Caro Giuseppe,
continuo a leggerti con piacere.
Dopo aver letto tutta la storia della Cascinazza ....leggere del tuo impegno mi fa molto contenta.
Non mollare!
Anche qui, in zona Magenta, stanno cercando di ingabbiare prati e campi e boschi. Da ridente verdissima cittadina Magenta ( secondo gli speculatori) deve diventare....periferia-dormitorio di Milano.
Qui il gruppo dei VAS e' molto attivo, ma la lotta e' contro il dio denaro e quindi....impari.
Pero' bisogna contrastarli....oltre che per il nostro benessere e qualita' di vita .....per chi verra' e adesso e' troppo piccolo per fare qualcosa.
Saluti.
adriana_beata_coi_libri
Civati,
ottimo impegno e ottima scrittura come sempre. Stavolta, in luogo di non commentare un tuo intervento, vorrei farlo, solo in modo "allargato".
Sono orrende 'ste speculazioni, siano esse a Magenta o a Monza o a Milano.
Però, pensando oltre i confini regionali sia pure in qualità di semplice elettrice, ti ribadisco quanto ho già cercato di dire nel tuo blog:
1) la "questione settentrionale", esiste solo la Questione Meridionale e confido che tu, che sei un cultore della storia, possa convenirne.
OK che ci sono certi problemi (ad esempio, ci sono enclave e forse corpi armati leghisti), ma la terminologia "questione settentrionale" è comunque fuorviante.
Trattandosi di terminologia, non credo poi che non possa essere commutata agevolmente in un chiaro: "Che cosa facciamo contro la Lega". Altrimenti, sempre a mio umile avviso, sarebbe come dire: "Avremmo voluto scrivere di teologia, ma purtroppo abbiamo bestemmiato".
E a quel punto, anche la "major issue" dell'ambientalismo, per me, perde forza e contenuti. Anche perché a Monza sarà una cosa, a Milano un'altra e a Tropea un'altra ancora, alla faccia della "major issue".
2) Credo d'intuire che il Partito Democratico lo voglia Prodi. Premesso che personalmente lo trovo cosa troppo astratta, posso capire che sia una sfida. Ma con tutto il rispetto per coloro che intendono tentarla, bisogna anche saperla interpretare. Ora, interpretarla come un "modello catalano" è errato. Il particolarismo catalano nasce dal ruolo di Barcellona nell'antifascismo, dalla guerra di Spagna, non da fenomeni quali le "fabbrichètte".
3) Ci sono spazi che non sono consentiti per me, e non solo per me, nemmeno con la più spregiudicata idea di raccogliere consensi, e sono tutti quelli del "mercato elettorale" che non prevedono come principio di base il rispetto dei diritti umani.
Quindi, sì alle tue battaglie che si rinnovano anche dopo ogni eventuale sconfitta, com'è più che giusto che sia, però sì anche a una visione generale, senza la quale anche la seria questione Cascinazza può rischiare di diventare involontariamente cronaca da "strapaese".
Infine, perdona la durezza, perché è solo dettata dal fatto che, se non insegna nemmeno la lezione delle politiche "condominiali" e della cosiddetta "Gallarate in grande"...
Carolina