la moglie non l'ha cacciato di casa ? embè, i conti in banca riescono a far dimenticare l'indimenticabile...
Forse non lo ha cacciato perchè è agli arresti domiciliari.
garp, il tuo è un sofisma.
cristina usava una metafora.
Poteva però la signora abbandonare lei il talamo coniugale: non l'ha fatto !
E' lecito pensar male.
bravo Luigi !:-)
Ragioniamo sulle intercettazioni, ora che ci è possibile; i politici sono una razza a parte, non hanno alcunché di umano e tendono a preservarsi. Citando Travaglio, per combattere la febbre eliminano i termometri!
E tuttavia è il potere che trasforma gli uomini (oppure, liberandoli da certi vincoli sociali, li mostra x quel che realmente sono).
Sarei curioso di vedere cosa farebbero molti dei più duri censori (x mancanza di occasioni) una volta ascesi a qualche soglio di potenza.
Per "dedalus" messaggio del 20 giugno ore 10.24:
MIO CARO HO LAVORATO UNA VITA IN BANCA AD UN LIVELLO ELEVATO. PUR POTENDO RUBARE SENZA PROBLEMI NON L'HO MAI FATTO. NON E' VERO CHE L'OCCASIONE FA "SEMPRE" L'UOMO LADRO. L'UOMO DIVENTA LADRO SE LADRO E'.
CAPITO?
(ANCHE SE ULTIMAMENTE MI CHIEDO SE SONO STATO UN PIRLA, VISTO CHE LADRI, ESTORTORI, IMBROGLIONI DI OGNI GENERE, PERSONE ALTOLOCATE ECC. PUR RUBANDO E FOTTENDO LA GENTE RIMANE SEMPRE IMPUNITA!!!)
È il livello culturale (suo, della società, della nazione) a far l'uomo ladro.
In Italia questo livello è basso, perciò ci sono molti ladri, molto ben tollerati.
dedalus: l'italia è marcia anche perché le persone si lasciano marcire la testa. Che tu e tanti diate per scontato (e forse normale) che una persona appena ne ha la possibilità si precipita a rubare lo dimostra con agghiacciante evidenza. Invece - per fortuna - non è così.
La mia impressione è che l'italia sia molto più marcia di quello che si pensa e lo sia da moltissimi anni.
Le motivazioni, probabilmente, stanno nella sua storia piena di dominazioni, forse nella stessa cultura cattolica della controriforma (in fondo non vendevano già allora biglietti x il paradiso chiamati indulgenze?).
E probabilmente anche il mondo è più marcio di quello che pensiamo, ora che grazie ai mezzi d'informazione veniamo a sapere molte più cose di un tempo (per questo il passato ci pare sempre idilliaco; oltre al fatto che all'epoca eravamo più giovani).
Non esiste posto o paese dove il potere non sia corruzione, non voglio citare bulghakov, ma dove c'è potere..
Probabilmente l'uomo è quello che è, anche se il contesto conta abbastanza (più facile corrompere un funzionario in angola che in svezia)
il dibattito sulla bonta' o malvagita' innata dell'uomo fu affrontato in cina ai tempi delle 'cento scuole'.
i legisti, che avevano le stesse idee di dedalus, istituirono un regime di guerra permanente dello stato contro il popolo. la pena di morte fu lo strumento principale. alla fine il sistema fagocito' se stesso in una spirale di sangue.
al contrario dei legisti, i confuciani (da mencio in poi) ritenevano che la bonta' dell'uomo potesse si' offuscarsi a causa di condizionamenti esterni, ma che, grazie all'educazione confuciana alla moralita', si potesse governare con l'esempio, la rettitudine, la benevolenza. in questo sistema la classe dei commercianti, cioe' dei piu' ricchi, veniva posta al di sotto di quella dei contadini e degli artigiani: infatti era la classe che per il proprio tornaconto avrebbe, in caso di conquista del potere, distrutto la societa' fin dalle sue fondamenta. analogamente l'esercito fu sempre mantenuto ai margini del potere, sottopotenziato e spesso riformato in colonie agricole. infatti, come bene insegnano gli usa, un paese dominato dall'esercito provoca solo morte e rovina.
questo e' il motivo per cui non si svilupparono le armi da fuoco: non perche' non avessero capito che la polvere pirica non avesse un risvolto militare (gia' nel XI secolo contro gli Xixia si utilizzavano con successo batterie di cannoni), ma perche' era meglio, per il bene sociale, non implementare le scoperte belliche. ma anzi abbandonarle immediatamente non appena lo stato non fosse piu' in pericolo.
per saperne di piu':
La ricerca del Tao : il dibattito filosofico nella Cina classica / Angus C. Graham
Vicenza, N. Pozza, [1999]. - XXXII, 574 p., 21 cm.
il marciume attuale dell'italia dipende anche dall'ignoranza, enorme, che attanaglia i piu'. e dal fatto che la considerazione sociale nei confronti dell'apprendimento volto al miglioramento di se' e del proprio ambiente sia inferiore, di molto, al valore che si da' all'aspetto fisico, dall'apparire in televisione, al vestire... con queste premesse, tutto il resto e' ben spiegabile.
Non tiriamo in ballo l'Angola, l'Ita(g)lia basta e avanza!
Ottimo tonii,ma tu sei un sinologo?
Andiamo sul complicato, però ci si prova.
Io non penso che l'uomo sia malvagio (categoria un po' generica) ma tendenzialmente portato a raggiungere il proprio piacere o comunque la propria soddisfazione individuale.
Quando questo avviene all'interno di certe regole, le pulsioni (probabilmente di natura aggressiva) che muovono gli individui creano ricchezza, progresso, avanzamento culturale; quando le regole sono troppo ferree (legisti, ma anche totalitari) finiscono x far stagnare la società civile che lentamente muore (esempi? la spagna franchista, tutti i paesi dell'est etc.).
Quello che bisogna riuscire a definire è un giusto mix tra regole e sviluppo delle spinte individuali. Cosa difficile, ma possibile solo in regimi deemocratici e liberali.
il marciume attuale dell'italia dipende anche dall'ignoranza, enorme, che attanaglia i piu'. e dal fatto che la considerazione sociale nei confronti dell'apprendimento volto al miglioramento di se' e del proprio ambiente sia inferiore, di molto, al valore che si da' all'aspetto fisico, dall'apparire in televisione, al vestire... con queste premesse, tutto il resto e' ben spiegabile.
Insomma, dopo la bella spiegazione del confucianesimo politico, queste banalità da pretozzo di campagna ci stanno male.
Anche fosse, cosa vorresti fare? Distruggere i tubi catodici? Far controllare i programmi televisivi da una commissione di gesuiti?
Bah..
antropologia liberista radicale
Il capitale caro dedalus soffoca ogni istinto creativo che non porti immediato profitto
Se rileggi il post di tonii sei in assoluto antagonismo con i confuciani che vedevano nei commercianti la classe piu' abbietta (piu' pericolosa)
Il mio ideale e' la russia brezneviana
ciao dedalus, se seguo il tuo argomento direi che qualche sforzettino per rialzare il livello culturale in italia ci starebbe tutto.
piu` chiaramente, vogliamo essere la patria di dante leonardo galilei o quella di boncompagni ricucci moggi?
provo a spiegarmi in un altro modo: fino a qualche decennio fa ci si vergognava ad essere ignoranti e la gente cercava di migliorare. gli anni recenti dell'italia li vorrei chiamare quelli dell' orgoglio ignorante (ignorance pride). una cosa del genere va bene per la ricreazione, ma chi pensa che possa reggere una nazione? solo chi pensa che una nazione sia una mandria di pecore.
"Io non penso che l'uomo sia malvagio (categoria un po' generica) ma tendenzialmente portato a raggiungere il proprio piacere o comunque la propria soddisfazione individuale."
se, come scrivi, ritieni che l'uomo sia portato naturalmente ad avantaggiare solo se stesso e non la propria societa', ti iscrivi direttamente al partito di quanti ritengono la 'natura' 'malvagia'. questo era il senso di quei termini. infatti parli di 'pulsioni aggressive' come naturali.
e questa fu la base del totalitarismo legista che mirava a sfruttare l'odio e l'arrivismo per cementare lo stato e promuovere la lotta sociale indiscriminata.
sul legismo in particolare irrinunciabile la lettura de:
Il libro del signore di Shang / A cura di J.J.L. Duyvendak. - Milano : Adelphi, 1989. - 293 p. ; 22 cm.
quando parli poi di sistemi "democratici e liberali" non riesco a capire a quali esempi storici tu ti stia riferendo. sempre che con 'democratico' tu ti riferisca effettivamente al potere al popolo.
se l'individuo, per raggiungere il proprio godimento, deve camminare sulle altrui teste, se il proprio 'particulare' deve essere predominate sui piu' deboli, allora il risultato e' sempre quello:
guerra civile.
solo ponendosi dalla parte dei piu' deboli e facendo i loro interessi ci si tutela e si difendono anche i propri.
"Anche fosse, cosa vorresti fare? Distruggere i tubi catodici? Far controllare i programmi televisivi da una commissione di gesuiti?
Bah.."
il fatto che la classe sociale detentrice del capitale e dello sfruttamento controlli la popolazione attraverso l'indottrinamento capillare a te pare normale e auspicabile?
il fatto che la piccolissima tv di strada degli operai di melfi sia stata fatta chiudere subito con un blitz dei soliti caramba addetti alla repressione pensi sia un caso?
sei tu il gesuita addetto al mantenimento dell'incivile status quo.
provo a spiegarmi in un altro modo: fino a qualche decennio fa ci si vergognava ad essere ignoranti e la gente cercava di migliorare. gli anni recenti dell'italia li vorrei chiamare quelli dell' orgoglio ignorante (ignorance pride). una cosa del genere va bene per la ricreazione, ma chi pensa che possa reggere una nazione? solo chi pensa che una nazione sia una mandria di pecore.
Col novecento è iniziata quella che può essere definita la "società di massa", che ha regole e funzionamenti diversi dal vecchio ed elitario mondo europeo. L'avvento della tv e dei mezzi di comunicazione hanno cambiato tutto; rimpiangere quello che era (e non è più) non serve a nulla. L'integerrimo impiegato delle ferrovie di fine ottocento (ammesso che davvero lo fosse, integerrimo) non è più un fenomeno replicabile, in un mondo completamente diverso.
Bisognerà, probabilmente, trovare nuove soluzioni.
Quanto alle regole ed alle pulsioni individuali; bisogna trovare -come dicevo- il giusto mix, che impedisca la sopraffazione ma continui a rendere vitale la società (e la vitalità, è noto, sia ha nello scontro, nel conflitto, non solo bellico, ovviamente). Il tutto al costo anche di qualche (moderata, parliamo di paesi nord europei) ingiustizia sociale. Capisco l'impopolarità del discorso, ma se non c'è dinamica, scontro, volontà etc. le società muoiono. Se ce ne è troppa, ovviamente, le società crollano.
"Il mio ideale e' la russia brezneviana"
volevo dire che e' addirittura preferibile ad una società organizzata secondo la logica del profitto
Non la pensavano così quelli che ci vivevano.
Infatti è crollata miseramente.
Il fatto è che il soffocamento dell'individuo non dura mai in eterno.
dedalus mi sembra che vedi solo la pars destruens. sei un necrofilo? ma non voglio fare psico-cabaret: percio' lascia che ti dica che non basta dire bisognera' trovare nuove soluzioni.
(in ogni caso, la cultura italiana si e' abbeverata di molti filoni fino a ieri. artigiani contadini artisti poeti e scienziati. tutti nel cesso con la societa' di massa. te lo cheido in uln altro modo: perche' i tedeschi mantengono un orgoglio ed un senso di dignita' che noi non abbiamo? perche' i giapponesi progrediscono per le strade dello sviluppo scientifico e noi facciamo il made in italy? ultimo modo di dirlo: condivido quello che dice tonii, quando nota che una classe politica illuminata puo' fare del bene ad esempio portare alla crescita culturale di un paese.)
cari saluti,b.
"Infatti è crollata miseramente"
a noi neanche questo lusso ci tocca
"e la vitalità, è noto, sia ha nello scontro, nel conflitto, non solo bellico, ovviamente"
cos'e'? eraclito per poveri?
la vitalita' nella guerra? ste porcate lasciale agli scagnozzi fascisti, futuristi e avanguardisti.
la guerra e' la forma piu' bassa del degrado umano: tipica degli stati nazionali nella sua versione assoluta, di sterminio.
solo ponendosi dalla parte dei piu' deboli e facendo i loro interessi ci si tutela e si difendono anche i propri.
Postato da tonii Martedì 20 Giugno 2006 alle 11:48
sono con tonii al 100%...
perchè uno stato sia liberale e sociale, il potere deve essere sempre decentrato, non ci debbono essere monopoli di nessun genere e l'esercito deve essere sottoposto al popolo...
oltre a ciò..., in particolare l'informazione deve essere libera..., le reti tv assoggettate al potere politico sono un abominio..., che in Ita(g)lia è sotto gli occhi di tutti...
mi viene in mente enrico berlinguer e la sua ricerca di una possibile terza via.
cosa succede di fronte alla lettura dei fatti di questi giorni?
1) la gente pensa e si convince che la politica è marcia
2) cresce la disaffezione verso la gestione della "res publica" perchè facilmente diventerà la "res mea".
3)tutti siamo uguali di fronte all 'arricchimento e al potere.
Non è così, non dev'essere così, bisogna assolutamente dividere la ricerca del consenso attraverso l'arte della mediazione, che significa l'arte dellam politica, dal ladrocinio e dall'arricchimento personale.
ho visto troppi rovinare se stessi e i propri partiti perchè famelici e ingordi non sapevano rientrare nei ruoli precedenti, quando confondevano il potere (che la forza partito, il lavoro di centinaia di iscritti dietro le fila volantinavano, attaccchinavano e cuocevano salamelle a luglio ed agosto con mogli e figli) con la propria presunta superiorità intellettuale.
lo statuto del pci e adesso anche ds prevede che non si possano rivestire due mandati consecutivi, che un sindacalista non possa essere contemporaneamente un amministratore, che più cariche ellettive sono incompatibili tra loro, questi erano gli anticorpi giusti per evitare di sedersi a vita su scranni e diventare inamovibili.
il ricambio eviterebbe la stagnazione delle intelligenze e delle risorse umane.
non sempre è così nè a destra nè a sinistra, nessuno è immune dalla tentazione di consolidarsi ed affermarsi, anche quando si deve lasciare un mandato si tende a scegliere tra la cerchia dei fedelissimi per continuare ad affermare una visione utilitaristica del bene comune che un partitto, un 'istituzione invece dovrebbe invece allontanare .
sperare sempre nelle rivoluzioni per azzerare e ricostruire?
cercare sempre di decapitare il sistema corrotto per rigenerare forze nuove?
terrore continuo?
no assolutamente! è necessaria un' autodisciplina che controlli l'impulso compulsivo dell'avere a tutti i costi,del "lei non sa chi sono io", ecco perchè mi ritorna a mente enrico berlinguer, piccolo, rude, morto mentre cercava la terza via al comunismo sanguinario e al sistema famelico dei partiti , parlò a lungo di questione morale, quanti hanno ancora a mente e a cuore le sue parole?
maria
e lasciami aggiungere una cosa, maria. si dice spesso che la politica dovrebbe fare un passo indietro e lasciare spazi alla societa', ma lo si dovrebbe dire alla rovescia che e' piu' bello: la politica deve fare un passo avanti e contaminarsi con la societa'. si devono individuare le cose che vanno bene al di fuori di pregiudiziali politiche o ideologiche, si deve mirare a far crescere l'individuo, non gli spazi di manovra di chi amministra il potere. il mio amico croato (che si sente ancora jugoslavo) dice per esperienza che quando la politica e' troppo importante qualcosa non va bene. e' chiaro che per "politica" intende il circo della politica e la politica come potere! forse direbbe dedalus (ch spero non si sia offeso) che questo stato di cose e' un risultato naturale della societa' di massa: sono in una certa misura d'accordo ma non mi sembra che sia un risultato inevitabile.
Ahimè il mondo (la cultura, le arti, la scienza) progredisce nella lotta, nello scontro, nella tensione.
Lasciatemi citare orson wells nel terzo uomo:
«In Italia per trenta anni hanno avuto guerra, terrore, omicidio, strage e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, con cinquecento anni di amore fraterno, democrazia e pace cos'hanno prodotto? L'orologio a cucù».
Dedalus infatti noi siamo per la rivoluzione
sangue a fiumi almeno 40 milioni di italiani vedrai
poi tra i pochi rimasti che estro creativo
una classe politica illuminata puo' fare del bene ad esempio portare alla crescita culturale di un paese.
Bah, speriamo ce la mandino con l'enterprise da qualche altra galassia..(che so, piccoli feti ibernati di governanti "Illuminati")
lo vedi che sei davvero necrofilo? (e cmq non si puo` fare, che lo sanno tutti che non si possono usare i feti per scopi cosmo-politici--chiedo autorevole conferma a sulu).
a parte i soliti scherzi, la cosa sui governanti illuminati era un commento alle esperienze politico-morali dei cinesi di cui ci parlava tonii, ed una obiezione al tuo "tutti contro tutti". lascia ad es. che ti ricordi che gli artisti del rinascimento che hai nominato sopra avevano committenti e protettori e che la classe politica del tempo era molto sensibile alle arti. (anche oggi i committenti e i protettori ci sono ancora, ma per le mignotte.)
detto questo sono d'accordo con te che cultura arte e scienza progrediscono nella lotta scontro tensione (ma anche collaborazione, non dimenticarlo) e vorrei arrivare a sostenere (cosa che tu non dici esplicit.) che noi italiani ci stiamo rammollendo. ma una volta detto questo che facciamo? accettiamo di avere una scuola sempre piu` scadente oppure miriamo ad alzare il livello di formazione di base? incentiviamo gli insegnanti che lo meritano o li puniamo? continuiamo ad usare gli spazi pubblici (inclusi quelli televisivi) per il bordello oppure pensiamo che potrebbero essere ocasioni di crescita? (ci vuole poco a continuare)
beppe in forma smagliante !
scusatemi ma ho commesso un errore, non due mandati ma più di due mandati.
non si possono maturare più di due consecutivi.
maria
Sostanzialmente contesto una visione del mondo di tipo platonico, governanti "illuminati" (scelti chissà da chi) senza conflitti sociali o politici, una società morta, anche se in qualche modo "giusta" (anche questo, però, è discutibile: è giusta una società in cui l'individuo non riesce ad esplicare le proprie qualità?).
Il problema è quello delle regole in cui ingabbiare, senza però spegnerla, la "volontà di potenza" che anima gli individui; vale a dire che invece di aggredire il vicino a colpi di mazza si faccia strada nella vita dedicandosi alla pittura, creando un'azienda, immaginando nuovi software etc. Questo tipo di "egoismo" (o di forte senso dell'individualità) sta alla base di tutti gli avanzamenti dell'umanità; ed è stato sempre contrastato dallo status quo (tradizione, religione etc.). Ma proprio questo contrasto ne ha migliorato i risultati. Nei periodi di grande "casino" (di scontro) si sono sempre avuti grandi progressi; per stare in campo artistico pensate ai poeti all'epoca della rivoluzione russa, alla musica rock dal 67 al 73, agli stessi scrittori italiani quando c'era il fascismo...
Quanto al fatto che noi italiani ci stiamo rammollendo, beh, non saprei..il fatto è che ormai siamo una provincia estrema dell'impero e quello che si fa qui non conta nulla. Accade.
accettiamo di avere una scuola sempre piu` scadente oppure miriamo ad alzare il livello di formazione di base? incentiviamo gli insegnanti che lo meritano o li puniamo? continuiamo ad usare gli spazi pubblici (inclusi quelli televisivi) per il bordello oppure pensiamo che potrebbero essere ocasioni di crescita?
Vabbè, lapalisse.
Certo che è meglio avere un livello alto di formazione che avercelo basso. Ma in proposito -senza polemiche- andrei a rivedere tutte le posizioni in merito della sinistra, regolarmente tendendti all'appiattimento ugualitaristico degli studi (dietro lo slogan "no alla scuola di classe") ed alla difesa corporativa dei sindacati degli insegnanti; per i quali il fatto che si debba scegliere il "migliore" invece del più anziano è una specie di bestemmia. E bisogna sempre assumerli tutti, a ondate.
"Nei periodi di grande "casino" (di scontro) si sono sempre avuti grandi progressi"
infatti, rammentiamo tutti i grandi progressi che ebbe la pianura padana tra il sesto e il nono secolo....
ma vaccagar futurista manigoldo
Dedalus se proprio vuoi vivere in una società viva e selvaggia trasferisciti negli stati uniti li trovi
tutto quello che cerchi
"appiattimento ugualitaristico degli studi (dietro lo slogan "no alla scuola di classe")"
ah puoi anche votare per il partito repubblicano
fatti una buona assicurazione sanitaria se ci riesci
altrimenti se ti viene l'appendicite finisci a rovistare nei cassonetti per mangiare
avete notato che progressi in somalia negli ultimi 10 anni eh?
scherzi, tonii, la scena rock di mogadiscio ha fatto passi da gigante durante la guerra civile
bel terzetto; gente brillante
beh a nome del gruppo ti ringrazio, ma non esagerare. prenderti per i fondelli è un po' come sparare sulla croce rossa, in realtà dovremmo vergognarci un po'.
non sentitevi in colpa: e' di famiglia borghese, ottimi studi, probabilmente ha sempre avuto il culo al caldo, cosa volete che dica se non fregnacce che crede siano gran filosofia?
dedalus fu olegna e' una specie di don ferrante, prima o poi andra' a mettersi a letto, appestato, maledicendo le stelle.
Stavo appunto notando che mancava il quarto asso.
Mr. morsello, dove sei, col tuo angelo sterminatore?
(il quinto e il sesto)
vedere Fratello e Bordello
sono d'accordo con alcune cose che dici dedalus.
ad esempio che non si deve lasciare di fare politica sulla scuola o sulla ricerca ai sindacati, ma questo non lo vedo tanto come una colpa dei sindacati, quanto di quella politica che, privilegiando la ricerca del consenso, preferisce latitare sulle scelte importanti per la societa'.
per avere un livello di formazione alto (uso le tue parole) bisogna fare certe scelte. ad esempio come saprai oggi le universita' tendono a livellare verso basso, creando corsi di studio in profumeria o peggio, a diventare diplomifici, e si e' scelto di lasciare molto spazi alle cosiddette univ. private in pura ottica di mercato.
tu parli anche della tua ostilita' a "utopie politiche". mi pare un punto condivisibile se preso nel senso giusto: la societa' non deve schiacciare l'individuo. pero' a me sembra il problema piu' grave in italia sia quello opposto: siamo una societa' fortemente individualista--50 milioni di nazioni, dice un mio amico--in cui manca (sempre a mio avviso) un giusto sentire per la cosa comune.
faccio un esempio che puo` sembrare polemico; la costituzione. se ne sente parlare in termini del genere: ci pensano i saggi a dire come cambiarla; no bisogna riformarla ma in un altro modo; cambiamola per punire l'altra parte politica. a me sembra assurdo! e' completamente sbagliato che non si sia discusso di cosa significhi cambiare la costituzione, che la discussione venga sviluppata solo dentro i laboratori alchemici della politica, e che non ci sia un sentimento diffuso di quali principi la nostra costituzione sottenda.
insomma, come posso dire: secondo me in italia le regole di cui tu parli ci sono, ma vengono sistematicamente annacquate quando non corrotte o moltiplicate all'inverosimile fino a renderle assurde. diceva salvemini che la nostra costituzione e' stata tradita. in generale, parlava del problema delle interpretazioni formalistiche e non di sostanza, e del voler leggere solo la lettera per tradire lo spirito. faccio un esempio specifico che forse ti piacera': lui parlava delle ingerenze indebite dello stato del vaticano. ecco, penso che e' da riflessioni come queste che bisognerebbe ripartire oggi.
la faccenda delle regole la vedo un po` come la storia dei pomodori dell'orto: servono acqua e verderame ma anche un bastone su cui reggersi, o quello dell'educazione di un figlio, per il quale serve l'amore ma anche dei punti fermi, bisogna incoraggiarlo ma non fino al punto di farlo uscire dalla realta'.
a farla corta, in italia vedo come prioritario il problema di mancanza di visioni di ampio respiro della cosa sociale, piuttosto che il problema dell'individuo schiacciato dalla medesima societa'.
infine sul problema della periferia dell'impero che menzioni, io penso che chi si fa pecora il lupo se lo mangia. insomma il primo passo e' non sentirsi periferia, ne' sentirsi a seguito dell'impero. secondo me questo ci serve: volere migliorare come individui e come nazione--e farlo.
e scusa la lettera troppo lunga e un po' sconnessa, sono gli effetti dell'afa.
E bravo Sottile, e brava destra ladra e farabutta, peggio che durante il fascismo.
Sono sempre i soliti maiali, in galera!
E per piacere a Berlusconi esiliamolo , che ormai puzza come quello la che hanno appeso a Loreto.
dedalus, rispondi a beppe: "qui si parrà della tua nobilitate" !
Io controfirmo tutto: non discorso sconclusionato beppe, ma difficile da scrivere e da capire, frutto di rilessioni profonde che potresti tradurre in qualcosa di più significativo.
Adesso basta, altrimenti vengo accusato di fare i pistolotti.
;-).
Beato lui che è andato a letto con una così.
io avrei fatto lo stesso al suo posto,finchè ci sono donne disponibili a tutto per il successo bene,l'uomo furbo fa il suo gioco: la donna vuole una cosa (la fama)e la ottiene, l'uomo ne vuole un'altra(la F...) e la ottiene.Equilibrio perfetto!
nicola...
è grazie a gente così che l'Italia va male...
i "posti al sole", vanno dati per capacità..., non per disponibilità sessuale...
se l'ominide di turno vuole la f*** che se la cerchi..., se non è in grado di trovarla, allora che la paghi con i suoi soldi..., ma non certo con un lavoro che viene così rubato a altre che lo meritano di più..., sia per capacità che per onestà...
vorrei sapere come ha fatto il verbale dell'interrogatorio della gragoraci a finire sul Giornale .
qualcuno sa rispondermi ?
Ma basta con questo moralismo da quattro soldi. Chi se ne frega se questi politici si scopano questa o quella letterina/attricetta/etc. E poi, voi non ve la fareste la Gregoraci??
Non per fare il moralista pero' provo un certo fastidio all'idea che tutto possa esere comprato dai soldi e dal potere.
Non so come siamo usciti i verbali della Gregoriacci ma d'ora innanzi sara' etichettata come la mignotta di turno, la faccia c'e'l'ha tutta!
David
bè david adesso non esagerare la gregoraci è una bellissima ragazza .
però è chiaro che del "così fan tutti" sta pagando solo lei .
e non mi sembra giusto che siano stati fatti uscire i verbali anche perchè chi l'ha fatto ,l'ha fatto unicamente per delegittimare il giudice .
Beh, la Gregoracci ha smentito di aver avuto un rapporto sessuale con lui (a proposito, ma quanto fa schifo, costui?): ha detto che si è limitato a "qualcosa di meno"... Monica Lewinsky insegna, no?
Nobilitate
"ad esempio che non si deve lasciare di fare politica sulla scuola o sulla ricerca ai sindacati, ma questo non lo vedo tanto come una colpa dei sindacati, quanto di quella politica che, privilegiando la ricerca del consenso, preferisce latitare sulle scelte importanti per la societa'.
per avere un livello di formazione alto (uso le tue parole) bisogna fare certe scelte. ad esempio come saprai oggi le universita' tendono a livellare verso basso, creando corsi di studio in profumeria o peggio, a diventare diplomifici,"
Ok, concordo.
"a farla corta, in italia vedo come prioritario il problema di mancanza di visioni di ampio respiro della cosa sociale, piuttosto che il problema dell'individuo schiacciato dalla medesima societa'."
Che poi, in italia, gli individui facciano quello che gli pare..beh, nasce proprio dalle migliaia di regole con le quali si vuole regolare tutto. Di conseguenza la gente se ne frega.
Io dicevo che la visione statalistico-corporativa (peraltro ereditata dal fascismo) al pari dell'idea cattolica controriformista fa si che tutti i conflitti vengano "regolati" da corporazioni e comitati ad hoc, deresponsabilizzando l'individuo e la sua coscienza. Inoltre soffocando qualsiasi dinamica sociale (indagherò, comunque, sulla scena rock di mogadiscio).
"sono gli effetti dell'afa"
Concordo. qui fanno 35 gradi.
Cazzo come lo invidio ! Un cesso d'uomo brutto quanto la fame che si scopa diciamo gratis un fica come la gregoraci, comunque la cosa che mi fa piu' schifo di tutta questa vicenda e' il moralismo ipocrita di tutte le giornalistuccie di sinistra e di destra che ci fanno tutti i giorni la morale relativamente alla prostituzione di strada tradizionale, le cose sono due o la donna va rispettata sempre e quindi bisogna finirla di idenficare una donna come prostituta solo perche' lavora in strada, se invece lo si fa allora si dovrebbe cominicare a chiamare prostitute anche tutte quelle donne che si prostituiscono per avere una particina in televisione o in un film, anzi in una ipotetica classifica loro sarebbe le prime, giornaliste non escluse.
andrea ti stupirò ma guarda che non c'è alcuna differenza tra le prostitute di strada e queste ragazze, c'è un tipo di persone, perchè anche gli uomini lo fanno, che usano il corpo come strumento di lavoro e per profitto economico.
ho letto e parlato personalmente con queste persone, dicono tu non vendi le tue braccia e il tuo cervello per lavorare e vivere?
noi vendiamo il nostro corpo.
inizialmente non credevo alle mie orecchie, anch'io collegavo la prostituzione allo sfruttamento maschile a danno delle donne , sicuramente c'è anche questo aspetto della criminalità organizzata e della schiavitù sessuale , ma c'è anche il libero arbitrio di donne e uomini che scelgono consapevolemente di lavorare e fare profitto con il sesso e i suoi derivati(filmografia, reportage, prostituzione, etc etc).
maria
Detto questo, ammetterai che la "concussione sessuale" è diciamo un reato un po' forzato..comq quelli che arrestavano le prostitute x blocco del traffico o cazzate del genere.
L'etica è un fatto personale, la legge un'altra cosa.
Curioso, poi, che v.m. sia stato rapidamente mandato ai domiciliari (ed era accusato dei reati + gravi) mentre il gentiluomo sottile ci rimane per quasi nulla; forse il rischio di occultamento di prove (che so, butta il preservativo usato nella mondezza)?
La realtà -piaccia o meno- è che i p.m. ed i gip usano la carcerazione preventiva al fine di ottenere confessioni.
QUalcuno dirà che fanno bene, ma le legge non lo prevede.
dedalus una donna e un uomo possono accoppiarsi come e quando vogliono, già sul luogo ci sarebbe qualcosa da dire, la farnesina non è casa propria, poi la ricompensa per tali prestazioni non è stato certamente il privato piacere, nè il proprio portafogli, ma posti in televisione pubblica, perciò sottile ha consumato i propri atti sessuali pagando con i miei soldi e quello degli italiani tutti.
inoltre, visto il passamani da collega a collega, sempre in cambio di favori e comparsate, lascia ipotizzare, penso, induzione e sfruttamento della prostituzione.
maria
Induzione..tra un po' plagio, come ai tempi del caso braibanti.
la mia impressione, insisto, è chi si cerchi a tutti i costi di punire la cosiddetta "immoralità dilagante" attraverso lo strumento -improprio- della legge.
Ometto il possibile "reato" di utilizzo della farnesina per attività erotiche; mi chiedo, però, dove sia la concussione. Un reato già descritto in questo blog, ma che ricordo:
"concussione (art. 317 c.p.): Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni."
non vedo ne' il pubblico ufficiale ne' l'incaricato di un pubblico servizio (salvo che rifilare alla stampa le veline di fini sia un pubblico servizio).
Ma capisco che qui si preferiscono le vie sommarie, alla savonarola..
dedalus ma non c'è nulla che t'indigni?
sei così cinico che qualsiasi cosa ti va bene?
che un uomo sposato , di un partito che non vuole i pacs, che affianca la chiesa più retriva contro i diritti civili, abbia una relazione con una ragazza e in cambio la ripaghi attraverso favori che lui stesso nelle intercettazioni millanta di avere tra i potenti della televisione e della politica.
dimmi solo per favore il tuo limite umano di tolleranza, il mio è al limite.
maria
dedalus
che fai citi la legge e fai lo gnorri ?
la rai è un servizio pubblico .
e sottile è (anzi ,all'epoca dei fatti contestati, era)
il portavoce del ministro .
su questo non ci piove .
"che un uomo sposato , di un partito che non vuole i pacs, che affianca la chiesa più retriva contro i diritti civili, abbia una relazione con una ragazza e in cambio la ripaghi attraverso favori che lui stesso nelle intercettazioni millanta di avere tra i potenti della televisione e della politica."
Mi sembra un classico senza tempo.
(Qualcuno, oltre a ellroy e topolino, avrà letto balzac, no? E qualche film di bunuel, vi sarà capitato di vederlo tra un x-men e un die hard?)
E sono sempre i moralisti, quelli che hanno una visione rigida del mondo,fondata sui "valori sempiterni e intangibili", quelli che la fanno più sporca.
Ecco perchè non amo i censori, che di giorno tuonano e di notte si fanno frustare le chiappe con collare da cane al collo.
singolare che sia tu a dare giudizi personali ed epiteti a gente di cui non sai nulla e a cui ti premunisci di non chiedere nulla.
singolare è che giudichi noi che ci esponiamo con commenti su fatti e non su coloro che abusano del loro potere per piegare ai propri sensi , senza alcuna dignità altri esseri umani.
maria
eh ??
Rimangiatevi le critiche
"Revocato l'ordine di arresti domiciliari per il portavoce di Fini Sottile torna libero, smontate le accuse Il gip di Roma: «Non c'è stata concussione sessuale». E lui: «Mi hanno massacrato» "
@ mario
su repubblica la questione è posta diversamente ,
tantopiù che la revoca dei domiciliari non vuol dire che cadono le accuse .
"Secondo i due magistrati non sussistono più le esigenze cautelari nei confronti di Sottile né il pericolo della reiterazione del reato. "(repubblica)
se anche tu mettessi la fonte faresti cosa gradita a tutti.
certo Sottile è 1 essere spregevole,xò pagherei milioni x farmi le Monsè e la Gregoraci!!!Forza Genoa...belin!
beh almeno li pagheresti di tasca tua e non coi soldi del canone rai .
ma la monsé e la gregoraci hanno due labbra d'oro in mezzo alle gambe?
il sesso è soprattutto cerebrale, un corpo omologato non fa la differenza!
da uomo, mi sentirei umiliato se dovessi pagare per scopare...
alberto non è proprio così, non sono uomo , può essere che non interpreti correttamente la spinta emotiva di questo tipo di sessualità, ma penso nasconda un argomento dieverso, rappresenta l'afrodisiaco del potere , se un uomo maturo brutto ed insignificante come sottile, può avere donne giovanissime, belle, e desiderate dalla massa degli italiani, al semplice squillo di un telefono , penso che sia prossimo al rimbambimento , non è la donna in sè che attira ma l'idea che si possa avere ciò che gli altri ambiscono ma non potranno mai ottenere.
è l'ebbrezza del potere puro, è per quell'ebbrezza , immagina estesa in tutti i campi, che porta molti uomini e donne di potere a perdere il senso della realtà e dell'opportunità.
maria
maria, sono in parte daccordo con quello che scrivi.
personalmente, non credo che OGNI essere pensante perda il senso della realtà di fronte ad uno status di potere. probabilmente, sono un idealista...
d'altra parte, la mia domanda era principalmente rivolta alla gente che ha scritto su questo forum, che pagherebbe milioni per farsi una così (tanto per citarne uno)...