Giustizia o barbarie
di Lidia Ravera
«Sui giornali non si fa giustizia, ma l'esatto contrario. Foto ed interviste dei magistrati appunto sono il contrario. Sui giornali si amministra l'ipocrisia, come quando si immergono le mani nelle intercettazioni di quello che raccomandava le attricette». L'ho letto su Libero, nel «Diario» di Davide Giacalone, dove si legge anche che «i processi sui giornali sono una barbarie». Naturalmente, sulla medesima testata, nella pagina seguente, sotto il titolo «Prodi è un c..., Veltroni no» si stendono quattro colonne piene (con foto) di puro squallido nonsense telefonico. Dove si scopre, tra l'altro, che il Principe avrebbe volentieri «tirato uno di quei pugni in bocca» a Lucia Annunziata, definita come p... (i puntini sono del giornale, non del principe) e «comunista z...» (altri puntini del giornale), quindi la ex-presidente della Rai viene commentata con un secco e virile «è brutta come la fame», «contro ogni tentazione, guardi» dall'interlocutore PierLuigi Vitalini, di professione, immagino, tira-piedi.
Seguono sublimi confidenze fra cui : «Io a Roma scopicchio» «Perchè lei si scopa...?» «Sì sì vabbene, ma è la sua no?». «Mio figlio dice a mia moglie che io vado a puttane» e così via. Qual'è, allora, la posizione di Libero rispetto alla vexata quaestio delle intercettazioni pubblicate? Favorevole o contrario?
Certo, per un giornale di taglio «lower middleclass» come il foglio di Feltri, rinunciare a far ridere i lettori con le pornochiacchiere di un debosciato di sangue reale è praticamente impossibile. È come chiedere a un vero goloso di rinunciare alla Fiera delle Pasticcerie, bignè gratis per tutti, sfogliatelle a volontà. Ha un bel dire, il Giacalone, che non si deve fare! In realtà, i giornali non «amministrano l'ipocrisia» e neppure impiantano processi, i giornali informano. I magistrati vengono fotografati perché in un Paese in caduta libera come il nostro, sono -ahimè- protagonisti. Non è colpa loro.
E non è colpa dei direttori di giornale, se le prove con cui vengono incastrati i nuovi criminali (tutta gentuccia che traffica in f... e football, da far rimpiangere la statura di Al Capone) testimoniano anche della loro logorrea da cellulare (dal cellulare al cellulare, il primo è un telefono, l'altro un furgone) oltrechè dei loro delitti.
Dalla qualità delle sue conversazione si giudica, anche senza volerlo, un essere umano. E non è questione di processo penale, è questione di gusto. Leggo sul Corriere della Sera: «Sembra un film di Verdone dal quale emerge una società repellente... eppure le intercettazioni, obietta qualcuno, ledono la dignità umana. Ma, dico io, anche quelle frasi ledono la dignità umana». A parlare, intervistato, è Pancho Pardi, «uno dei padri fondatori dei Girotondi». Le sue parole mi provocano un attimo di intenso sollievo: d'accordo tutelare i diritti dei bricconi, ma a noi, ai cittadini, ma soprattutto alle cittadine innocenti, chi ci pensa?
Le nostre figlie, costrette a scoprire di essere considerate potenziale merce di scambio fra maschi, chi le difende? Chi difende professionisti di sesso femminile che non hanno le misure nè l'età per essere considerate merce di scambio fra maschi e quindi, fra maschi, vengono ingiuriate? Chi ha più diritti, chi infrange la legge ripetutamente o chi, leggendo i giornali per informarsi del mondo, ne scopre lo squallore?
Se un consiglio posso dare ai piccoli e grandi detentori di qualche potere è questo: imparate a parlare. Provate a leggere qualche libro. Non è mai troppo tardi per attingere ad una espressività un po’ meno miserabile. Magari la prossima volta, intercettati, faranno una figura un po’ meno di m... ( i puntini sono miei).
Aaaahhh, che sospiro di sollievo !
Accendere il mio P.C., aprire la pagina di OMB ed 'incappare', quasi subito, in uno scritto di tale spessore !
Lidia Ravera che si interpete dei sentimenti, del sentire comune a tutti gli italiani perbene, uomini e donne, che le canta chiare, che fa strame di certo pattume gornalistico, di quotidiani che valgano meno della carta su cui sono stampati, leggere le parole di Pancho Pardi.
Che impressione e gradevole sensazione di pulizia morale.
Propizia una giornata che è iniziata bene, anche per un pensionato !
voglio lanciare un appello a tutte le mogli , compagne, madri, sorelle di politici e alle donne impegnate in parlamento a fare quadrato su quanto abbiamo scoperto attraverso le intercettazioni telefoniche.
abbiamo il dovere morale di esprimere con voce corale lo sdegno che ha provocato il leggere di bambine s....... , ragazze trattate come carne da macello, donne giornaliste offese loro malgrado e a loro insaputa , non da uomini qualunque ma da coloro che ci rappresentano in Italia e nel mondo.
donne per favore abbandonate il vostro perbenismo, i vostri salotti buoni, prendete le distanze da questi porci, donne di destra e sinistra.
avrete anche voi figlie che rischiano di finire nelle fauci e nelle mani di simil gentaglia, non vi fanno schifo quando vi si avvicinano sapendo di cosa si sono vantati di fare o immaginare?
la Chiesa dov'è? dov'è Ruini a difendere il valore della famiglia e la dignità delle donne offese?
questi uomini sono tutti sposati, con famiglia e figli, cosa aspetta la Chiesa a proclamare una condanna verso questi laidi individui?
sogno le donne del parlamento che si associno in una unica e corale condanna , questo sì che sarebbe un vero atto di coraggio politico.
e non mi si venga a dire che è il solito femminismo o post femminismo, qui si tratta di difendere bambine , ragazze e donne trattate con una tale trivialità e bestialità che farebbe solo onore al primo firmatario/a di tale condanna.
maria
mogli di politici come Daniela Fini?
mira...
detesto questi personaggi...!!!
li detesto e provo schifo solo al sentirne parlare...
però..., non sarà che queste fanciulle abbiano davvero fatto il salto di "qualità" (schifo)...???
ovvero...,
se tu ti trovassi di fronte un simile essere... che ti propone di s******* con lui altrimenti ciccia..., che cosa gli risponderesti...???
credo con un bel calcio nelle p****...!!!
dopodichè una bella denucia e via di seguito...
come mai spesso e volentieri queste fanciulle non hanno preso provvedimenti...???
temo che abbia ragione qualcuno che mi ha suggerito che le fanciulle in questione sono molto meno vittime di quanto non si voglia... (io per primo ) credere...
hanno trovato il modo di non fare fatica...!!!
niente gavetta..., niente concorsi...
certo si svendono..., ma sembra che alcune lo preferiscano di gran lunga...(orrore)
ripeto... disprezzo questi cialtroni che non considero neppure uomini..., ma temo che la colpa non sia da cercare solo in una direzione...
e lo dico con rammarico... :-((((((
drizzt tu lo stai dicendo ad una che a 16 anni minacciò di sberle il suo professore di italiano (socuialista)che con la scusa di vedere un ciondolo mi mise una mano sul seno, e pagai carissimo per i tre anni successivi di liceo, e non ti dico sul posto di lavoro quante mani ho dovuto mettere al loro posto, purtroppo c'è una pletora di maschi che allunga le mani con una facilità vomitevole.
io ho pagato carissimo questo mio farmi indietro sempre, addirittura m'imbruttivo e mi mascolinizzavo per non apparire troppo, ma o noi donne ci spicciamo ad aiutarci tra noi, o per lavorare in certi ambienti, in certi posti ,purtroppo, se vuoi lavorare devi sopportare.
in puglia , pensa , addirittura la raccolta dei pomodori o dell'uva ci sono donne che devono subire le mani lunghe dei caporali che danno lavoro, altro che mondo rosa dei vips e della televisione.
maria
intendo anche appellarmi a uomini retti e leali, che sono sicura si vergognano di questi cosiddetti uomini.
maria
mira...
in me queste cose suscitano una tale rabbia da avermi portato in più di una occasione alle mani...
e prendo nota con gioia del tuo modo di comportarti... che personalmente ti rende onore..., anche a prezzo di sofferenze che solo tu conosci...
purtroppo, come tu mi indichi..., questo schifo esiste a tutti i livelli..., ed a tutti i livelli resta quello che è... uno schifo senza appello...
temo che però in alcuni ambienti sia divenuto uno standard che è divenuto tale anche per la mancanza di stima di alcune donne, che pur di ottenere certi posti "al sole" si svendono senza tanti problemi...
detto questo..., desidero che tutte le donne che si trovino di fronte uno di questi vermi si facciano valere con azioni legali di qualsiasi genere...
certo..., ci sarà sempre da scontrarsi con il maschilismo becero e qualunquista che in ita(g)lia imperversa da sempre..., ma almeno ci si potrà guardare allo specchio...
ps. mi aggiungo all'appello di mira...
drizzt continui a parlare di svendersi , ma quando una non sa fare un accidente non è una svendita .
e non mi si accusi di maschilismo becero e moralismo , fanculo , che io lavoro 10 ore al giorno .
come non si svendono quei maiali raccomandati che con le "consulenze" agli amici guadagnano, con una relazioncina fatta dalla segretaria precaria,
quanto questa guadagna in 10 anni.
antonella_c
per me andare a letto con un simile cefalo (per ottenere un lavoretto) è=a svendersi...
che poi queste fanciulle siano magari deficienti... è un altro paio di maniche...
ma questo malcostume (per minimizzare) deve finire...!!!
in ogni caso le fanciulle in questione, prendono il posto..., alla faccia di chi ha detto di no...
che mondo di m****
Aggiungo che poi la giornata si è guastata, ma non per mia colpa !
;-)
A me questa idea delle povere ingenue da difendere non mi convince.
Sono almeno trent'anni che fin da piccole ci viene inculcato dalla televisione che bisogna essere provocanti per farsi notare, che l'uomo da sposare è quello ricco e potente, l'imprenditore e il calciatore, che per la carriera ogni cosa è permessa, che bisogna mostrare le cosce anche per leggere i bollettini del CCISS viaggiare informati.
Che questa sia mercificazione lo sanno anche i muri eppure ci sono frotte di ragazzine molto sveglie pronte ad offrirsi sul mercato del successo effimero e le madri, pur di vedere le figlie sulle copertine dei rotocalchi, danno loro il saggio consiglio cinese "stenditi e fai in modo che almeno ti piaccia" e le buttano nella mischia.
Non si potrebbe fare qualcosina di più contro questa puttanizzazione generalizzata delle donne oltre allo scandalizzarsi?
x lameduck, un antico proverbio napoletano recita: 'u pesce fete da capa".
Immagino che sia comprensibile, cmq traduco: il pesce puzza a cominciare dalla testa ".
OKKEI ?
Adesso la testa è cambiata, per cambiare però usi e costumi, meglio malcostumi, bisogna far funzionare la macchina dello Stato.
Devono funzionare i controlli interni, detti codici di autoregolamentazione.
La macchina pubblica e quella privata debbono recuperare il concetto di indignazione, di pudore e di moralità, oltrechè di efficienza.
I portavoce o i portaborsa o i segretari privati rispecchiano lo standard etico-morale del leader che li sceglie.
Allora questo leader dovrebbe avere la decenza (ma non ce l'ha) di dimettersi, andare fuori dai c*******, invece di lanciarsi in una intensa campagna di difesa che ha sapore anche di autodifesa.
lameduck fa attenzione, io non ho assolutamente giustificato il comportamento di tali ragazze, in un certo senso anche noi donne ne siamo vittime, perchè è difficile dimostrare di non essere così, di aver studiato, faticato senza scendere a patti o palpeggiamenti.
ho chiesto che le donne e gli uomini corretti elevino un monito di sdegno contro questi dementi che parlano di bambine (già a loro volta molestate) da s........., .
un anno fa assistetti ad un documentario sul caporalato in puglia, una donna diceva che se voleva lavorare nei campi, parlo di campi e non tv, doveva sottostare alle molestie del suo caporale che le procurava lavoro, nacque un'inchiesta sindacale su questo,.
vi prego differenziate gli argomenti altrimenti fate il gioco di questi porci che troveranno sempre giustificazioni per il loro operato e saranno pessimo esempio per i giovani uomini e le ragazze che ancora credono nella fatica dello studio e del lavoro, leggiti le dichiarazioni dell'avvocato buongiorno a proposito di vittorio emanuele su repubblica o stampa web, dice che il re sta sopportanto tutto con regale dignità.
maria
x maria
cosa vuoi che dica l'avvocato difensore? Non è la stessa che ha difeso anche Andreotti?
Io mi preoccupo del fatto che nei TG ormai sentiamo solo la campana degli avvocati difensori, che difendono i padroni delle televisioni.
Riguardo alle molestie, figurati se non sono d'accordo con te, più scendi nella scala sociale più prevaricazione trovi.
Io dicevo solo che c'è un tipo di donna che ci marcia con questa società puttanizzante. E che forse è complice del malcostume imperante. Una provocazione forse, la mia. ciao
hai ragione da vendere lameduck, c'è un certo tipo di donna che ha sdoganato dei tabù marciandoci alla grande.
ma non cadiamo anche noi nella stessa trappola.
maria
Bisogna distinguere tra quelle ragazze che ci stanno per opportunismo, soldi o carriera e quelle che vengono molestate sul posto di lavoro. Io non ho mai avuto l'occasione di dover pagare o dover promettere favori (cosa che comunque non sarei in grado di fare) per trombare (e diciamolo come si dice da noi in Toscana). Penso che chi lo fa abbia dei grossi problemi con se stesso e con le donne. E' comunque uno squallore che questo accada perché svilisce la femminilità ma anche la presunta virilità di chi ricorre a soldi e mezzucci per affittare una ragazza per qualche ora.
Per quel che riguarda le molestie sul posto di lavoro è fuori di discussione che sia un fenomeno meno rilevato di quanto si sappia, ma per fortuna almeno nell'azienda dove lavoro io questo non avviene. E' una vergogna anche quella. E' vergogna che un uomo non sappia apprezzare una donna per le sue capacità lavorative o per le sue qualità interiori e che la debba solo giudicare per il suo corpo. Ma purtroppo è una storia vecchia quanto il mondo che spetta a noi uomini cercare di cambiare.
doctor penso che il pretendere rapporti sessuali in cambio di favori faccia parte dell'acquisizione di status quo, in parole povere io posso e prendo.
diventa oggetto di scambio anche un corpo.
se si è abituati a quantificare e dare un prezzo a tutto, valori, sentimenti, tutto diventa merce.
la cosa che arriva come un colpo nello stomaco è sapere che consapevolmente, senza alcun bisogno legato alla sussistenza e sopravvivenza, delle giovani donne siano disposte a fare di se stesse , del proprio corpo un oggetto passabile di mano in mano .
chi pensa che sia stato il femminismo a creare questa situazione fa un errore grossolano.
queste ragazze aborriscono il femminismo, che era ben altra cosa, lo criticano senza pietà arrivando addirittura alla piena derisione.
anzi, le femministe veraci, tacciono in questi anni, perchè si sono trovate impreparate a fronteggiare quest'ondata di donne che usano il corpo come un mezzo contundente di affermazione sociale ed economica.
penso sia necessario, a questo punto, cominciare proprio tra donne a parlare senza ipocrisie di questi fatti, se si vogliono proteggere le vere vittime delle molestie bisogna prendere le distanze da tali donne.
il mio non è bigottismo nè moralismo, chi vuole prostituirsi lo faccia pure, liberamente senza problemi, ma diverso è entrare nei posti di lavoro scavalcando e sgambettando chi ha deciso di rispettare la fila e le regole che essa impone.
maria
mira...
in questo sono pienamente concorde con te..., aggiungo...(solo per ribadire il concetto), che coloro che sfruttano la propria posizione per molestare un sottoposto, fanno schifo e vanno puniti assolutamente..., senza remora alcuna...
Ritengo che sia volontà comune di tutti i sardi, al par mio, dover ringraziare calorosamente i nostalgici della monarchia e i devoti alla nobile stirpe dei Savoia che tanto si adoprarono per poter permettere a codesta schiatta di tangheri nullafacenti con evidenti propensioni per le attività criminali il rientro in Italia.
Già parlare di titoli nobiliari nel 2006 è anacronistico se non patetico, se inoltre ci mettiamo che questo nobile sciacqua latrine oltre ad avere lo spessore di uno stercoraro è pure un magnaccia puttaniere, piduista e assassino (appurato), ecco che gli sforzi assunti, il buonismo becero di chi piagnucolante pregava per un ritorno a casa di questa progenie di merde fumanti risulta scandaloso e stupido.
Me ne frego della presunzione di innocenza, piduista lo è stato (tessera 1621), puttaniere di sicuro e assassino (colposo?) anche. A qualunque povero mortale che fosse incappato in un quarto delle vicissitudini vissute dal re di "sto cazzo", sarebbe stato riservato un trattamento diverso. Vedi chiusura in gabbia e allontanamento della chiave tramite catapulta. E questo meschino si permette pure di avere la puzza sotto il naso, di non giurare sulla costituzione repubblicana (prima del ritorno, vedi striscia la notizia) e di riservare un trattamento degno del Ku Kluz Klan al popolo sardo, unicamente perchè (forse) si è fatto infinocchiare da un meccanico.
«Sono pezzi di merda… Quei sardi lì, l’unica cosa che sanno fare, inculano le capre… E poi puzzano la stessa cosa».
Cosa ci si può aspettare da un principe? Magari che contasse fino a dieci prima di sparare cacca dalla nobile e augusta fogna che si ritrova al posto della bocca? Magari che le leggi razziali a cui il botolo re padre appose la firma non fossero definite come "non così terribili!" (rifiutandosi persino di chiedere scusa!!!!) Bah! Chi ha voglia di perdere tempo con questo avanzo di fogna si dia da fare, perchè cìè molto da appurare visto il caso clinico in questione. Sarebbe più interessante sapere cosa ne pensa quel garantista di Cossiga, che non appena pubblicate le intercettazioni ha subito mosso delle critiche nel merito. Non è tanto Vittorio e la sua famiglia, capace unicamente di vendere armi e cetriolini, ma di questi altri, che pur non discendendo da un ramo carolingio (Giudicate cazzate dagli storici) ma da un'albero di banane sentono scorrere dentro le vene un sangue di colore diverso, ne blu ne rosso, ne nobile ne plebeo, un sangue che comunque li mette in una condizione tale da avvallare le pretese di chi pretese non ne può avere, ma che, anzi, dovrebbe imparare a stare zitto e a vivere come un umile contadino, che pur non avendo saloni e corone ha comunque il rispetto che viene riservato a chi il pane lo guadagna con il sudore sulla fronte.