Il dramma e la gioia, tutto in diretta da Radio Carcere
L’enorme attesa dei detenuti chiusi nelle loro celle. «Siamo disperati e invisibili, dateci speranza»
di Maria Zegarelli
È il carcere di Pisa, ma potrebbe essere quello di Poggioreale, o di Roma. Sono le 20.58 di un martedì sera. Fuori da qui, da queste celle che sono troppo anguste, c’è chi passeggia e chi beve, chi guarda la tv, chi ride e chi litiga. Qui si spengono le televisioni. Si accende la radio. Ore 21. Carcere di Pisa, di Poggioreale, di Favignana. «In nome del popolo italiano... clunch! Clunch!». È la sigla che tutti aspettano, Radiocarcere, trasmissione in onda su Radio Radicale. Riccardo Arena saluta, come ogni martedì da cinque anni. «Perfino gli extracomunitari con la loro radiolina ascoltano Radio Carcere. Ogni cella diventa un centro partigiano, resistenza di uomini che anelano alla dignità. Radio Carcere come Radio Londra, quando all’ora giusta si ascoltavano notizie sulla guerra. Oggi come allora, se pur per motivi diversi, gli occhi di chi ascolta sono identici. Anche se sono occhi di chi sta nelle carceri. Sono occhi di chi è umiliato, vilipeso abbandonato». Cronache dal carcere Don Bosco di Pisa, Giuseppe, giovane detenuto racconta. «Nel carcere di Prato, Giuda si è impiccato alle sbarre della cella. Nel carcere di Sollicciano Barabba è deceduto nella notte dopo aver chiesto aiuto per ore...».
Ieri alla Camera è stato votato l’indulto. Sabato il provvedimento arriverà in Senato. «In carcere, in ogni cella ci sarà una grande fibrillazione. Adesso non è più possibile tornare indietro perché se ci dovessero essere sorprese dell’ultimo minuto sarebbero guai grossi là dentro. Nelle ultime tre settimane l’attesa per l’indulto è cresciuta enormemente», dice Arena.
«Mi trovo detenuto nel primo piano, stanza 1 del padiglione San Paolo, carcere di Poggioreale. Il Padiglione San Paolo è una specie di centro clinico qui nel carcere di Napoli. Questa lettera la sto dettando a un mio compagno di detenzione perché io non ho le forze per scrivere. Sono malato e quando mi devo muovere uso una sedia a rotelle. Di fatto sto a letto quasi tutto il giorno... Per le mie condizioni di salute dovrei ottenere una detenzione in ospedale ma in carcere diventa tutto difficile e i tempi terribilmente lunghi. Io sono esausto e non ce la faccio più, mi sento di essere arrivato alla fine». Carmine con l’indulto potrebbe uscire.
«Ho solo 19 anni. Purtroppo ho commesso un reato quando avevo 18 anni e mal difeso da un avvocato mi sono trovato in carcere senza benefici. Il mio primo periodo in carcere non lo dimenticherò mai. Avevo 18 anni e ero nel carcere di Bergamo. Mi hanno messo in un buco di cella di 7 metri quadrati, fatta per 3 persone. Dentro quella cella eravamo in 6 detenuti. Dormivamo, anzi vivevamo sui letti, che erano due file di letti a castello a tre piani. Per me era un incubo e ero terrorizzato. Erano tutti detenuti più grandi di me». M. Dal carcere dell’isola di Favignana.
«Siamo un gruppo di detenuti rinchiusi in una cella del G9 di Rebibbia. La nostra cella che potrebbe ospitare 4 detenuti ne contiene invece 6 e sono tantissime le difficoltà che dobbiamo affrontare ogni giorno. Spesso qui nel carcere di Rebibbia vediamo entrare le telecamere di varie emittenti ma gli fanno riprendere solo le celle sistemate e in ordine. Mai una telecamera entra in una cella che rispecchi la vera vita di un detenuto. Mai! Ecco, la nostra cella, la nostra vita è una di quelle che non vedrete mai. Siamo ammassati uno sull’altro». Enrico, Massimo, Carlo, Uajet, Cornell e Tudarei, sezione G9 carcere di Rebibbia Roma.
Voci dall’inferno, fatto di metri quadrati che non bastano e di celle che scoppiano. «La situazione, qui nel carcere di Bellizzi Irpino è sempre più grave. Ora siamo costretti a vivere in 6 detenuti dentro una celletta di 7 metri quadrati e non si può dire certo che stiamo bene». Vincenzo, da Bellizzi Irpino. «Non basta un atto di clemenza - dice Arena -. Occorre una vera riforma. Si deve fornire il giudice di più strumenti di pena, si devono prevedere nuove carceri dove non tutti i detenuti devono sottostare allo stesso regime detentivo». Per i poveri cristi e gli emarginati in carcere l’indulto, dice Don Sandro Spriano, cappellano da 17 anni del carcere di Rebibbia, non è «un atto di clemenza, ma di giustizia perché chi non è ricco è penalizzato non potendosi permettere una difesa sufficiente». Da Rebibbia potrebbero uscire 500 detenuti, su 2.300. «Si deve trovare una strada nuova per dare a chi esce dal carcere un’opportunità di integrazione, evitando che rientrino nel giro di una settimana», dice il cappellano. Da Roma a Milano. Monsignor Caniato è cappellano nel carcere di San Vittore da 42 anni, una vita. «Oggi più che un indulto arriva un indultino - commenta -: sono pochi i detenuti che ne beneficeranno rispetto al numero enorme di coloro che vivono dietro le sbarre, un livello di sovraffollamento mai raggiunto prima, bisogna chiedersi il perché».
«In nome del popolo italiano...clunch clunch». Nelle celle del carcere di Pisa, di San Vittore, di Napoli, si spengono le radioline. «A martedì prossimo». L’indulto potrebbe essere già stato votato anche Senato.
l'unità ha già iniziato la campagna denigratoria nei confronti di Di Pietro.
e dire che qualche anno fa da quelle parti era considerato il salvatore della patria.
L'Unione sta, nè più nè meno, facendo le stesse puttanate del governo precedente, cercando di dare loro una facciata etica e morale. Prima il rifinanziamento della missione in Afghanistan, da bravi servi degli USA, alla quale solo pochi coraggiosi senatori si sono opposti (almeno per un po'... SIGH!), ora l'indulto a corrotti e corruttori... ci vuole una rivoluzione in Italia per avere un governo decente? Mi rispondo da solo: sì!
Sulla questione indulto, in questi giorni, ho cercato di riflettere in base alle notizie che riuscivo a ricavare dalla rete, non avendo possibilità nè voglia, al momento, di leggere con continuità giornali italiani. Se ho ben capito il problema centrale della questione è che per far passare l'indulto occorre una maggioranza dei 2/3. Ne deduco che un voto favorevole di Forza Italia risulta indispensabile. E' anche logico pensare che in cambio del voto i berlusconidi chiedano di immettere Previti nel provvedimento.
Mi domando allora. se fossi stato un parlamentare della sinistra, come mi sarei comportato tenendo conto del fatto che, avendo potuto vedere di persona le condizioni ignobili in cui vivono i detenuti e ritenendo quindi assolutamente indispensabile non solo l'indulto ma anche l'amnistia come provvedimento di urgenza in una situazione così grave, e tenuto anche conto che, comunque, Previti e soci di galera vera non se ne faranno neanche un giorno? Sul piano ideale mi viene da vomitare al solo pensiero di votare un provvedimento di clemenza per personaggi del genere, ma sul piano pratico? Al di là delle solite invettive anti prodiane, anti dalemiane ecc. cosa si sarebbe dovuto fare per tirare fuori dalla galera, in quelle condizioni disumane, i veri poveracci, tenendo conto della attuale, REALE, situazione politica? Io una risposta sicura non l'ho ma mi piacerebbe che se ne discutesse.
cosa si sarebbe dovuto fare per tirare fuori dalla galera, in quelle condizioni disumane, i veri poveracci, tenendo conto della attuale, REALE, situazione politica?
Certamente nessuno indulto o amnistia, ma realizzare più luoghi di detenzione decenti e a misura di uomo.
A questo proposito mi piacerebbe sentire il commento di Luigi Morsello.
Un risultato in 3 mesi di governo l'hanno ottenuto, sia pur piccolo: non andrò più a votare per elezioni diverse da quelle amministrative.
So bene che ciò non sarà determinante, ma quel poco di apertura di credito che avevo deciso di concedere in aprile, è stato completamente inutile.
Aveva ragione Agnelli "in questo paese per fare cose di dx ci vuole un governo di sinistra"....
Ci sarebbero stati altri modi per aiurare i poveri cristi in carcere, ma ci sono troppe altri interessi da compiacere, quindi cortina di fumo con liberalizzazioni ("è l'inizio, poi si colpiranno i monopolisti") e poi si è visto come si è riempito il resto dell'attività parlamentare.
Quando riusciremo veramente ad incazzarci e a cacciarli.
Basterebbe copiare da altri stati (es. Spagna), invece questi sono sempre più bravi di tutti, e si legittimano da soli, con l'aiuto dei giornali di partito o di editori che per il proprio tornaconto hanno tutto l'interesse a lisciare il pelo dei loro politici.
Andiamo a vanti così, bravi tutti (ps il mio stipendio, già ripulito, è sempre lo stesso da anni, mi piacerebbe sapere quanto si sia rivalutato quello di parlamentari, giornalisti e se fosse possibile, quello delle varie categorie che possono evadere il fisco da sempre e che continueranno per sempre: nonostante il ns impegno, con questa gente non si andrà mai da nessuna parte!). Peccato, peccato, peccato!
Garp tu hai senz'altro ragione.
Ma perchè in nessuna televisione ho visto uno stronzo di cazzo di giornalista guardare schifani o cicchitto negli occhi chiedendogli: "Ma per lei cos'è la politica? Perchè senza l'inclusione dei reati finanziari e amministrativi non avreste votato? Non ve ne fotte proprio un cazzo della pelle dei poveracci? Vi accorgete che sulla pelle dei poveracci barattate l'intero concetto di legalità?"
Io avrei voluto vederli AMMETTERE questo.
Io avrei voluto anche qualcuno del centrosinistra dire: "Noi vorremmo aiutare i poveracci, ma Forza Italia si rifiuta se non includiamo anche i previti e i tanzi"
Io volevo vederli questi stronzi dirci in faccia quanto siano viscidi, schifosi, cani, vermi. Se non altro per vedere di nuovo la totale accidia del popolo italiano. Non ci sarebbe stata nessuna reazione.
Sono INCAZZATO, diobonino, tanto incazzato. E non è giusto!!!
Io andrò in piazza sabato mattina!
Caro Garp, la verità e che delle carceri e dei carcerati, quelli veri, i poveri cristi, non frega un cazzo alla stragrande maggioranza dei politici, così come non frega loro un cazzo di mettere a posto la "macchina della giustizia". Se la giustizia funzionasse veramente per la maggioranza dei "Signori" seduti in parlamento, ormai senza nessun vincolo reale con gli elettori, sarebbero guai seri e allora rimanga tutto campato in aria, un gran casino, e si utilizzino le vite abbandonate, bruciate dei poveri cristi per farsi belli, clementi, magnanimi e pararsi il culo perché, non si sa mai, a qualcuno domani possa verire in mente di disturbare i mafiosi, i corrotti, i corruttori, gli usurai, i criminali seduti in parlamento o ad esso collegati, non il solo Previti, purtroppo. E'la tragedia di questo sventurato paese.
no mauro, qualcuno l'ha chiesto, ieri sera a primo piano lo ha fatto la berlinguer.
e secondo l'autorevole opinione di cicchitto non è giusto fare una legge classista a proposito di giustizia, se indulto dev'essere che sia per tutti, per chi ha dieci spinelli in tasca e per chi ha rubato centinaia di miliardi mettendo in ginocchio centinaia di famiglie e in pericolo un paese intero.
e poi guai a chi parla di previti eh ? non v'azzardate ! :-(
bella risposta, se indulto dev'essere, lo sia per tutti: magari compresi toto 'u curtu e binnu 'u tratturi, perchè no?
bella gente questa, classista in ogni campo tranne quando si tratta di distinguere i delinquenti veri dai ladruncoli.
mauro, non è un caso che si sia votato il 28 luglio, nel silenzio dei media! proprio perchè non ci fosse nessuno a chiedere a schifani che razz In effetti, a pensarci bene, anche se fossimo stati a ottobre, chi lo avrebbe potuto chiedere? bruno vespa??
Porca miseria Davide, stavo per scrivere esattamente la stessa cosa... Mi sa che io e te su qualche questione finiamo anche per essere d'accordo! :)
Allora sì, dai tiriamo fuori anche Riina e Provenzano e, perchè no, Cutolo, così ci riorganizza ben bene questa nostra camorra allo sfascio...
sono contrario a qualsiasi indulto.
L'unica riforma da fare è quella di una giustizia rapida che consenta una difesa adeguata e il vaglio delle prove in modo da garantire sicurezza dei cittadini e garanzie dell'imputato.
Poi chi va dentro ci deve rimanere altro che poveracci.
Non mi fa pena un marocchino (o un italiano) che spaccia, la povertà non è un alibi per delinquere.
Questa dei 12mila poveracci versus pochi colletti bianchi (68 pare) è la più ignobile delle giustificazioni. Mentre i 68 in carcere non ci andranno mai più - senza contare tutti quelli che usufruiranno dell'indulto prima ancora di essere condannati, da Fiorani a Consorte, per esempio - quei 12mila, in larghissima misura, ci torneranno. Tra un anno saremo punto e a capo, con le carceri schifose come adesso e piene come o più di adesso. Accetto sin d'ora scommesse: nessun politico parlerà di questo tema la prossima estate, sennò dovremmo introdurre indulti a scadenze regolari. Siccome i 12mila sono soprattutto tossicodipendenti e immigrati irregolari è ovvio che la vera risposta al sovraffollamento sarebbero state la legalizzazione delle droghe (tutte) e l'abrogazione della Fini-Bossi. Per esempio. La cosa che mi ha disgustato di più però è stato l'elenco dei reati ESCLUSI: non potevo crederci, ma tra i reati a cui non si applicherà il provvedimento ci sono anche devastazione e saccheggio. In altri termini, chi ha fatto le lotte sociali e si è visto affibbiare anni, tanti anni di galera sulla base di prove deboli o inesistenti, come nel caso recente di Milano, resterà in carcere o ai domiciliari. Il centrosinistra, insomma, punisce chi ha lottato di più contro il berlusconismo e il neoliberismo e premia il voto di scambio mafioso, lo stupro et alia. Quanto all'osservazione di chi ha detto che mancano giornalisti capaci di far dire agli schifani a chiare lettere che loro non votavano se non si salvavano mafiosi, ladri e corrotti sono pienamente, totalmente d'accordo.
Cara Cristina, la Berlinguer avrebbe potuto fare a meno del solito teatrino mediatico, trito e ritrito. Povera Berlinguer chiede ancora a Cicchitto di spiegare, discettare mah, che pena! Avrebbe fatto meglio a parlare di scandaloso inciucio, di tradimento del programma da parte del centro-sinistra, di strategia antidemocratica per allargare la maggioranza senza il minimo rispetto degli elettori e del loro compito instituzionale e invece la solita buffonata della subordinata di turno. Che schifo.
Per Garp. Hai detto:
cosa si sarebbe dovuto fare per tirare fuori dalla galera, in quelle condizioni disumane, i veri poveracci, tenendo conto della attuale, REALE, situazione politica?
Primo: il problema non è "tirare fuori dalla galera". Se qualcuno è in galera, spiacente, ci deve stare. C'è finito innocente? Si devono trovare i sistemi (le leggi, cosa state in Parlamento a fare?) per evitare che un innocente possa finire in galera. O per tirarlo fuori se si dimostra che è innocente (ancora delle leggi, cosa state in Parlamento a fare?).
Ci sono persone in galera per leggi assurde (vedi clandestini)? Eliminate le leggi assurde, cosa state in Parlamento a fare?
Il problema vero è sicuramente la condizione di vita in galera. Ma allora si deve trovare il sistema per migliorare le condizioni di vita, non far uscire la gente di prigione! Magari investire qualcosa per le carceri? (questo potrebbe farlo, ad esempio, il governo, o sono lì solo per farsi vedere in tv?).
Si dice, ma ora i poveracci soffrono. Vero, che glie ne fregava al governo precedente? Nulla. Che glie ne frega a questo? Sempre nulla, ma si fa bella figura ad essere "perdonisti", mentre chi protesta è "forcaiolo". Bravo Bertinotti, che è riuscito nel capolavoro di perdere tutta stima e voti miei e di molti altri elettori. Invito tutti a leggere l'articolo dell'ineffabile Sansonetti su Liberazione (http://www.liberazione.it/giornale/060727/archdef.asp Incredibile pare scritto da Feltri su Libero!). Il trionfo dei luoghi comuni e della melassa perdonista italiota.
Conclusione: se non siete delinquenti siete fessi due volte, una perché non vi godete la vita, l'altra perché comunque la fareste franca, quindi...
Continuiamo così, a farci prendere per il c... ed esserne contenti.
Cristina, veramente la berlinguer ci ha provato?
E veramente cicchitto ha risposto in quel modo???
E' pazzesco. Ormai sanno che qualsiasi cosa facciano, si trovano davanti un popolo molle, che non reagisce!
Ragazzi www.pieroricca.org ci da appuntamento domattina alle 10.45 in cadorna.
Ci siete? Per una volta reagiamo, CAZZO!!!
cito garp:
"Se ho ben capito il problema centrale della questione è che per far passare l'indulto occorre una maggioranza dei 2/3. Ne deduco che un voto favorevole di Forza Italia risulta indispensabile. E' anche logico pensare che in cambio del voto i berlusconidi chiedano di immettere Previti nel provvedimento.
Mi domando allora. se fossi stato un parlamentare della sinistra, come mi sarei comportato tenendo conto del fatto che, avendo potuto vedere di persona le condizioni ignobili in cui vivono i detenuti e ritenendo quindi assolutamente indispensabile non solo l'indulto ma anche l'amnistia come provvedimento di urgenza in una situazione così grave, e tenuto anche conto che, comunque, Previti e soci di galera vera non se ne faranno neanche un giorno?"
prima di tutto mi unisco al coro unanime del miglioriamo le carcerie facciamone un luogo di recupero e non un parcheggio dove se ti va bene impari la professione del mafioso a puntino...
e seconda cosa, come gia ho avuto modo di vedere in giro, questo indulto, non solo riportera' i soliti noti alla ribalta e che incominceranno a straparlare di innocenza e giustizia fatta finalmente...ma ti rendi conto che hanno venduto per quell'indulto la salute di tanta gente, le cause con aziende che hanno danneggiato ambiente e persone, e sopratutto..ma quanti di quelli che stanno in carcere hanno fatto quel genere di reato??? finora c'era solo ricucci, ma si sta gia rifacendo rilasciando interviste su come l'amore della sua anna lo abbia salvato dal carcere (su "chi e'" attualmente in edicola) il resto sono tutti fuori...e ci resteranno, salvati in corner...
e questo lo chiami un buon compromesso?
svendere diritti fondamentali per il c**o di previti e soci..bell'affare questa sinistra...anche io sono incazzato con chi credevo mi potesse rappresentare..ma ora lo so..sono sempre stato un illuso
INDulto, INDindignazione ed INDecenza iniziano con le stesse lettere.
Siete sottostati alle angherie ed ai soprusi dei tassisti...
Avete rifinanziato tutte le missioni militari all'estero...
Avete approvato la vergogna dell'indulto...
Cadrete anche con in farmacisti e gli avvocati.
Non posso sopportare altro... per me si può ritornare nuovamente alle urne!
Sarebbe il peggio, mm, perchè con questa legge elettorale potremo di nuovo scegliere solo fra due coalizioni.
Il problema sono gli uomini, e fanno tutti schifo, e non possiamo votarli!
Alle urne per votare centrodestra? Sarebbe quasi un plebiscito, se il nanodimmerda decidesse di dare pieno fuoco alle polveri dei suoi media.
Tutto calcolato? Mah...
Quando la sinistra va al potere, le piazze come d’incanto si svuotano, il sole scalda bruciando dalle Alpi agli Appennini, i cittadini italiani sono felici come se il nuovo paradiso terrestre fosse giunto sulla terra.
La maggioranza ha votato con la scusa di svuotare le carceri per il sovraffollamento, ma a troppi sta sfuggendo, forse complice la guerra in Libano, le ultime goccie d’alcol dopo l’abbuffata mondiale, che pasato l'indulto , si è dato un colpo di spugna e sbianchetto anche ai reati di falso in bilancio, corruzione, reati fiscali e finanziari anche nei confronti della Pubblica amministrazione, che da anni occupano le prime pagine dei giornali, aiutando in un sol botto non solo i coinvolti dello scandalo Unipol, ma anche gli amici, degli amici, degli amici del centro destra.
Il ministro Antonio di Pietro si è autosospeso dal suo incarico, disgustato dalle manovre sottobanco che si stanno compiendo sopra la testa degli Italiani onesti, che stanno vedendo sfumare tante belle parole scritte nel programma della coalizione vincente.
C’è da chiedersi cosa avrebbero fatto le piazze italiane se una proposta l’avesse fatta a suo tempo La Casa della libertà?
Sicuramente avrebbero gridato allo scandalo, attaccando Berlusconi di voler salvare i suoi amici e di voler cancellare i reati contro la pubblica amministrazione, mandando in fumo il lavoro di magistrati, forze dell’ordine e quant’altro, pur di salvare come ha detto di Pietro “I furbetti del quartierino” & C.
Ma da dove nasce questa improvvisa bontà da parte del centro sinistra nei confronti del centro destra e in particolare a Forza Italia e UDC?
Sussiste forse un tacito accordo affinchè l’ex maggioranza sostenga in modo più o meno velato il rifinanziamento delle “Missioni Umanitarie Armate” in Afganistan, chiedendo però come contropartita la cancellazione dei reati finananziari contro la pubblica amministrazione, con un evidente sollievo anche da parte del centro sinistra, che si vedrebbe tolta le castagne dal fuoco cooperativo in un batter d’occhio?
La piazza tace, quella stessa piazza pronta a scendere a manifestare ad ogni piè sospinto, a riempire le pagine dei quotidiani di anatemi contro il centro destra, ma ora sembra d’assistere al cieco che guida lo zoppo, conducendolo chissà dove.
Ieri i media italiani, e non solo, si sono stupiti che il ministro Di Pietro sia sceso a protestare contro il suo governo, venendo additato come un esaltato, che insulta il piatto dove mangia, mentre invece, l’autosospeso ministro, ha fatto quello che l’etica dovrebbe portare tutti a fare: scendere assieme ai propri elettori, a fianco di coloro che gli hanno dato il voto e la fiducia, affinchè il parlamentare prima, e il ministro poi, rispondesse in prima istanza alle aspettative dei cittadini.
Ormai si è superata ogni soglia di pudore, ogni soglia di etica infranta, in nome di cosa? Dell’interesse dei poveri diavoli rinchiusi nelle patrie galere che senza uno straccio d’avvocato rinomato sono dimenticati, oppure si deve badare anche se si parla degli interessi degli italiani, agli affari della propria bottega, del proprio piccolo giardinetto infestato di cavallette, zecche e frutti avvelenati?
Per i prossimi cinque anni, è probabile che non ci saranno manifestazioni di piazza, è prossibile invece che in caso di proteste come quelle degli allevatori di Vancimuglio verranno inviati i celerini a disperdere i padroncini che blocccano la viabilità.
Possibile che la classe operaia e quella intellettuale tacciano per servilismo e piaggeria? Tutti sono spariti in questo assolato fine luglio. I girotondini hanno il mal di testa, i grandi sacerdoti laici che scaldavano le masse con i loro strali, ora sono rintanati sotto i condizionatori d’aria a boccheggiare, mentre in sordina avviene di tutto ed il contrario di tutto.
Dov’è quella sinistra che aveva il coraggio di gridare tutto il suo disgusto, quella sinistra che idealmente doveva essere vicina alla classe lavoratrice? Quella sinistra ora si è rinchiusa nel salotto buono della borghesia, nei piani nobili della pubblica amministrazione, ordinando ai sindacati di tacere, ordinando forse alla base di non alzare la testa e non disturbare il grande manovratore, perchè altrimenti il già debole governo avrebbe bisogno delle bombole d'ossigeno per sopravvivere alle spinte distruttive che provengono sin dal primo giorno dal proprio interno.
Non si vorrebbe che si arrivasse a rimpiangere il centro destra per sentire la voce della piazza, che si arrivasse a ripiangere il passato governo, che nella sua liberalità lasciava che le piazze si riempissero, mentre in questa nuova libertà, gli slogan non si scandiscono, e l’assordante silenzio che si leva in questi giorni per l’ennesimo mercimonio ai danni della democrazia che si sta giocando sulla testa e sulle spalle degli italiani, sarà pagato da molti a beneficio ancora dei soliti pochi che amano le prime pagine dei giornali sono quando le azioni crescono, ma quando crollano, trascinando gli ignari risparmiatori verso il baratro, preferiscono un silenzio distaccato lontano dagli ex amati giornalisti che fino al giorno prima imperversavano pronti ad accogliere ogni ansimo, facendo pendere dalle loro labbra gli ignari risparmiatori di centro sinistra e centro destra gabbati, impoveriti e ora sbeffeggiati e derisi.
Tanto paga sempre pantalone!
ha capito subito una simpatica testa di cazzo del mio quartiere, un argentino (ho detto argentino) che fa il custode di un palazzo per 500 euro al mese senza alloggio e che esulta da due mesi e mezzo per la vittoria di Letizia Moratti + "sole capovolto".
ha capito tutto perché in effetti qui pigliano tutti per i fondelli lo sfigato vero, quello che una volta si sarebbe detto "il proletario", che per una paga decente poi campa:
- delle mazzette causate dal fatto che il condominio, che non spende per lui i soldi, ne mette sempre di più in nuovi rutilanti sistemi di sorveglianza (là manca solo che il parcheggio lo sorvoli la Nato!!!),
- però i posti macchina a "chi lavora sul serio" servono un casino, e quindi si guadagna a gestirli diciamo "senza tecnologia",
- e dai proventi di una puttana giapponese, un'altra che "lavora sul serio", altro che l'ingegnere di 'sti cazzi che ha tempo per iscriversi al comitato di quartiere, per litigare con tutti quanti e per ideare chiusure sofisticate.
adesso, 'sto qua che non vota nemmeno in Italia, passerà a esultare per Pastella, meraviglioso.
Carolina