Non è Fastweb, ho provato per curiosità da vari providers, il blocco è a monte - probabilmente, e più facilmente, in Iraq, sulle interconnessioni tra Iraq e resto del mondo
Bene...altre opinioni giornalistiche?Quindi non sono solo i cattivi Cinesi bollitori di bambini a fare censura su internet?Come...chiamo in causa Kaiser, gli Americani sarebbero dunque dei negatori della libertà? ma ovviamente a fin di bene, no?
Non credo gli americani facciano censura giornalistica. Forse c'è qualche problema di collegamento con i media arabi...se anche fosse censura,bè un motivo ci deve essere.
io l'arabo non lo leggo. Però ho notato che i tre siti che ho provato ad aprire senza riuscirci sono tutti sotto lo stesso provider, http://uruk.uruklink.net/ . Prova a vedere da lì se per caso hanno ancora i link ai PDF: visto che il sito è raggiungibile mi pare strano si possa parlare di censura.
Credo sia solo un caso di bad link.
http://www.thawra.com/ lo apre, ad esempio
Prova a cercare quei giornali su un motore di ricerca, non apre nemmeno i link sotto USA o UK...saranno solo un pò vecchi
Allora le varie dichiarazioni di Osama o del pluridefunto Al-Zarkawi, che puntualmente provengono da fonti (siti web) islamici, sono praticamente comizi di regime?
Il regime naizionalisraeloamerikkano, con la regia delgli amiconi del gruppo bildenberg.
kaiser:"un motivo ci deve essere" Quindi giustifichi pure quei russi che durante le purghe di Stalin che mandava la gente in Siberia ("si ma i Gulag...") spiccicavano la tua stessa frase. Ci hai mai provato a pensare?Potrebbe essere una scoperta emozionante. E poi ti lamenti ancora quando ti si da del troll? e perchè se eserciti con tanta dedizione e amore il tuo ruolo?..bah!
Possibilissimo che non ci sia censura e siano solo bad links, come dice Nino, o semplice inefficienza - nel pasticcio che è oggi l'Iraq, non ci sarebbe motivo di stupore. Ma vorrei dire ad Onebloger che partire nel senso opposto (volendo ridicolizzare l'ipotesi) è proprio fuori luogo: si è parlato di media iraqeni, solo iraqeni, non arabi in generale, od "islamici" come lui dice.
"Se anche fosse, un motivo ci deve essere"
Praticamente, il cervello delega
Sicuramente lodevole il voler imparare una lingua straniera, ancor più quando si tratti di una lingua così diversa ed estranea all'idioma nazionale.
Ma sarebbe ancor più lodevole ricordarsi che la lingua italiana è la più equilibrata, la più musicale, la più modulata non solo fra le lingue derivate dal latino, ma anche in assoluto rispetto a tutti gli idiomi conosciuti.
E, per conseguenza, ricominciare a curarne sia lo studio che l'utilizzo, sia come lingua scritta che come lingua parlata.
Facendo il minor ricorso possibile agli stranierismi, fuori del caso di necessità dei linguaggi tecnici.
A principiare dalla politica: perchè dire 'exit strategy' quando si può utilizzare la corrispondente frase italiana, strategia di uscita ?
Per sembrare colti ?
mi associo alle lodi rivolte a chi affronta un idioma non idoeuropeo. entrare in una lingua e' una chiave per entrare nel mondo delle idee e della logica dei suoi parlanti. e, di questi tempi, e' sempre cosa buona.
riguardo invece alla lingua che sarebbe "la più equilibrata, la più musicale, la più modulata [...] in assoluto rispetto a tutti gli idiomi conosciuti" e' evidente che si tratta del cinese!
Non immaginavo che lei, tonii, potesse disprezzare la lingua che parla, evidentemente in modo non molto appropriato.
Che altro ha in disprezzo dell'Italia lei ?
il fatto che io ritenga che la lingua che casualmente una persona parla, solo per il fatto di essere nativo di un determinato contesto geografico, non sia NECESSARIAMENTE la piu' bella del mondo non fa si' che io automaticamente la disprezzi, come invece ella sostiene fottendosene della logica e del raziocinio.
d'altro canto, chi segue in modo pedissequo le sragioni del bieco nazionalismo, del jingoismo e della supremazia delle proprie abitudini, a discapito di una spassionata analisi e di una equanimita' di fronte alle varie conquiste della specie umana - suddividendola in ridicoli gruppuscoli ancestrali astorici e condizionati - non segue certo logica ne' raziocinio, ma solo i bassi istinti umorali del proprio intestino.
mi raccomando se lo infiocchetti coi suoi cari simboli patri: il sangue, la guerra e la merda.
@mandrake non ho letto disprezzo nel commento di tonii ,solo una lode verso un'altra lingua .
@tonii penso che tutte le lingue siano "musicali e modulate" quando a parlarle sono persone gradevoli ed equilibrate .
(permettimi un ot calcistico :anche se so che non apprezzi il calcio apprezzerai di sicuro la musicalità e l'equilibrio di questo telecronista cinese ;-)))
sorry : http://www.youtube.com/watch?v=EOBDjyiKCxo
Accidenti, tonii, che filippica ! Lei è animato da sacro furore quando trova un contraddittore. Suvvia, non si può essere sempre d'accordo con lei su tutto ciò che lei dice (moltissime volte correttamente).
Inoltre, perchè ricorrere ai rafforzativi delle parolacce ?
Io credo perchè lei non sa usare correttamente la lingua italiana, che permette di fare a pezzi una persona senza mai alzare il tono della voce e della discussione.
Mi spiace che abbia reagito in modo così scomposto (stavo per dire sguaiato, ma è eccessivo).
Appare anche evidente che lei (e purtroppo anche Antonella) non avete orecchio musicale e nemmeno cultura musicale: il primo se non lo si ha non lo si può inventare, la seconda invece si conquista seguendo la passione che deriva da una forma, una espressione musicale.
Com'è noto Mandrake è un personaggio che è stato creato tanti anni fa, un illusionista, e chi ne ha assunto le vesti lo conosce, ahimè, da moltissimo tempo.
Provate a chiedere ad un amico, se ne avete, che abbia cultura musicale, quale fra la lingue parlate sia la più congeniale alla melodia, al melodramma, e sappiatemi dire se non dice la nostra lingua, ovviamente la lingua italiana.
E' semplicemente perfetta.
Ho riletto i mie interventi ed in nessuno di essi mi pare vi sia disprezzo per l'arabo o per il cinese, l'ebraico, il cirillico, per lingue che abbiano un alfabeto diverso da quallo usato nel mondo occidentale, con la sola eccezione della Grecia (ho studiato, senza costrutto, il greco antico al Liceo).
Mi sono solo limitato a dire che di pari passo si dovrebbe curare anche lo studio ed il perfezionamento della nostra lingua madre, difendendola da tutti gli stranierismi (non funionali ad un linguaggio tecnico) che la stanno invadendo in modo pervasivo e quasi cancellandola nelle sue articolazioni più raffinate.
C'è qualcosa di male in tutto questo ?
ricapitolando:
"Non immaginavo che lei, tonii, potesse disprezzare la lingua che parla" = affermazione falsa
"Provate a chiedere ad un amico, se ne avete, che abbia cultura musicale, quale fra la lingue parlate sia la più congeniale alla melodia"
un cantante lirico mongolo mi rispose senza esitazione: il cinese.
"difendendola da tutti gli stranierismi"
le lingue sono calderoni bastardi in ebollizione. non c'e' nulla da 'difendere' (se non, per romanticismo, il congiuntivo). le parole nascono, si storpiano, muoiono, passano, rinascono e piroettano.
"risorse umane" e' molto piu' schifoso di un 'schedulare' o 'faxare' et similaria
la lotta contro le parole straniere c'e' gia' stata. un capitolo sepolto 50 anni fa.
"non si può essere sempre d'accordo con lei su tutto ciò che lei dice"
:-) questa e' l'unica parte che condivido
bah ! qui si vuole solo far polemica con niente !
dove ho scritto le cose che mandrake dice non so .
Caro Mandrake, da quando il cirillico è una lingua? E lei che sicuramente, costruendo la sua cultura e poi sfoggiandola sobriamente con i sottoposti culturali, ha viaggiato molto potrebbe indicarmi in quale paese, nazione, comunità viene parlata? Perchè a me, pensi un pò lei che sciocco, il cirillico risulta essere un alfabeto utilizzato in diversi paesi slavofoni e in grecia (del quale alfabeto credevo fosse la versione maiuscola)...
Sull'utilizzo dell'italiano come lingua della lirica le posso dare ragione, nonostante abbia sentito arie in francese e in tedesco. La invito all'ascolto del rap in arabo dialettare algerino, del gruppo MBS di provenienza "Alger la blanche" per testare le qualità metriche (non melodiche, per carità) della suddetta lingua popolana.
Cordiali saluti
ehmmmm..., sul fatto che il cirillico sia esclusivamente un alfabeto non ci sono dubbi... :-)
sul fatto che una lingua sia più musicale di un'altra..., ho delle perplessità...
ho posto questa domanda a diverse persone di diversa nazionalità e quasi tutte hanno detto la propria..., per cui...
sul difendere a spada tratta la lingua italiana, temo che sia prerogativa di altri...:
http://www.ilduce.net/forum/topic.asp?TOPIC_ID=5591
credo che la lingua sia in movimento come la vita... e prenda nuove forme di continuo, se così non fosse, morirebbe nel giro di pochi lustri..., soppiantata da una lingua più al passo coi tempi...
Sull'utilizzo dell'italiano nella lirica ti posso dire che, essendo il melodramma nato in Italia, fino a Mozart tutte le opere erano in italiano. Solo che a un certo punto proprio Mozart si stancò d'avere a che fare con Da Ponte (il librettista che, personalmente, non amava) e, con grande scandalo, musicò il tedesco (Il flauto magico). E così l'italiano perse l'esclusiva. I librettisti nostrani (Piave, Illica, Giacosa etc.) continuarono a lottare con l'italiano che, per la scarsità di parole tronche, non è proprio il massimo come lingua da musicare.
Se poi mandrake ha qualche altro luogo comune da sostenere a spada tratta saremo ben lieti di ascoltare.
Ne convengo, il cirillico è un alfabeto, utilizzato nella lingua tagica ed altre. Ho controllato, ma ciò nulla toglie alla forza logica delle mie argomentazioni.
Aggiungo che non sono mai uscito dai confini dell'Italia, che anche all'interno ho viaggiato pochissimo se non mai, almeno nel senso che viene comunemente inteso.
In pratica non mi sono mai mosso o quasi da casa mia e dal mio lavoro di illusionista, che era molto mal pagato.
Non mi piace il rap, della musica lirica apprezzo solo Puccini per intero e le arie più celebri degli altri compositori lirici, in genere vado più in là, più in alto e più indietro nel tempo.
Ma non necessariamente.
La lingua tedesca è troppo dura, quella francese troppo piena di r e di accentazioni delle finali delle parole - credo, ma la Carmen di Bizet è straordinaria.
Mentre le sto rispondendo, Andrea, sto ascoltando Serghiei Prokofivev (conosce ?) - nelle sonate per violoncello e pianoforte, cui stanno facendo seguito i quartetti d'archi nn.1-2.
Ciò non toglie che mi interessi ad ogni forma o manifestazione di musica di cui vengo a conoscenza, salvo poi ad accettarla o rifiutarla, come accade più spesso.
Concludo informandola che Mandrake non è un uomo di cultura, è un personaggio dei fumetti, un illusionista.
L'albeto greco l'ho studiato al Liceo, senza molto costrutto, ripeto, ma so per certo che non ha nulla a che fare con quello cirillico.
Stia bene.
sig. Pino, a Mandrake bastano ed avanzano i suoi luoghi comuni.
O.K. ?
Mi dispiace per lei ma è così. "L'alfabeto cirillico deriva dall'alfabeto glagolitico, una scrittura in uso nel IX secolo la cui invenzione è attribuita ai fratelli santi Cirillo e Metodio, originari di Salonicco. I caratteri sono variazioni del greco bizantino." da questa pagina di Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_cirillico#Origini
E adesso, traslitterato in latino: ya ustad tadhab ila madrasatun, mind fadlika. Per favore signore "espressione di rispetto formale ripresa in spagnolo con Usted(lei)" vai a scuola.
L'unica cosa divertente in questa discussione è che Mandrake usa un nick - come direbbe lui - "straniero"...
L'unica cosa divertente in questa discussione è che Mandrake usa un nick - come direbbe lui - "straniero"...
Bene, sig. Andrea, dopo questo sfoggio di sapienza targata Wikipedia, che ne direbbe di argomentazioni più sostanziose nel merito ?
Non senza farle presente che, probabilmente, a scuola lei ci sta andando ancora.
Con scarso profitto quanto ad educazione.
Sig. Janko, non l'ha capito ? Mandrake è uno pseudonimo da me adottato dal fumetto che leggevo di ragazzino.
Chiaro ?
Dubito che lei riesca a cogliere altre implicazioni.
Beh, se non si chiama treccani non vale?In ogni caso siamo andati anche troppo ot, non ho voglia di rispondere ai suoi insulti gratuiti da troll con altri argomenti, tanto non serve. Torniamo a parlare di censura dell'informazione su internet? Interessa a qualcuno? Chi sa qualcosa per esempio riguardo alla Cina e ai siti che da quel paese non possono essere visti perchè oscurati?
Decisione sua sig. Andrea.
ElMac, la Cina è senza dubbio il paese che censura di più, in quanto ancora dittatura monopartitica. Se guarda c'è la notizia di oggi su Corriere.it
Mi correggo : la notizia e su TgCom, sezione esteri. E pensare che i cinesi la giustificano dicendo : "è per proteggere la società..." ma dai...
riguardo invece alla lingua che sarebbe "la più equilibrata, la più musicale, la più modulata [...] in assoluto rispetto a tutti gli idiomi conosciuti" e' evidente che si tratta del cinese!
non sono d'accordo. ho visto alcune partite dei mondiali in streaming su cctv5, una web tv cinese, e ho trovato le telecronache molto poco musicali :)
in compenso ho scoperto che 'cross' si dice 'chinchulè' o qualcosa del genere, tonii confermi? ;)
ah una curiosità, com'è che i cinesi aggiungono sempre una vocale alle parole che terminano con una consonante? dicono 'beckhamo', 'ballacko', 'lampardo', 'gerrardo'.
Questa cosa di aggiungere una vocale la fanno anche i giapponesi : i telecronisti di Pro Evolution versione tarocca gridano "shootooo..." per dire "shot" (tiro). Deve esere una cosa tipica delle lingue orientali...
e i brasiliani aggiungono sempre la i finale ,non so però se è tipico del portoghese o è una loro prerogativa .
a me piace moltissimo la sonorità dello spagnolo, ero in vacanza in spagna e non sentivo mai nessuna mamma sgridare i figli, avevano un modo molto gentile di riprenderli, io al pensiero di quante volte avrei voluto tirare il collo alle mie figlie mi vergognavo da matti.
maria
su 'cross' non saprei. a dire il vero non ho idea nemmeno in italiano che cosa possa essere. e' un passaggio all'indietro?
jinchule (進出了) e' un riuscire (chu: letteralmente 'uscire' ma qui indica una qualita' dell'azione del verbo principale coronato da completamento) ad entrare/avanzare/penetrare (jin) dove il 'le' indica un cambiamento di stato rispetto al momento precedente.
sull'uso delle vocali, in breve:
i fonemi in cinese standard (nel cantonese e' diverso) finiscono sempre per vocale o, se per consonante, solo con '-n' o '-ng' ('n' nasalizzata).
ergo, per pronunciare i suoni stranieri si deve ricorrere comunque ai fonemi esistenti e pronunciabili in cinese. se, altrimenti, non c'e' quel suono, non c'e'. cosi' come molti suoni del cinese non ci sono in italiano o come in finlandese non c'e' la 'f'....
nel pechinese esiste anche una finale in '-r' (molto diffusa) che va letta in modo gutturale e non alveolare.
mira: a barcellona ho sentito una mamma dire al figlioletto piccolo: me cago en la leche de tu puta madre!
....
il cross, detto anche 'traversone', è un passaggio, generalmente alto, effettuato dalla zona laterale del campo verso il centro dell'area di rigore, quindi può essere quella la parola, l'idea è quella di riuscire a penetrare all'interno di qualcosa, in questo caso l'area.
grazie delle spiegazioni, mi piacciono questi scambi culturali, io imparo il cinese e in cambio do a tonii rudimenti di calcio giocato.
;)
Bene, anzi no, male.
Sono rammaricato, constato che sull'equilibirio della lingua italiana non riscontro alcun serio consenso o critica.
Bah !
Che cosa intendi per equilibrio della lingua
italiana?
adriana/adriatica