«Ma da domani chi si occuperà dei 12mila che escono dal carcere?»
«Il problema non è se includere o meno nell'indulto anche i reati finanziari, il ragionamento da fare è un altro: noi vogliamo una società vendicativa o che dà un’altra possibilità?». Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino, è dal 1970 che lavora con i carcerati, e nella sua comunità ha accolto anche il pluriergastolano Piero Cavallero. Da anni Olivero chiede l’ indulto e, dopo la bagarre scatenatasi sul testo approvato alla Camera, fa il punto: «La questione non è il provvedimento in sé, ma la logica che sta alla base. Noi vogliamo un'Italia che dia un'altra possibilità a chi ha sbagliato». Anche l'esperienza carceraria, quindi, «deve essere adeguata. In modo che quando esci, sei cittadino a pieno titolo. Altrimenti è una presa in giro, solo un entrare e un uscire». Perché è questo il futuro che, altrimenti, si prospetta alle 12.000 persone che, con l’indulto, torneranno in libertà. Senza tetto né lavoro, la salvezza è l’inserimento in comunità, ma «molte sono al completo, mancano le persone, le strutture. Stasera, solo a Torino, noi daremo da dormire a 300 persone». Finora, infatti, non si è parlato di provvedimenti che si prendano carico del futuro dei 12.000: «La politica si deve fare delle domande. Altrimenti tra 6 mesi torneranno di nuovo tutti dentro». Una sola la soluzione: «Se questo governo avesse coraggio, dovrebbe cambiare tutta la struttura giudiziaria e penitenziaria. Che cos'è il carcere? In teoria, la Costituzione, che tanto si è difesa, dice che le condanne non devono essere punitive, ma rieducative».
ho capito. ma son due cose diverse. sulla Giustizia son decenni che bisogna far qualcosa anche perché siamo pluricondannati dalla Corte di Giustizia dell'UE per vari aspetti sia giudiziari che carcerarie. questo indulto invece riguarda molto i politici e poi il cittadino che non commette reati e che si trova in un mondo invivibile: perché è preso per il naso dai politici, perché ha a che fare con furbi dal mattino alla sera, perché non capisce più se la certezza della pena esista ancora... etc... etc... etc...
Carolina