...e però non sono produttivi!
Ma vaff...
La parte produttiva del paese, la parte più "avanzata", più "evoluta", più "europea", contro la parte più "arretrata", più "assistenzialista", più "povera", il modo di parlare certe persone è un continuo insulto a tutti gli italiani ed in particolare ai meridionali, con il non plus ultra di Speroni che oggi ha raggiunto livelli così infimi di insulto da riuscire ad essere smentito da Calderoli.
Che gentaglia imbarazzante.
E' l'incapacità di accettare la sconfitta, l'estrema risorsa, l'insulto a chi non condivide le tue proposte.
E' ovvio che questi sono animi fascisti, non predisposti al dissenso.
Salvatore, sono orrendi. l'unica cosa che mi consola è che così si faran male da soli, sia con i meridionali che con Milano, aggiunta al novero degli "arretrati" come se non bastasse il significato politico del voto. fra l'altro poi oggi ne ho sentite di cotte e di crude. Cervi, l'editorialista del Giornale, ne ha infilate almeno tre pazzesche:
- "Speroni.. son quelle cose che stan poco bene delle sconfitte elettorali... tipo Saragat quando disse del destino cinico e baro eh, più o meno.. che c'è di strano"..
- poi aveva fatto un editoriale di oggi da stronzi, "l'onda del nord" (non diciamo onda *di che cosa* per carità di patria, comunque il vento del nord questi non sanno dove stia di casa oppure proprio sono in malafede completa al punto da sapere benissimo quel che sono loro).
- e stasera "l'onda" è diventata prima "beh, un'ondina" (???) e poi "un pareggio".
Carolina
Da Reggino, diciamo che è stata una rivincita personale! L'unica festa della devolution l'hanno fatta nel Palasport di Reggio pieno di truppe padane aviotrasportate...Pensate, Calderoli e Berlusconi che vengono a vaneggiare a 50 metri da casa mia, e manco un cavalletto a portata di mano!
basta con questa favola del nord produttivo che vota a destra e del centro-sud assistenzialista che vota a sinistra.
torino è rossa, genova è rossa, milano non è blu, tutt'al più azzurrina, e il suo hinterland è rosso, venezia è rossa, il trentino e l'alto adige sono rossi, e lasciamo perdere l'emilia che sta sotto il po e a calderoli non piace.
alla destra sono rimaste la provincia e le valli del lombardo-veneto. se questo è il nord...
avendo la ragazza calabrese, ho capito molte cose (e viste molte altre) che prima non conoscevo; chi parla di sud non produttivo, di Calabria arretrata, dovrebbe affogare nella propria ignoranza ed andare a "provare" a vivere là; dove fino a poco tempo fa chi era di sinistra e molto attivo politicamente veniva ucciso (ultimo rigurgito ne è l'esempio Fortugno); la gente del nord dovrebbe provare ad andare a viverci là, invece che provare ad investire facendo arrivare prima le mazzette che i soldi per gli investimenti, alimentando un male che non si sconfigge con la devolution
volevo postarla io questa schermata ieri ,ma non ne sono stata capace .
però mi ha fatto venire in mente il referendum dell'anno scorso ,per affluenza e tipo di voto .
l'anno scorso la calabria era stata presa d'esempio come schifezza ,quest'anno come eroi .
quello che forse non s'era capito l'anno scorso è che il dato di chi ha votato sì quest'anno sono gli stessi che l'anno scorso si erano astenuti in percentuale oltre la media nazionale (il 15 % l'anno scorso ,il 17 il c.a.).
questi sono quelli che in calabria stanno bene ,
così com'è ,col partito che gli da l'appaltino , il lavoro la pensione di invalidità e loro riconoscenti lo votano e lo fanno votare anche quando è palesemente contro il proprio interesse come in questo caso (o ,se non interesse, come dignità verso quegli stronzi che ,potessero,li cancellerebbero dalla cartina dell'italia).
http://www.onemoreblog.org/archives/006628.html
ps per evitare che venga fuori la rissa dell'anno scorso specifico che mi riferisco a quel 17 % ,
e non a tutta la popolazione calabrese ,tanto più che anch'io sono calabrese (casomai non si fosse capito).
Nonultimo sì sono degli ignoranti. in Calabria e Sicilia si può morire per impegno politico, altro che diventare dei 'legislatori' (bleargh) per il fatto di far la voce grossa per di più contro persone deboli e al servizio dei potenti.
hai ragionissima guarda.
Carolina
Franco Grillini, deputato ds e presidente onorario di Arcigay, ricorre invece all'ironia riferendosi alle dichiarazioni di Bossi, che si era detto pronto ad espatriare in Svizzera in caso di vittoria del no: «Glielo sconsigliamo vivamente: quel Paese civile rispetta le minoranze, compresa quella omosessuale, per la quale ha previsto per legge, grazie ad un plebiscitario referendum popolare, il matrimonio gay. Consigliamo, a Bossi, e soprattutto a Calderoli, di scegliere un Paese più confacente alla loro indole bigotta e clericale come, ad esempio, una delle tante dittature islamiche».
vorrei segnalare l'exploit della provincia di crotone: 86% NO.