Grande Alberto, e grazie per la stima che ci riconosci. L'intervento di Menichini ha colpito anche me, e di lui ammiro anche un certo coraggio, necessario in questo momento per seguire così da vicino le tappe di generazione U. Di strada da fare c'è ne è ancora tanta, ma con il vostro aiuto sarà più facile trovare il modo per fare uscire questi dirigenti dalla rocca in cui si sono rinchiusi...
Sarebbe auspocable capirne un po' di più, cioè avere un po' più di chiarimenti, posto che non tutti i lettori di OMB sanno ciò di cui si tratta in questo thread.
Così com'è posto l'argomento, una fetta, forse esigua di lettori (ma io sono fra questi) è tagliata fuori.
Cacciari sul Giornale: «A Milano non invidio i politici, ma i giovani. Ne ho conosciuti tanti di bravi e innovatori al Centro di formazione politica.Il problema sono i partiti. Bisognerebbe trovare il modo di dribblarli».
Sicuramente che un gruppo di persone della cosiddetta "società civile" che decida di cercare di organizzarsi democraticamente o almeno di coordinarsi per dar voce al disagio sempre più diffuso nei confronti di coloro che dovrebbero rappresentare le loro istanze ve interpretato la momento attuale come un segno positivo.
Anni di vita, l'aver visto alcune (molte) ottime iniziative collassare a tradire le proprie premesse di fronte alle istanza della "ragion utile" (ovvero la lotta per il potere) trasformata in pseudo "ragion pratica" ("è importante quel che si fa, non come lo si è fatto"), hanno sviluppato il mio cinismo e mi trovano sempre un poco pregiudizialmente scettico.
Detto questo, mi auguro che costoro possano avere la possibilità di affrontare la sfida del potere, magari passando al difuori dei meccanismi trituranti delle machcine partitiche e clientelari attuali.
Scusate per l'Italiano contorto della prima frase del post precedente. Ho scritto di getto e spedito senza rileggere
Grazie Alberto, per il tuo intervento, per il Premio Calderoli e per questa copertina. C'è speranza per tutti, insomma. Ai tuoi lettori che non conoscono Generazione U: è una iniziativa nata il 6 maggio scorso all'hotel Nazionale di piazza Montecitorio a Roma con l'intenzione di dare un seria mano all'avvio di una costituente del partito democratico, partendo da un luogo anomalo della discussione politica: i blog. In poco più di un mese e mezzo i blogger che condividono questo impegno e sono piuttosto incazzati per la chiusura oligarchica sempre più feroce che caratterizza i ceti dirigenti dei partiti più forti del centrosinistra, hanno organizzato cinque assemblee in tutta Italia, da Milano a Palermo. Ci chiamiamo Generazione U perché stiamo lavorando a un'inversione a U del metodo della politica: il nostro obiettivo è la piramide rovesciata. Siamo direttisti: crediamo nei metodi di democrazia diretta, dalle primarie a tutti i livelli, fino all'utilizzo del referendum per le major issues. Siamo questo e molto più di questo. Sostanzialmente siamo dei gran rompicoglioni, prevalentemente tra i venti e i trent'anni, vedendo Alberto ieri mi chiedevo quanti anni avesse lui. Mi sembra francamente un giovincello.
grande Mario, grande Alberto (è vero che sembra un giovincello!!!) e grande Cacciari!!! Ho sempre detto che almeno in mancanza di meglio/in attesa dell'inversione a U sarebbe uno da importare a Milano...
Carolina
Adinolfi è un grande, sono lieto che abbia incontrato alberto. non ce ne sono tanti come voi, ragazzi. i vostri due blog possono fare molto. non arretrate
Un sentito grazie a Mario Adinolfi.
Adesso ne so quanto basta per condividere la vostra iniziativa, anche se io non sembro un giovincello, decisamente proprio no, ma sono di sicura fede di sinistra.