Ottima osservazione Franca.Ma le ritirano queste truppe dall'Iraq o no? Ci stanno prendendo in giro? Li abbiamo votati anche per questo. Siamo stufi di gettare soldi per queste missioni di guerra travestite da missioni di pace. Via da tutte le guerre. Via SUBITO!!
Rompere i maroni a Prodi senza pietà, altro che aumentare il contingente, altro che pensare ad altre missioni.
Viviamo in un paese ove Franca Rame è senatrice.
Nessun ulteriore commento risulta necessario.
Riguardo alla questione afghana, ho dato un'occhiata al programma dell'Unione (quello che in teoria dovrebbe fare testo, anche se nessuno lo cita mai). Su 281 pagine di programma, il tema delle missioni du guerra è liquidato in tredici righe:
"Queste considerazioni ci dovranno indurre a un’applicazione rigorosa dell’articolo 11 della Costituzione che, oltre all’ovvio principio di autodifesa, prevede e consente l’uso della forza soltanto in quanto misura di sicurezza collettiva, come previsto dal capitolo VII della Carta della Nazioni Unite, secondo criteri che distinguono la funzione di polizia internazionale dalla guerra: il mandato dell’Onu, una forza delle Nazioni Unite, di natura tale da garantire la terzietà rispetto al Paese e agli interessi in campo; la congruità dei mezzi rispetto ai fini perseguiti.
Crediamo che il Parlamento debba autorizzare le spese relative ad un’eventuale partecipazione dell’Italia con votazione separata per ogni singola missione ."
Insomma il programma non dice sostanzialmente nulla, e quindi non vedo perché la sinistra radicale non possa mettere sul tavolo del dibattito le sue ragioni.
Bubbolo: viviamo in un paese in cui Calderoli è vice-presidente del Senato. Ammesso e non concesso che la presenza di Franca in Senato faccia scandalo, lo scranno più alto a Calderoli grida vendetta. E a mettercelo è stato il tuo padrone. Quindi evita 'ste stronzate, per cortesia.
E` un onore per il Paese che Franca Rame ne sia senatrice. Sono orgoglioso di questo, come dolente che vi siano tanti buby dolls in giro per lo stesso Paese; e parlano anche...
Ma Calderoli e' comunque stato Vicepresidente del Senato, nonche' Ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione...
... E, comunque, l'imbarazzo da lui generato in alcune delle sue sciagurate sortite resta assolutamente intoccato dalla sua posizione all'interno della gerarchia istituzionale.
Mi incuriosisce, peraltro, tutta questa preoccupazione per la Rame in Senato, e non, che ne so, per la Carfagna alla Camera.
Ne avessimo di Franca Rame al parlamento.
MI vergogno invece di vivere in un paese che ha eletto e votato silvio berlusconi come parlamentare prima e presidente del consiglio poi.
Il maggior monopolista dell'informazione e non solo che forte di questa posizione si è fatto eleggere per poter fare leggi che lo riguardavano personalmente. Questo è stato lo scandalo che milioni di italiani non solo non hanno capito, ma hanno avallato.
La Rame ho avuto l'onore di poterla votare.
Non mi sta deludendo.
Finalmente qualcosa di intelligente. Bubbidolo come al solito dai aria alla bocca. Usa una mentina che è meglio.
Mi dispiace ma la Rame questa volta sbaglia. Di Berlusconi al momento ci siamo liberati, pagando il duro prezzo di dover votare per personaggini come D'Alema e Rutelli (o Mastella, o Capezzone), rinunciando al nostro diritto di eleggere rappresentanti scelti davvero dal popolo (a proposito, quando si mette mano alla legge elettorale?).
Ora, non mi sembra il caso di rinuniciare anche alle sacrosante posizioni pacifiste della sinistra cosiddetta "radicale" in virtù di non consentire a Berlusconi di vantarsi si aver aiutato il governo Prodi. Se il governo Prodi sbaglia (e sbaglia, senza ombra di dubbio) a rifinanziare con i miei soldi una guerra sbagliata (nelle premesse e nel fatto stesso di essere guerra), non me ne frega niente che Berlusconi si vanti di aiutarlo... Ma dove sono andati a finire i principi della sinistra? Che fa Bertinotti, gli è piaciuta la parata del 2 giugno? E la Rame preferisce non concedere al nemico Berlusconi uno spazio minimo su una questione di principio piuttosto che far valere, con il suo voto, pesante, il pacifismo per cui in altre occasioni lei e il marito sono scesi in piazza? Aiuto, se è così siamo messi davvero male!!
Adimant concordo che non siamo messi benissimo.
Ma , in estrema sintesi, votare no vuol dire riconsegnare il governo nelle mani della destra.
Con le conseguenze che tutti sappiamo, anche riguardo alle missioni all'estero e alla politica estera in generale.
Questo non vuol dire piegarsi a ogni ricatto, ma forse i problemi non vanno nemmeno risolti con un out out.
Carcio, visto che hai posto la questione sul discorso del ricatto della destra, ti propongo (da Carta Canta, rubrica di Marco Travaglio su Repubblica.it) un altro bell'esempio di quanto questa sinistra sappia far valere i propri principi, a proposito della legge sull'indulto proposta dal nostro governo di centro-centro (perhè con la sinistra ha ben poco a che fare...):
"Se non lasciamo nel testo la possibilità di far beneficiare dell'indulto anche Cesare Previti, Forza Italia non voterà con noi questo provvedimento. E vorrei ricordare a tutti che il quorum per farlo passare è di due terzi".
(Pierluigi Mantini, capogruppo dell'Ulivo in commissione Giustizia, Ansa, 20 luglio 2006).
Qui la questione è un'altra: se la sinsitra, come sarebbe nella logica delle cose, votasse compatta contro il rifinanziamento delle missioni (non necessariamente per pacifismo, eventualmente anche per contribuire al risanamento delle disastrose finanze del paese, evitando di buttare soldi per pagare stipendi da nababbi a quattro soldatini di professione che se ne vanno a fare la guerra da volontari - mercenari?), il problema non si porrebbe neanche e la Rame potrebbe evitare questa figura che ritengo piuttosto meschina. Ovviamente giudizio del tutto personale.
Adimant, premetto (come prima) che concordo con te. E quando parlo di ricatto non parlo solo della destra. Dico solo che la politica (quella fatta seriamente e coi principi) ha come culmine la finalizzazione pratica del proprio pensiero.
Ho imparato ad essere pratico. Purtroppo i "se" adesso non servono a molto (... se la sinistra avesse.... ecc.). Si puo essere daccordo o no, ma adesso bisogna scegliere, praticamente, se ridare questo paese a berlusconi, o continuare la propria battaglia con l'unione al governo (ripeto: non è il governo migliore che avremmo desiderato, per questo è difficile che attui i principi della sinistra così come noi vorremmo). L'importante, se si scegliesse l'ipotesi di continuare con prodi, è non far passare questa scelta necessariamente come una sconfitta, bensì come una tappa di un percorso difficile che questo governo dovrà affrontare. In alternativa, sarebbe una catastrofe. Ovviamente anche per me giudizio personale.
Carissima FRANCA,
Non credi che la coerenza è meglio che gli interessi di partito. Chi ha votato il Centro-Sinistra, se non ricordo male il 50,50 % degli italiani (uno su due.....) ha appogiato un programma di 280 pagine, che pochissimi avranno letto, ma in tanti hanno creduto. Se dobbiamo ricrederci su quello che abbiamo IPOTIZZATO di "leggerci", allora è meglio che torni il NANO PELATO, almeno lui lo conosciamo.......
TRA FROCI E RICCHIONI PUTTANE E COMUNISTI
TIRABULLONI E SPORCHI DENTRO
LA SINISTRA E' IL MEGLIO CHE QUESTO POPOLO COGLIONE POSSA ANELARE
COGLIONI ITALIANI SVEGLIATEVI!!!!!!!!!