FinALMENTE UN DISCORSO SENSATO DAL MOMENTO CHE a Sn esistono persone intelligenti e oneste,che sanno interpretare i fatti in modo reale. Se Prodi dovesse cadere sapete a chi dare la responsabilità." Repetita juvant" ma qui i repetita verrano in faccia agli Italiani che sono molto ma molto più seri dei Politici da cuui sono rappresentati:tutti a casa e voltiamo pagina siamo ancora in tempo ! !
PERFETTAMENTE D'ACCORDO, ANZI D'ACCORDISSIMO. PRIMA E' MEGLIO E'!!!
IO VOTERO' ANCORA DI PIETRO E MI AUGURO LO FACCIANO IN TANTI
Purtroppo questo governo è a rischio. Porti a termine il programma delle liberalizzazioni senza se e senza ma. Abolisca tutti gli ordini professionali, che tutelano solo le corporazioni e non i cittadini, ritiri come promesso in campagna elettorale le nostre truppe dall'Iraq. Faccia una legge lettorale, la più semplice possibile, che preveda delle primarie per definire la lista dei candidati. Poi se non ha i numeri vada a casa.
Concordo che il popolo italiano è migliore dei suoi rappresentanti in parlamento ed ha bisogno di riforme in linea con i tempi. Chi viaggia e/o legge la stampa estera si è accorto che noi siamo ormai il fanalino di coda dell'Unione Europea: basta leggere le statitiche di qualunque attività, produttiva, intellettuale, finanziaria, dietro di noi ci sono solo Portogallo, Estonia, Lettonia, Lituania, qualche volta (ma non sempre) la Polonia.
Noi italiani meritiamo di più dei nostri politici di mestiere.
però il voto, si dice chè il popolo è sovrano li abbiamo votati hanno vinto anche se l'ultima legge non'è un gran chè, io ho paura chè questi otto ruba galline ci riportano il berlusconismo, veramente ho paura
Attilio: mi sembra contraddittorio quello che dici. Siamo il fanalino di coda sotto diversi profili economici e sociali, tra cui quantità di libri e quotidiani letti, condizione femminile, senso della legalità, evasione fiscale per esempio, e dici che la società esprime un'Italia migliore di quella rappresentata dalla classe politica? L'Italia che già non era in condizioni eccelse è peggiorata e si è lasciata andare ancora di più in quel grande festino che è stato il governo della destra. Ci andrei cauto con giudizi assolutori nei confronti della società, non tanto per dimuire le responsabilità dei nostri rappresentati, ma perché si finisce per darsi un'idea troppo idilliaca delle nostre condizioni.
Abbiamo rischiato il baratro ad aprile e nonostante il cambio di maggioranza e senza nemmeno considerare i suoi limiti comunque ci troviamo ancora immersi in una miriade di problemi.
Poi, rispetto alla fase di passaggio su cui sta faticando la coalizione io la vedo legata a due cose:
- troppo ampia, troppo frammentata. Penso che tutto sommato le varie parti abbiano molto più in comune di quanto pensino e il programma è stato un buon punto di sintesi delle posizioni, anche per una questione di "emergenza nazionale" dovuta alla pochezza degli avversari. Ma comunque è troppo larga. La riforma maggioritaria con cui si sperava di risolvere con strumenti 'tecnici' le particolarità italiane ha sì prodotto due schieramenti e una maggiore stabilità, ma ha anche permesso a uno come Berlusconi di vincere e sotto il vincolo di maggioranza, anzi grazie ad esso il numero dei partiti è esploso.
La politica è differenziazione ma è anche sintesi. Da noi si oscilla schizofreneticamente dall'unanimismo da disciplina militare, ad ogni testa che va per conto suo. Questo è il fallimento della politica. Se non si sa mediare tra le posizioni tanto vale chiudere il parlamento e installare una giunta autocratica. E' chiaro che è anche una situazione dovuta alla chiamata alle armi del confronto tra i due schieramenti: se tutti i partiti dell'arco costituzionale sono coinvolti, senza che nessuno si candidi a stare fuori, addirittura con dentro la feccia neonazista o i partiti persona, chiunque vinca poggierà su un'allenza sghemba.
- seconda cosa, il modo in cui si è sviluppato l'incagliamento sull'Afghanistan. A me sembra tanto una riedizione della crisi del '98. Non per i numeri perché per fortuna la frattura riguarda pochi dissidenti. Dico per fortuna perché una caduta ora sarebbe un disastro, perché personalmente non sono affatto persuaso delle ragioni del rifinanziamento. Nonostante abbia questa volta Bertinotti dalla sua parte e d'Alema che rema nella stessa direzione, il governo Prodi si impunta su una questione ritenendo che non vada nemmeno spiegata, figuriamoci discussa. E' lo stesso rigidismo e lo stesso battere i piedi orgoglioso, la stessa filosofia per cui alcune decisioni sono 'date' e chi obietta è un folle. Non so se un diverso atteggiamento smuoverebbe la posizione dei pasdaran del no, ma sarebbe gradito da quelli come me che non si oppongono per partito preso ma perché non condividono e creerebbe tutto un'altro clima di dibattito.
Voi li, nel bel paese, siete tutti pazzi!
forse e' per questo motivo, Garp, che e' un bel paese.
Hai ragione GARP, forse siamo tutti pazzi. io me ne andrei subito se potessi, Purtoppo il dover curare 24 ore su 24 la mamma inferma me lo impedisce. Non mi sto lamentando di questo, Mi lamento per il fatto che il cialtroname che sta seduto in parlamento pensa solo a tagliare, tagliare, tagliare la spesa sociale, le pensioni, ecc, ma mai un segnale di buona volontà nel ridurre un poco i propri VERGOGNOSI privilegi. Ed ora avanti o popolo in guerra a mantenere la pace anche in israele, visto che i circa 10.000 nostri soldati in giro per il mondo sono pochi!! E chi paga? Ma i soliti pirla. Maremma maiala. O si scende in piazza o se aspettiamo che il ciarpame si decida a pensare anche al popolo si muore prima.
L'unica speranza che ho è in Di Pietro, se non lo fanno fuori in un modo o nell'altro.Mah!
Antonio, quello che volevo dire era che nonostante gli indicatori negativi siamo ricchi di individualità con grandi potenzialità che aspettano di esprimersi. Ci sono giovani professionisti, ricercatori, imprenditori, artigiani, insegnanti che hanno bisogno di una visibilità, che i vecchi marpioni gli negano.
Noi ce la siamo presa in un altro film. Non togliamoci anche la speranza del cambiamento.
Alla luce del libro intitolato "il Broglio" con chiaro riferimento ai fatti del 9-10 aprile 2006, forse il primo sbaglio commesso dai ns politici sinistrorsi è stato quello di aver fatto finta di niente, anzi, addirittura tentare di appattarsi per eleggere il baffetto presidente della repubblica. E non mi si dica che tutto ciò fa parte del gioco democratico e che si è fatto finta di niente per il bene del paese..........forse è ora di chiamare le cose con il loro nome, di dire che (purtroppo) alla fine poco cambia tra gli schieramenti, si deve ripartire dalla base, dalla gente, rifondare la politica mettendola al servizio dell'uomo, ma forse è chiedere veramente troppo. Scusate lo sfogo!!
Mi sembrava un argomento importante. Le fragilità della maggioranza, quelle del momento e quelle strutturali. L'Afghanistan. La nostra politica estera.
Forse devo sfanculeggiare qualcuno per far impennare i commenti.