e allora? alle scorse elezioni regionali e' intervenuto a sostenere storace.
Ma con il governo non ci sta Mastella!!
Ecchissenefrega se ha sostenuto Storace (sono certo che era in buona fede). Se ora sostiene una buona causa ha il mio plauso ed il mio consenso. Ritengo l'avv. Rienzi un'ottima persona che sa guardare all'interno delle cose.
Ma com'è che NESSUNO racconta la storia dei farmaci trasformati magicamente in integratori che costano il doppio? Il Betotal che come farmaco, che sparisce, costava circa due euro, e che la Pfizer con un colpo di bacchetta magica fa riapparire come integratore che ne costerà 7,30? e questo giochino non lo ha fatto solo la Pfizer, ma anche la Bayer col Berocca OTC trasformato in Berocca plus integratore, che però costa molto di più. E altre ditte hanno fatto la stessa cosa.
Ma questo non te lo racconta nè Bersani, nè Prodi, nè la Coop e nè l'Aduc e neanche il Codacons.
E neanche Repubblica.
Come mai?
queste associazioni dei consumatori hanno perso credibilità, riducendosi spesso a reclamare visibilità un giorno si e l'altro pure facendo esposti sul wrestling in tv e similia. fanno esposti su tutto. si concentrino sulle cose serie, come banche e assicurazioni, come quando hanno iniziato
D'accordo con mimimamoralia.
Sono associazioni del cavolo, a volte difendono i consumatori, altre partono per la tangente blaterando sul pagamento degli ospiti "stranieri" a sanremo e cazzate del genere.
Niente a che vedere con quelle vere serie anglosassoni.
tra l'altro parlare dei "tempi di mussolini" siginifica ostentare malafede, i regolamenti che riguardano le farmacie sono piu' antichi.
Posto tutto l'articolo, e, ripeto, mi stupisco del SILENZIO di TUTTI al riguardo
Farmaci o integratori?
Sempre più frequentemente vengono immessi nel circuito distributivo prodotti, classificati come integratori alimentari o alimenti particolari, con una denominazione identica o che richiama fortemente quella di specialità medicinali.
Oltre a costituire un elemento di confusione nel medico, nel cittadino e nel farmacista, questo comportamento permette al produttore di aggirare il blocco dei prezzi previsto dalla legge 149/2005 nonche’, in previsione, di sottrarsi alla revisione del metodo di formazione del prezzo dei farmaci C, revisione preannunciata dallo stesso Ministro Storace in Parlamento e prevista dall’accordo di dicembre.
Si tratta sovente di medicinali oggetto di provvedimenti che ne vietano la commerciabilità su decisione del Ministero o su autonoma rinuncia del produttore. In alcuni casi si assiste alla coesistenza dei nuovi prodotti con la corrispondente specialità medicinale, magari esitabile ancora dalle farmacie seppure ad esaurimento delle scorte.
In una nota molto dettagliata Federfarma ha illustrato il fenomeno al Ministro della Salute, con tutti i problemi che ne derivano e facendo esempi concreti.
Solo alcuni esempi che molto colleghi avranno già notato: Acutil, Berocca, Betotal, Biotassina, Carpantin, Essen, Glutaven, Infloran Bioneobros (ex bros), Neodigestopan (ex digestopan), Polase sport, Sargenor, Sustenium
La circostanza che la denominazione di prodotti non registrati (prodotti alimentari, cosmetici, integratori, etc) sia identica o si richiami fortemente a quella di specialità medicinali registrate – afferma Federfarma - viola manifestamente un esplicito divieto contenuto nella circolare n. 101 del 25 novembre 1978 della Direzione Generale del Servizio Farmaceutico del Ministero della Sanità. E secondo Federfarma il fenomeno non puo’ essere giustificato dal fatto che le specialità medicinali corrispondenti ai prodotti segnalati non siano piu’ in commercio per rinuncia delle ditte produttrici.
Gli stessi medici possono essere tratti in errore in quanto convinti di continuare a prescrivere o a consigliare al cittadino un farmaco mentre si tratta di un integratore. Tale errore rischia di essere ancora più evidente laddove la corrispondente specialità medicinale è tuttora in commercio o ad esaurimento scorte, come nel caso dell’Acutil, Berocca, Betotal, Carpantin, Infloran bio e Polase.
Infatti:
Il Sargenor Sport della ditta Viatris Spa è un integratore che viene pubblicizzato per gli stati di intensa attività fisica nello sport e negli stati di ridotto tono muscolare. Contiene piccole quantità di aspartato di arginina (un aminoacido), valina, isoleucina e leucina (aminoacidi ramificati) e vitamina B6. Il farmaco corrispondente (ora revocato), il Sargenor, conteneva solo elevate quantità di aspartato di arginina (senza i ramificati e la vitamina B6) ed era un medicinale impiegato negli stati di astenia e di affaticamento in quanto si utilizzava l’azione detossicante anti-ammoniemica dell’aspartato di arginina ad elevate concentrazioni (20g in 100ml). Conclusioni: sono due prodotti completamente diversi e si riferiscono a tipologie di utenti totalmente diversi.
Il Carpantin sciroppo era a base di un antistaminico (la ciproeptadina), pantetina e carnitina. La pantetina è una vitamina, costituente del CoA che interviene direttamente in molte fasi del metabolismo energetico; la carnitina, a piccole concentrazioni, è dotata di un effetto stimolante delle secrezioni digestive gastriche e pancreatiche e svolge un’azione antianoressica. Il Carpantin integratore della ditta Sanofi-Aventis Spa contiene solo la creatina e le vitamine del gruppo B (che non hanno alcuna azione nel favorire l’appetito). Conclusioni: sono due prodotti completamente diversi tranne per la presenza in entrambi della creatina.
Molto eclatante è il caso dell’Essen enzimatico e del Digestopan che si sono trasformati nei rispettivi integratori: Essen della ditta EG Spa e Neodigestopan della ditta A. Menarini . I farmaci e gli integratori, oltre al nome non hanno nulla in comune. Infatti i farmaci OTC Essen enzimatico e Digestopan erano a base di enzimi digestivi quali pepsina, lipasi e proteasi. Gli integratori, che portano lo stesso nome, sono a base di sostanze vegetali (ananas, genziana, papaia) e vitamine sulla base delle supposte azioni gastroprotettive e digestive di tali sostanze (c’è qualche studio riferito alla sola genziana). Conclusioni: sono prodotti molto diversi (tranne il nome).
Acutil fosforo (OTC) era un farmaco a base di levoglutamide, asparagina, fosfatidilserina e piridossina. Il Glutaven (OTC) era un farmaco a base di levoglutamide. La levoglutamide è un costituente dei fosfolipidi cerebrali della guaina mielinica neurassiale ed ha un ruolo importante, nell’organismo, come trasportatore di fosforo. L’Acutil integratore della ditta Angelini ed il Glutaven integratore della ditta Teofarma Srl sono dei complessi multivitaminici che hanno in comune con i farmaci che portano lo stesso nome la fosfatidilserina e la piridossina. Conclusioni: sono prodotti molto diversi soprattutto per l’assenza, negli integratori, della levoglutamide. Sulla presenza di tale principio attivo e sulla ottimizzazione del fosforo si basava l’impiego dei farmaci Acutil fosforo e Glutaven che erano destinati agli studenti affaticati ed agli anziani con leggeri deficit cognitivi.
Bros (ricetta ripetibile, revocato) e Neobros integratore della ditta Fidia Farmaceutici contengono la stessa sostanza (la fosfatidilserina) a dosaggi diversi. Conclusioni: sono prodotti molto simili.
Il Sustenium OTC era un farmaco a base di fosfocreatina impiegato negli stati di affaticamento e di astenia. Il Sustenium integratore della ditta Menarini è un prodotto a base di creatina, sali minerali, vitamine ed arginina. Conclusioni: i due prodotti non contengono gli stessi principi attivi ma sono impiegati per le stesse indicazioni. Al contrario dei casi precedenti si puo’ dire che l’integratore Sustenium rappresenta l’evoluzione positiva del Sustenium OTC. Infatti, tralasciando le vitamine ed i sali minerali, i principi attivi dell’integratore hanno una documentata efficacia nel fornire energia all’organismo (in particolare la creatina che entra nei processi mediati dall’ATP).
Il Polase (OTC) è un farmaco contenente elevate quantità di magnesio e potassio, registrato negli stati di carenza di potassio e magnesio che si manifestano,generalmente, con una sensazione di stanchezza, debolezza muscolare e crampi. Tali carenze possono essere provocate da eccessiva sudorazione, intensa attività fisica, diarrea e vomito profusi. Il Polase integratore della ditta Wyeth Consumer Healthcare presenta sempre il magnesio ed il potassio ma in dosaggi assai inferiori: per il magnesio 21,74 mg per bustina contro 450 mg del Polase; per il potassio 126,96 per bustina contro 450 mg del Polase. Da considerare che il Polase Sport viene indicato, secondo la ditta produttrice “ per reintegrare i Sali minerali persi con la sudorazione e, grazia agli aspartati di potassio e magnesio, esplica una efficace azione sulla contrazione muscolare. Inoltre, fornisce energia derivante dalla presenza di carboidrati quali fruttosio e e maltodestrine. L’assunzione di Polase Sport contribuisce a ridurre i segni di affaticamento muscolare e consente un più rapido recupero funzionale”. L’integratore contiene anche altri principi attivi quali sodio, cloro, vitamina C e vitamina E fruttosio e maltodestrine. Conclusioni: si tratta di prodotti molto simili. Il Polase Sport si potrebbe definire come il Polase a basso dosaggio
Il Betotal (OTC) ed il Betotal plus integratore della ditta Pfizer Consumer Healthcare sono prodotti praticamente identici (soprattutto se il confronto si fa tra l’integratore ed il Betotal normale che aveva un contenuto di vitamine del gruppo B a più basso dosaggio rispetto al Betotal forte.
[Solo che il farmaco costava circa 2 euro e l'integratore ne costa 7,30]
Per il Berocca (OTC) ed il Berocca plus integratore della ditta Bayer vale lo stesso discorso.
Inutile dire che nel passaggio da farmaco a integratore e dalla farmacia al supermercato il contenuto si riduce, il prezzo aumenta sempre. Senza che i produttori debbano attendere fino a gennaio 2007 che termini il blocco dei prezzi di fascia C.
Data di pubblicazione: 24/01/2006
scusa maidi ma non ho capito in sostanza dove vuoi arrivare , tra l'altro in un post precedente avevo già detto che la maggior parte di questi medicinali da banco si potevano reperire con facilità sia nei supermercati che nelle erboristerie , quindi non capisco cosa intendi dire con il fatto che non ne parliamo e sopratutto di cosa vuoi che si parli .
Antonella, non posso aver detto una cosa che non esiste.
Quello che l'articolo dice, se lo hai letto, è che l'industria farmaceutica ha fatto sparire certi prodotti come farmaci (sparire vuol dire che non esistono più da nessuna parte) e li ha fatti riapparire come integratori, che però COSTANO DI PIU'.
Nessuno vede l'imbroglio?
La cosa che mi scandalizza è che questo imbroglio non sia stato denunciato da nessuno, il che mi fa sospettare che Codacons vari e politici di ogni colore stiano ... con l'industrai farmaceutica!
credo che sia da imputare al fatto che già prima non erano farmaci veri e propri , e infatti per la maggior parte dei prodotti che hai citato non era necessaria la prescrizione medica e comunque anche con la ricetta li pagavi per intero essendo in fascia c ,quindi non essenziali .
Erano FARMACI, anche se non salvavita, o da ricetta. E il fatto che l'industria ne abbia trasformato la confezione e la classificazione in modo da farteli pagare molto di più, nel silenzio generale, non ti scandalizza?
Ma riesci a capire qual'è l'interesse dei consumatori? Quello di pagare di più lo STESSO prodotto?
Ma guardatevi il sito dell'ADUSBEF prima di affermare che le associazioni consumatori non si occupano di consumatori, per favore. Grazie a Dio che ci sono (buone e meno buone, ovviamente)
http://www.adusbef.it (a volte è un po' lento a caricare la pagina ma funziona)
Sono andata avedere il sito ADUSBEF, non ho trovato nessuna denuncia di questo imbroglio, se a te risulta posta l'articolo
FARMACI: CAMUFFATI DA INTEGRATORI AGIRANO BLOCCO PREZZI
(ANSA) - ROMA, 23 gen - Sono sempre piu' frequenti, secondo la Federfarma, i prodotti che arrivano in farmacia classificati come integratori alimentari o alimenti particolari, con lo stesso nome e molto simile a quello di alcune specialita' farmaceutiche. Il meccanismo, secondo la Federfarma che ha inviato al ministro della salute Francesco Storace un nota dettagliata, oltre a costituire un elemento di confusione per i medici, ''permette al produttore di aggirare il blocco dei prezzi'', e in previsione, di sottrarsi alla revisione del metodo di formazione dei prezzi di fascia C, revisione annunciata per altro dallo stesso ministro della salute in Parlamento e previsto nell'accordo di dicembre. In tutto, secondo l'associazione che rappresenta le oltre 16 mila farmacie private che ha dedicato all'argomento anche un ampio articolo nel settimanale di categoria, sarebbero 13 i casi. (ANSA).
Maidi, credo tu stia parlando di una falsa truffa.
Non c'è alcuna truffa nel ritirare vecchi farmaci e sostituirli con integratori a basso dosaggio. Se mi va di mettere in commercio una confezione da 10 compresse di aspirina a 100 euro/confezione, grazie a dio lo posso fare perché questo è un paese libero.
Poi sta a me riuscire a venderla...
Una seconda considerazione sui prodotti da te menzionati: non ce n'è uno che si possa definire "utile". Tutte minchiate, dall'Acutil al Neobros, tutte minchiate che non servono a nulla e nessuno. Se poi le aziende farmaceutiche (che non sono ONLUS...) riescono a venderle, buon per loro.
Vogliamo fare la gara a che riesce ad individuare le più grosse e inutili minchiate che le aziende in genere riescono a vendere?
Si chiama libero mercato. Volenti o nolenti, è così.
Si, ma chi ha ripreso l'agenzia dell'ANSA e ci fatto un po' di campagna sopra? Codacons? Altri soggetti?
Se entro la fine dell'anno, cade il governo non mi meraviglio, se da qui a 12 mesi si ritornerà a votare, vorrei vedere chi raggiungerà la maggioranza.
Sì, cade il governo, lo dicono in tanti, e poi? Ritorniamo dalla padella nella brace? Oppure ci suicidiamo in massa?
nataniele hai ragione, l'adusbef è altra cosa dal codacons.
Aleph, la truffa sta nel farli pagare di più. Sono d'accordo che sono minchiate, ma ben reclamizzati e venduti nei supermercati la gente ne comprerà di più, se no perchè l'Istituto Bruno Leoni, business club dell'industria farmaceutica avrebbe sponsorizzato la Coop nelle sue iniziative?
Riprendo un articolo sul web, che mi sembra una sintesi reale di ciò che sta succedendo:
"chi sono i poteri forti che ostacolavano lo sviluppo in Italia: i tassinari.
chi sono le lobby occulte si sottraevano alla competizione globale difendendo i loro privilegi con manovre dietro le quinte: i panettieri.
E chi bloccava lo sviluppo? La casta dei farmacisti.
Ora, disciplinate queste categorie, l'Italia rifiorirà, la ricerca scientifica farà passi da gigante (i panettieri la impedivano, mica i baroni universitari), i cervelli non fuggiranno più all'estero, tutto costerà meno.
Non hanno niente da temere i 146 mila consulenti che lo Stato e le regioni pagano 2 miliardi annui di euro.
Niente gli strapagati di Bankitalia, la cui utilità sociale è pari a zero.
Niente i 600 dipendenti dell'Ufficio Italiano Cambi, che continuano a prendere stipendi niente male anche se da 19 anni il controllo sui cambi non c'è più.
Nessun rischio di diventare «competitivi» sfiora i baroni universitari, con quei begli stipendi a cui non corrispondono né studi né ricerche.
Questi, i ricchi di Stato, i grand commis con posto sempre pronto fra Tesoro e Goldman Sachs, non sono parassiti.
I parassiti sono stati smascherati: sono gli artigiani a partita IVA."
Ribadisco l'ipotesi di nuove elezioni per il bene del popolo italiano!
Maidi, sono pienamente d'accordo con lei.
A parità di composizione, anche eventualmente con qualcosina in più, non si giustifica il fatto che, spariti dal prontuario farmaceutico a prezzi controllati, ricompaiano come integratori a prezzi triplicati.
E' di sicuro una manovra per aggirare l'ostacolo del controllo come farmaci, preparata per tempo con sapienza.
Dichiarare che si tratta di una truffa mi sembra eccessivo, e risparmio a tutti la definizione di tale reato.
Sicuramente, però, è oltremodo scorretto un simile comportamento: quando non andavano di moda, gli 'intergratori' venivano considerati farmaci sottoposti addirittura a prescrizione medica anche se non rimborsabile.
Oggi sono stati trasformati in integratori vitaminici o simili, con una colpo di bacchetta magika alla maniera di Mandrake.
Certo è che la case faramaceutiche hanno fiutato per tempo l'aria che cambiava !
Un suggerimento: sostituite gli integratori vitaminici-alimentari con frutta, verdura, ecc. ?
Gli integratori,a meno di carenze specifiche, non servono a niente, come dicono sempre i nutrizionisti, ma molti subiscono le pressioni pubblicitarie.
Il gioco di Fermindustria non sarà una truffa, ma il governo poteva impedirla, trattandosi di farmaci e non di patatine, a tutela dei nostri interessi, anche l'opposizione, le associazioni consumatori, etc potevano fare una campagna contro, e Bersani, Prodi etc, dov'erano?
Tutti venduti a Farmindustria?
maidi scusa ma credo che confondi il farmaco ,nome genericamente usato per qualunque prodotto dotato di principio attivo , con il medicinale , che è un farmaco con proprietà terapeutiche .
quelli di cui parlavi non erano medicinali , ma farmaci su cui chiaramente vigila comunque il ministero della salute ma sui quali non può imporre il prezzo.
Credo che occorra togliersi dalla testa che i prodotti nutraceutici abbiano uno status diverso da altri prodotti, tipo Coca Cola o Gatorade.
Tali sono, e come tali vengono pubblicizzati e venduti. Le aziende che li producono e vendono sono generalmente società per azioni, ovvero aziende che a fine anno fanno i conti di quanto hanno guadagnato. Di nuovo non c'è nulla; non riesco a capire per quale motivo si debba gridare allo scandalo...nessuno mi punta una pistola alla tempia per comprare un prodotto nutrizionale.
Attenzione, parlo di prodotti nutrizionali, non di farmaci.
"Non hanno niente da temere i 146 mila consulenti che lo Stato e le regioni pagano 2 miliardi annui di euro.
Niente gli strapagati di Bankitalia, la cui utilità sociale è pari a zero.
Niente i 600 dipendenti dell'Ufficio Italiano Cambi, che continuano a prendere stipendi niente male anche se da 19 anni il controllo sui cambi non c'è più."
Calma, calma.
La trebbiatrice è stata messa in moto.
Arriverà anche li.
L'importante era avviare un processo che molti consideravano impossibile. Può anche essere (non dispongo dei dati) che si sia cominciato con categorie elettoralmente sentite come avverse, ma è solo l'inizio.
Quello che deve saltare è il paese dove per fare qualunque cosa bisogna avere una "licenza", ovvero bisogna passare sotto le forche caudine della politica e delle corporazioni (magari con qualche bella busta in tasca).
Insisto: è solo l'inizio.
Per Maidi: Dubito fortemente che il passaggio dallo status di farmaco a quello di integratore farà lievitare le vendite di questi prodotti, visto che questo "lifting" è accompagnato da un incremento di prezzo di circa il 250%. Di solito un incremento di prezzo così clamoroso disincentiva al consumo, a meno che tu non confidi nel fatto che l'aumento del costo di queste minchiate porti con se un effetto psicologico tale da fare percepire le suddette minchiate come status symbol... Io trovo quest'ultima possibilità alquanto assurda.
Un saluto
"Calma, calma.
La trebbiatrice è stata messa in moto.
Arriverà anche li."
Se un solo pensiero gli passerà nella testa di qualcuno, riguardo le categorie degli intoccabili, quella testa volerà via!
Gaetano, ma il consumatore non lo sa di questa trasformazione, vedrai i miracoli della pubblicità. Io vedo donne di 30 anni prendere i polivitaminici reclamizzati in tv!!! I giovani non vanno tanto in farmacia, ma al supermercato sì, e quando si trovano davanto il prodotto reclamizzato ...
Sig. Maidi,
a seguito della suo articolo "Farmaci o integratori? Come aggirare il blocco dei prezzi" in merito al prodotto Polase desidero innanzitutto affermare che:
le conclusioni riportate nell’articolo sono assolutamente non corrette poiché Polase Sport è un dietetico a fini sportivi (Aut MinSal. 600.12/8107) formulato specificatamente in base alle apposite linee guida di riferimento e non si posiziona come sostituzione di Polase quale integratore ma come prodotto assolutamente specifico e differenziato in termini di formulazione e area applicativa.
Desidero inoltre chiarire i seguenti punti:
1.Violazione della circolare 101 del 25 novembre 1978
Nel caso di Polase Sport, la denominazione non trae in errore il medico né viola la circolare 101 del 25/11/1978 poiché il nome è perfettamente caratterizzato rispetto alla finalità applicativa “Sport” , area di applicazione non indicata per un prodotto farmaceutico quale Polase. La stessa confezione di Polase Sport non richiama in alcun modo la confezione di Polase ma mette in evidenza anche attraverso la grafica la differenza di prodotto e la finalità specifica di prodotto dietetico per sportivi. Di conseguenza sia la denominazione sia la grafica non induce i medici o i consumatori a confondere i due prodotti, in ottemperanza alla circolare 101 del 25 novembre 1978.
2.Aggiro della legge 149/2005
La specialità medicinale Polase (OTC) è attualmente in commercio e Wyeth Consumer Healthcare non ha richiesto alcuna revoca.
L’integratore ad uso sportivo Polase Sport è stato registrato al Ministero della Salute in data 22/10/2002, data di gran lunga antecedente l’attuale problematica sui prezzi.
Di conseguenza non sussiste la possibilità di aggirare la legge 149/2005 come affermato nell’articolo.
3.Comparazione dei prodotti Polase (OTC) e Polase Sport non corretta
La comparazione sui quantitativi di sali minerali presenti in ogni singola bustina di prodotto non è corretta in quanto nel caso di Polase viene citato il quantitativo di sali “magnesio aspartato” e “ potassio aspartato”, pari in entrambi i casi a 450mg.
Nel caso di Polase Sport le quantità di magnesio e potassio espresse come sali di aspartato corrispondono a 290,2 mg e 586,6 mg rispettivamente. Il differente modo di espressione è dovuto alla diversa legislazione che regolamenta i due prodotti.
Non ci troviamo di fronte quindi a prodotti che si differenziano per concentrazione di K e Mg ed è del tutto errata l’affermazione finale: “ Il Polase Sport si potrebbe definire come il Polase a basso dosaggio.
Allo stesso modo le due formulazioni sono molto differenti e rispecchiano sia la categoria di prodotto sia la finalità terapeutica o di utilizzo di conseguenza è scorretta anche l’affermazione “Conclusioni: si tratta di prodotti molto simili”
In base alle evidenze sopra esposte dichiaro la non veridicità delle affermazioni riportate nell’articolo in oggetto sui prodotti Polase e Polase Sport
Desidero inoltre sottolineare che tali affermazioni creano disinformazione e confusione ed arrecano un potenziale forte danno alla Società.
Distinti saluti.
Wyeth Consumer Healthcare S.p.A.
Dr.Enzo Moschet
Direttore Tecnico & Regulatory Affairs