brutto cialtrone che non è altro, in un paese serio un "giornale" come libero neanche esisterebbe, diretto, ricordo, da chi era stato radiato dall'odg per fatti gravissimi.
e adesso che è di nuovo nell'occhio del ciclone si rifà a Montanelli, il quale come scrive sempre Travaglio " si è fatto cremare per non rigirarsi nella tomba".
feltri pezzo di merda.
pezzo di merda veramente, montanelli ha dimostrato coi fatti e con le parole, negli ultimi 7 anni di vita, quale fosse la sua avversione per la pseudo-destra berlusconiana di cui libero e il suo direttore cialtrone sono portavoci.
questa è appropriazione indebita della memoria di un grande del giornalismo, è totale mancanza di rispetto per quel che ha sempre detto e scritto, e per quel che ha rappresentato.
feltri è un vile, una merda totale, già lo si sapeva ma con questo si è superato.
Ci deve essere unr efuso, ecco la frase corretta:
«Se Hitler fosse vivo lavorerebbe a Libero».
Suvvia, non andateci giù così duro. E' già molto che non abbia scritto:
«Se Montanelli sarebbe vivo lavorerebbe a Libero».
"Da un paio d'anni soffriva alla prostata. Di solito in questi casi si toglie e buonanotte al secchio e alle scopate."
Con uno cosi' manco Bombolo avrebbe lavorato, giusto Farina.
Montanelli era un testone, e non sempre si e' schierato in maniera sensata, ma sicuramente era estraneo alla miseria del giornalismo di propaganda e al populismo (e quello di destra e forse piu' squallido di quello di sinistra).
La sua scrittura e' un raro esempio di chiarezza, di coincisione e univocita', doti rare anche fra le grandi firme del giornalismo italiano (non mangiatemi, alcune frasi di Biagi richiedono un paio di letture per afferrarne il senso), Feltri e' spesso sciatto, ripetitivo e volendo essere ironico scade nel sarcasmo da circolino, Farina e Veneziani sembrano due studenti boriosi al terzo anno di liceo, sia dal punto di vista lessicale che da quello delle argomentazioni.
Se Montanelli fosse vivo andrebbe sicuramente a trovare Feltri e Belpietro, ma per legnarli con un bastone nodoso per l'abuso che hanno fatto del suo nome in questi ultimi anni.
giusto per ravvivare la memoria..., di Feltri e di coloro che non ricordano "bene" Montanelli... ed il suo pensiero su Berlusconi...
http://www.repubblica.it/online/politica/satiquattro/montanelli/montanelli.html
http://www.girodivite.it/Montanelli-e-il-cavaliere-L-ultimo.html
http://www.iolfree.ie/~alexandros/articles/montanelli/montanelli3.htm
http://it.wikiquote.org/wiki/Indro_Montanelli
Montanelli lavorerebbe per Feltri anche per il solo fatto di aver votato monarchia nel 1946,ma siccome voi sapete solo offendere e siete una manica di maleducati al soldo di Karl Marx,siete troppo impegnati a dire fesserie che ad aprire un buon libro di storia o per lo meno di attualità.
Appena zio Karl mi passa la paghetta corro a comprarmi un bel libro di attualita'.
si, consolate tricchettrà.. specialmente poi se avesse visto quanta nobiltà c'è fra i discendenti del re si sarebbe precipitato in ginocchio, ma smettila di scrivere stronzate e informati tu.
ci risiamo con il voi...
ps. opterei per quello di storia..., ma già che ci sono comprerò "Montanelli e il cavaliere". di Marco Travaglio...
Montanelli lavorerebbe per Feltri
ma com'è possibile anche solo pensare una frase del genere?
è come dire che Gassman reciterebbe con la Arcuri in una fiction su Mediaset, che i Led Zeppelin si esibirebbero in playback al Festivalbar fra Tiziano Ferro e Gigi D'Alessio...
come ho già scritto in un altro thread, feltri sta a Montanelli come l'aceto sta al chianti d'annata.
per favore, lettori di libero, continuate ad acquistare in libertà quel rotolo di carta igienica che vi ostinate a chiamare "quotidiano", ma risparmiateci queste bestemmie!
sono delle nullità quelli di "Libero". di Montanelli, che era la lettura di mio nonno paterno esecrata e sconsigliatissima da mio padre, prima o poi anche se non sempre nella condivisione ho finito per rivalutare tutto. di questi fogliacci, invece, leggo appena qualche "perla" (negativa), se proprio qualcuno di cui mi fido mi dice che "bisogna saperlo".
Carolina
forse viviamo in mondi diversi e paralleli, io montanelli me lo ricordo fazioso, supponente, maschilista e un po' trombone.
mi ricordo le cose orrende (ma vere) che scrisse sulle abitudini schiaviste dei militari italiani in africa, la sua annosa questione con del boca sull'uso dei gas in etiopia che chiuse unilateralmente dando ragione (sommessamente) a del boca dopo una decina d'anni di polemica furente, ricordo certe cazzate da lui scritte sulla borghesia italiana ("una signora di una certa' eta' che ha una certa attrazione per il manganello") roba quasi da caserma.
certo ricordo anche una trasmissione televisiva che faceva con beniamino placido con certi suoi commenti snob imperdibili ("lei veste malissimo" detto al goffo placido) e una certa sua signorilita' (mai lagne per la gambizzazione che pure lo costringeva a camminare col bastone) e il notevole orgoglio prettamente toscano.
scriverebbe oggi per feltri? non credo, di montanelli feltri ha preso il peggio del peggio mediato dalla sua cultura da circolino di fascistelli liceali; montanelli si rifaceva direttamente ad una cultura di secoli ed ai valori nazionali del risorgimento, feltri al massimo si rifa' al fascismo dello strapaese senza comprendere a fondo nemmeno quello.
montanelli non si sarebbe mai piegato a scrivere per uno che sicuramente riteneva il parente povero e un po' scemo proveniente dalle lande desolate et salvatiche dell'estremo nord, in compagnia di fascisti fighetti e ruffiani e di baciapile ambigui; piuttosto avrebbe preferito, per stupire e per far vedere che non era un vecchio rimbecillito, scrivere per il manifesto di parlato e della rossanda o per l'unita' di colombo, visto che il suo giornale, che al confronto "il foglio" e' cartaigienica col le vignette di vincino (e considero il foglio uno dei giornali meglio fatti in questo momento in italia), lo hanno ammazzato nella culla perche' vendeva bene e non guardava in faccia nessuno.
in italia c'e' l'usanza di non dire mai male dei morti ("era tanto buono"), montanelli era uno che sentiva il vento e ci si adeguava, era un reazionario snob ed era un maschilista; ma non era un servo, e di questi tempi, per un giornalista, e' un complimento non da poco.
Non era un servo, non proveniva da qualche Master o corso di "creative writing" o di "t'insegno io a scrivere su quel che piace a me", e la cosa della denuncia dei crimini itagliani in Africa la ricordo come fosse ieri. splendida. che cosa m'importa d'altro?
Carolina
non concordo sul fatto che fosse fazioso, o almeno dovresti spiegare in che senso lo dici. se nel senso che intendo io, ossia usare due pesi e due misure in base a chi si sta giudicando, non credo che lo fosse. se invece intendi "di parte", ok, lo era come tutti, ma forse un po' più coerente della media.
cazzate da lui scritte sulla borghesia italiana ("una signora di una certa' eta' che ha una certa attrazione per il manganello")
perchè cazzata? a me pare un giudizio condivisibile, per uno stato che si è lasciato governare prima da mussolini e poi da berlusconi. evidentemente essere manganellati (o manganellare) ad una parte consistente degli italiani non dispiace affatto.
montanelli era uno che sentiva il vento e ci si adeguava
beh non direi, lasciò il corriere a metà anni '70 e fondò il giornale proprio perchè il vento tirava in una direzione sinistrorsa che a lui non piaceva.
e anche nel '94, col berlusconismo che prendeva piede e con la destra che per la prima volta tornava ad avere aspirazioni di governo, lui capì che non era la "sua" destra, e diventò il peggior nemico del cavaliere, ancor più temibile e ficcante dei suoi colleghi di sinistra.
e questa presa di posizione non gli giovò affatto, gli procurò un sacco di nemici oltre ai tanti che già aveva.
sul reazionario snob nulla da dire, sarebbe il primo lui ad ammetterlo, immagino
ricordi male, non si tratto' di denuncia ma di esposizione chiarissima dei valori estremamente maschilisti e reazionari di cui era portatore, nella fattispecie era un ricordo, anche affettuoso se vogliamo, di una sua "moglie" sedicenne acquistata per poche lire dalla famiglia di lei.
scrisse anche altre cose raccapriccianti per paternalismo e spirito di superiorita' colonialista sugli ascari, sempre con affetto.
ma non si riesce proprio a disfarsi della cultura del "era tanto buono"?
chi riabiliteremo ancora? sofri junior? polito? pansa? nantas salvalaggio? bevilacqua?
berja...
condivido solo che fosse dichiaratamente snob..., un'pò maschilista... e che non fosse servo di nessuno, tranne dell'informazione...
per il resto se seguiva un vento, era il suo vento e non quello di altri...
in più mi pare che abbia dimostrato con i fatti di essere libero di mente e di penna...
ma mi mancano gli anni per poter andare oltre...
a me pare un giudizio condivisibile
perche' sei intriso della stessa cultura maschilista e patriarcale.
lasciò il corriere a metà anni '70 e fondò il giornale proprio perchè il vento tirava in una direzione sinistrorsa che a lui non piaceva
era un eccellente uomo di marketing ed era fedele alla sua classe (la borghesia), capi' immediatamente che c'era un mercato per un giornale a destra del corriere e meno appetibile per le varie camarille italiche, piu' che di sinistra forse senti' odore di p2 e di trame che gli erano estranee.
questa presa di posizione non gli giovò affatto, gli procurò un sacco di nemici oltre ai tanti che già aveva
ma gli permise di rifarsi una verginita' e di lasciare un buon ricordo di se', la cosa piu' importante per uno snob un po' narcisista di 80 anni :-)
e' per questi motivi che non credo scriverebbe mai per un parvenu come feltri.
non si tratta di rivalutare, si tratta di capire la differenza fra un Giornalista e i pezzenti servi sciocchi di cui sono piene le redazioni di giornali e telegiornali oggi.
lui diceva sempre che un giornalista puo' sbagliare, purchè lo faccia con la sua testa, e questo non è poco.
perche' sei intriso della stessa cultura maschilista e patriarcale.
non c'entra nulla la cultura maschilista con quel giudizio. è semplicemente un giudizio storico. comunque non so a maschilismo, ma quanto a snobismo stai anni luce avanti a montanelli, questo è poco ma sicuro.
secondo me era un pessimo uomo di marketing, direi che ne sapeva poco o nulla, a lui bastavano una scrivania e una macchina da scrivere, il resto lo affidava a gente più portata.
poi, motivare le scelte controcorrente con ragioni di marketing o addirittura ipotizzare che agisse in prospettiva di celebrazioni postume, mi pare eccessivo, è una tecnica dietrologica un po' sciatta. è troppo facile, può valere per chiunque, non c'è la controprova... io la eviterei
Mi avete fatto una strana impressione
una contrapposizione un pò surreale tra veterocomunismo e una destra che non esiste,il tutto calato in una realtà da incubo centrosinistrorsa e berlusconiana che rimette tutti d'accordo nella lotta contro un nemico comune
(ehm..non so se mi sono capito...)
è semplicemente un giudizio storico
no, e' un giudizio di costume.
vedo che hai una visione della storia simile a quella che aveva montanelli, forse e' per questo che lo consideri un maestro.
se ci riesci cercati i falsi montanelli scritti da michele serra, riescono a dare un ritratto eccellente di montanelli; tanto che egli stesso si complimento' con serra all'epoca.
io ricordo con grande ilarita' un ritratto di montanelli pubblicato sul vernacoliere in cui lo si descriveva in allegoria come un gatto che lascia gli altri gatti per andare ad allearsi coi topi col risultato che tenta di parlare al modo dei topi ma gli esce fuori comunque un mezzo miagolio.
sandro: si rende onore volentieri agli avversari meritorii di essere onorati, ma non ci si deve dimenticare che furono avversari e non alleati.
berja: il vecchio Cilindro dalla Redazione della Fantasia apprezza la storia che fai di lui.
beh quando disse che laggiù si è usato il gas nervino non mi pare che si fosse dilungato in particolari della propria vita privata (3 donne almeno di quelle "importanti" e un figlio che non so nemmeno se avesse riconosciuto). comunque, un conto è rivalutare l'uomo, un conto il giornalista e un conto ancora le opinioni politiche. ho già detto che non è sempre condivisione la mia. ma che non fosse un fior di giornalista, bisognerebbe provarlo.
Carolina
Per trent'anni Montanelli è stato per me un irritante conservatore, che si opponeva ad ogni cambiamento in favore dei lavoratori. Umorale e scorbutico non si è tuttavia mai venduto a nessuno, tantomeno a Berlusconi. E già questo lo pone a 10.000 metri sopra Feltri, oltre alla classe di giornalista che lo pone sopra quasi tutti gli scrivani attuali e del passato. Sull'Ungheria nel '56 aveva ragione lui e torto io.
forse e' per questo che lo consideri un maestro
beh maestro non di idee, ma di giornalismo di sicuro.
peccato che ho scelto un'altra strada :(
disse che laggiù si è usato il gas nervino
ma quando e dove lo disse?
adesso mi incazzo davvero: scrisse, dopo anni di polemica in cui aveva ampliamente negato l'evidenza, che Angelo Del Boca aveva ragione.
Del Boca aveva portato fior di prove d'archivio con cui dimostrare l'uso di armi chimiche durante la guerra in etiopia cui montanelli aveva partecipato come volontario ufficiale di un reparto di ascari (mercenari eritrei).
armi chimiche che erano essenzialmente le stesse usate durante la grande guerra (1915-18) ovvero iprite o mustard-gas.
http://it.wikipedia.org/wiki/Indro_Montanelli
http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_italo-abissina
http://it.wikipedia.org/wiki/Ascari
http://it.wikipedia.org/wiki/Iprite
quella che ricordo io era una risposta a un lettore del Corriere. comunque Berja, tu e io, che avremo a stento 60 anni in due, non dovremmo cercare di decidere se Montanelli o qualunque altro grande vecchio fosse un pirla, ma magari cercare di imparare qualcosa.
d'accordo, anche dai difetti e dalle pirlate, ma senza voler dire l'ultima parola.
ho avuto un nonno vissuto fino a 93 anni e molto lucido fino proprio agli ultimi 10 giorni d'esistenza (la guerra l'aveva fatta in Grecia e Kossovo, non da volontario, comunque se vuoi dargli del fascista accomodati pure) e so di che cosa parlo.
Carolina
io non sono fuzzy dizzy ma tetragono e un poco tetro, percui e' senz'altro un mio limite non riuscire a capire cosa tu stia difendendo di montanelli mettendo in pista tuo nonno buonanima.
ah la storiellla "tu zitto che sei troppo giovane" me la sono lasciata alle spalle da un po', non attacca, se non posso criticare montanelli non potrei nemmeno criticare andreotti o cossiga o mussolini, usare qualche argomento piu' sensato perfavore.
puoi criticare quel che ti pare ovviamente, e lo dice la Costituzione, non io!!! personalmente ho 33 anni e non difendo un cavolo che non siano 1) la libertà di criticare, e ci mancherebbe 2) la libertà d'imparare che è un po' più complessa anche nella migliore delle democrazie.
C.
Non ho mai avuto molta simpatia per Montanelli. Non condividevo le sue idee. Però leggerlo oppure ascoltarlo era comunque interessante. Perché per lo meno aveva un certo rigore etico che alcuni di questi pennivendoli non hanno.
Report, primavera inoltrata: puntata sulla legge per l'editoria e guardacaso libero, come molti altri quotidiani di dx e sx fruisce dei contributi di stato (lo farà anche oggi con l'attuale governo?)
La cosa più bella della puntata furono le dichiarazioni degli emolumenti percepiti dai direttori: ricordo Polo 1400€/mese ferrara 8000/9000€/mese ("sono g.ferrara non uno qualsiasi") feltri 14000€/mese: con uno stipendio così tutti saremmo abbastanza disponibili a sparare cazzate di tale portata!!!