perchè continuate a dare spazio a polemiche sterili e futili contro uno dei pochi personaggi della sinistra che ha dimostrato di avere un disegno politico solido (e un Curriculum di successo andate a vedere Sesto oggi e confrontatela con quella di venti anni fa)?
Nel governo non mi sembra abbia dato motivo a critiche sostanziali. Il suo "interventismo" in economia attraverso la nuova holding è certamente uno degli esempi di nuovo protagonismo "intelligente" e non burocratico del pubblico.
Allora perchè polemiche sciocche?
a me la asam sembra soprattutto una brutta copia della patrimonio spa di tremonti, ancora ferma, ma già dotata di un buon numero di dirigenti che prendono stipendi da sceicco. e lui che si becca deleghe e posti in cda... ma dai...
carlo_porta: la polemica non la facciamo mica noi mi sembra, la fa un ente notoriamente di estrema destra sovversiva come la CGIL. Battute a parte, una querelle come questa è tutt'altro che una sciocchezza, perché dimostra in modo chiaro e netto come ci siano un bel po' di persone che cominciano ad averne piene le palle per questa pattuglia di sestesi che sta colonizzando ogni cosa su cui mettono le zampe. E non disdegnano atteggiamenti e atti che con la sinistra hanno poco o nulla a che fare.
povero Biraghi,
ormai si è messo a rimestare tra le pagine del Giornale di famiglia (dove evidentemente ci si trova a suo agio) per attuare la sua "mission" di sparare su Penati & C...
dai continua così, magari un'articoletto di cronaca te lo fanno scrivere,
il cavaliere, si sa, è generoso
a me asam sembra il gioco delle scatole cinesi
Savino: in genere non rispondo a troll e provocatori, faccio un'eccezione per chiarire una volta per tutte. Io non rovisto una beata sega, la notizia è passata sull'Ansa:
«Critici sulla scelta di Penati nel consiglio di amministrazione sono invece i sindacati. «L'ingresso della Provincia è un bene - ha sottolineato Nicola Cimmino della Cgil - ma la scelta di Penati è errata. Nel cda vorremmo personalità con conoscenze specifiche che gran parte dei membri del consiglio non possiedono. Non vogliamo dirette emanazioni della politica».
(ANSA). KUK 20-LUG-06 13:34 NNN»
L'articolo a corredo firmato Zagato (un collega coi controcazzi che sa fare il suo mestiere con ironia e professionalità), una volta ripulito dal destrese di rigore su quelle pagine è la cosa migliore che ho trovato online sulla faccenda.
Aggiungo una considerazione: io sulle motivazioni che mi portano a essere molto critico su Penati e sulla sua compagine di sestesi sono più che chiaro da sempre, ancor prima di decidermi - a fatica - a votarlo. Ho sempre raccontato fatti veri, con dovizia di particolari (devo farlo, so bene che i provinciali hanno il dente avvelenato e al primo errore mi querelano) e proprio per poterlo fare in totale libertà ho anche compiuto una scelta di coerenza che probabilmente uno come te non è in grado di capire.
Ergo: qualunque ipotesi di una mia collaborazione a il Giornale della famiglia Berlusconi (così come a qualunque altro mezzo di informazione di cui io non sia editore, una scelta che ho fatto nel 1999 e che non cambio) non è semplice fantasia, ma pura idiozia, detta anche cacca nel ventilatore.
Riassumendo: io critico Penati & C sulla base di fatti certi e verificabili, mentre tu insinui miei retrointeressi basandoti sul nulla. Mi pare che tra i due, quello "povero" sia tu.
"e proprio per poterlo fare in totale libertà ho anche compiuto una scelta di coerenza che probabilmente uno come te non è in grado di capire"
...
che intendi dire ?
quale scelta di coerenza?
hai dovuto rinunciare alla direzione di qualche prestigioso quotidiano per colpa dei "sestesi" ?
ragazzi che paura ! mi dovrò guardare alla schiena ?
Sig. Biraghi, nonchè gentile ospite, non sia così prevenuto sulle critiche.
Lei ha aperto un blog ed è chiaro che qualcuno degli interventi possa non essere in linea con quanto da lei espresso; altrimenti avrebbe solo fatto dichiarazioni, non crede?
A me il buon Penati non convinceva molto, poi ho incominciato a seguirlo e trovo, nonostante sia un riformista-migliorista, che sia efficace come presidente della provincia finchè ci sarà.
Parto dal presupposto che sia un uomo concreto e di sinistra e che quindi ciò che persegue sia un bene per la collettività.
Perchè dovrebbe essere così scandaloso l'ingresso alla Scala? Per me potrebbe essere invece una scelta lungimirante.
Inoltre, non le viene il sospetto che se la campagna antipenatiana la fa il giornale di famiglia, qualcosa di strano ci sia? Forse Penati dà fastidio a qualcuno del cdx?
E' un dubbio.
pa.ro non si smentisce mai.
Io ho la sensazione che Savino sia in buona fede ma che abbia problemi a leggere e comprendere l'italiano.
non so molto di penati nè della scala, ma credo di aver capito che chi si oppone non è biraghi ma la cgil. poi mi sembra di aver capito anche che biraghi parla di fatti, gli altri due paro e savino del niente di niente.
pa.ro: non ho problemi con le critiche basate su fatti, ma disprezzo il venticello condito di punti di domanda e scondito di dati di fatto. Detto questo, una risposta sola anche a te come a quell'altro qui sopra che però (ha ragione Margherita) non la sa leggere.
Sull'ingresso nel CdA della Scala, credo che il giudizio della CGIL debba essere preso in considerazione. E mi permetto di considerare cafona e poco rispettosa la risposta di Penati. Anzi, ti dico che da suo elettore mi fa pure incazzare, mi sento preso per il culo quando Penati nega di essere ciò che è, il prodotto di un partito che nell'occasione ha saputo aggregare consenso tra gli altri partiti, grazie soprattutto al dissenso sulla Colli.
Quanto a Il Giornale della famiglia Berlusconi, mi pare fin banale domandarsi che scopo abbia. Quello fa il suo mestiere, come lo fa la mia amatissima Unità: si oppone a prescindere (oddio, l'Unità - soprattutto quando c'era Colombo - lo fa con molta più eleganza, ma si sa che la classe non è acqua), che c'è di strano? E' chiaro che Penati dà fastidio alla destra santo cielo, al governo ci vogliono andare loro, la provincia è la tessera che gli manca. Ci mancherebbe che non facessero opposizione dura e pura (a volte anche impura).
Oggi Penati fa due cose che non reggo proprio: una politica egemonica pro domo propria (la sua sconfinata ambizione, da prof di app.tech. senza una laurea a governatore della Grande Milano) e una gestione della cosa pubblica che sembra quella della destra. Non so tu come fai a essere così convinto della bontà delle sue politiche, io spulcio quotidianamente decine di delibere, ci sarebbe materiale per fare due inchieste stile silicone al giorno. Per non parlare di alcune scelte amministrative, per esempio molte di quelle legate alla mobilità, che se le avesse fatte Ombretta saremmo insorti. Sai perché non tiro fuori sempre tutto? Un po' per non rompere le palle ai lettori di OMB, ma soprattutto perché mi auguro che i vari Maggi, Vimercati, Pierri e l'esercito di beneficati da 100mila e più euro l'anno (oltre ovviamente a Penati stesso) capiscano che non è più tempo di tirare la corda all'eccesso, che l'informazione non è più solo Bettina Soglio e Giuseppina Piano, che esiste un esercito di persone che vive, discute e agisce in Rete, tutte indisposte a omologarsi a prescindere. E che - nel loro piccolo - a volte si incazzano. Lo capissero, governerebbero un po' meglio e darebbero via un po' meno consulenze facili.
Un'ultima cosa, un invito a te, Savino e all'altra piccola compagine dei dissenzienti che vengono qui a sostenere i loro beniamini politici. Una cosa sia chiara: di retromotivazioni non ce ne sono. Potete mettere tutti i punti di domanda che vi pare, chiedere a chiunque, insinuare qualunque sospetto. Non riuscirete a trovare uno disposto ad affermare che Biraghi scrive una cosa qualsiasi per ragioni diverse dal proprio personalissimo e indipendente sentire politico. Non ci riuscirete perché una simile balla non c'è nessuno disposto a raccontarla. C'è un cretino in provincia che ha detto pubblicamente di me: "ma perché rompe i coglioni quello, cosa vuole, una consulenza?" Colgo l'occasione per tranquillizzarlo: no.
alberto, il problema (serio secondo me) è che moltissimi non riescono a pensare che qualcuno possa fare qualcosa per semplice e pura passione.
C'è sempre l'ombra del "complotto" alle spalle, il non dovere mai fare "niente per niente". E ho la sensazione che negli ultimi anni questo pensiero comune si sia radicalizzato e generalizzato per via degli usi privatistici o come potere di scambio che chi ci ha amministrato ne ha fatto.
La battaglia piu importante da vincere, sarà la battaglia culturale. Vai Alberto!
Do' sempre la buonafede a chiunque, fatta eccezione per Arcore e dintorni, perchè non dovrei darla a Penati: la CGIL, pur amandola, può sbagliare giudizio oppure il dogma dell'infallibilità è sceso su Porta Vittoria e non si discute più nulla.
A me sembra una buona idea l'ingresso della provincia di Penati alla Scala. Punto.
Concordo con l'osservazione di carcio.
Non ho beniamini politici da proporre, non sono in malafede e visto che si può scrivere su questo blog, porto la mia idea. Senza retropensieri. Ribadisco che preferisco Penati a Mirabelli, per esempio perchè a me pare abbia una visione più ampia della politica.
Comunque Penati non è del partito che voto, quindi non ho secondi fini e in più mi piace il confronto. I punti di domanda li pongo, perchè le certezze a volte sono obnulibanti per me e personalmente preferisco sempre avere dubbi.
Anche la mia onlus ha partecipato ad una selezione provinciale per dei fondi destinati ad attività sociali no-profit con un bel progetto innovativo ed è stata trombata alla grande a favore di progetti molto modesti e datati (non eravamo di Sesto).Tuttavia non capisco la preclusione della CGIL nei confronti di Penati, l'unico amministratore di rilievo della sinistra vincente in Lombardia. Dell'attuale CdA della Scala l'unico competente è il sovraintendente e direttore artistico Stéphane Lissner, ch eabbiamo dovuto farci prestare dalla Francia.
pa.ro: capeau! Allora siamo della stessa razza, magari nel dissenso, ma con rispetto.
carcio: sono al 100% in sintonia. E' esattamente così. Come il ladro è il primo a sospettare di poter essere derubato, così il politico se vede qualcuno che fa qualcosa si chiede immediatamente che vantaggio ne tragga. Perché lui ragiona e agisce così, per tornaconto. Il cretino della consulenza di cui parlo nella risposta qua sopra non è il primo cretino, non sarà l'ultimo. Se ci saranno sempre più "carcio" che capiscono e partecipano i cretini avranno pane per i loro denti.