Quei cortei notturni con troppi tricolori
di Piero Sansonetti
Anche se adesso Rifondazione comunista è al governo - e forse sarebbe bene non mostrarsi troppo sovversivi, o antipatriottici, o disfattisti - a me i cortei che sventolano il tricolore fanno sempre un certo effetto. Voglio dire: non un buon effetto. Non è che li condanno, però mi ricordo quando ero ragazzo e c’erano solo due tipi di cortei: quelli con le bandiere rosse e quelli con le bandiere tricolori. I primi erano cortei comunisti, i secondi erano fascisti. E’ vero che il Pci faceva tutto quello che poteva per spiegarci che il tricolore era un simbolo anche nostro - il riscatto nazionale, e la Resistenza, e quel disegno di Guttuso con la bandiera rossa sopra e il tricolore che spuntava da sotto (ora se lo sono fregato quelli del Pdci ed è diventato il loro logo elettorale...) - ma non riuscì mai a convincerci del tutto. Anzi, non ci convinse per niente.
Così, l’altra sera, mi ha dato un po’ fastidio quel brulicare di bandiere tricolori in tutte le città. Non so se è solo una idiosincrasia della mia generazione: può darsi. Però credo che un problema ci sia, e non riguardi solo le bandiere, ma alcuni aspetti, che a me sembrano preoccupanti, della grande emozione collettiva provocata dalla vittoria calcistica dell’Italia.
Provo a esprimere questo dubbio con una domanda: possibile che l’unico “valore” unificante per tanta gente - e tantissimi giovani - sia il tifo per la nazionale?
Conosco molte risposte a questa domanda. Prima risposta: il tifo di massa è un fenomeno fortemente popolare; seconda: insieme alle bandiere biancorossoverdi c’erano anche tante magliette del Che; terza: c’era un elemento di festa e di gioia e non solo di aggressività nazionalista nei cortei di martedì notte; quarta: insieme agli italiani festeggiavano tanti immigrati che avevano tifato insieme a noi; eccetera eccetera.
Tutto vero (e in parte espresso molto bene, in questa stessa pagina, dal nostro Darwin Pastorin). Però a me restano tre fortissimi dubbi. Il primo dubbio, la prima impressione, è che comunque in quei cortei e in quei giganteschi raduni ci fosse una grande componente nazionalista e - in parte - persino xenofoba. La xenofobia solitamente è accompagnata da un elemento di odio per il debole - lo straniero come debole - e in questo caso, invece, la xenofobia “antitedesca” rappresentava l’odio per il forte: non credo però che possa esistere una xenofobia cattiva e una buona.
La seconda impressione è che nella ricerca della festa collettiva - dietro ai colori italiani e alla squadra di Lippi - ci fosse l’incapacità a trovare altre dimensioni di vivere collettivo e altre idee di collettività.
Terzo dubbio: il “valore” rappresentato dalla nazionale di calcio, come qualunque altro valore nazionalistico, o di pura appartenenza, non è un valore senza principi? E perciò non è un antivalore? E non è quindi molto pericoloso?
Cosa voglio dire con questo ragionamento un po’ disperato e isolato? Semplicemente che avverto un enorme vuoto culturale, risultato della crisi drammatica delle ideologie e delle idee, dei sistemi di pensiero. Questa crisi solo a tratti viene terremotata dall’irrompere dei movimenti - i quali, per loro natura, hanno andamento e durata ciclici e non stabili - e poi torna, e porta con se, inevitabilmente, la piatta retorica nazionalista come via d’uscita. E’ una retorica che c’entra pochissimo col tifo vero, di quelli che amano il calcio e non le nazioni.
scherzetti dei link sponsorizzati di google.
uno di quelli che vedo manda a:
http://www.angeladellacostanzaturner.com/
da non perdere!
HCE
io personalmente, con tutti gli stessi dubbi di HCE diminuiti solo dal senso del rischio che abbiamo corso con il referendum e dalla mia avversione per le sacche di destra becera che purtroppo esistono ancora, sono andata a pistolare in giro con la bandiera italiana che è anche regolata da un articolo della nostra Costituzione. ho notato le facce preoccupate di alcuni stranieri, ma gli è anche passata subito perché quando siam stati più vicini han sentito che nell'autoradio avevo o Manu Chao, o musiche della Resistenza, o musiche di pace, o musiche di critica alla nostra società, o comunque musiche che ascoltate in ogni modo possibile sono antifasciste.
Carolina
come ho già espresso non sono un'esperta di calcio, mai vista una partita in vita mia, ma dissento completamente da questo post.
molti extracomunitari con cui parlo hanno tifato con noi e la nostra vittoria italiana, sentono l'Italia come la loro seconda nazione, non è una questione xenofoba tifare e dimostrarlo con una bandiera, ma senso di appartenenza ad un comune sentire e vivere.
poi chi vuole farne una bandiera per dividere e conflieggere lo farebbe comunque, anche con il quartiere vicino.
se seguissimo questa logica non esisterebbero i palii, non ci sarebbero squadre di nessuna competizione sportiva collettiva.
il fanatismo non si persegue con questi ragionamenti, anzi si fomentano, perchè coloro che non perdono occasione di sottolineare la diversità etnica, culturale, religiosa è proprio a questi ragionamenti che si aggrappano.
noi siamo italiani, parliamo italiano , volersi sentire cittadini del mondo non vuol dire rinnegare la nostra identità nazionale.
maria
chi era che aveva scritto che "forza italia" era nata sulla base di accurate ricerche di marketing che denotavano come l'immaginario calcistico fosse l'unico unificante?
Ho in odio tutte le manifestazioni nazionaliste e non distinguo un portiere da un terzino perchè il calcio mi ha sempre annoiato (e ultimamente disgustato) ma queste elucubrazioni da "di snistra sempre e comunque" mi paiono seghe mentali allucinanti riferite ad un avvenimento che avviene ogni 4 anni. Ho compagni che potrebbero dare lezioni di marxismo leninismo a chiunque che in questi giorni sono letteralmente impazziti a seguire l'Italia.
sansonetti dice anche cose in fondo condivisibili, quello che non trovo condivisibile è stare a discettare su manifestazioni di gioia spontanea, fini a sé stesse, certo, ma che non hanno nemmeno la pretesa di non esserlo.
vogliamo strumentalizzare anche i caroselli post-nazionale ora? buttiamo in politica pure quelli? che facciamo, il carosello di sinistra e quello di destra? qui a volte pare che ci si voglia rovinare l'esistenza a tutti i costi.
poi, carolina, pure te, ma come fai anche solo a pensare che uno straniero stia a far caso a quale musica esce dalla tua autoradio, e in base a quello decida se darsela a gambe o avvicinarsi sorridendo? ma io non so, certe volte mi pare di vivere in un'altra dimensione...
Io non sono d'accordo, le persone sentono il bisogno di festeggiare e di sfogarsi ed il calcio è uno di questi sfoghi, fintanto si tratta solo di colore e tricolore e festeggiamenti (tra l'altro tutti uniti senza distinzioni) dov'è il male?
Tra l'altro chi l'ha detto che l'unico valore unificante è una partita di calcio? Gli italiani con il referendum non hanno scelto un valore unificante?
Poi che cavolo c'entra la xenofobia con la rivalità (sportiva o non)?
Una sana rivalità può essere uno sprono a far meglio di qualcun altro, la xenofobia è solo odio distruttivo tra l'altro dettato più dalla paura che dalla rivalità.
Infine chi l'ha detto che l'unico fattore aggregante siano le partite di calcio?
Davide, lo so perché distinguo una faccia impaurita da una più tranquilla. Fino a quando non ho fatto i caroselli non mi sarei immaginata nemmeno io, anzi, avrei dato per scontato che in Italia o Itaglia si possano festeggiare le vittorie calcistiche con la bandiera nazionale. Distinguo le due espressioni proprio anche perché a 33 anni e con solida e austera educazione marxista alle spalle ho deciso di concedermi qualche carosello anch'io, almeno in (ex) tempi grigi per la Costituzione e di (purtroppo non ex) giunta peggio che da carosello nella mia città - e dico "peggio che da carosello" anche in quanto potrebbe chiudere Zelig da quanto questa giunta è involontariamente comica.
Carolina
A Sansonè, fatte nà canna e comprate nà bbandiera
Aleph c'avevi ragione non si puo' essere più comunisti se non altro per non camminare a fianco di questa gente
beh quest'articolo mi sembra eccessivo
non lo approvo quasi per niente ad esclusione forse della frase "avverto un enorme vuoto culturale"
ma non in riferimento ad una partita di calcio .
mi sembra borioso .
HCE, a proposito di scherzetti dei banneri, io ho trovato di peggio!! :)
http://www.nuoveidee.org/nuoveidee.html
Anche su questo blog tutte vittime della calciomania?
Festeggiare per 22 ragazzotti viziati che guadagnano miliardi più per farsi vedere che per fare gli sportivi (se il calcio è ancora o è mai stato uno sport)? Ho di meglio da fare e tifo contro l'Italia (è troppo forte il rischio che una vittoria ai mondiali porti ad una bella amnistia per Juventus e soci).
E la politica c'entra poco, ma c'entrano molto un po' di considerazioni sull'italiano medio che scende in piazza solo quando l'Italia sta per vincere il mondiale... per il resto gli possono togliere la pensione, il diritto al lavoro, gli possono trombare la moglie e ammazzare i figli, gli possono togliere i soldi dalla tasca per finanziare le guerre in mediooriente: l'Italiano se ne sta comodamente a casa a fare zapping fin quando non trova una partita di pallone da guardare...
Buon divertimento e Forza Francia.
Ma dai Adimant per favore...
[...]che una vittoria ai mondiali porti ad una bella amnistia per Juventus e soci[....]
Ora, per quanto riguarda l'inchiesta della Magistratura ordinaria vuoi fare come Calderoli che prima del Referendum chiese il rinvio dello spoglio perché stava giocando l'Italia, o possiamo ritenere che i magistrati non si facciano "distrarre" da una partita di pallone?
Mentre per quanto riguarda la giustizia sportiva, se anche fosse non dovrebbe importarti visto che non segui il calcio è chi lo segue è un calciomane rincoglionito.
Il resto è qualunquismo, ed io odio il qualunquismo senza distinzioni di credo politico.
le solite cazzate, le solite banalità.
adimant non si smentisce mai, ma la cosa divertente è che si sente tanto controcorrente mentre le scrive.
ha di meglio da fare, ma 'tifa contro l'italia'. si preoccupa della possibile amnistia per la juve, ma se il calcio non gli interessa, cazzo gliene frega di dove gioca la juve l'anno venturo?
lascia stare l'italiano medio, preoccupati del qualunquista antagonista, categoria che rappresenti in tutto e per tutto.
e se sansonetti e chi ragione come lui fosse semplicemente un CAGACAZZO?
Il problema sono i fasci delusi che cercano di infiltrarsi.
Poi ci sono quelli che fanno tristezza perchè prendono questa cosa come un momento nel quale devastare tutto con la scusa dei festeggiamenti.
A parte questo l'esultanza "sana" va bene, e dil tricolore pure. Soprattutto ora che gliel'abbiamo buttato nel deretano alla Lega è tornato un nostro simbolo.
oh bravo mascalzone così mi piaci.
le volate di zambrotta sulla fascia t'hanno fatto passare la voglia di tifare togo, eh??
;)
Bravo Davide, tu il concetto di rispetto non sai neanche dove sta di casa, vero?
Nessuno ti ha offeso, ma tu devi offendere uno che la pensa diversamente da te.
Non mi sento affatto controcorrente, mi sento nella corrente di tante persone a cui non vanno giù tante cose del mondo del calcio che una volta amava tanto, ma che oggi gli fa sempre più schifo... a te piace, buon per te, ma io ritengo che questa Italia non meriti una vittoria in un campionato mondiale, soprattutto perchè passerebbe all'estero un'immagine di pulizia che non è reale, il vero calcio italiano è quello di Moggi, di Galliani, di Cannavaro che si fa le flebo di chi sa cosa, di Zeman escluso perchè fastidioso, di Nesta che non sa neanche chi sia Borrelli.
Salvatore, il termine rincoglionito lo stai usando tu, non io, non ho detto che calciomane sia sinonimo di rincoglionito. Ho detto solo che persone normalmente sensibili alle implicazioni sociali di quanto ci circonda, quando l'oggetto della discussione è il calcio diventano tifosi da curva è perdono la capacità di vedere oltre l'immagine esterna delle cose.
Forza Francia.
I "valori" unificanti, quelli che raccolgono la tribù, di solito sono parole d'ordine semplici, odio per i nemici, nazionalismo, etnia, appartenenza.
Che tutto questo sia "simulato" attraverso un gioco - il fubol- è sengno di avanzamento e civiltà. Si trasferiscono i naturali istinti bellici ad una guerra mediata ed astratta.
Altrove folle oceaniche assistono a lapidazioni o intonano cori di morte.
Meglio qui, vi assicuro.
eh no, cazzo, forza francia no!
per i corsi, per gli occitani, per i baschi, per i bretoni e per tutti coloro che hanno patito la dominazione coloniale francese.
meglio tifare per l'italia, meglio la merda di casa che quella degli altri, almeno ne conosciamo bene l'odore.
dedalus sei fuori strada, parlavo di valori dell'immaginario: una bandiera, uno slogan, un colore etc.
il partito "forza italia", i "parlamentari azzurri", il tricolore, etc etc.
[...........]
Forza Francia.
Postato da Adimant Giovedì 06 Luglio 2006 alle 17:14
Grido che ti accomunerà tristemente a certi simpatici padani e ad altri alternativi a tutti i costi, per carità, libero di tifare chi vuoi, ma l'ho detto e lo ripeto, questo per è qualunquismo da quattro soldi, che sta anche nel dare addosso sempre e comunque agli italiani.
I calciatori della Francia non sono miliardari, il calcio non è solo Moggi o Galliani, la politica non è solo Berlusconi, gli italiani non sono solo quelli che "se ne fregano"....
nessuno mi ha offeso OGGI.
hai la memoria corta adimant, oppure fai il fiscale solo quando fa comodo a te. ma lasciamo perdere.
chi ama il calcio, guarda le partite, e non moggi e galliani. moggi che per altro stava dalle tue parti quando ti strappavi i capelli per maradona. il cocainomane maradona, e la cocaina è doping. e non credo che allora moggi fosse estraneo a qualsiasi maneggio arbitrale. ma lasciamo perdere anche questo.
rimane da spiegare cosa cazzo c'entrino le grane giudiziarie, l'ignoranza dei singoli (nesta che non sa chi è borrelli, embè? deve fare bene il fuorigioco, se non sa nient'altro cazzi suoi), con il risultato del campo. se l'italia gioca bene, o anche senza dare spettacolo, vince regolarmente (inteso come 'in modo regolare') in campo internazionale, perchè mai tutto ciò dovrebbe essere considerato immeritato.
se l'italia vince il mondiale significa che come squadra, in campo, si è dimostrata migliore delle avversarie, e questo è motivo di soddisfazione per i tifosi, per chi ama il calcio, quello giocato. stop.
cannavaro che si fa le flebo di chi sa cosa, poi, appunto, se non si sa, si abbia la cortesia di tacere, almeno. di cosa si faceva maradona lo sanno tutti, e nessuno si vergogna di ammirarlo per quel che faceva in campo, me compreso.
il cocainomane maradona
non mi toccate maradona,eh!
materazziani.
"e affanculo il frac di pele', meglio la tuta di maradona!"
diciamola una cosa:
sansonetti è odioso e banale in realtà come sono banali quelli che fanno il tifo contro l'italia, d'altra parte una minoranza di gente radical chic e cultuvalmente preparata deve pur esserci in un paese di barbri tifosi pallonari.
diciamola un'altra...chi se ne frega di del piero, di cannavaro, di totti, un anazione che si vergogna di essere tale per anni causa un governo, sberleffi continui e sofferenza all'estero...beh serve a darci anche un pò di tono e che cazzo l'abbiamo inventata noi la cultura moderna. pensate solo alla gioia dei nostri maccheronì
il resto è attribuire a qualcosa un portato che non ha. può essere che il calcio è l'oppio dei popoli, ma io credo che in questo caso lo sia poco ho visto più la gioia di rivalsa che quell'orgoglio nazionalista e questo è bello..
Tra l'altro non so chi sia più pericoloso, il tifoso dell'Italia che festeggia sventolando il tricolore o Sansonetti che durante le politiche era ospite quasi fisso della trasmissione di Belpietro su Rete4 e di Mario Giordano sugli speciali di Studio Aperto...:)
povero sansonetti, quante serate pre-elettorali a scannarsi con gianluigi-paragone-direttore-de-la-padania, moderatore mario 'the voice' giordano... e ora a pochi mesi di distanza, ci si ritrova a braccetto, gufando la nazionale, ognuno con le sue ragioni, difficile dire quali siano le più stupide.
anch'io non mi faccio trascinare dalla mania del calcio. ma la mia prima motivazione non è il rischio di sanatoria alla juve et amici (che pure non escluderei).
quello che non mi piace e mi spaventa è una nazione che perde la testa dietro a miti collettivi costruiti e manipolati senza nemmeno tanto mestiere. non mi piace che a farlo siano i miei vicini, le persone che stimo ed i miei amici. va bene anche che adesso forza italia non vuol dire più berlusconi (ma ci credete davvero?), ma di questo passo se non sarà lui sarà qualcun'altro.
uno degli stumenti della resistibile ascesa del nano pelato è stato proprio il calcio, vorrei ricordarvelo. insieme alla televisione commerciale, alle costruzioni, alla mafia...
sarà anche bello festeggiare e sentirsi (quasi) tutti uniti in questo rito tribale, ho fatto in tempo a farlo nell'82, e a 10 anni è stato bello. dopo un pò, ho imparato a scegliermi le motivi per cui mi lasciavo andare a fare festa smodata. e il calcio non fa più parte della mia lista.
se vi interessa, la storia completa su http://smettv.splinder.com/post/8596922/non+%C3%A8+cosa
buon festeggiamento, a chi pensa di avere qualcosa da festeggiare. e buon risveglio per lunedi mattina, quando non ce l'avrà più (comunque vada la partita)
HCE
Sulla cocaina doping ci sarebbe da discutere: Maradona si beccò anni di squalifica per cocaina, che casomai peggiora, e non migliora, la prestazione sportiva, Davids (Juventus, guarda caso) tre mesi da giugno a settembre per stimolanti (che invece la migliorano, la prestazione...); Ancelotti dichiara che i calciatori sono malati e perciò devono assumere farmaci (probiti? e chi se ne frega!); tu, Davide, tiri fuori cose di quindici anni fa, un calcio diverso (e non lo dico io, lo vedono tutti!), ma io parlo del calcio di oggi. Nesta non sa chi è Borrelli, ma potrebbe evitare di ostentare la sua ignoranza durante una conferenza stampa, qualche anno fa l'ignoranza non era un valore, anzi...
Poi, Davide, sull'offesa personale, me la ricordo la questione, ma mi ricordo anche delle scuse che a un certo punto ti ho fatto... Tu non hai veramente idea di come si campa, e anche per te spero che la Francia vinca domenica, anzi, per rispondere a Berja (che ha ragione), che l'Italia perda, magari su rigore al novantesimo, così mi diverto di più!
azz giuro salvatore che ho scritto il post in contemporanea al tuo :)
hce, la festa è festa, è inutile stare troppo a razionalizzare, altrimenti si stenta a trovare feste che abbiano senso.
pensa, c'è chi festeggia gli anniversari, che senso ha? i compleanni poi, io sono nato il 32 febbraio e oggi è il 32 febbraio, toh che coincidenza, embè che c'è da festeggiare?
ma se una voglia di scendere in strada a strombazzare 4 colpi di clacson o di stappare una bottiglia di prosecco perchè la nazionale ha vinto, e lasciamoglielo fare, santo cielo.
poi arriva il berlusconi di turno per approfittare del rincoglionimento collettivo, ma le ragioni del rincoglionimento stanno chilometri e chilometri a monte. lo sport e il tifo spassionato sono sani, per chi se li sa godere, non ci togliete anche questi.
Tu non hai veramente idea di come si campa
ah questa frase è di una puntualità e di una pertinenza talmente impressionanti, che quasi mi vedo costretto a darti ragione su tutta la linea... e poi vorresti che non ti si offendesse.
sempre questi atteggiamenti da vero proletario comunista che ha a che fare con un branco di figli di papà viziati. hai il doppio dei miei anni, ma mi sembra di parlare cin un liceale che prepara l'okkupazione...
ma una cosa mi chiedo, maradona o renica o bruscolotti sanno chi è borrelli? stiamo facendo demagogia anti-pallonara, o stiamo parlando di calcio con cognizione di causa? sono il primo a dire che il campionato nostro era 1000 volte migliore ai tempi di maradona, ma i mondiali non sono la serie A, e le vittorie della nazionale non hanno nulla a che fare con tutto ciò.
se poi mi si giustifica la gufata con le solite trite formulette della retorica snobista, dimmi te com'è possibile prenderti sul serio
HCE c'è anche chi per un'ideale politico ha commesso omicidi se non stermini, c'è chi per un ideale politico spacca le vetrine dei negozi e chi sfila a braccia tese.
Vogliamo per questo abolire la politica?
Il calcio è un gioco, è uno svago, l'essere umano ha bisogno di svaghi ed ognuno si sceglie il suo, ma non è che tutti quelli che seguono le partite dei mondiali alla fine in caso di vittoria escono di casa, pisciano per terra, spaccano le auto dei carabinieri e fanno a pugni!
Non ti piace il calcio? Bene, ti interesserai di altri sport, oppure non te ne fregherà niente ma tutto questo descrivere gli appassionati dei mondiali di calcio come degli invasati è semplicemente assurdo e pure un pochettino snob secondo me.
Anch'io non seguo il baseball, nn per questo vado a scassare i cosiddetti a chi lo segue trattandolo come un alienato o, come Sansonetti, facendo questioni sullo sventolio delle bandiere italiane.
Adimant, cristo santo, se a non sapere chi sia Borrelli è un operaio 60enne della FIAT con la terza media è più giustificabile di Nesta?
Tu chiedi: "da quando l'ignoranza è un valore?", io ti rispondo: "da quando l'ignoranza di un calciatore è un problema per l'umanità e la nazione?".
Io ho la tendenza a non idrolatare nessuno, ne Nesta il calciatore nè l'operaio della FIAT 60enne, magari il secondo conoscendolo è pure più stronzo del primo, magari è un violento bastardo, ma devo preoccuparmi dei massimi sistemi ogni volta che seguo un evento sportivo?
Vogliamo fare come la mamma che dice al bambino: "mangia la minestra che nel terzo mondo le persone muoiono di fame?".
No, mi guardo la partita con gli amici, ed il giorno dopo torno alla mia normalissima vita di tutti i giorni.
Poi tifa chi cavolo vuoi, chissà perché i calciatori francesi sono più "tifabili" di quelli italiani.
Tu non hai veramente idea di come si campa
sopra o sotto la panca?
Diciamola bene. Sansonetti è il tipico esempio di insopportabilità della sinistra; la tipologia umana -saccente, ma non colta; ideologica- che spingerebbe anche anche uno stalinista a gettarsi nelle braccia del cai-nano gridando alè milan.
Lui e polo sono l'immagine vivente della tristezza della vita, della supponenza e allo stesso tempo di un certo squallore di fondo.
chissà perché i calciatori francesi sono più "tifabili" di quelli italiani.
perchè molto abbronzati?
il problema qui non sono tanto i calciatori, quanto i tifosi che gli vanno dietro, e che si lasciano trascinare in questo vortice di identità nazionale.
forse non tutti, ma ti assicuro che quando l'altra sera ho visto i miei concittadini assiepati davanti al maxischermo mi sono sentito molto poco poco a casa.
tifare francia è in fondo una forma di NIMBY: se proprio bisogna produrre questi rifiuti tossici, meglio lontano da casa mia.
HCE
"chi tifa Italia vota NO". chi si rende conto che non per tutti la bandiera italiana è quella costituzionale, ci stampigli su l'art. 3 o l'art. 11 e cerchi di essere il meno offensivo possibile... con i deboli. poi anche per me una partita è una partita e garantisco che del calcio me ne sbatto proprio altamente e di solito anche durante i mondiali. ma questi qua me li guardo... anche se avrei tanticchia preferito come avversario il Portogallo... non si sa mai che adesso si vada di "sudditanza psicologica" infatti...
Carolina
se fosse così, avremmo vinto a 95%, non a 62%
:-)
l'ultima volta che, per pochi minuti, mi sono sentito rappresentato dalla bandiera nazionale, ero in un luogo ben diverso da un campo di calcio
http://www.onemoreblog.org/archives/009146.html
è stato un momento piacevole, capisco che si cerchino queste emozioni per la via facile.
aspetterò che passi, come faccio con il natale.
HCE
sì la sinistra può apparire demagogica ed inopportuna.
qausi si dovesse a tutti i costi dare visione di sofferenza per essere credibili.
non ci credo!
è puro masochismo che ha fatto allontanare i giovani e le persone dalle nostre sezioni!
già negli anni ' 70 sembrava un delitto ridere, andare a ballare, quello dovevano farlo i paninari, i pariolini, noi dovevamo fare la rivoluzione!
quante scemenze e quante occasioni perse!
ricordo un giorno , avevo sedici anni, ero seduta su un prato con molti ragazzi e ragazze, alcuni non sapevo neanche chi fossero, forse c'erano i mondiali come oggi, casualmente avevo sentito fare dei nomi dei calciatori al mattino e li avevo ripetuti ad alta voce e a memoria, così, casualmente, io che mai vista una partita in vita mia, fui aggredita verbalmente e visibilmente dandomi della piccola borghese perchè, a detta loro, da parte di questi ragazzi a me sconosciuti io seguivo il calcio.
non era vero, mai seguito, ma questo dimostrava la volontà di intimidire cmq chi magari avrebbe potuto avere una passione.
quanta retorica, quanta prosopopea, divertirsi, gioire e tifare per una squadra, per un torneo di pallavolo o di scacchi o godersi un concerto o una barzelletta non è di sinistra nè di destra, è vita|
in brasile sono alla fame ma non smettono mai di ballare e giocare con una palla di stracci tra il fango.
non cerchiamo di risolvere i problemi e la fatica del vivere privandoci del sorriso, non saremmo in grado di aiutare nessuno nè tantomenno noi stessi.
maria
HCE, senza offesa ma in questa occasione tu ed Adimant mi ricordate tristemente quei vecchi burberi che usavano bucarci il pallone perché infastiditi dalle nostre partite fatte nel parchetto sotto casa e che casualmente era pure vicino alla loro....:D
oh poveri tifosi perseguitati umiliati e offesi!
se qualcuno è ancora interessato a ragionare, e non a rispondere a pera, vorrei sapere dove ho detto che sono contario a qualsiasi forma di divertimento. non l'ho mai detto (e nemmeno adimant, almeno in questo post).
l'unico problema è che con il calcio **tifato** non mi ci diverto. e mi spavento anche un poco a vederlo fare. sarà forse invidia dei miei concittadini che si divertono?
e attenzione, ho detto calcio tifato, non calcio giocato. su quello non ho nulla da ridire, prima che mi si accusi anche di quello, sempre purché non mi scassi personalmente i marroni.
HCE
Se tu avessi visto le partite in Germania avresti notato molto spesso bandiere di nazioni diverse una accanto all'altra, e non c'è stato nessun episodio di violenza.
A parte che la mia era una battuta rimane il fatto che io non dovrei rispondere a pera, ma di solito parlo di ciò che vedo, mai di ciò che non vedo.
Tu non vedi i mondiali e dici di temere i tifosi, fai tu.
...e ha ragione Mira....
Gli altri tifosi di altre nazioni espongono la propria bandiera gli italiani non ne avrebbero il diritto?
Cosa c'è di male? Solito moralismo saccente e perbenistico della sinistra che se non accusa di fascismo qualsiasi minimo episodio della vita quotidiana non è contenta.
La pochezza delle vostre idee vi riduce così?
Sciacquatevi un pò la bocca quando gridate con isteria al Fascismo finito più di sessant'anni fà mentre oggi ci sono paesi come cina e corea del nord le cui barbarie non hanno nulla da invidiare a nessun regime.
O pensate alla figura di merda che abbiamo fatto, col cancelliere tedesco che cantava il suo inno e il vostro prodi che nemmeno si è scomposto a quello italiano, già riempito di fischi.
Ma almeno l'Italia dopo tante prese in giro si è riscattata sul campo in modo limpido e anzichè festeggiare vi lamentate (come sempre).
Se non vi piace il calcio non seguitelo.
ho tentato di vedere la partita di martedi. non con la migliore volontà, lo ammetto. dopo un pò mi sono annoiato e me ne sono andato.
però i tifosi in giro per il mio paesotto li ho visti. e non mi sono proprio piaciuti.
HCE
-La seconda impressione è che nella ricerca della festa collettiva - dietro ai colori italiani e alla squadra di Lippi - ci fosse l’incapacità a trovare altre dimensioni di vivere collettivo e altre idee di collettività. Terzo dubbio: il “valore” rappresentato dalla nazionale di calcio, come qualunque altro valore nazionalistico, o di pura appartenenza, non è un valore senza principi? E perciò non è un antivalore? E non è quindi molto pericoloso?
Cosa voglio dire con questo ragionamento un po’ disperato e isolato? Semplicemente che avverto un enorme vuoto culturale, risultato della crisi drammatica delle ideologie e delle idee, dei sistemi di pensiero. Questa crisi solo a tratti viene terremotata dall’irrompere dei movimenti - i quali, per loro natura, hanno andamento e durata ciclici e non stabili - e poi torna, e porta con se, inevitabilmente, la piatta retorica nazionalista come via d’uscita. E’ una retorica che c’entra pochissimo col tifo vero, di quelli che amano il calcio e non le nazioni.
dimmi hce pur non avendo detto nulla contro il divertimento, postando questo pezzo cosa fai comprendere?
a me è sembrato voler cercare a tutti i costi un elemento di rottura con chi si divertiva a manifestare.
poi ad ognuno il suo, conosco un amico che non festeggia capodanno e costringe sua moglie e i suoi figli ad andare a letto senza manco un brindisi perchè è una festa di massa e consumistica, c'è chi si sente parte di un gregge solo al pensiero di fare il cenone di capodanno figurati se non capisco chi ritiene i mondiali "
un enorme vuoto culturale, risultato della crisi drammatica delle ideologie e delle idee, dei sistemi di pensiero".
maria
Guarda che io non sono un fanatico di calcio, dico di tifare per la mia squadra ma l'anno scorso avrò visto (e per puro caso) 2 partite in tutto.
I mondiali invece li seguo, è un modo per stare in compagnia, per gioire e pure per arrabbiarsi, è una sfida sportiva tra nazioni diverse e sono immagini che nel bene e nel male entrano nei ricordi (come l'esultanza di Tardelli nell'82).
Uno non ama i mondiali? Non li vede, e può anche dirlo: "i mondiali mi annoiano, non mi interessano, non li seguo", a me va benissimo, a me invece da fastidio l'autoreferenzialismo spocchioso di un Sansonetti che si fa le seghe mentali sui tricolori sventolati, su chi si lamenta di quelli che fanno un pò di casino per strada (come se una notte di goliardia fosse un disastro per l'umanità ed un rischio per la loro incolumità) e chi sempre per fare "l'alternativo ribelle" dice di tifare per la nazione avversaria, tra l'altro contraddicendo se stesso, se non tifi e non ami i mondiali non tifi nessuno, semplicemente non te ne frega un cazzo.
Per intenderci e fare un esempio diverso anch'io non sopporto Sanremo ma non sopporto le "retoriche alternative" di chi "lo abolirebbe", di chi "non so come si fa a vedere uno schifo del genere", ma cosa mi frega di cosa fanno gli altri?
Una marea di persone a natale va a vedersi i film di Boldi e De Sica, un'altra marea li critica: "boiate", "volgari", senza neanche averli visti.
La mia opinione è che in realtà chi fa il critico a tutti i costi lo fa davvero per "farsi bello", per fare "l'intellettuale", io semplicemente vado a vedermi un film diverso con gli amici che come me hanno gli stessi gusti senza scassare troppo i maroni a chi decide diversamente della sua vita, a meno che non sia lui a romperli a me.
Io non sono un educatore, non sono portatore del sapere superiore, ho le mie passioni, i miei interessi, le mie letture, i miei hobby, cerco di trasmettere il mio interiore agli altri e chi vuole cogliere coglie, chi invece non coglie e non capisce semplicemente si farà amicizie diverse.
I paninari nei '70 non esistevano
un po' di rigore storico per favore
Mira, il tuo amico non è meno diverso e meno pericoloso del "prete mancato" che costringe le figlie in casa secondo me, veramente triste che esistano persone così.
sandro , ho usato gli anni '70 metaforicamente, non essendolo mai stata non so neanche in quale secolo siano esistti, se avessi scritto quelli di v. ferdinando d'aragona o quelli del viale della stazione, i posti "in" della mia città d'origine non mi avrebbe compresa nessuno.
maria
sandro , ho usato gli anni '70 metaforicamente, non essendo mai stata paninara non so neanche in quale secolo siano esistti, se avessi scritto quelli di v. ferdinando d'aragona o quelli del viale della stazione, i posti "in" della mia città d'origine non mi avrebbe compresa nessuno.
maria
Sono tornato al computer ora e quindi mi scuso per il ritardo nelle risposte...
Giusto per precisare a Davide ed a Salvatore: nessuno dice che Nesta non può essere ignorante (di fatto lo è, buon per lui). Dico però che mio nonno (che poi ignorante non era) se non sapeva una cosa aveva la decenza di starsi zitto, o di chiedere. Nesta in conferenza stampa, alla domanda su cosa ne pensasse di Borrelli a capo delle indagini, se ne è uscito con un bel sorriso a trentadue denti ed un "e chi è Borrelli?" con l'espressione superiore che troppo spesso questi quattro deficienti in calzoncini ci propinano da giornali e tv. Semplicemente a mio avviso (ovviamente è una mia opinione personale, poco condivisa a quanto vedo) si è data e si dà troppa importanza al calcio. Il tg1 di stasera ha dedicato i suo 4 o cinque minuti alla partita di domenica e solo pochi secondi (e dopo il calcio) a quanto sucede a Gaza. Se avesse fatto la stessa cosa con altri argomenti qui vi sareste incazzati tutti, ma per il calcio perdete la vostra capacità critica perchè bisogna divertirsi, bisogna festeggiare e chissenefrega se si deroga al poprio spirito critico. Beh, Davide, io non ci sto. Ti sembrerò snob, ma proprio non mi diverte festeggiare quattro coglioni in mutande che stanno lì solo a fare soldi e se ne fregano di quello che succede nel resto del mondo...
Ovviamente, poi, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, e allora faccio due nomi (e mi fa piacere che siano stati loro a segnare contro i tedeschi): Grosso e Del Piero. Esempio, nei limiti consentiti dal calcio, di grossa umiltà (e tra l'altro Del Piero ha dichiarato "Moggi è un amico ma è giusto che si indaghi e si faccia chiarezza"... vi ricordate invece cosa ha detto il signor Cannavaro?).
Per il resto, godetevi la partita di domenica, io continuo a sperare che L'Italia perda perchè il casino che la gente fa sotto casa mia mi dà veramente fastidio.
I telegiornali? Quando mai danno notizie vere, quando mai sono equilibrati? Finiti i mondiali danno le notizie?
Maddai..., mi chiedo, non è che in realtà a perdere la capacità critica sei tu, preso dal tuo fervore anticalcistico?
Ed in quanto a quelli che festeggiano sotto casa e ti danno fastidio va sempre bene la storia del vecchio burbero che buca il pallone..:)
Nessuno sembra ricordare, quantomeno nessuno ha accostato le imprese sportive della nazionale azzurra del 2006 ad un’altra grande, memorabile vittoria italiana, quella della vittoria di Gino Bartali al Tour de France del 1948.
Il 14 luglio di quell’anno Palmiro Togliatti fu gravemente ferito con tre colpi di pistola da un giovane simpatizzante di estrema destra, mentre usciva da Montecitorio assieme a Nilde Iotti.
Gli operai della FIAT di Torino sequestrarono nel suo ufficio l'amministratore delegato Vittorio Valletta, che guardò senza socmporsi i suoi dieci carcerieri e disse loro di tornare a lavorare subito, altrimenti l'indomani sarebbero stato licenziati. Buona parte dei telefoni pubblici non funzionavano e si bloccò la circolazione ferroviaria. Il primo ministro democristiano Mario Scelba impartisce disposizioni ai prefetti per vietare ogni forma di manifestazione. Il Poche ore dopo l'attentato si verificarono incidenti a Roma e morti a Napoli, Genova, Livorno e Taranto nel corso di violentissime manifestazioni di protesta.
Paese sembra sull'orlo della guerra civile, che non avvenne perché l’operazioni condotta dal prof. Valloni andò a buona fine e lo stesso Togliatti ordinò ai vertici del PCI di fermare la violenza.
La ribellione lasciò sul terreno una ventina di morti e decine di feriti.
All’epoca fu sostenuto che la vittoria di Bartali, che si è sempre schermito, contribuì a rasserenare gli animi.
Il giorno successivo all'attentato l'Italia era ormai una polveriera pronta ad esplodere.
Nuova guerra civile, dunque? Ci eravamo davvero molto vicini... fino a quando dalle radio accese in tutta Italia arriva la notizia che Gino Bartali sta dominando un tappone alpino al Tour de France, recuperano 22 minuti di ritardo in classifica generale e volando verso la conquista della maglia gialla.
Il paese sembra dimenticare le tensione seguite all'attentato a Togliatti. Ora comunisti, democristiani, forze dell'ordine, ascoltano le gesta di Bartali sulle strade di Francia.
La tempestività dell'impresa sportiva del ciclista toscano ha successivamente permesso agli storici di parlare di un "Bartali salvatore d'Italia", le cui gesta hanno permesso di evitare una terribile guerra civile.
Sinceramente non so se lo sport (aldilà della consueta retorica) abbia questi poteri. E' innegabile, tuttavia, che la vittoria di Bartali rappresentò un ottimo diversivo in quei giorni infuocati del luglio 1948, quando l'Italia ancora martoriata dal secondo conflitto mondiale, stava per cadere nel baratro di una guerra civile altrettanto devastante.
La squadra italiana voleva ritirarsi, ma una telefonata di De Gasperi e la benedizione del papa la indussero a restare.
Bartali montò insella e vinse la maglia gialla.
Ebbene, questa nazionale azzurra sta suscitando un entusiasmo analogo, perché proprio nel momento del punto più basso del calcio italiano questa squadra ha sollevato e tenuta bel alta la testa, vincendo in modo sempre più convinto.
E vincerà anche la coppa del mondo.
Avete visto o non la miriade di persone dar fuori da matti per la gioia ?
Quand’è l’ultima volta che ciò è accaduto ?
Pensate che ciò potesse accadere ?
No, io non avrei dato un soldo bucato, ma è accaduto ed è questo che conta.
Ti sembrerò snob, ma proprio non mi diverte festeggiare quattro coglioni in mutande che stanno lì solo a fare soldi e se ne fregano di quello che succede nel resto del mondo...
eccolo qua: eh, ci sono i bambini che muoiono di fame, e questi stanno a tifare italia.
ma c'è di peggio, ci sono i bambini che muoiono di fame, e c'è gente che sta a gufarla!
leggo argomentazioni talmente ridicole che fatico a rispondere, davvero, è come cercare di parlare di politica con i berlusconiani.
meglio lasciar perdere
"eh no, cazzo, forza francia no!
per i corsi, per gli occitani, per i baschi, per i bretoni e per tutti coloro che hanno patito la dominazione coloniale francese.
Postato da berja Giovedì 06 Luglio 2006 alle 17:18"
Oh beh berja, se è per questo, per i Tirolesi, gli Sloveni, i Francesi, gli Occitani, Sardi e Friulani, e, nel passato, per gli Albanesi, Croati, Montenegrini, Greci, Arabi, Etiopi, Eritrei e Somali dovrei forse tifare Francia?
PS: quando qualcuno tocca il calcio in Italia, pure a OMB si respira un'arietta stantia.
Vabbè, ha ragione Darth: in Italia puoi toccare tutto, ma guai a toccare il calcio.
Sapete cosa c'è, Davide e Salvatore, diventerò il più grande tifoso della Francia da qui a domenica e mi divertirò a vedere perdere l'Italia anche perchè potrò pensare a voi due e a quelli come voi che, poveracci, non potrete festeggiare e dovrete aspettare altri quattro anni per qualche bella soddisfazione socio-sportiva.
Io intanto oggi torno in bici dopo tre mesi di problemi fisici e mi dedico allo sport vero e mi tolgo soddisfazioni vere. Lascio a Darth la difesa di quelli che il calcio non lo sopportano più.
Adimant e HCE : sono d'accordo con voi su alcuni punti e cioè la storia che in questo paese puoi massacrare la dignità del cittadino in tutti i modi, basta fornire in compenso l' avvento mediatico del culto calcistico e tutto fila liscio.Qui a Padova martedì sera ci sono stati alcuni " buontemponi", che, con il pretesto di far festa, hanno scassato varie macchine con calci e pugni, rotto il parabrezza di una volante e minacciato vigili urbani e poliziotti. Posso capire, anche se non giustificare, qualche "marachella" durante una manifestazione a sfondo politico, ma mettersi a far teppismo perchè la nazionale ha vinto non ha giustificazione alcuna. Non mi interesso di calcio, non mi ha mai coinvolto come sport, non dico "forza Francia" ma neanche esalto i nostri atleti, semplicemente vinca il migliore in campo, non seguirò la partita, e non critico chi lo farà.
Fallosamente, Franz
Sono d'accordo con te Franz, e comunque non critico chi segue la partita, critico l'imporatanza che il cittadino medio dà all'evento. Io seguo la partita perchè è un evento sportivo che troverei molto più bello da vedere se non fosse legato a quanto successo negli ultimi anni in Italia (e non solo nel mondo del calcio), e faccio il tifo contro per reazione allo schifo di quanto vedo attorno ad uno sport che in passato ritenevo bello da seguire e che oggi considero bello da praticare ogni tanto con gli amici.
Comunque mi piace la tua posizione e in fondo vorrei essere più distaccato.
no, ma io mi stupisco sempre di più dell'ottusità di certa gente.
"guai a toccare il calcio"? ma chi se ne frega, uno può pensare tutto il male possibile del calcio, ma se grida "forza francia" è semplicemente un coglione, 100 volte più di quelli che tirano l'alba coi caroselli gli striscioni e le bandiere.
se uno ha altre passioni, le coltivi, ma non venga a rompere a chi è appassionato di calcio e tifa la propria nazionale senza far del male al prossimo. io non vado a sfottere i collezionisti di farfalle, e non spero che gli vadano i ladri in casa a rubarla, perchè mai uno dovrebbe sperare che la francia vinca per far incazzare me?
fai una cosa ancora migliore adimant, da kompagno duro e puro, vai in piazza del plebiscito col tricolore francese ed esulta in mezzo a tutti al gol di Zidane, quando t'avranno ben menato e preso a pugni sul grugno sarai soddisfatto di te stesso, un kombattente per la liberazione dal kalcio.
di tutt'altro genere il discorso di Franz, che condivido. niente da dire sugli episodi di teppismo, qualche deficiente c'è sempre, ma è un problema loro, non del tifo o del calcio in sé.
se non ci fosse la nazionale, troverebbero altri modi per fare casino.
Boh, se uno preferisce la francia può anche tifare la francia (il nazionalismo calcistico mica è un obbligo).
Ridicoli invece i discorsi sulla francia cattivona, l'inghilterra colonialista, l'italia imperialista (stracciona) etc.
Terzomondismo d'accatto.
dai dedalus quello non tifa francia, gufa l'italia. giorni fa scriveva forza ucraina e prima ancora forza ghana - fra l'altro molta fantasia anche negli slogan.
e non mi copiare pure 'terzomondismo d'accatto'...
Basta con sta retorica. Posso dirlo? secondo me Sansonetti non ha capito niente. A me personalmente, sonos tato per strada con la digitale in bici solo in mezzo a Buenos Aires, a Milano, fino all3 di notte, ha colpito davvero questa festa. L'ho trovata, giuro, una delle cose più emozionanti che mi sia mai capitato di vedere. Non è questione di patriottismo, di bandiere, di tricolore. E' questione di festa. Un collettivo felice è, anche da un punto di vista marxista, qualcosa di positivo. Non c'è retorica nazionalista, non c'è patriottismo, c'è festa per una sofferenza durata 120 minuti e vissuta in prima persona che si risolve positivamente come una magia e la gente è in strada a dirsi "cazzo, si può fare". C'è qualcosa di più di un semplice sfogo di frustrazioni italiche. Anzi, c'è la voglia, il bisogno di farsi sentire di una massa che nient'altro riesce a rappresentare. Potete dire che è grave che il calcio e basta riesca a rappresentarla. Sì è grave, vuol dire che la gioia le emozioni la politica e il resto non riescono più a darle. E il calcio sì. Per me è un merito straordianrio del calcio. Qualcosa che nient'altro riesce a fare. La squadra che ha vinto in campo è qualcosa della quale partecipavamo. Era bella. Era una squadra.
C'è qualcosa di sociologicamente importante nelle manifestazioni di gioia dell'altra notte. Io le ho fotografate perché ho capito che stava succedendo qualcosa che difficilmente si ripete. E che va colto. Sansonetti non ha saputo, dal mio punto di vista, coglierlo. E da parte di un uomo di sinistra, che dovrebbe essre sempre attento ai fenomeni popolari, è grave non averlo fatto. La felicità popolare fa sempre paura a chi si vergogna delle proprie emozioni. L'altra sera per un po' anche io ho temuto, poi mi sono lasciato andare e sono stato bene. E' stato bello vedere quelle auto, con quella gente, che nulla ha a che fare con te, che mai incontrerai più, che appena alzavi le braccia al cielo le alzava con te. Vedere le puttane di viale Zara, mentre tornavo in bici, con il tricolore, i camioncini che fanno il panino alla porchetta che davano la birra gratis a tutti. Gli uomini dell'AMSA che si fermavano perché le strade erano intasate e non si lamentavano, ma si fermavano a far festa. E' stato un fenomeno popolare, di massa. Bello. E basta. Mi spiace per chi non se lo è saputo godere. Non sa cosa si è perso.
Condivido al 100% Davide, stendo un velo pietoso su questa frase di Adimant:
"Davide e Salvatore, diventerò il più grande tifoso della Francia da qui a domenica e mi divertirò a vedere perdere l'Italia anche perchè potrò pensare a voi due e a quelli come voi che, poveracci, non potrete festeggiare e dovrete aspettare altri quattro anni per qualche bella soddisfazione socio-sportiva."
Io non ho festeggiato nemmeno una volta la vittoria dell'Italia, finita la partita sono tornato a casa come tutte le sere.
Sei un poveraccio snob che gioca a fare il duro e puro, l'alternativo, che crede di avere capito tutto dalla vita, io il mio punto di vista l'ho già scritto e non mi dilungherò oltre, pollice verso, in fondo sei più vuoto dentro di chi va in giro a festeggiare, il Matteo Salvini della sinistra, stesso inutile sforzo di sembrare fuori dal coro e non banale, stessa incapacità di esserlo.
Franz C.:
"Posso capire, anche se non giustificare, qualche "marachella" durante una manifestazione a sfondo politico[....].
Vorresti dire che se uno mi sfascia la macchina durante una manifestazione politica dovrei incazzarmi di meno rispetto ad un pari danno subito a seguito di festeggiamenti sportivi?
Chi non ha rispetto per le cose altrui non ha rispetto per se stesso, per me sono entrambi poveracci, i gesti di violenza nascondono povertà di idee e senso di repressione in ogni caso e chiunque sia l'autore del gesto, chi si macchia di questi gesti o è un idiota o è uno che ha bisogno di serie cure psichiatriche.
Anzi, nascondere la propria inciviltà dietro un'ideale politico è anche peggio perché in fondo si vuole solo trovare una giustificazione.
Ma veramente voi pensate che quei due coglioni di Adimant e HCE tifino per la francia. Hanno bisogno di darsi questa posa per sentirsi una spanna più in alto (?) ma se l'Italia vince andranno a festeggiare in piazza anche loro.
Davide: e se uno andasse davvero a piazza plebiscito tifando Francia, perchè inveire e/o pestarlo? Hayden è in testa al motomondiale, ma se trovo per strada un americano del kentucky non viene la tentazione di aggredirlo, a Donington il duello tra Rossi e Melandri dell' ultimo giro faceva saltare sul divano, ma non per questo lo considero un motivo per scannarsi tra tifosi pesaresi o ravennati, la violenza (verbale o fisica)è stupida, quando non è praticata per autodifesa.
Sgommando con la bici, Franz
Salvatore, penso che il mio post precedente chiarisca che condivido appieno il Tuo pensiero riguardo alla violenza e alle aggressioni.
Kungfuffeggiando, Franz
Ma sì, ma lasciateli rosicare. Sono folcloristici.
no, franz non c'è alcun motivo per inveire e/o pestare uno che tifa francia.
la mia era ovviamente una provocazione, ma per certi versi, per la legge del contrappasso non ci starebbe male. vuol fare l'eroe, l'alternativo? troppo facile stare in casa a gufare in silenzio, vada fino in fondo.
un po' come calderoli che mostra la maglietta anti-islam ben protetto nello studio del tg1, con l'aria del martire per la libertà. ma no, vai in piazza a teheran a mostrarla, non avere paura. verrai massacrato di botte, e non è giusto, ma almeno hai agito seguendo i tuoi ideali.
ideali del cazzo, in entrambi i casi, ovvio.
(spero si capisca che sto volutamente esagerando, in vita mia per una partita di calcio, o per qualsiasi altro sport, non ho lanciato nemmeno una pallina di carta, e così dovrebbero fare tutti i veri tifosi e i veri sportivi, sia chiaro)
Secondo me quest'italia ci piace in quanto portatrice di un mito.Quale?
Quello di un italia unita e vincente
(contrapposta ovviamente a quella reale divisa e perdente)
E' incredibilmente il messaggio e' passato anche in altri paesi,ricorrente l'accenno ad una fantomatica forza mentale degli italiani.
comunque uno degli stereotipi che più mi diverte sugli italiani e' quello sulla presunta intelligenza (un po malefica) di cui saremmo portatori,un abusatissimo clichè.
Facciamoglielo credere,può sempre tornare utile
Qui a roma, però, niente di paragonabile ai mondiali di spagna..un po' di casino, sì, ma all'epoca(già dai quarti di finale) fu assai più "epico".
(Sarà che eravamo meno vecchi? Che non vincevamo un beneamato dai tempi dell'europeo di roma?)
dedalus fra 68 e 82 ci sono meno anni di mezzo che fra l'82 e il 2006.
resto dell'idea che tutto appare più epico a 20 anni di distanza.
Ti comunico, Davide, che tutte le partite le ho viste, tifando contro l'Italia (gufando, come dici tu), in mezzo a gruppi di tifosi italiani che fortunatamente non la pensano come te e non mi hanno fatto assolutamente niente (a parte sfottermi un po', ma questo è normale).
Gigi, in piazza ci vai tu, io non ho festeggiato in piazza neanche gli scudetti del Napoli, figurati la vittoria di una nazionale che non mi rappresenta! A proposito, grazie del coglione, detto da un tifoso di questa Italia o da Berlusconi è sempre un complimento.
Achab, non rosico affatto, sarò anche folcloristico, ma se l'Italia perde domenica sarò soddisfatto, se vince non me ne frega assolutamente niente. In ogni caso me ne starò a casa a suonare jazz.
Sandro, interessante osservazione. Non condivido, ovviamente, la conclusione.
ma se l'Italia perde domenica sarò soddisfatto
eh, queste sì sono soddisfazioni vere.
bello il concetto 'una nazionale che non mi rappresenta', sarebbe interessante sapere che dovrebbe fare, la nazionale, per rappresentare Adimant o me o chicchessia.
sarebbe anche interessante leggere nei post dello stesso qualcosa di diverso dalle solite frasi preconfezionate da sottoprodotto difettoso dell'Officina 99.
Bravo Davide, vedo che conosci Officina99. io non ci sono mai stato, quindi puoi spiegarmi tu che cosa è un sottoprodotto difettoso di Officina99... Aspetto con ansia la tua spiegazione.
Le mie frasi preconfezionate? Forse tu riesci a leggere solo quelle perchè i tuoi pochi neuroni sono tutti impegnati a seguire 11 deficienti come te che si mettono in tasca milioni di euro l'anno per fare contento il popolo stupido.
A proposito, tornando alle offese, finora sono stato molto corretto e controllato con te, ora mi sono rotto il cazzo, per cui vaffanculo tu e tutti i perfetti idioti come te che non sanno parlare ma solo blaterare a vuoto e sparare offese a destra e a sinistra. Con questo ho chiuso con te, risponderò solo a post che siano improntati a una minima forma di rispetto per l'interlocutore.
qua si esagera ,
e non mi sento nè idiota nè deficente
perchè seguo e mi piacciono i mondiali
se non vi va non guardateli ma non riesco a capire dove cavolo sta il problema nè tantomeno dove cavolo c'è scritto che sono cretina per questo .
3. Leggi di azione e reazione
Afferma che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Isaac Newton
Achab, non rosico affatto, sarò anche folcloristico, ma se l'Italia perde domenica sarò soddisfatto, se vince non me ne frega assolutamente niente.
Postato da Adimant Venerdì 07 Luglio 2006 alle 10:38
Riesci a contraddire anche le leggi basilari della fisica! :-DD
PS Durante le partite che ho visto anche in mezzo a noi c'era uno non interessato al calcio e che gufava contro l'Italia, si scherzava con lui, però era meno spocchioso e più simpatico.
Ma sia nel suo caso che nel tuo mi chiedo, se non te ne frega delle partite perché le guardi?
Nel caso dell'amico la risposta era semplice: mangiare e birra gratis tra amici, nel tuo caso invece? :)
Senza offesa ovviamente, opinione personale..:)
ma tu abbi una minima forma di rispetto per l'intelligenza, tua e di chi ti risponde, e avrai rispetto in cambio.
se non ti accorgi di combattere i mulini a vento, il problema è tuo, io non sono sancho panza, e ti lascio fare.
le frasi preconfezionate sono le uniche che riesci a scrivere, la colpa non è mia, forse nemmeno tua. forse credi che siano pensieri brillanti, beh li ho letti centinaia di migliaia di volte, uguali identici, scritti da perfetti deficienti, da leghisti, da aspiranti vittoriofeltri, e ora ecco che li scrive la caricatura di Zulù.
milioni di euro l'anno? popolo stupido? no, non hai capito un cazzo, te lo rispiego: 11 giocatori contro altri 11, uno sport, semplice, il più semplice. e chi la butta dentro vince. chi è appassionato di questo sport, tifa e gioisce quando la sua squadra vince. questo è quanto.
tutto il resto, tutto quello che gira attorno a me personalmente non interessa. nel momento in cui mi infastidisce, smetto di seguire il calcio, coerentemente.
non vedo alcuna coerenza, ma solo gratuita e sciocca voglia di provocazione, nel tifare per l'avversario, che fa parte dello stesso ambiente, che se fa schifo, fa schifo per tutti, sia per l'italia che per la francia, che per il ghana. tutti miliardari, tutti in mutande, tutti ignoranti allo stesso modo, ora come 15 anni fa.
Il suonare jazz mancava per dare l'immagine completa di Adimant: un povero coglione frustrato che si sta cagando sotto perchè ha paura che l'Italia perda
adimant se lasciassi sbollire la rabbia che è in te capiresti quello che stiamo cercando di dirti, qua di tifosi sfegatati non ce ne sono, ma avvertiamo cmq il dovere di dirti che sono proprio discorsi come i tuoi , che classificano gli altri come stupidi, idioti, solo perchè hanno tifato e tifano l'Italia in un mondiale, parlo tue, che spingono la gente tra le braccia accattivanti di Berlusconi che del calcio ne ha fatto un bussines e una miniera d'oro.
lui non li fa sentire idioti nè stupidi , ma persone e li legittima.
è un fatto sociologico e antropologico , giocare fa parte della natura umana, come mandrake e achab ti hanno scritto, esasperare questa volontà etichettando come stupidità un atteggiamento naturale fa sì che i vecchi marpioni e iene che di questi meccanismi sono ben consapevoli facciano vere e proprie speculazioni finanziarie.
maria
forza italia!
(in senso buono)
Ripeto: io martedì mi sono divertito, emozionato, ho trepidato, sognato, gioito. In mezzo a gente che non conoscevo.
Ecco, ora Davide si incazzerà, è stato come un concerto di Springsteen dell'epoca d'oro. La pelle d'occa. Mai provata per altre cose. Le emozioni che sono più forti di te, della tua ragione, del tuo "fare l'intellettuale". Martedì è stato puro piacere. Sono convinto che anche adimant, se si lasciasse andare (poi tu non sei di Napoli? E allora, cosa succede da Di matteo in queste sere? Pizza fino alle 4 del mattino gratis? Pagherei per vedere), godrebbe.
Ma sono curiossissimo di un'altra cosa: il tenutario del blogghetto, come se la vive? Albè, dai, sbilanciate.
per i Tirolesi, gli Sloveni, i Francesi, gli Occitani, Sardi e Friulani, e, nel passato, per gli Albanesi, Croati, Montenegrini, Greci, Arabi, Etiopi, Eritrei e Somali dovrei forse tifare Francia?
mmm, non e' proprio cosi', almeno in italia le minoranze linguistiche ed etniche sono un minimo tutelate e comunque si tratta di calcio, eh, io dico i miei motivi per NON tifare francia, tu potrai avere i tuoi, altrettanto legittimi, per NON tifare italia.
faccio anche io parte di una delle minoranze da te citate.
ps: da quando non c'e' piu' la DDR e' un casino trovare una squadra simpatica, eh? :-)
Ecco, ora Davide si incazzerà, è stato come un concerto di Springsteen dell'epoca d'oro.
ahahah per così poco? ognuno ha il suo concerto da pelle d'oca, il mio è quello dei RH all'arena di verona nel 2001
;)
Martedì sera al centro di Roma era un continuo sventolio di tricolori, cori nazionalisti e "fascisti" del tipo "Duce Duce" e ho anche visto tante magliette con fascio e la scritta "Italia Campione del mondo 1934-1938". Una ubriacatura nazionalista. E sapete che ho fatto io? Ho cantato con loro! Certo è un pò triste che i tricolori escano fuori solo per la nazionale, ma meglio di niente... una goduria pazzesca, e sai che c'è, si cantava pure chi non salta è comunista!
RH: Red Hot? Beh, io li ho visti al Forum di Assago nel 95. Cover di Suffreget city di Bowie finale, loro tutti nudi sul palco solo con il calzino. Come nella copertina dell'Ep.
Adimant, per la finale verrei a Napoli di corsa. Ma non posso. In caso mangiala tu, se non per te, almeno per me. Insieme ai fiori di zucca fritti, alle zeppole, e ai panzerottini.
dare un significato politico ad una partita di calcio è un'enorme idiozia, sia che questo porti a tifare pro che a tifare contro.
non solo i moggi fanno male al calcio, anche gli ultras frustrati. peggio che mai se sono pure fascisti.
a fabio, state messi male pure voi.
RH: Red Hot?
ma nooooo, radiohead !!!
ora sì che m'hai fatto incazzare ;)
volevo solo provocare Davide, lo so che stamo messi male pure noi.
Però, parlando seriamente, una cosa te la voglio dire: sinceramente la trovo una bella occasione di incontro quella del tifo ai mondiali, un dei (rari) momenti di unificazione nazionale. E poi senti, sarò nazionalista, ma per la squadra della proprio paese si tifa a priori!
adimant l'invito vale solo per loro?
maria
beh, ho visto anche loro nel 96. concerto identico al disco, ok computer.
però, con il mio gruppo, facevo la cover di creep. e quella mette sempre la pelle d'oca.
uhm ma ok computer è uscito nel 97 :)
nel 96 forse suonavano qualche canzone allora inedita che poi sarebbe comparsa nel disco.
pensa io allora non li conoscevo nemmeno, li ho conosciuti proprio con ok computer, poi sono andato a ritroso.
dov'era il concerto, a milano?
(ennesimo OT, chiedo venia)
Ovviamente no, Mira, Napoli è qui per tutti, e se vince l'Italia offro io, ma se perde, tocca a voi!
Achab, non mangio frittura da mesi, il mio stomaco non me lo consente: hai aperto una ferita enorme!!! :)
Fabio, d'accordo con te... quando si tratta di basket, pallavollo, pallanuoto, atletica...
uhm sì in effetti la nazionale di basket è piena di intellettuali, di umili atleti, con stipendi da fame. e sanno tutti chi è borrelli, dal primo all'ultimo!
Anche per il calcio, e sai perchè? perchè come dice Davide i difetti che ha il mondo del pallone nostrano ce li hanno tutte le squadre: quindi ho pensi solo alla partita come evento sportivo, e allora tifi Italia, oppure non ti vedi i mondiali. Tifare per l'avvversaria non ha senso.
E soprattutto, per i francesi... il peggior popolo del mondo...
Siete passati dallo scannamento al volemose bene
in poco tempo.Bravi,siamo tutti italiani.
Però come disse wolf su pulp fiction "ora non e' il caso di farci i bocchini a vicenda" ah aha ha ahah
I francesi non sono il peggior popolo del mondo
anche perrche' platini il piu' stronzo di tutti
e' italiano
sandro e i tarallucci e vino dove li metti?
mi chiedevo quando saresti intervenuto a puntualizzare il puntualizzabile!
maria
Sandro,
Platinì italiano?!?!
Italia - Ucraina l'ho vista presso un locale pubblico con maxischermo. Io ero sospettata di tifare con l'Ucraina perché ero vestita in arancione... Mai gufato però... Un po' avevo la tentazione, ma invece senza atteggiamenti esasperati da folla esagitata (sempre pericolosa anche se non è di tifosi) mi son lasciata poi fatta prendere dalla partita, dalla squadra del nostro Paese e dai festeggiamenti.
Era anche molto interessante. Vicino a noi c'era un gruppazzo di classici ragazzi di buona famiglia, con un amico, tale Lele, un po' diverso dagli altri e che doveva avere qualche problema perché era l'unico che era anche coi genitori e non solo con i suoi amici e stava un po' in disparte. Beh insomma. Lele ne ha combinate di tutti i colori: quando si emozionava tirava pugni e calci a una buca della posta; gridava "Forza Italia" quando gli altri non erano visibilmente molto d'accordo a parte per la squadra del cuore; in più ha anche molestato un po' bonariamente la fidanzata di un amico. Una sorta di piccolo disastro, però non antipatico e nemmeno fascista.
A un certo punto è stato redarguito dagli amici per le sue simpatie politiche e perché diceva un po' di fesserie, e ne è venuto fuori uno scambio interessante.
Lele - "Se l'Italia vince..."
- "Ti compri una faccia nuova al supermarket?".
per il lato ridicolo. E per il lato istruttivo,
Amici di Lele:
- "La pianti con i nani e le ballerine?".
- "Quando voi cominciate ad alzarvi alle 6.30 del mattino per fare le pulizie a un ristorante come me ne parliamo".
- "Che cosa c'entra?"
- "C'entra perché io contribuisco a questa società e non ho capito perché devo sentirmi dire che cosa devo fare o pensare da voi che vi alzate quando volete e se fate anche gli esami è tanto".
- "Ma tu sei stronzo!".
- "E tu a che ora ti alzi la mattina?".
- "Io studio, e mi alzo alle 11.30... se punto la sveglia!".
Poi erano tutti a festeggiare insieme (oltretutto a vittoria avvenuta i colti e raffinati son diventati improvvisamente molto più buzzurri di Lele :-D).
Carolina
salvatore sì di origine platinì è italiano, lo era suo nonno, ma come io probabilmente sono rumena, o albanese , o slava, visto che pur essendo italianissima mi danno tutti della straniera visti i miei lineamenti somatici, qui c'è chi ancora continua a fomentare odio a palate, ciurlando nel manico.
maria
Veramente Sandro, qua nessuno si scannava, a parte io e Davide... Poi, ho magiato per anni alla mensa universitaria con un amico ultrafascista convinto, me la potrò mangiare un pizza con qualche tifoso dell'Italia da consolare per la sconfitta!! :)
E i tarallucci ce li metto io, ma il vino lo portate voi (rosso e buono, mi raccomando).
Davide, tanto per continuare a darti un minimo di importanza così ti senti umano anche tu: nella maggior parte degli altri sport non circolano i soldi che circolano nel calcio, non ci sono tutte le primedonne che ci sono nel calcio, c'è un concetto di sportività che i calciatori difficilmente ricordano (il terzo tempo del rugby, per esempio, nel calcio diventa sputi in faccia tra giocatori e accuse varie all'arbitro di turno, magari con chiusura a chiave negli spogliatoi). E poi, ripeto, nessuno se ne va in giro a fare proclami e sbandierare la sua ignoranza. Inoltre spesso in altri sport, ad esempio nell'atletica, molti atleti sono anche persone con un minimo di cultura, perchè se non altro sanno che lo sport non darò loro da vivere per tutta la vita, fortunatamente (un esempio, tanto per fare un solo nome, è il signor Mennea, plurilaureato per cui abbiamo fatto tutti il tifo, almeno quelli che all'epoca dei fatti erano già nati).
sono fiera di essere concittadina di mennea ci ho giocato da piccola! è del cancro come me tra l'altro.
maria
Se vogliamo, poi, di francesi doc nella nazionale francese ce ne sono veramente pochi!
Però, sempre secondo me, hanno le facce più simpatiche e poi mi sta simpatico Zidane che a trentacinque anni sta ancora là a tirare calci a un pallone nella finale mondiale...
Adimant, visto che hai visto la partita parliamo di sportività:
Hai visto un giocatore dell'Italia buttarsi a terra e chiedere il rigore? Hai visto giocatori dell'Italia buttarsi a terra e chiedere cartellini gialli? Hai visto giocatori dell'Italia rispondere alle provocazioni continue di Ballack?
Io però ho visto che per due volte la Germania non ha restituito il pallone dopo che i giocatori italiani lo avevano buttato fuori per far soccorrere giocatori infortunati.
Questo se porprio vogliamo parlare di sportività.
mira, davvero hai conosciuto Mennea? E' stato per anni un idolo per me, dal punto di vista sportivo, anche se non ne condivido le posizioni politiche.
Sportivamente parlando è stato, per l'Italia, il migliore atleta di sempre (a mio avviso).
Scusate la divagazione!
scusate, quella dei "francesi doc" non la capisco! Francia metropolitana e Francia d'Oltremare (o mix): sempre stati tutti cittadini francesi.
Carolina
Ho visto De Rossi dare una gomitata all'avversario, e mi ricordo ancora Totti e i suoi sputi quattro anni fa. Ho visto i filmati di Cannavaro con le flebo. Poi, che in questi ultimi giorni l'Italia si sia comportata bene in campo, non mi basta, ma siete liberi di farvelo bastare.
sì adimant è di barletta come me, ed è andato a scuola con mio fratello, l'istituto tecnico per ragionieri e geometri .
io , essendo 5 di sei figli , sono stata allevata per un po' di anni a casa di sua zia,.
gente poverissima ma dignitosissima, s'allenava sulla spiaggia di barletta poichè non avevamo una pista.
maria
Già Carolina, bisogna sempre ricordarle ste cose.
Adimant, la Germania non si è comportata meglio dell'Italia, anzi, per non parlare del nazionalismo becero che hanno espresso sui loro quotidiani, l'ultimo: "50 buone ragioni per non essere italiani".
In più Zidane che ti sta tanto simpatico giocava nella stessa squadra di Cannavaro, avessero ripreso lui adesso tiferesti Italia?
Mah, io comunque mi sono rotto e lascio perdere.
Sì Carolina, non mettevo in discussione la cittadinanza, ma il fatto che molti di loro siano solo in tempi recenti (nel secolo scorso, insomma) diventati francesi per acquisizione forzata... era tanto per dire, senza voler fare nessun tipo di sociologia, almeno questa volta.
I francesi sono antipatici come popolo nel complesso e come atteggiamento verso chi non è francese, non perchè non sono italiani. Platini è mezzo italiano, ma non per questo è meno stronzo. Sarà l'aria che respirano, che ti devo dire.
Riguardo poi al fatto che ci siano pochi francesi in squadra, mi sembra una cosa sotto gli occhi di tutti. E sapete perchè è così?
Perchè sono antisportivi, per vincere naturalizzano tutti quelli che sono forti, come ogni solo un popolo scorretto come loro sa fare.
Con lo stesso criterio noi dovremmo naturalizzare mezza argentina!
PS e il doping nell'atletica, nel ciclismo?
e poi cavolo, faccio un esempio:
un alieno arriva sulla terra, si guarda e, vedendo la Francia, può solo pensare che la Francia sia una nazione africana con un pò di immigrazione araba e bianca. e cazzo questo non corrisponde alla realtà!
Salvatore, ho citato Mennea appositamente: il suo allenatore è stato tenuto fuori dalla federazione negli anni in cui veniva fuori il problama doping proprio perchè era uno che lo combatteva sul serio.
Appositamente ho evitato di citare il ciclismo e sono uno di quelli che, delusi da Pantani, gli è andato contro per anni.
Fabio, l'abbiamo fatto: Sivori e Altafini hanno giocato in nazionale italiana, Camoranesi gioca nell'Italia (se non ci giocasse, però, non cambierebbe molto).
naturalizzarne uno può anche andare bene, naturalizzare tutti insomma penso proprio di no...
Barletta? Ma avete spostato la festa patronale per la partita?
I francesi sono un pò come pippo,non lo sanno
che quando passano loro ride tutta la città,loro son
convinti di essere adorati di essere importanti e invece passano come un popolo senza nessun particolare talento (ed anche questo e' ingiusto)
Insomma davanti tutti a dirgli "ah la france...la france...paris..." poi girano le spalle e tutti a ridergli dietro
charlie e tu come fai a sapere che domenica è festa patronale a barletta?
maria
Fabio
perche' non e' cosi?
dovro' correggere i miei studi antropologici e affinare i miei piani di conquista quindi
e si Alieno è meglio, però se la vuoi bombardare lo stesso ti appoggio con i tiri di artiglieria navale.
pemettetemi un O.T. grande quanto una casa.
A proposito di Francesi il 13 febbraio 1503, a Barletta si tenne la mitica Disfida che sarebbe come i mondiali di oggi, 13 italiani (Bossi non era ancora nato per fortuna) difesero l'onore degli Italiani, offesi, per essere stati chiamati stallieri dai francesi, e li trascinarono, sconfitti, insieme al loro capitano La Motte per tutta la città dopo aver vinto sul campo trionfalmente , senza dopping
ed anabolizzanti (qualche buon boccale di vino rosso barlettano fu naturalmente trovato nelle vene dei valorosi).
chiedo perdono per la disgressione ma non ho saputo resistere!
e per finire una delle mie figlie è nata il 13 febbraio. Barlettana doc pur se a Torino.
maria
Da "il Padova", quotidiano di oggi 7 luglio: "il comune spegne la festa, caroselli vietati per la finale". La giunta (di centrosinistra) provvede all'installazione di un maxischermo in prato della valle, per la cronaca la piazza più grande d' Europa e, aggiungo io, tra le più belle, e chiude il suddetto spazio ai caroselli delle auto, chi vuol far un po'di cagnara ci deve andare a piedi o in bici, dopo i casini di martedì notte c'era da aspettarselo. Piovono critiche dall'opposizione, con affermazioni del tipo "sfioriamo il ridicolo, il sindaco fa il tifo per la Francia, ecc." A me sembra giusto cercare di evitare eccessi di qualsiasi tipo da parte di qualche idiota che sfoga la propria bestialità traendo per pretesto una partita, sia della nazionale di calcio, sia della bocciofila del dopolavoro ferroviario. Chiudo, devo occuparmi dei miei pargoletti, comunque sia, vinca il migliore.
Franz
Mira, se vuoi che l'Italia vinca, non ricordare ai francesi questa storia, che sicuramente se la saranno legata al dito!
Bella l'iniziativa di Padova, mi sembra condivisibile anche dagli sfegatati.
nella maggior parte degli altri sport non circolano i soldi che circolano nel calcio, non ci sono tutte le primedonne che ci sono nel calcio,
cazzate.
lo sportivo più pagato al mondo è un golfista di colore. altri sport più pagati del calcio, in ordine sparso: basket, tennis, baseball, atletica, football americano, hockey. e l'elenco potrebbe non finire qui.
ovviamente ogni sportivo è strapagato laddove lo sport è popolare, e se si esprime ai massimi livelli.
E poi, ripeto, nessuno se ne va in giro a fare proclami e sbandierare la sua ignoranza. Inoltre spesso in altri sport, ad esempio nell'atletica, molti atleti sono anche persone con un minimo di cultura
ah sì, e chi l'ha detto? "molti" atleti? quanti, chi? mennea è un caso, ok.
carl lewis era forse un uomo di cultura? tim montgomery, che vince ora? la jones, che poi si è scoperta dopata?
la griffith joyner che correva con tempi quasi maschili ed è morta a 39 anni per essersi dopata come un cavallo?
questo sarebbe uno sport pulito, acculturato? sarebbe uno sport dove non girano soldi? ma dove, ma quando, hai presente quanto vengono pagati i grandi atleti per le partecipazioni ai meeting internazionali, o per un record mondiale?
eppure io tifo anche l'atletica, quando ci sono le olimpiadi. alla passione sportiva non si comanda, anche se il marcio c'è dovunque, ci si gode lo spettacolo sperando che per una volta sia pulito.
oppure si sceglie di non guardare, ma se vale per il calcio, vale per tutto il resto.
e comunque resta il fatto che tifare per gli 'altri' non ha il minimo senso.
e non mi dire che stavolta sono stato offensivo, gli argomenti li ho, ma difficilmente ho trovato risposta nel merito, nonostante mi stia ripetendo da 2 giorni
Davide, basta: parlavo dell'Italia, del resto me ne frega poco, è contro l'Italia che faccio il tifo, non a favore di altri.
il discorso non cambia minimamente. le primedonne ci sono in ogni sport, così come l'ignoranza. anche in italia. non sarà perchè gli assegni nella pallavolo hanno uno zero in meno che i pallavolisti diventano più simpatici, più uomini, più degni di essere tifati.
o si tifa tutti o non si tifa nessuno. prendersela solo con il calcio è incoerente, tifare contro è incoerente.
questo se si guarda i fatti.
se invece si preferisce seguire il gregge, dei conformisti o degli anticonformisti, prego, ma non si diano lezioni di moralità, nemmeno ai calciatori.
che poi per inciso sono per lo più persone che fanno una vita normalissima, sposati con figli, o fidanzati da un decennio, esclusi i pochi casi che fanno gossip, vieri, inzaghi, coco, iuliano...
ma come in tutte le cose, è più semplice generalizzare, andare per luoghi comuni, manipolare la realtà a proprio piacimento.
e poi, ovviamente, atteggiarsi a moralizzatori.
Adimant, ogni volta che si risale indietro nella storia, come ha detto qualcuno, è un po' come dissotterrare un'ascia di guerra. Secondo me badando ai fatti, la Francia ha praticato una politica d'assimilazione per alcuni versi e ha espresso la propria vocazione rivoluzionaria dall'altra. A volte, o meglio di frequente, ha esportato tragedia, altre volte diritto (compresi quello alla cittadinanza seppure in certi casi rimasto alla sua superficie formale e quello d'inclusione seppure di realizzazione incompleta). Se invece dei calciatori si contassero i rappresentanti della cultura francese con origini d'Oltremare? Tipo dall'Algeria che è un po' la realtà che conosco meglio, tipo Althusser, Camus, Derrida e non so più quanti altri? A qualcuno verrebbe in mente di dire che non sono "francesi doc"?
Sandro, perché non dovrebbero avere del talento i francesi? La filosofia o la critica della società o la gastronomia o la letteratura francesi ti dicono niente? Poi che alcuni di loro siano razzisti e spocchiosi è vero, però non so se in Italia possiamo dare loro lezioni. In più hanno una cosa che da noi bisognerebbe importare, che sono i Comitati del Gusto delle maggiori case editrici d'Oltralpe: pochi dirigenti importanti delle stesse case e svariati artisti e scrittori di chiara fama.
Di solito in numero di 15, e sì, si esprimono discutendo e poi votando sulla bellezza dei libr. Passano quelli cui si attribuisce un certo merito artistico.
Da noi una cosa del genere sarebbe una piccola rivoluzione e credo che aiuterebbe tutta la società a crescere in quanto porre un argine al cattivo gusto spesso è anche porre un argine al pattume che ci rifilano i media e alla cattiva politica!
Carolina
Carolina non nego assolutamente il grande contributo della francia e dei francesi alla civiltà ,ci mancherebbe,parlavo dell'immagine che proiettano
al di fuori,e che li svilisce un pò come popolo
rendendoli un pò tronfi,ridicoli
Davide, basta: parlavo dell'Italia, del resto me ne frega poco, è contro l'Italia che faccio il tifo, non a favore di altri.
Postato da Adimant Venerdì 07 Luglio 2006 alle 14:44
Adimant, allora hai cambiato idea, non tiferai più a favore della Francia? :)
funziona così: quando l'italia ha la palla, spera che la perda e che nessun'altra squadra la riconquisti
:D
salvatò ma a te ti piace assai assai sfruculiare? te gusta mucho mucho mettere il dito nella piaga|
il blog s'era calamto mannaggia a te!
mò altri 134 post dobbiamo rifare?
:-)!
maria
Che vuoi farci Mira, sono rompiscatole di natura e molto molto cocciuto...:-)))
Davide, Salvatore, funziona così: spero che l'Italia perda ed il modo più veloce e sperare che la Francia faccia un paio di gol nei primi venti minuti, altrimenti dovrò aspettare fino alla fine, perchè o si segna subito o si segna verso la fine (questo mondiale è stato tutto sommato noioso dal punto di vista del gioco).
Il che di fatto vuol dire fare il tifo per la Francia, ma se vince la Francia di certo non vado in piazza a festeggiare: mi basta vedere perdere l'Italia.
Contenti così?
Buona partita, tra un po' mi stacco e torno direttamente lunedì.
P.S.: Carolina, d'accordo con te come quasi sempre, il riferimento al non doc era puramente estetico, tutto sommato il francese è nell'immaginario comune pur sempre un europeo e te lo aspetti bianco (come l'Italiano), ma in nazionale di bianchi non ce ne sono molti (e francamente questa forma di rivincita dell'Africa sul continente europeo mi fa anche un po' piacere).
ma scusa Adimant, sono felice che tu condivida qualcosa che dico, tuttavia continuo a non capire. Dove sarebbe la differenza?
I nostri "sono ignoranti, però bianchi", e i loro "sono neri, però fanno piacere"?
Secondo me da loro sono persone o bianche o nere, per lo più ignoranti, che si integrano come campioni; e da noi persone che se sono nere non s'integrano proprio men che meno nella nazionale, quindi sono per forza bianche.
poi sono ugualmente spesso molto ignoranti, altrimenti non parleremmo d'integrazione attraverso il calcio o altro! sono i soldi e l'accesso alla cultura, la mentalità anche, ma non o almeno non in modo decisivo il colore della pelle che fanno l'integrazione, perché se un nero ha sei lauree *può fare* Kofi Annan, e questo anche per i più vieti itagliani!
e pure i nostri "caproni bianchi" si integrano sempre in quanto campioni.
Carolina
Non ti ho seguito molto, Carolina, ma va bene lo stesso... Sarebbe interessante questa discussione, ma purtroppo non posso seguirti con attanzione ora... Rileggerò e ci penso un po' su!
Buona serata!
Grazie, anche a te.
A rileggerci.
Carolina