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Aem, Moratti e Zuccoli ai ferri corti
di Cheo Condina del 26-07-2006
Alta tensione tra sindaco e presidente Aem. Non solo per la vendita Metroweb, che ora però accende l’M&A su Fastweb
Non vi è dubbio che i rapporti tra il neo-sindaco milanese Letizia Moratti e il presidente di Aem, Giuliano Zuccoli, si sarebbero raffreddati non poco nelle ultime ore. Alla base della tensione non ci sarebbe soltanto la discussa cessione di Metroweb, su cui la Moratti ha ufficialmente chiesto alla utility meneghina garanzie su patrimonio e sviluppo. Altri motivi hanno acuito un malumore accumulato e covato da alcune frange di Forza Italia nei confronti di Zuccoli. La situazione è insomma molto più calda di quanto si potesse immaginare dai botta e risposta a mezzo stampa tra la Moratti e il presidente di Aem. Tanto che - riferiscono ambienti vicini al sindaco - si potrebbe arrivare a uno show down a cavallo dell’estate. E la questione potrebbe addirittura risolversi con un Zuccoli che sbatte la porta e abbandona il timone di Aem. Uno scenario che tuttavia nel mondo bancario e finanziario milanese - tradizionalmente vicino al presidente dell’utility meneghina - parecchi faticano a immaginare.
«In troppi casi non sono informata di quanto accade o sta per accadere», ha sottolineato l’altro ieri la Moratti alla giunta. E il riferimento, oltre alle nomine degli enti comunali, era probabilmente anche alla vendita di Metroweb. Vendita di fatto avviata da Zuccoli senza informare preventivamente il sindaco. La Moratti ha successivamente chiesto garanzie sulla futura gestione di Metroweb, che - stando alle ultime indiscrezioni - potrebbe essere rilevata dal fondo britannico Stirling Square. Zuccoli avrebbe strappato una valutazione di 230 milioni per l’enterprise value di Metroweb, che ha in pancia 180 milioni di debiti. Un’operazione decisamente positiva per le casse del Comune, anche se è probabile che la Moratti chiederà a Zuccoli di mettere nero su bianco le condizioni che l’acquirente di Metroweb dovrà rispettare per lo sviluppo futuro dell’azienda. E se il presidente di Aem si opponesse a questa richiesta il conflitto con il sindaco potrebbe acuirsi ulteriormente, sfociando in una rottura definitiva.
C’è un ultimo aspetto da non sottovalutare. Con la cessione a un privato di Metroweb, a trarne vantaggio (in termini di valutazione) potrebbe esserne soprattutto Fastweb, che sfrutta la rete della stessa Metroweb per distribuire i propri contenuti su tutta Milano. La società presieduta da Silvio Scaglia sarebbe così libera dall’ultimo legame col pubblico e potrebbe essere pronta a una grande operazione di M&A.