socia ha scritto per OneMoreBlog:
Una commedia francesissima di Danièle Thompson, costruita molto bene, con ingredienti scelti con cura e dosati con sapienza. Ne esce un film gradevole. Eppure un film che lascia insoddisfatti. La struttura è costruita a regola d'arte, ma in maniera fredda, senza partecipazione o, se si preferisce, senza quella 'compassione' che presuppone appunto un'indagine e un approfondimento di problemi, sofferenze e personaggi. Tutti i tasselli vanno al loro posto nel modo migliore, ma senza convincere fino in fondo. Tutto ha un lieto fine come nelle fiabe. Sembra appunto di assistere alla parte finale di una fiaba, in mancanza però dell'antefatto. Perchè i problemi e i conflitti non vengono mai approfonditi. Sono appena evocati se non semplicemente enunciati.
Il filo rosso che lega le varie storie è dato dalla gioia di vivere della giovane Jessica. La ragazza, appena abbandonata dal fidanzato, è spinta dalla nonna - interpretata da Suzanne Flor, attrice di cinema e di teatro, morta poco dopo le riprese e alla quale è stato dedicato il film - a trasferirsi nel lussuoso quartiere dell'Avenue Montaigne a Parigi alla ricerca di avventura e, perchè no, di un nuovo fidanzato. Con una buona dose di sfrontatezza Jessica riesce a farsi assumere come cameriera in un bar ed entra così in contatto con un mondo dorato di artisti e ricchi signori.
In breve: con la sua freschezza e il suo approccio immediato alla vita, Jessica mette in evidenza la differenza che esiste tra chi reagisce allo squillo del cellulare con la frase: 'Chi è adesso che rompe le palle' e chi invece esclama: 'Chi potrà essere?'. Due modi diametralmente opposti di affrontare la vita: stanco e annoiato il primo, fresco e curioso il secondo. Jessica porta 'un raggio di sole' nell'esistenza più o meno insoddisfatta di una serie di artisti e personaggi incapaci di rendersi conto della fortuna di vivere nel loro mondo dorato e di accontentarsi di ciò che hanno.
Ricca la galleria di caratteri: il grande pianista in crisi con l'arte che vuole portare la musica classica fuori dai ristretti confini del teatro, sua moglie che vive dell'arte del marito e non sa rassegnarsi all'idea che lui rinunci al successo, l'attrice famosa e strapagata che aspira a un ruolo importante, il figlio del collezionista d'arte incapace di rapportarsi al padre e di capirlo, l'anziano collezionista che di fronte alla prospettiva della morte ha compreso il piacere di vivere... Bravi gli attori, bella la musica. In fin dei conti un film da vedere.
18.06.06 18:26 - sezione
cinema