Quella di sciogliere la provincia è un'ottima idea.
Dovrebbero farlo in tutt'italia.
Le grandi città possono trasformare i loro comuni in aree metropolitane: le altre restare come sono.
Mi sembra un'ottima idea perchè i problemi di una città come Milano hanno più possibilità di essere risolti con una dimensione sovracomunale, basta pensare al problema della mobilità.
Idem per il tema del federalismo: significa in soldoni che per amministrare bisogna avere un minimo di autonomia nell'imposizione, non significa pensare (come desiderano i baccelli verdi) ognun per sè.
Concordo con il lettore che mi ha preceduto questa volta (ma solo questa) OMB hai sbagliato bersaglio.
Sopprimere le province? Magari anche le importantissime comunità montane? Ma siamo matti?
E chi occupa le relative poltrone di presidente, vicepresidente, consigliere, assessore, consulente, ecc, - vero che con emolumenti molto modesti di solo qualche decina di milioni di euro ciascuno - che cosa farà poi? Tornerà ai lavori precedenti? E coloro che prima facevano il "nullafacente" come potrà campare? andando a lavorare a mille euro al mese? Ma smettetela di sognare, smettetela!!
Non credo le comunità montane abbiano tutti quei soldi da far girare, almeno per quanto vedevo nelle mie montagne piemontesi.
Abolire le province sarebbe una grande cosa, ma non capiterà mai.
(e sì, le città metropolitane sarebbero una gran cosa, proprio perché i problemi non finiscono al confine comunale)
Credo anch'io che la città metropolitana sarebbe una gran cosa. Vedo oggettivamente difficile la realizzazione, soprattutto qui a Milano, dove interessi privati, attaccamento alle poltrone, lobby, voglie di protagonismo, ambizioni personali fanno sì che l'interesse pubblico è passato in secondo se non in terzo piano nelle zucche degli amministratori. Penati sogna da tempo la Grande Milano, di cui vuole spasmodicamente essere il governatore. Vista l'ambizione del personaggio, le connessioni e la rete di potere che ha saputo mettere in piedi in un tempo relativamente breve, ci sta pure che ci riesca.
Sono favorevolissimo alla abbolizione delle Comunità Montane, anche perchè nè girano di soldi, sia per il Presidente che per gli Assessori, che poi sono già Consiglieri Comunali dei Comuni che compongono le Comunità.
Comunque più che l'abolizione delle Provincie mi sembrerebbe più logico abolire le Regioni che sono una "invenzione" delle Costituzione del 48. Le Provincie, Città Metropolitane ed i Comuni mi sembrano gli strumenti più adatti se vogliamo portare le Amministrazioni più vicino possibile ai cittadini.
Nel tempo la memoria sulle cose di politica si allenta un po ma, qualcosa è rimasto a riguardo di una legge di molti anni fa che parlava di Città metropolitane, sostenuta da un certo Carlo Tognoli, ministro delle aree metropolitane (?) ricordo persino un periodo in cui la Provincia di Milano pompava molto su un progetto di " Milano Olimpica " poi quegli assessori così interessati a quei progetti inciamparono in qualche ostacolo rognoso.
Che il Presidente della Provincia di Milano sfrutti ogni occasione per promuoversi forse come candidato alla carica direttiva per, (chissà come si chiamerà colui che occuperà quella poltrona...?) " l'area metropolitana " è oramai un gioco scoperto che persino chi non si interessa di queste questioni riesce a riconoscere ma, se alla guida del Comune di Milano e alla Regione siedono ancora quei rappresentanti del centrodestra, il presidente della Provincia di Milano dovrebbe chiederselo come mai ? e visto che molto tempo fa si riteneva che la Provincia in quanto ente amministrativo fosse da ritenere fra gli enti inutili, perchè mai, magari cambiandogli soltanto il nome se ne dovrebbe riscoprire quella nuova e valorosa funzione da guida delle aree metropolitane ? e allora a cosa sono servite le ultime nuove province recentemente istituite, di Lodi e di Monza/Brianza ? ultima cosa, io sono ancora, purtroppo, convinto che la Provincia di Milano non sia stata vinta da Penati ma, persa dalla Colli, per i noti scontri con l'allora sindaco di Milano, Albertini.
Rimane poi sotto gli occhi di vuol vedere, che se continuano in Provincia questi metodi dove si salvaguarda prima di tutto l'immagine alla sostanza delle cose senza poi preoccuparsi delle notizie che riguardano gli intrallazzi vari che un tempo si chiamavano con il loro nome: favoritismi o clientelismi ecc.ecc. sarà poi difficile captare quel consenso utile per vincere quella carica tanto ambita per guidare poi "l'area metropolitana" di Milano.
( Come mai poi gli altri presidenti di Provincia non si fanno sentire sui media, come Penati, su questi argomenti ? )
a me basta che non dicano cose verdastre. per il resto facciano quel che vogliono, tanto sull'argomento Provincia mi sa che mi servirebbe un corso for dummies. :-)
Carolina
Enzo Penati io penso si faccia sentire per un motivo: nel bene o nel male esprime il sentire dell'unica area del milanese che ha tenuto organicamente a sinistra in un contesto dominato dal centrodestra. Organicamente perché l'hinterland milanese è tradizionalmente più a sinistra della città (ultimamente la cosa penso si sia un po' invertita), ma la zona in cui si è realizzato un insediamento stabile e sistematico è il blocco dei comuni del nord-Milano. Sesto San Giovanni ha fatto da zoccolo duro negli anni più difficili del riflusso ed è stata poi la testa di ponte per quell'area che si è data degli obbiettivi di sviluppo comune che comprende anche Cinisello Balsalmo e Monza.
In un vuoto di progettualità del capologuo, Milano che non si è mai veramente ripresa dalla crisi degli anni '90, loro erano quelli che avevano qualcosa da dire ed è per questo che hanno preso in mano i destini della federazione prima e della provincia poi.
Certo che Penati scalpita in quel ruolo, è uno che ha studiato da risolutore dei problemi di integrazione tra i comuni del milanese e si trova in una posizione castrante, si per sé che per quello che ritiene sia necessiario per l'hinterland.
Alberto è un fatto che finiamo di parlare di Penati, Mirabelli e D'Alema invece che dei problemi di Milano :) Poi non so, forse l'alternativa è non parlarne del tutto e quindi va bene così.
Nataniele: non si parlava di sopprimere le province, né le comunità montane, è proprio un altro argomento
non c'entra "liquidazione d'oro Elio Caterina lascerà trenitalia con 9 mln di € di buonustita"
chè danno avrà fatto
Le province andrebbero decisamente abolite in quanto sono enti inutili e costosi. Mi sembra che in quanto ad inutilità siano seconde solo alle Comunità Montane. Purtroppo però credo che non ci siano le condizioni politiche per attuare un simile provvedimento.
Gianni Giavesoni
Liberali per l'Ambiente