mamma come si respira bene in questi giorni!
Avanti così, Romano, avanti,
Via l'Italia giusta
Romano Prodi è veramente un grande...
Sono proprio contento di averlo votato!!!
Critiche DA SINISTRA
dalla mail letter "marxiana"
Mi ritengo fortunato a non aver mai creduto ad una riga della propaganda lowconcept della sinistra radicale negli anni in cui si faceva "attraversare dai movimenti". Altrimenti mi sarebbe venuto un colpo ascoltando il presidente della camera che si definisce comunista dire "che le liberalizzazioni sono una cosa mentre il liberismo è un'altra", il ministro dell'agricoltura e leader dei verdi definire un decreto dove si concede al
privato di istituire linee di trasporto urbano "una buona notizia per i consumatori", come se per un verde il concetto di consumo e l'aumento dei volumi di traffico convergessero naturalmente.
Stupefacente, per chi ha creduto a questo ceto politico, deve essere notare come l'equazione tra concorrenza, abbassamento dei prezzi e vantaggi per il consumatore venga applicata in sede di commento dal capogruppo del prc alla camera come da Carlini del Manifesto con un automatismo degno di una setta esoterica di seguaci italiani di Milton Friedman. Se penso che c'è chi ha
pensato di cambiare questo paese legittimando questo ceto politico includendolo nello "spirito di porto Alegre", nelle marce arcobaleno e nei forum dei buoni sentimenti..beh sono imbarazzato per chi ci ha creduto. A cinque anni da Genova questo ceto politico è passato dalla contestazione al g8 alla piena partecipazione all'evento (San Pietroburgo quest'anno), alla finanziaria sotto
dettatura del FMI, un tempo fonte di tutti i mali; dalla critica al liberismo all'elogio delle "liberalizzazioni".
In materia quel che colpisce nell'appoggio al decreto Bersani è l'acritica adesione ad una filosofia che colpisce le corporazioni di mestiere per far crescere i trust da una parte e la microfisica dell'autosfruttamento dall'altra.
Insomma si contribuisce a creare una base sociale lontanissima dall'idea di bene comune e dalla stessa politica che finirà per liquidare, con i propri
comportamenti, i partiti di cui stiamo parlando. Del resto se è accaduto a partiti più solidi come il Pci di evaporare a causa delle mutazioni sociali evocate come apprendista stregone non si vede come non debba accadere a
formazioni esangui e prive di una reale base sociale che non sia il mezzo minuto di intervista al tg.
In materia incollo il corsivo di Galapagos sul Manifesto di ieri che riguarda la vicenda dei taxisti. Che si può leggere come una storia che riguarda una corporazione con qualche aderente che urla "Duce, Duce" alla visita di Alemanno o come spia di una rivoluzione dal basso nei servizi prevista dal governo Prodi che non ha niente di ugualitario e molto della ristrutturazione che favorisce la grande distribuizione e nuovo precariato. A favore
del consumatore of course.
mcs
Correzione: dalla mailing list
Da "il Manifesto" (Galapagos)
...
Il modello è quello degli Usa dove il capitalismo è presente anche nel settore delle auto pubbliche.
Certo, in Italia ci saranno maggiori garanzie, ma perché sono state introdotte le licenze a pagamento oltre a quelle programmate dai singoli comuni? Se la programmazione è ben fatta, non c'e' assolutamente bisogno di assegnare nuove licenze che porteranno esclusivamente a uno sfruttamento esasperato dei lavoratori con forme, oltretutto, di precarizzaione di chi guida. Il che potrebbe portare a rivolte rivolte clamorose come è accaduto a New York, città sempre citata per l' abbondanza e il basso costo delle yellow car. I taxi non possono risolvere il problema della mobilità pubblica. Crederlo sarebbe come passare per buona la famosa frase di Maria Antonietta («se non c'è pane mangiate brioches»).
Insomma, i taxi sono ancora una questione d'elite sui quali più che la politica salgono i politici che non a caso sono molto disturbati dalla protesta. Il taxi supplisce a volte alle carenze del trasporto pubblico, ma non lo può sostituire. Nonostante gli sforzi di alcuni comuni, il trasporto pubblico fa schifo e dannegia i consumatori almeno quanto il corporativismo dei tassisti.
....
L'unico torto dei tassisti è di avere fatto di una licenza amministrativa un bene disponibile. E questo ha alimentato un vergognoso mercato delle licenze nelle quali c'è chi si è indebitato per potersi comprare un lavoro. Bastava bloccare questo mercato («la vendita è la nostra liquidazione», si giustificano molti tassisti) ma nessun comune ha mai perseguito questa semplice regola. Dietro la liberalizzazione delle licenze c'è il rischio di una liberalizzazione selvaggia del mercato del lavoro. Non è un caso che nessuno o quasi parli più della necessità di buttare mare la legge 30. Di più, c'è il rischio che con la scusa delle corporazioni si arrivi a fare come negli Usa a inizio '900: la prima legge antitrust fu varata per bloccare i sindacati.
Il buon giorno si vede dal mattino !
Una piccola curiosità: avete letto il decreto Bersani nel DETTAGLIO? No?
Rimediamo subito: http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=41895&idCat=54.
Andate a leggervi il Titolo 10 sulle condizioni contrattuali dei conti correnti bancari.
Riporto in particolare il contenuto dell'art. 4:
4. All'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, sono apportate le seguenti modifiche:
a)al sesto comma, dopo le parole: "1.500 euro" sono aggiunte le seguenti: "; l'esistenza dei rapporti, nonché la natura degli stessi sono comunicati all'anagrafe tributaria, ed archiviate in apposita sezione, con l'indicazione dei dati anagrafici dei titolari, compreso il codice fiscale";
b) all'undicesimo comma, terzo periodo, dopo le parole: "Le rilevazioni e le evidenziazioni" sono aggiunte le seguenti: ", nonché le comunicazioni" ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "Le informazioni comunicate sono altresì utilizzabili per le attività connesse alla riscossione mediante ruolo.".
Ergo: tutti SCHEDATI per QUALUNQUE operazione (bonifico, prelievo, pagamento tramite assegno, addebito carte di credito etc etc.)superiore ai 1500 Euro.
Queste sono le "disposizioni di cui il paese ha bisogno"?
Avete presente cosa comporta l'automatismo dell'iscrizione a ruolo per la riscossione?
Altro che rivolta dei Taxisti e sciopero degli avvocati: fumo negli occhi per coprire l'ennesima porcata liberticida.
Qua non c'è da gioire un cazzo: c'è da organizzare rivolta per bande armate.
suvvia bubbidolo che critica la schedatura ...
il fumo negli occhi è quello che butti tu ,
mi fa piacere che non hai niente da dire negli altri post ,
forse perche nonostante tutto sei d'accordo col decreto
DA BERSANI A BERSANI: “LUCE E GAS PRIVATIZZATE = BOLLETTE PIU’ SALATE”
Martedì 4 luglio si è tenuta presso i locali del Circolo Utopia una conferenza stampa con la presenza di Fabio Callaioli del Cobas Energia, Luca Torquato del Comitato contro l’inceneritore e Beatrice Bardelli del Comitato Pisano contro il Rigassificatore.
L’argomento affrontato è la questione dei costi delle privatizzazioni del gas e dell’Enel per i cittadini pisani.
Il primo atto del ritornato ministro Bersani è un disegno di legge sull’energia, che conferma l’annunciato rincaro del 5% sulla bolletta elettrica a luglio 2006. La nuova stangata arriva dopo che la bolletta a marzo 2006 era già aumentata del 3,5%.
Anche per il gas la liberalizzazione (2001) aveva promesso la riduzione dei costi: in 5 anni la bolletta del gas è aumentata del 30%!
La costa pisano-livornese sarà colpita direttamente da queste politiche. La costruzione di un impianto di rigassificazione in quest’area è oramai all’ordine del giorno; viene spacciata come indispensabile per l’approvvigionamento del gas naturale, ma ciò è falso in quanto la stessa ENI afferma che nel 2010 a fronte di una necessità di circa 90 miliardi di mc, ci sarà un’offerta potenziale di oltre 100 miliardi di mc.
Le liberalizzazioni/privatizzazioni sono una benedizione per gli affaristi dei combustibili e dell’elettricità, sono un danno e una truffa per i cittadini-utenti:
n per la loro salute: ogni impianto di produzione-stoccaggio è un fattore di rischio e nocività gia patiti a suon di tumori e patologie croniche;
n per il loro territorio: alla devastazione e degrado ambientale, ai danni spesso irreparabili all’ecosistema, si accompagna il deprezzamento dei beni materiali ed immateriali (chi vorrebbe venire a vivere in aree impestate, quali Priolo, Porto Vesme, Marghera?).
nper le loro tasche: visti gli aumenti scandalosi e il relativo impoverimento del servizio.
Queste sono le tariffe base applicate a Pisa. Vuol dire con un consumo annuo di circa 1.500 mc la spesa del solo gas va da €. 457,00 a €. 513,00 con un aumento del 12,4 % in dieci mesi, fino ad arrivare a €. 580,00 nell’aprile 2006, + 13% da luglio 2005.
Da qui di deduce che una famiglia con un consumo medio annuo di 1.500 mc spendeva nell’ottobre 2004 €. 820,00 e nel marzo 2005 €. 968,00. Un aumento delle bollette del + 18%!
Niente viene fatto sul versante della programmazione energetica alternativa in chiave italo-europea (incentivi al risparmio, al bioriscaldamento-edilizia, alle fonti rinnovabili, al trasporto collettivo e merci su nave-ferro, stop elettrodomestici energivori)
Questi fatti piano Bersani, manovre economiche da 50 miliardi/euro,”cuneo fiscale” a sostegno dell’impresa indicano che anche con il centrosinistra la politica energetica dell’Italia rimane miope e orientata a favorire esclusivamente le lobbies più prepotenti e clientelari. Va dunque rilanciata, riorganizzata e fatta pesare l’opposizione sociale e popolare a queste sciagurate e devastanti scelte.
Confederazione Cobas Pisa
Che nessun governo tolga qualche spiccilo ia ricchi, non ci sono abituati,perchè
non continuate con i poveri , noi non ci lamentiamo perche la maggior parte siamo pensinati e che danno possimo fare quello di non ritirare la pensione oppure morire
Chi ha paura delle schedature ?
La vedo brutta per questo governo.
Contro la borghesia professionale, contro i commercianti, adesso contro i sindacati. Tagli alla spesa sociale, in modo particolare nel settore della previdenza, sanità ed enti locali, taglia a pubblico impiego e alle pensioni: praticamente contro tutti.
E con l'aria di dire non si discute, comandiamo noi. E che siamo, in Sudamerica?
Contro tutti? Ma chi li sostiene sti catto-comunisti? Multinazionali straniere? Banche internazionali (es. Goldman Sachs)? Globalisti-di-tutto-il-mondo-unitevi?
Non appema si fa sul serio e si adottano provvedimenti impopolari ed 'antipatici' c'è che fa l'uccello del malaugurio.
Meno male che è solo una superstizione e basta, ma c'è un limite alla decenza che non dovrebbe essere così disinvoltamente superato.
Dpef, Prc-Verdi pronti a dare battaglia
12.06 Perplessità del Prc e dei Verdi sul Dpef all'esame del governo. "Appoggiamo assolutamente le questioni poste dai sindacati e in Consiglio dei ministri il Prc porrà sul tavolo il proprio no al taglio della spesa sociale e delle pensioni, nonchè il nodo del del tasso d'inflazione programmata", ha detto Migliore (Prc). E Bonelli (Verdi): "Siamo pronti a dare battaglia. I sindacati hanno ragione. Gli italiani hanno già dato molto. Bisogna evitare di tagliare settori vitali per la sostenibilità sociale e ambientale".
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/index.jsp