Antimafia omeopatica
di Marco Travaglio
Il 17 luglio si celebra il 14° anniversario del martirio di Paolo Borsellino. Avremo discorsi, commemorazioni, marce, cortei, comizi, telegrammi, la solita orgia di retorica del «non abbassare la guardia». Tre anni fa la ricorrenza coincise con l’estromissione dalle inchieste antimafia di due memorie storiche della Procura di Palermo, Guido Lo Forte e Roberto Scarpinato, e col significativo arrivo in città del ministro Lunardi, quello del «convivere con la mafia», per inaugurare il monumento a Falcone e Borsellino. Due anni fa, il 17 luglio, ci fu il clamoroso scontro alla Procura antimafia sull’archiviazione dell’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per Totò Cuffaro (ora imputato solo di un paio di favoreggiamenti), con la cacciata dalle indagini del pm Gaetano Paci che rifiutava di firmarla. Un anno fa fu varata la relazione della commissione Antimafia presieduta dal preclaro Centaro in cui si affermava che la mafia non porta voti, i rapporti mafia-politica non esistono e Andreotti è un giglio di campo. Come dire che Falcone e Borsellino furono vittime di incidenti stradali. E quest’anno, come verrà ricordata la strage di Via d’Amelio?
Sono trascorsi tre mesi dall’arresto di Bernardo Provenzano, col contorno folkloristico di cicorie, ricotte e pizzini, e l’altro giorno è finito dentro il deputato regionale forzista Mercadante, che sorprendentemente era ancora a piede libero nonostante i gravissimi elementi d’accusa raccolti negli ultimi sette anni a suo carico. Mercadante è medico: come Cuffaro, come Aiello, come Guttadauro, come Aragona, come tutti i protagonisti delle collusioni mafia-politica ultima generazione. Ed è accusato, fra l’altro, di aver ospitato nel suo reparto Brusca senior, Riina e Provenzano per le cure del caso, oltreché di essere la pròtesi politica di Binnu u’ Tratturi. La notizia non ha suscitato reazioni di sorta, del resto nessuno parla più dei processi a Marcello Dell’Utri (condannato in primo grado a 9 anni per avere stretto un patto d’acciaio con Provenzano nel ’93 in cambio dei voti della mafia alla nascente Forza Italia) e a un altro forzista come Gaspare Giudice, accusato di essere la quinta colonna di Provenzano in Parlamento e puntualmente rieletto alla Camera.
Con gente così in Parlamento, due deputati di orientamenti opposti, Licandro dei Comunisti Italiani e Napoli di An, avevano proposto un emendamento alla legge istitutiva della nuova commissione Antimafia per escluderne almeno gli imputati e i condannati per mafia e per Tangentopoli. La proposta ha avuto lo stesso effetto dell’aglio per i vampiri o dell’acquasanta per i posseduti: urli e strepiti da destra e da sinistra. Accantonato in commissione, l’altro giorno l’emendamento è stato bocciato dall’aula: appena 21 deputati favorevoli su 630. Fra qualche giorno sapremo chi sono gli onorevoli imputati o pregiudicati che aspirano a far parte dell’Antimafia. Per combatterla con l’omeopatia, si presume.
A questo punto, alla vigilia del 17 luglio, sarebbe il caso di rispondere sinceramente a questa domanda semplice semplice: interessa ancora la lotta alla mafia? Lo chiediamo anche perché oggi, salvo sorprese, il Csm dovrebbe nominare il nuovo procuratore capo di Palermo al posto di Piero Grasso (promosso superprocuratore un anno fa dal governo Berlusconi con la legge anti-Caselli). La Cdl e le correnti di destra voteranno l’attuale aggiunto Giuseppe Pignatone, protagonista delle divisioni che negli ultimi anni hanno spaccato la procura antimafia di Palermo, citato in termini tutt’altro che lusinghieri nei diari di Falcone. Ds e Movimento si asterranno. Unicost voterà per il più anziano Giuseppe Messineo, procuratore di Caltanissetta e ottimo magistrato, ma con un fratello imputato proprio a Palermo per truffa. Un solo voto da Md - avrà il terzo candidato: l’aggiunto Lo Forte, l’uomo che con Caselli riportò la concordia in Procura dopo anni di corvi e veleni, regista di processi come quelli ad Andreotti, Dell’Utri e Contrada, suffragati da importanti conferme giudiziarie. Una scelta decisiva per il futuro della lotta alla mafia e alle sue ramificazioni con il Potere scivola via nel vuoto assoluto di un qualsiasi dibattito pubblico. Come se si trattasse di riempire burocraticamente una casella vacante, una delle tante. Forse aveva ragione Sciascia: «Lo Stato non può processare se stesso».
mi piacerebbe capire chi ha votato a favore e chi contro e, eventualmente, quali sono state le indicazioni dei partiti.
Qualcuno ha un resoconto della seduta parlamentare?
grazie in anticipo
saluti
Nessuno ha realmente interesse a combattere la mafia, a partire dagli stessi cittadini siciliani che hanno tranquillamente rieletto il Signor Cuffaro.
Passo parecchio tempo a Monreale (Palermo) per ragioni di cuore, e più volte mi sono stati indicati da persone qualsiasi (suppongo oneste) personaggi di spicco della vita cittadina locale noti per essere quello che portavano da mangiare a Provenzano, quello che gli faceva da fiscalista e così via. Il tessuto sociale siciliano non ha in sè gli anticorpi contro la mafia, così come Napoli non ha quelli contro la camorra e Milano quelli contro Berlusconi. Purtroppo su questo vive la nostra classe politica, che sia di destra o di sinistra; la classe che ci governa è espressione di quello che è il nostro paese; i numeri sono chiari, 630 contro 21, ovvero il 3% dei parlamentari italiani ritiene che all'antimafia debbano andare solo persone che non hanno mai avuto a che fare (almeno ufficialmente) con la mafia; il 97% ritiene che possano far parte dell'antimafia anche dei mafiosi o dei presunti tali.
Che resta da dire? Gio chiede quali siano le indicazioni dei partiti in questo cao; io penso che non siano significative: se il mio partito mi dice di votare Cuffaro io non lo faccio e basta se ritengo che sia mafioso, lo faccio se non me ne frega niente.
L'unica soluzione torna ad essere l'eliminazione di questa classe dirigente. Ci siamo liberati di Berlusconi votando con il naso tappato, ora sarebbe il caso di togliere i tappi e liberarci anche dei D'Alema, dei Rutelli, dei Mastella e di tutto il resto della merda che ci sta sommergendo.
adimant : "quello che gli faceva da fiscalista"
scusa sono un pò rintronata stamattina era ironico ? :)
No, non è ironico, mi hanno detto proprio così (ovviamente intendevano quello che curava la parte economica dei suoi affari...). Purtroppo non solo è vero ma dal tono con cui queste cose vengono dette traspare l'accettazione della cosa come assolutamente normale: persone con cui tu hai contatti tutti i giorni (Monreale, Corleone e tutti i comuni di quella zona sono poco più che grossi paesi dove tutti conoscono tutti) sono noti a tutti come affiliati della mafia, come uomini d'onore. E la cosa più bella è che, arrestato Provenzano, la maggior parte di quelli che gli stavano attorno sono a piede libero!
"L'unica soluzione torna ad essere l'eliminazione di questa classe dirigente. Ci siamo liberati di Berlusconi votando con il naso tappato, ora sarebbe il caso di togliere i tappi e liberarci anche dei D'Alema, dei Rutelli, dei Mastella e di tutto il resto della merda che ci sta sommergendo."
Il problema come dici tu, descrivendo il tessuto sociale siciliano, e che in tutta italia esistono dei parassiti che hanno bisogno di figure come i personaggi che indichi sopra, per vivere per cui secondo me è praticamente impossibile cambiare la stuts quo attuale, perche' se solo si toglerebbero dalle palle i personaggi su indicati altri cloni di essi li rimpiazzerebbero, perchè ai parassiti gli mancherebbe l'aria per respirare, eliminare i parassiti nel senso cambiarne i loro modi di fare mi sembre non facile, ormai questo modo di fare è nel nostro italico-dna.
P.S. In ogni mio commento ricorderò quanto succede in palestina:
"Continua il vergognoso e soprattutto irresponsabile silenzio mediatico su un guerra illegittima e criminale intrapresa dal governo d’Israele nei confronti degli abitanti di Gaza!
Il quarto esercito al mondo contro la popolazione palestinese (disperata, impoverita, affamata, assetata e senza luce elettrica), formata per metà da bambini sotto i 15 anni!
La definizione di «terrorismo» non è unica e varia sempre dal punto di vista, ma la «strategia del terrore» ha sempre un unico scopo: "incutere paura"!"
Come ho già scritto in altra parte: IO NON HO PIU'ALCUNA SPERANZA IN UN CAMBIAMENTO.
Capisco che non gliene possa fregare di meno a nessuno, come è ovvio!!
Ciao
per gio:
I parlamentari indagati per mafia o per reati contro la Pubblica Amministrazione potranno continuare a far parte della commissione Antimafia. La Camera ha respinto l'emendamento, presentato da Licandro (Pdci), che dava la possibilità ai presidenti delle Camere di escludere dall'organismo tutti i deputati e senatori ‘sottoposti a procedimenti giudiziari’ per reati di mafia e contro la Pubblica Amministrazione.” (Orazio Licandro è segretario regionale siciliano del PDCI, ndr)
dati della votazione del 5 luglio: Presenti 493 Votanti 442 Astenuti 51
Hanno votato no alla estromissione dei mafiosi dalla Commisione Antimafia 421
Hanno votato sì per un totale di 21 :
14 del PDCI: Bellillo, Cancrini, Cesini, Crapolicchio, De Angelis, Licandro, Napoletano, Paglierini, Pignataro Ferdinando, Sgobio, Soffritti, Tranfaglia, Vacca,Venier
1di An: Napoli Angela
1di Forza Italia: Fasolino
1 di Dc-Psi: Nardi
2 de L'ulivo: Lomaglio, Samperi
1 dell’ Idv: Astore
1 del Movimento Per L'autonomia: Lo Monte
fonte: www.democrazialegalita.it
Con i complimenti a Ds, Rifondaroli e Margheritoni...
non ci credo...!!!
non ci voglio credere...!!!
21 su 493 presenti...
ma... dove viviamo...??? quale paese "civile" ha un simile putridume che caratterizza la propria identità...???
quando si tornerà al voto mi rifiuterò di votare...!!!
sono depresso...!!!
OT vi invito caldamente a guardare la seconda parte di "The Corporation" questa sera alle 23.40... su rai3
Specialmente Rifondazione specchietto per le allodole,un pò come i radicali che secondo una sciocchissima leggenda italiana rappresenterebbero
l'antipolitica.
Teoria questa diffusa anche attraverso guitti nazional-popolari come vasco rossi o uno dei timoria (non ricordo il nome) che in radio
qualche giorno fà si esibiva nel festival delle stronzate pseudo-politiche,Cioe' non sapeva un cazzo ma questo non lo tratteneva dal disquisire su questo e quello e su cosa e' la politica
e di come lui non poteva essere rappresentato in quanto persona particolarissima evidentemente
Coso dei timoria ... ma vafangulo
Se qualcuno lo conosce (magari Giorgia) gli riportasse il mio sprezzo nei suoi confronti
specifico meglio:
Specialmente Rifondazione specchietto per le allodole per certa gente di sinistra che si sente piu' incazzatamente rappresentata da bertinotto
ma chi, omar pedrini? è stato molto malato, ha rischiato grosso, qualche cazzata gliela devi pur concedere, sandro :)
ah OT ieri mi son visto il mitico Pulgasari, il godzilla comunista. ahhahah che tajo, ti sarò debitore in eterno per la segnalazione!
Come già scritto ad Aprile ho votato per l'ultima volta, non andrò più a votare perchè non voglio più legittimarli. Sarebbe interessante iniziare sin da ora un discorso per capire come riuscire a sradicarli dalle loro poltrone.
ah meno male credevo fosse caduta nel vuoto la mia segnalazione ;)
aspetto tue segnalazioni musicali
(ma solo capolavori immensi ho poco tempo,roba strumentale possibilmente)
sandro...
purtroppo, non solo gente di sinistra..., l'ho votato anch'io...(sic..!!)
Cristina, grazie per le informazioni.
Onebloger, hai ragione, ma penso che il processo di pulizia dovrebbe partire dagli elettori che hanno spirito critico (a sinistra come a destra, Drizzt insegna...) che dovrebbero evitare di legittimare una classe dirigente che finisce per essere il deleterio esempio per tutti e che a sua volta legittima chi vuole assumere comportamenti disonesti; mi spiego meglio: mi capita spesso di vedere a Napoli macchine dei carabinieri o della polizia che non si fermano al rosso, che parcheggiano in seconda fila e così via; di fatto questo mi porta a ritenere di essere autorizzato a fare lo stesso, in quanto l'istituzione perde una delle sue funzioni, cioè qualla di esempio per i cittadini. Trasla il discorso sul piano politico ed il gioco è fatto: se Berlusconi si costruisce il condono edilizio per mettere a posto i suoi abusi, perchè io non dovrei commetterne? Se Lunardi mi dice di convivere con la mafia, perchè io dovrei denunciare quanto vedo tutti i giorni?
Insomma, sono tentato spesso di ragionare come Nataniele, ma la parola d'ordine rimane "non mollare, tenere alta l'attezione".
Un forte movimento prima culturale poi politico che faccia presa sul popolo
Altre soluzioni non ne vedo per cambiare le cose,
qui e' anche una questione di igiene mentale io vedo processi logici dietro certi ragionamenti che francamente mi atterriscono più delle parole stesse (??? non so se mi sono capito...)
Sandro, più chiaro, per favore!
Noto incapacità cronica di discernimento,di critica,
di valutazione.
Errata percezione della realtà,conclusioni dettate
da pressapochismo e da sentito dire
Omologazione del pensiero,massificazione,mancanza di
ideali e passioni che non siano la quotidiana indignazione per questo e quello
e ancora conformismo,mancanza di coraggio,di fantasia .....
Sei di napoli?in poche parole "nà chiavica"
Una volta (per chi lo ricorda) c'era rispetto per il prossimo e sai perche'?Perche' pensavi potesse darti qualcosa che tu non avevi,insomma l'altro il prossimo ti sembrava migliore ...
Oggi il prossimo lo scansi per evitare lo sbrodolamento di ovvietà e banalità di cui e' portatore...(Si ci sono pure quelli che dicono io amo la gente ,a prescindere,ma normalmente quest'ultimi sono persone abbastanza dissociate dalla realtà che li circonda)...
ma il processo di pulizia che dovrebbe partire dagli elettori significa che nei vari partiti ci siano nuovi candidati, con questo sistema pseudo-proporzion-bipolare non credo si possa avverare qualcosa di buono, come lo inquadri, tu, questo processo di pulizia?
Ok, Sandro, d'accordo. Soluzioni? Proposte? Io non ne vedo e sono sempre più scoraggiato...
Giusto, Oneblogger. La soluzione resta il non andare a votare. Tutti. In blocco.
Ed ovviamente, poi, ricominciare a fare politica con le associazioni, in mezzo alla strada. In questo senso, visto che si parla di mafia, a Palermo sono nati due esempi chiave di questo modo di influire direttamente sulla politica e sulla società: l'associazione Libera e l'associazione degli studenti contro il pizzo.
La prima ha avuto la capacità di farsi promotrice, ormai più di dieci anni fa, della legge sul sequestro dei beni ai mafiosi e sull'utilizzo sociale di tali beni, la seconda sta operando a Palermo per creare una convergenza tra quanti, tra i commercianti, si dichiarano contro il pizzo, al fine di creare un fronte unico di opposizione. Risultati buoni per entrambi, sebbene ancora limitati geograficamente e numericamente.
OT: 493 Votanti non sono un pò pochini?
Adimant... intanto grazie... :-)
credo che occorra far aprire gli occhi alle persone vicine a noi...
giorno dopo giorno..., come una goccia d'acqua scava la roccia, così occorre far prendere coscienza di sè al popolo...
sandro...
hai ragione, purtroppo...!!!
il pressapochismo ed il populismo la fanno da padrone in tutti gli ambienti ormai...
serve un movimento che non si lasci prendere nel gioco destra contro sinistra..., ma che lotti con entrambe le parti per il conseguimento di una società a misura d'uomo...
serve quindi il lavoro di tutti..., tutti coloro che sono stufi di vedere che le differenze nei pertiti, dopo essere stati eletti, non sono più così marcate...(purtroppo...)
con questo non voglio (e non potrei mai) dire che il precedente Sgoverno fosse uguale a questo, ma che purtroppo, alcuni atteggiamenti permangono nonostante ci sia la sx...
la prima cosa da fare è una legge elettorale che permetta al cittadino di scegliere "chi"...
Magari Drizzt, il problema è che la legge elettorale la fanno gli eletti!
x Adimant: mi trovo d'accordo e miassocio alla tua idea