Mi rimane oscuro il pensiero e la posizione di Davide Corritore. Sono deluso e allibito.
oberon: a me invece è molto chiaro, ed è un pensiero che condivido. Riassumiamo quanto è successo ieri.
Il consigli è stato appeso per tutto il giorno alla presenza dell'opposizione, la maggioranza non c'era. Sono state votate varie cose, poi è arrivato il documentone. A quel punto l'opposizione ha chiesto un segnale di gratitudine alla Moratti. Lei l'ha dato, a modo suo, l'opposizione l'ha reitenuto insufficiente ed è uscita. Ovvero: ora letizia farà un cazziatone ai suoi, che arriveranno in aula, voteranno il documento e chi s'è visto s'è visto. Tanto la giunta non cade certo su una cosa del genere.
Se l'opposizione avese seguito l'esempio di Corritore, dopo il voto avrebbe potuto fare una bella dichiarazione unitaria vantando il proprio senso di responsabilità e tirando una bella frecciata ai colleghi di destra. In più, avrebbe aperto un credito - ancorché virtuale - con la sindaca, facendo al contempo fare una figura da peracottari alla maggioranza.
A me sembra che la soluzione B sia di gran lunga il più pragmatico e utile. E credo che la scelta di Corritore sia stata di gran lunga più sensata di quella dei suoi colleghi.
Aggiungo una cosa: a me pare che l'opposizione non abbia capito che Moratti non è Albertini. Qui ci troviamo di fronte a una persona intelligente, sicura di sé, ricchissima, potentissima, con una sua coerenza che io posso trovare deleteteria, ma che è evidente e innegabile. Albertini ha fatto il sindaco su ordine di Silvio, per sistemarsi, Letizia lo fa perché - a modo suo - ci crede. Quindi le tecniche di guerriglia efficaci con il sindaco in mutande secondo me con la sindaca petroliera sono destinate a fallire. Spero che la schiera di navigati politici che siede in consiglio comprenda la differenza. Altrimenti rischiamo 5 anni di uscite dall'aula. E comunque Letizia impara subito, vedrete che la prossima volta i suoi ci saranno, eccome.
La sindaca non ha maggioranza. La sua lista è stata un flop. Se non vogliamo che riservi a Milano il trattamento che ha messo in crisi l'istruzione in Italia, bisogna essere più decisi.
Corritore lo stimo e l'ho votato. Vorrei che mi rappresentasse, senza fare da suporto alla Moratti in assenza di concrete contropartite.
oberon: ripeto, non cambiava nulla. La giunta non cade, la Moratti la maggioranza ce l'ha quando occorre sul serio. E' molto meglio essere pragmatici, fare opposizione dura solo dove ha davvero senso e aprire crediti dove vale la pena di farlo. I temi su cui lottare non mancheranno, traffico, aria, trasporti, eccetera. Cominciare subito impattando vuol dire chiudere ogni possibilità di dialogo. Dieci anni di Albertini e di opposizione inetta e inutile dovrebbero averci insegnato qualcosa.
Caro Oberon, sono persona di contenuti.
Noi dell'opposiozione siamo stati per tre ore a proporre e fare passare emendamenti sulla questione in discussione (Piano Generale di sviluppo). Abbiamo fatto passare ad esempio l'impegno a studiare agevolazioni per lo sviluppo dell'energia solare negli edifici. E ancora l'impegno a studiare con il Provveditorato formule che consentano e incentivino l'uso delle palestre scolastiche a favore delle società sportive di quartiere. E ancora abbiamo strappato l'impegno a discutere in una commissione la questione del voto agli immigrati per le prossime circoscrizionali. E altro ancora. Insomma, abbiamo ottenuto migliorie. Tutto ciò e successo in tre ore, mentre il centro destra non aveva mai avuto il numero legale (e quindi avremmo potuto abbandobnare l'aula e far sospendere il tutto).Non l'abbiamo fatto perchè volevamo migliorare il documento. Perchè allora, mi sono chiesto, abbandonare l'aula dopo gli emendamenti prima del voto finale sul piano?Solo per mettere un pò di bastoni tra le ruote alla maggoranza? Allora potevamo farlo prima, considerando che nelle precedenti tre ore il centro destra non aveva mai avuto in aula consiglieri a sufficienza.
Ho proposto allora, prima della votazione, e la cosa è stata accettata dal centro sinistra, che si chiedesse al sindaco di venire in aula e di dare pubblicamente atto al centro sinistra della sua collaborazione attiva. Il sindaco è venuto, ha ringraziato il consiglio e anche la minoranza. Tale discorso è stato ritenuto insufficiente dai consiglieri del centro sinistra, che hanno deciso allora di abbandonare l'aula. Io ho invece deciso di rimanere per coerenza, perchè non ritenevo giusto vanificare un pomeriggio di proficuo lavoro. Un pomeriggio nel quale non avevo visto porgere da parte nostra alcuna stampella al Sindaco, ma solo migliorare concretamente alcuni aspetti del piano di svuluppo. Io credo fermamente nell'opposizione costruttiva, nell'interesse di comunità.Per questo sono rimasto dentro, anche per rispetto verso l'impegno che avevamo tutti dedicato al lavoro effettuato
Bravo davide. Fatti non parole è quello che serve.
A inizio mese avevo già scritto qualcosa su questo argomento: "..... un ragionevole accordo è meglio dello scontro..... per molti campi della gestione corrente (chessò, la neve da spalare o la lotta alle zanzare, su cui Albertini non brillava) e per altri che interessano un area metropolitana più vasta del limite comunale (il ticket o le misure antismog). Molto più cauto sarei sui grandi progetti, ove contrastano due visioni diverse di città e, soprattutto, dove c’è odore di soldi: contrattazione non vuol dire inciucio, non deve voler dire spartizione.
In generale, il “muro contro muro”, la ricerca del rallentamento e persino della paralisi amministrativa, protratta per cinque anni, non mi sembra un bene per la città. Scartarlo del tutto? Se la maggioranza si sfaldasse, .... allora il “muro” potrebbe essere la spallata giusta".
Perdonatemi la autocitazione, ma mi pare che si applichi perfettamente al caso concreto. Un "bene!" per Corritore.