... quanto per riaffermare coerentemente i valori dell'economia liberale e dell'iniziativa privata contro il disvalore dello statalismo assistenziale, non a caso ostile a qualsiasi forma di decentramento del potere, che invece vuole tenere tutto per sè...
Parla di liberismo riferendosi al botegher veneto o al cumenda lombardo???? Oddio,io mi scompiscio!! :-))
Gli italiani l'unica cosa che hanno spaccate sono le palle, dette anche coglioni.
perdonate l'ignoranza:cos'è il Gazzettino? da dove parla? si becca in nostri finanziamenti? che salotti frequenta, lui, il signor Gazzettino? mi sembra fondamentale per capirne la natura strettmante destrisciante...
Il Gazzettino è un giornale Veneto, credo principalmente della provincia di Treviso, ha il valore che ha, ovvero quello di un giornale a tiratura locale (anche se medio-grossa rispetto alla media dei giornali locali).
Comunque l'ho letto qualche volta, è un giornaletto populista, robaccia.
Il suo sottotitolo è: "il quotidiano del Nord-Est", credo arrivi anche in Fvg, ma sostanzialmente lo leggono nelle provincie venete.
io non liquiderei la cosa così.
il gazzettino è un quotidiano a larga diffusione dal veneto al friuli, conta numerose edizioni locali.
è un quotidiano "storico" e per questo ancora molto seguito nonostante il livello francamente bassino.
un'osservazione però... se quello dei post sopra è l'atteggiamento generale noi la "questione settentrionale" ce la teniamo fino al 2020.
io non liquiderei la cosa così.
il gazzettino è un quotidiano a larga diffusione dal veneto al friuli, conta numerose edizioni locali.
è un quotidiano "storico" e per questo ancora molto seguito nonostante il livello francamente bassino.
un'osservazione però... se quello dei post sopra è l'atteggiamento generale noi la "questione settentrionale" ce la teniamo fino al 2020.
Alice, la "questione settentrionale" non esiste, questa è la mia opinione e quella di altre migliaia di persone.
Non esiste al mondo che le regioni più ricche e con i migliori servizi d'Italia rompano i coglioni in questa turpe maniera, con spruzzate miste di becero localismo e razzismo da quattro soldi.
al massimo esiste una questione uguaglianza...,
che ancora non va di moda..., ne in Ita(g)lia, ne in molte parti del mondo..., dove chi più ha, più si lagna del fatto che anche gli altri vogliano (tra l'altro il giusto...)
La pratica che promuovo è: trattare i razzisti che fino a ieri spaccavano i maroni con "la parte produttiva del paese" a pesci in faccia, guardarli dall'alto in basso con la prosopopea e la convinzione di superiorità che loro hanno usato per anni con gli altri, farli sentire esseri inferiori, è l'unico modo per educarli.
Come ha detto qualcun altro, al diavolo i mene(fre)ghini! :-DDDD
sono con te...!!! :-DDD
La Lega -a mio avviso- fà invece presa a quanto ho visto invece proprio sul proletariato settentrionale meno istruito......di imprenditori del nord che votano lega non ne ho mai visti, quelli al massimo AN e FI.
Caro Salvatore... qui si tratta di decidere se la sinistra deve continuare a parlare solo con i lavoratori dipendenti e i pensionati oppure se può cercare di aprire il suo sguardo anche ad altri soggetti, che nella fattispecie sono: 1. persone, 2. non saranno tanto colti, e nemmeno radical chic, ma non si risparmiano e sono tra i pochi che si sono inventati delle produzioni innovative nel nostro paese negli ultimi anni, che poi votino lega, FI o AN poco importa...vorrei solo che non facessimo l'errore di trattarli con tanto sussiego.
I lavoratori dipendenti cara Alice versano allo Stato in percentuale al loro reddito molto più di quanto facciano le altre categorie di lavoratori, non possono evadere un euro dal loro reddito, non a caso il taglio del costo del lavoro è stato uno dei temi caldi della campagna elettorale ed era una proposta presente nei programmi di entrambi gli schieramenti.
Esistono fasce di imprenditori che in cinque anni di centrodestra si sono arricchiti a dismisura, parlo ad esempio degli imprenditori edili, parlo delle finanziarie e delle banche, ed in generale tutta l'imprenditoria ha potuto godere negli ultimi 10 anni di una sostanziale agevolazione.
Moltissime contrattazioni sindacali sono ferme da anni, moltissime aziende con i sindacati non hanno niente a che fare visto che mantengono dimensioni medio piccole, i contratti di lavoro Co.Co.Co., il lavoro interinale, la Legge Biagi hanno dato la possibilità alle aziende di procurarsi lavoratori a costi bassi e in condizioni contrattuali a loro favorevoli, in condoni fiscali hanno permesso a molti di riappianare a costo zero anni di furti.
Conosco personalmente imprenditori che piangono la fame ma vanno in giro in Mercedes e posseggono decine di appartamenti.
In quanto all'innovazione in Italia non si vede innovazione da anni, l'impressione è che in realtà alcune categorie di imprenditori cerchino una libertà che deborda nell'illegalità e nell'impunità.
Esistono imprese in crisi perché esistono settori in crisi, settori comunque destinati a scomparire dal panorama economico italiano, è semplicemente ridicolo pensare di poter fare concorrenza ai cinesi, è necessario cambiare produzione, migliorarla, spostarsi su altri settori.
L'evasione fiscale di cui parlava l'altro giorno Prodi è tutta li, nelle imprese, tra evasioni fiscali e lavoro nero, ed è a livelli spaventosi.
Io non giudico le persone dalla loro cultura, ognuno ha diritto di presentare le proprie istanze, le giudico in base al loro razzismo ed il razzismo purtroppo si raccoglie ancora a piene mani in certe zone d'Italia.
Bene, io con i razzisti non parlo, con chi crede di essere "unto dal signore" solo perché è nato in Lombardia o Veneto non esiste dialogo, con gli imprenditori seri e capaci certamente si, ma anche questi ultimi devono finirla di pensare di poter agire al di fuori delle regole e dei diritti.
Oggi chi sta veramente male sono i Cococo, i lavoratori a progetto, i precari in generale, è ora di finirla con questo sfruttamento, che tra l'altro non è neanche riuscito a risollevare l'economia italiana, ma anzi, probabilmente sta contribuendo ad affossare la nazione, sia culturalmente che economicamente.
Ci sono poi le difficoltà di alcune tipologie industriali, tipo il tessile, allora d'accordo alle agevolazioni fiscali, ai contributi per ricerca e innovazione, ma bisogna avere chiaro in mente che un tessile a basso costo e di scarso livello non ha futuro, non può competere con i mercati emergenti.
Salvatore, vogliamo confidare che tutto quanto lei ha esposto così appassionatamente troverà accoglimento nell'attuale governo del paese ?
Io ne sono fermamente convinto.
Lo spero Mandrake, e spero in un rinnovato senso di unità e responsabilità del paese tutto.
Dammi del tu, sui blog si usa così! ;-)
Va bene, Salvatore.
Faccio eccezione solo per lei, pardon ...per te.
«Ma viviamo pur sempre in un paese spaccato a metà [...] tra quelli che vogliono comunque fare e quelli che preferiscono, come gli ex presidenti Ciampi e Scalfaro, soprassedere»
Qualcuno, magari più bravo di me, spiegasse al sig. Bacialli che le cose da fare, nell'immediato, sono decisamente altre: l'economia, il ripristino della legalità che passa attraverso la ri-legittimazione della magistratura, il conflitto d'interessi, la creazione di una nuova leva di politici che (a dx come a sx) si preparino a fornire un ricambio credibile a molti tromboni e trombati inaffidabili quanto inaffondabili.
Il lifting della Costituzione può attendere.
Per ora questa Vecchia Signora (lei sì, non quell'altra!) porta le sue rughe con una dignità che certi fuffavendoli non avranno mai.
Mi spiace, Salvatore, ma temo che tu non abbia risposto per nulla ad Alice, che invece mi pare meriti molta attenzione da parte nostra. E, guarda, comincio dichiarandomi d'accordo con quasi tutto quello che scrivi nell'ultimo post, tanto per non lasciare dubbi.
E poi? Non è forse vero che "si deve decidere se la sinistra deve continuare a parlare solo con i lavoratori dipendenti e i pensionati oppure se può cercare di aprire il suo sguardo anche ad altri soggetti"? Sono convinto che esistono "interessi di classe" che in certi casi sono oggettivamente in contrasto e perciò una forza politica non può né deve cercare di rappresentare "tutti". Ma non mi sembra che si possano lasciare alla destra due regioni d'Italia senza una riflessione, senza chiedersi almeno perché convinciamo i lavoratori autonomi in Emilia e in Piemonte, ma non nel Lombardo Veneto. Guarda che non sono tutti razzisti, evasori e rompicoglioni. Non sarà facile convertirli con un trattamento a base di "prosopopea e convinzione di superiorità".
Mi sembra Paolo Zinna che la convinzione di superiorità sia da parte di chi parla di "nord produttivo VS sud assistenzialista", non certo da parte di chi, come me, dice che tali argomentazioni sono un misto di becero localismo e razzismo.
Vedi, non è che per convincere un alcolizzato del suo problema devo diventare a mia volta alcolizzato, ne tantomeno star li a dirgli gentilmente "guarda che bere è sbagliato", glielo si può dire un pò di volte, ma quando uno si rifiuta di capire non resta che sostituire le carezze con i calci in culo.
Mi rendo conto che certe posizioni sono frutto di propaganda, e se frutto di progaganda si tratta allora un buon governo convincerà le persone in buona fede a cambiare idea, dove sta scritto che bisogna dialogare per forza?
Io ho sopportato 10 anni di Berlusconismo padano, 15 anni di puttanate leghiste, il tentativo di distruggere lo Stato e la Costituzione più una marea di stronzate varie? Bene, ora i Berlusconidi sopporteranno un governo di sinistra, se farà bene le persone in buona fede cambieranno idea, se farà male avranno il tempo per rivotare i loro paladini protofascisti tra 5 anni.
Le frasi di questa specie di giornalista del Gazzettino sono piene di quel razzismo e di quella convinzione di superiorità che hanno caratterizzato questi ultimi anni d'Italia, ora basta, abbassino la cresta e ritornino sul pianeta terra, poi vedremo di ascoltare le loro istanze, se invece pensano di continuare su questa strada continueremo a fargli capire la forza di tutto il resto del paese, quello che loro odiano.
Un Divella ed un Natuzzi (tanto per citare due industriali del sud), non sono meno capaci e produttivi di un imprenditore del Trevigiano, solo rompono molto meno gli zebedei.
Ma poi dove cazzo sta scritto che le analisi del voto si debbano fare dividendo il paese tra nord e sud? Anche questo modo di vedere le cose è il frutto di quel campanilismo itaidiota che ha fatto fin troppo male a questo paese! L'Italia è una, ed in maggioranza ha votato NO al referendum e SI ad un governo di csx, questo anche con l'aiuto dei voti di Veneto e Lombardia, nelle percentuali di votanti che hanno scelto come la maggioranza.
ma chi ha deciso che il centro sinistra perora la causa dei pensionati e degli statali e abbandona alla deriva gli imprenditori e professionisti?ma perchè forse vivono solo in lombardia e veneto tali soggetti economici? e tutte le altre regioni ospitano solo statali e pensionati?
non ci sono altre categorie economiche nel resto d'italia?
ma vi rendete conto dell'enorme fesseria che propinano?
e stiamo qui a discuterne e a dire che la questione settentrionale sì esiste ma no non esiste, forse, ci dobbiamo pensare!
è assurdo tutto questo, se veramente il nord-est fosse stato vittima di un sistema economico soffocante primo non avrebbe chiesto :
la secessione, l'eliminazione dell'euro e il protezionismo con l'applicazione delle dogane.
queste richieste fanno ben comprendere ben altri progetti, che un serio imprenditore non sposerebbe e perorebbe mai.
prima perchè ha bisogno di avere i mercati aperti e praticabili senza frontiere e dazi, perchè esporta oltre che importare.
secondo l'euro lo ha titolato ad entrare in un mercato europeo da cui sarebbe rimasto tagliato fuori viste la sua carenza cronica di materie prime.
l'unica cosa che sono disposta a concedere è il ritardo storico che la sinistra ha impiegato per dialogare con gli imprenditori e i professionisti.
va dato merito alla lega di aver scrollato un certo arrocamento e massimalismo della sinistra, ma da allora sono passati 20 anni e se i frutti sono quelli che raccogliamo oggi , scarsa competività, mancanza di aggiornamento e innovazione tecnologica, richiesta di assistenzialismo bottegaio e protezionismo ci sarebbe ben poco da riconoscerle.
non mi è mai piaciuta la descrizione di un meridione piangente e vittima del sistema,ma ho l'impressione che alcuni furbetti del mitico nord-est abbiano da un po' di tempo intrappreso il vizietto che un tempo adduceva al sud, quello della lagna perenne.
un po' poco maschia devo dire, alla faccia di quanto Bossi vantava!
maria
Conosco Bacialli e lo considero una brava persona. Purtroppo, come chiunque, tiene molto al suo posto di lavoro...
Mi sono imbattuto in questo blog per caso. Capisco che è trascorso un po' di tempo dal commento postato da Mandrake il 1 luglio. Vorrei sapere da voi (senza alcuno spirito polemico) se siete ancora così fiduciosi che questo governo possa esaudire le vostre speranze e desideri. E se, per caso, chi nel nord est non lo ha votato, non avesse qualche valida ragione. In buona sostanza, sarà poi vero che i leghisti "ignoranti" ed i forzisti "qualunquisti" sono così ottusi, mentre chi vota ulivo o comunque a sinistra è depositario della verità assoluta?
p.s.: anch'io ho conosciuto Bacialli ed è un'ottima persona!
che dite li facciamo Santi sti dipendenti che non evadono mai?
compresi i professori che nei 3 mesi d'estate PAGATI (e tralascio le feste natalizie e pasquali) hanno la coda di studenti per lezioni private fuori dalla porta? ma si, sono sicuro che emetteranno tante belle ricevute e fatture fiscali vero?
Riguardo a Bacialli, lo considero un ottimo direttore e il Gazzettino non è proprio un giornalino di parrocchia...