Etimologia della parola iato: “Così venne appellato presso i Romani e i Greci lo incontro di due vocali, l’una in fine l’altra in principio di ogni parola: e ciò perché onde pronunziare più vocali di seguito la bocca deve restare aperta”. Hiatus da hi-are, ‘stare aperto’ e quindi ‘apertura’.
Davide Bidussa scrive in modo da costringere il lettore ad una attenzione maggiore, anche perché lo stile giornalistico si differenzia perché non stacca i periodi come accade nella prosa in genere.
Ma lo iato cui si richiama è molto suggestivo, nel senso che da una parte sta lo stupore per il marciume che sembra essere emerso nel mondo del calcio, finalmente aggiungiamo noi, dall’altra per i risultati del calcio giocato che questa nazionale ci ha offerto fino alla finale di questa sera alla ore 20, allo stadio di Berlino.
Tuttavia, non mi sento di concordare con il paradigma (modello) cui si richiama Bidussa.
Salvo che non diciamo le stesse cose, Bidussa in modo molto raffinato, io credo che si tratti di un modello psicologico particolare, che il giornalista sfiora con il richiamo a Fort Alamo, alla tragedia shakespeariana, che io mi sento di definire come la ‘sindrome dell’assedio’.
L’assedio alla nazionale azzurra è stato posto dalle vicende che si stanno evolvendo, a mio giudizio verso una inevitabile rigorosa e pesante sanzione sportiva.
Una buona mano l’ha data la stampa, quella tedesca in modo particolare ed il buon Franz Beckenbauer, campione di calcio sì, sicuramente, anzi grande campione, ma non di fair play, meno che mai di psicologia.
Quando ci si sente ed in questo caso si è assediati, la reazione più naturale è quella di compattarsi, di stringersi l'uno all'altro, di fare gruppo, nel nostro caso ‘squadra’ intorno ad un leader.
La nazionale azzurra un leader ce l’ha. È quel Marcello Lippi vituperato fino a ieri per essere padre di un figlio che è socio della Gea, che ha avuto la forza di carattere, tutta toscana (della Toscana la ruvidezza di carattere), di resistere, di far fare quadrato alla squadra intorno a se.
La Francia ha Zinedine Zidane, noi abbiamo Marcello Lippi, il dodicesimo giocatore in campo.
Manca poco e sapremo com’è andata a finire.
Forza Italia !!!!!!!
x mandrake- dopo aver letto il tuo commento non oserò più leggere nussun libro ho la coltura a un palmo dal mio naso, comunque un grazie. ma non dire forza Italia ma ITALIA forza
ITALIA forza !!!!
vincenti perché con un culo pazzesco, comunque vincenti. :-)
C.
Mi correggo, la Francia non ha Zinedine Zidane, ma un selvaggio.
MERITATAMENTE CAMPIONI
e FORZA ITALIA!
Cultura, non coltura.
Bravi i nostri ragazzi!!!!!!!!!
@Mandrake:
avevi ragione, noi avevamo il 12° uomo in campo, Lippi!
Bravi i nostri ragazzi!!!!!!!!!
@Mandrake:
avevi ragione, noi avevamo il 12° uomo in campo, Lippi!
Francesco, il suo blog non è raggiungibile !
grazie sibilla.cumana, spero che almeno lei non riconosca dietro il mio nick-name un tal luigi morsello, che ha interrotto i suoi interventi su OMB da qualche tempo e che in un altro post dice di continuare a seguire e leggere OMB senza intervenire più.
@Mandrake:
non potrei, perchè
1) conosco bene e stimo molto la persona di cui lei parla;
2) non conosco lei, invece, anche se apprezzo (quasi sempre) gli interventi che fa :)