Caro socialista. non ti preoccpuare. da me non avrai insulti ma rispose pacate. Comincio dalle cose su cui sono d'accordo con te. Escludere classi di reati anche a me sembra una sciocchezza. Se il problema é il sovraffollamento, ed il criterio é l'anzianitá in prigione lo sconto dovrebbe valere per tutti.
Questo come promessa ipotetica perché per altro io non vedo le condizioni per fare sconti a nessuno. Nel tuo elenco delle motivazioni che gustificano il carcere (e la pena in generale) ne annoti una che poi secondo me sottovaluti ed un altra la ignori completamente.
In tema di deterrenza. É curioso che prima, quando i reati succedono gridiamo tutti all'incremento delle pene e poi quando ci sono i condannati diciamo che tanto non serve la pena al fine di deterrenza. Sono d'accordo con te che la deterrenza non funziona alla Becker 68, ma addirittura dire che non ha effetto...
poi dimentichi il valore espressivo della pena. Ma vorra dire qualcosa oppure no quella pena per le vittime? e per la societá in generale? Nessuno pensa che la pena debba vendicare la vittima, ma certo la vittima e la societá si affidano al valore espresso da una condanna. 10 anni di galera indicano una gravitá. 5 una gravitá piu bassa. 3 con i domiciliari un altra ancora. Negare che ci sia valore espressivo equivale a dire che avremmo semplicemente potuto multare tutti per i loro reati invece di mandarli in carcere. ci avremmo guadagnato. Ed allora perché non diamo un multa salatissima agli omicidi invece di mandarli in carcere? perché quella sanzione sgnifica anche qualcosa per noi, per il senso di giustizia della nostra coumunitá. Davanti ad un indulto, uno pensa che forse il suo senso di giustizia é stato ancora una volta ingannato.
Terzo, tu dici che l'indulto risolve il problema del sovraffollamento. Non é vero. lo risolve per ora. per oggi. da domani le carceri torneano a riempirsi ad un ritmo superiore a quello a cui si svuotano e il problema si ripresenterá a breve. Che soluzione é questa? La solita pezza all'italiana. Per tappare il buco invece, bisogna fare queste cose, in alternativa o assieme a) costruire piu carceri b)depenalizzare i reati c)riformare le procedure. Con la prima misura si adeguano le carceri al numero dei carcerati. Con le altre due si adeguano i carcerati alle dimensioni delle carceri. Poi ci sarebbe anche l'educazione civica per ridurre il numero di chi delinque tout-cour.... ma questa é un altra storia.
in ogni caso, in un paese serio, l'indulto si fa dopo aver preso questi provvedimenti. non prima di averne nemmeno parlato.
Anch'io sarei stato favorevole all'indulto, non perchè i delinquenti lo meritino ma perchè lo stato pare che al momento non sia in grado di garantire ai detenuti un'esistenza degna di un essere umano.
Pertanto occorre mettere subito mano alla riorganizzazione del sistema penitenziario.
Circa l'attuale indulto e con la premessa di cui sopra mi pare evidente che la responsabilità totale è della Banda Bassotti della destra che HA PRETESO l'inserimento dei reati di carattere finanziario e simili perchè ne avessero beneficio i compagni di merende; quindi se la sinistra avesse proposto l'indulto senza l'estensione ai reati finanziari e questo non fosse passato sarebbe stato di tutta evidenza, di fronte alla nazione, la SUA UNICA RESPONSABILITA'.
Purtroppo questa sinistra NON è sinistra ma mi pare peggio della destra. Io ho sempre votato Bertinotti (ad eccezione dell'ultima volta che ho preferito Di PIETRO) ma certamente non andrò più nemmeno a votare se Di Pietro non dovesse essere candidato.
In aggiunta vorrò vedere che cosa succederà con la marea di delinquenti che verrà messa in circolazione. Vorrò vedere quando ci scapperà il morto in rapine, scippi, sequestri e simili. Tutta questa gente rimessa in circolazione anzitempo che dovrebbe fare se non delinquere di nuovo per vivere? E' vero che ai padroni dell'italia non gliene può fregare di meno: girano con le scorte pagate dal popolo!
Grazie Bertinotti, Diliberto e compagni!!!
che strano! ci son persone di sinistra che proprio lo sono per le "strane" necessità di chi ha bisogno di un contesto legale in cui muoversi. un po' prosaiche rispetto a cose come le amicizie (di Berlusconi o di altri) e rispetto al mirabile volo pindarico in cui l'Italia è specialista: far ricomprare al cittadino diritti che aveva - gratis poi - dicendo che così si aiuta il povero stato che non ce la fa a essere adempiente... e chiudere gli occhi sul fatto che nella partita di giro si trovano un mucchio di affaristi dei più vari tipi interessati ai soldi del popolare business "sopperire o fingere di sopperire alle magagne dello stato" (talvolta peggiorandole anche, altrimenti poi i cordoni della borsa rischiano di chiudersi e che fai??? :-D).
Carolina
paolo non avevo dubbi sulla tua ricerca di scandagliare il problema fin nelle più profonde anse , il tuo percorso lo conosco , è la volontà di voler capire senza lanciare facili anatemi nè cadere nella facile tentazione di mettere su una pietra sulle colpe e gli errori della politica del centro sinistra.
lo riconosco perchè è lo stesso percorso che cerco di fare anch'io per non cedere nella facile tentazione del qualunquismo assolutorio" ma del che me ne frega tanto non cambia niente, tanto sono tutti uguali" .
proprio perchè avverto simile tensione e ricerca di comprensione che dirò tutti i limiti che questo problema dell'indulto mi sta provocando.
ieri a torino, sono andata in piazza castello dove alcuni promotori del no all'indulto del blog di grillo si erano dati appuntamento, era circa otto persone, tutti elettori del centro sinistra, volantinavano e trovavano consenso tra i passanti di piazza castello e via roma , zone focali e centrali di torino, il cuore della borghesia della città, ho visto con i miei occhi un assessore della margherita venire personalmente a chiedere il volantino per leggerselo, molti passanti dicevano di essere contro l'indulto finanziario, le mie conclusioni sono state nell'ordine la gente non voleva questo indulto ma non ha organizzato nessuna protesta.
siccome so perfettamente come si svolge un'organizzazione di una protesta mi chiedo , pur accettando come tu dici che i parlamentari debbono agire secondo la propria coscienza, come può il cittadino far pervenire in parlamento la propria?
ieri ho capito che in italia manca quel tipo di protesta tipicamente anglosassone che fa sì che metta in movimento la protesta di migliaia di persone, guerra in vietnam, sacco e vanzetti, proteste dei reduci o dei genitori americani sulla guerra in iraq, noi italiani non sappiamo organizzare una protesta trasversale senza che non sia organizzata dai partiti o dai sindacati, anche se il tema dell'indulto ci divide, prova ad immaginare con questa legge elettorale, dove ci sono politici che non sentono alcun dovere verso l'elettorato come potremmo per qualsiasi altro tema organizzare un atto contestatorio civile, democratico, e visibile qualora si dovesse andare contro scelte di governo o parlamentari diverse dal tema all'ordine del giorno oggi.
il problema del consenso all'indulto pone anche questo problema della rappresantività che contrariamente al passato comincia ad emergere solo ora, fino a poco tempo fa la ricerca del consenso passava anche dall'analisi della risposta del consenso, ti ricordo la legge sull'aborto, divorzio, e delle cellule stamminali, la paura che l'elettorato non cogliesse la linea dei partiti proponenti era un forte deterrente per la proposta politica, perchè oggi a fronte del rifiuto popolare(il sondaggio della repubblica e i mille forum e blog ne sono un piccolo esempio) il centro sinistra ha dribblato e non ha tenuto conto dei suggerimenti di caselli e d'ambrosio se non già degli elettori.
se questa scelta segna il passo di un nuovo cammino del centrosinistra slegato dai particolarismi demagogici e populistici mi trovo d'accordo con quanto da te illustrato, ma se fosse l'avvio di una sorta d'impunità nel riconoscersi in una elitè aristocratica del funzionarato di partito comincio a tremare.
perchè a tale potere posto su un piatto della bilancia manca sull'altro piatto della bilancia
iol giusto peso che equilibrerebbe l'eventuale abuso , l'abitudine di saper e potere organizzare il dissenso senza dover far parte obbligatoriamente di un partito , di un sindacato , o di un'organizzazione religiosa potente come quella cattolica qui in Italia.
mi scuso per la lungaggine , maria.
Caro socialista: non ci siamo.
Non ci siamo proprio.
Io mi immagino (non posso saperlo) quali siano stati i passi per giungere alla definizione dell'indulto.
1- Si vede che c'è affollamento
(1bis- Ci si dovrebbere chiedere com'è possibile, e cercare di combattere la delinquenza alle radici, con l'educazione E CON L'ESEMPIO, ma questo è un altro discorso)
2- Si cerca di capire quali sono i reati con maggiore incidenza nella popolazione carceraria
3- Immagino un lavoro da ragioniere, si valuta il rapporto qualità/prezzo (Ci sono 3000 rapinatori, cosa succede se li rimettiamo in libertà? Ci sono 3000 omicidi, che succede se li liberiamo?)
4- Immagino un lavoro da fattucchiera (dei rapinatori che rimettiamo in libertà, quanti si troveranno di nuovo qui a breve? e degli spacciatori? e dei truffatori?) per evitare che si sia di nuovo in emergenza nel giro di sei mesi.
Ora, anche ammettendo che il ragionamento sia forzosamente semplicistico, quello che non capisco, ma proprio non riesco a capire, è perchè dobbiamo accettare una classe politica (forza italia) che subito vede un possibile guadagno da questa situazione. Una forza politica che fa del BARATTO la sua unica ragione di vita. "Cosa ci possiamo guadagnare?" Ecco che passa sempre e comunque il principio del profitto PERSONALE: di nuovo il conflitto di interessi. Ovvio che se hai una coalizione politica cresciuta su faccendieri, truffatori, evasori fiscali, corrotti e corruttori (persino di giudici), e di mafiosi ogni scusa è buona per batter cassa.
E' anche ovvio che di fronte a una maggioranza richiesta dei 2/3 la sinistra debba anche cedere al ricatto, ma io non lo accetto. Sono libero di non accettare questo scambio osceno? Ci vorrebbe di nuovo Lutero: qui si tratta la vendita delle indulgenze, solo che ci si gode l'acquisto in questa vita, non nella prossima.
Ti spiego perchè, io non lo accetto.
1- Perchè la gente (e i carcerati) si potrebbero domandare: ma chi permette cosa? Sono i detenuti liberi il prezzo da pagare per ottenere una legge più uguale per i ricchi, o sono i ricchi in libertà il prezzo da pagare per una soluzione della situazione dei poveri cristi?
2- Perchè solo porsi questa domanda è indice di totale sfiducia nella giustizia, nella legalità, nella classe politica.
3- Perchè l'idea che passa è: se rubi perchè hai fame, perchè stai male, perchè vivi male, allora in galera ci vai. Ma se tu punti in alto, se tu rubi TANTO, a tanti, se sei potente, se hai amicizie che contano, allora in galera ci passi giusto per un giro, come a monopoli. Victor Hugo avrebbe la pelle d'oca, perchè qui si rovescia anche la pietà umana.
4- Perchè non è giusto che da 80 persone piene di soldi da fare schifo debbe dipendere una vita in condizioni umane per 20000 diseredati.
5- Perchè "grandi poteri danno anche grandi responsabilità" (spiderman docet), e io voglio uno stato in cui si usi la mano leggera e la comprensione con i "miserabili", e il pugno di ferro con i ricchi. Perchè se con uno stipendio da parlamentare (o da finanziere, o da amministratore delegato) RUBA e infrange la legge, vuol dire che non ha capito niente. Che non sa cosa voglia dire accontentarsi, godersi quello che si ha, la felicità di aver ubbidito a dei principi etici e morali, l'onestà, la meritocrazia, il valore, l'intelligenza. E se poi la fa franca, il messaggio che passa è il vialibera: viva la furbizia, e se finisci in galera è perchè non sei abbastanza furbo, abbsatanza ricco, o abbastanza amico di amici.
Io non voglio questo mondo, e sogno una classe politica che pensi agli altri. Che sia onesta e responsabile. Che lavori per il bene comune. Io, così, non ce la faccio più. Io in questa italia mi sento solo.
mauro un parlamentare in genere non ruba per alzare il livello e il tenore della sua vita privata quello avviene dopo, s'inizia a cercare accordi sottobanco già solo con un piccolo mandato, una cacchiatella qualunque , ti serve per creare il reticolo di alleanze e conoscenze che ti darà la possibilità del salto e di salire gradino dopo gradino la scala dirigenziale e poi così via.
c'è chi non accetta e continua la sua strada faticosamente e lealmente, c'è chi machiavellicamente ne fa mestiere.
a destra quanto a sinistra, solo che un tempo il controllo dei partiti era tanto forte che si poteva isolare chi abusava del potere concessogli, oggi sta sfuggendo tutto di mano, per stare al passo con l'economia mondiale ed entrare nel giro della politica internazionale probabilmente molti compagni hanno forzato le cose e spinto l'acceleratore per bruciare il terreno ad una certa finanza e imprenditoria, servono soldi per fondare un partito e fare politica, s'incomincia così, magari per necessità, ma poi chi è in grado di fermare il troppo e l'abuso?
maria
... nel frattempo, Sherlock Holmes annuncia clamorosamente il proprio divorzio da Watson, accusandolo di contiguità. I fan di Conan Doyle sono in subbuglio, peraltro complicato da inediti tafferugli con gli estimatori di Harry Potter. così nei prossimi giorni il dibattito interno e internazionale sarà monopolizzato dalla questione se sia il caso di predisporre servizi di scorta, a Watson, a Holmes o a tutti e due. Stroncato per tempo un tentativo di depistare le indagini riproponendo un'inedita rivalutazione del caso di Pillitteri incazzato coi tranvieri. Il futuro della letteratura è più importante.
Carolina
Per la prima volta in vita mia sono d'accordo con un socialista :)
Garp, attento... :-))) s'inizia con uno spinello.. :-))), si passa a Ernesto Calindri... e si finisce nell'Internazionale... :-)))
Carolina
a me fa senso una sinistra che pur di concedere uno sconto di pena ai colletti bianchi (che NON sono in carcere) strumentalizza le sofferenze di migliaia di detenuti comuni.
e mi fa anche abbastanza schifo che questo non sia stato ancora ben compreso da chi si spertica da giorni e giorni sulla sinistra "giustizialita e forcaiola", andassero a fare in culo tutti quanti, compresi quei figli di puttana che ci hanno costretto a fare 'sti dibattiti di merda.
scusate i francesismi ma quanno ce vò, ce vò.
ci sono gli sfruttatori
e ci sono gli sfruttati.
i secondi fanno talora mostruose cazzate:
uccidono, stuprano e rapinano
ed invece di essere aiutati (uno che uccide e' sicuramente qualcuno che ha grossissimi problemi relazionali) vengono messi assieme come polli in batteria a coltivare odio senza poter far nulla tra 4 mura. inoltre vengono messi a contatto con polizia e guardie carcerarie, persone che, intrise di mortifera cultura fascista, dovrebbero evidentemente essere rieducate alla vita. il risultato e' un aumento dell'insicurezza sociale, degli sbandati e del dolore.
i primi, gli sfruttatori, hanno modo di danneggiare la societa' in modo molto piu' sistematico e totale. i morti nei cantieri, tanto per dirne una, sono infinitamente di piu' dei morti per rapina. o rubare a migliaia di pensionati adesso fa figo?
i primi, a differenza dei secondi, si sono fatte le leggi tagliate su misura. praticamente non finiscono mai dentro.
quelle rarissime volte in cui questo potrebbe succedere, ecco che miracolosamente spuntano i 'garantisti'.
l'amnistia va benissimo.
ma non dimentichiamoci che, a differenza dell'indulto, se estesa a previti questa ce lo porta dritto dritto in parlamento.
previti dovrebbe invece essere rieducato in un laogai: un sano ambiente di lavoro coatto a contatto con brave persone che gli insegnino il valore dello sforzo collettivo, del bene comune e dell'impegno verso gli altri.
nel 36 gli anarchici hanno aperto in spagna tutte le galere. ma gli sfruttatori li mettevano al muro.
mi sembra che ora la distinzione di classe sia un tantino venuta meno nelle coscienze (debitamente sedate dalla tv, che sembra aver preso posto della religione in senso marxiano), ma che sia viva e vegeta nella legislazione. che continua a essere classista.
caro socialista, quello che tu trovi 'incostituzionale' (e potresti aver ragione) io lo trovo inaccettabile per la coscienza.
Molto interessanti i vostri commenti! Vi confesso che mi mettono un po' a disagio: li leggo con avidità, subito la mano, come per riflesso pavloviano, scatta verso il mouse:
- Tonii, sono d'accordo con te su questo, su quest'altro no..- Matteo, la funzione espressiva della pena non mi convince... - e Mira e mauro e....
Ma mi trattengo: forse altri 7000 lettori di OMB non son così interessati ad un dibattito approfondito fra di noi. E' per questo che non Vi rispondo, non certo per disattenzione o disinteresse, volevo che lo sapeste. Grazie a tutti
Paolo rispetto molto la tua riflessione, che mi sembra ben formulata ma soprattutto distaccata da quegli impulsi emotivi di rigetto che questo indulto ci ha provocato.
Vorrei solo fare una riflessione quando parli della opportunità di escludere o meno alcune classi di reati. Sono parzialmente daccordo con te. Si potevano fare delle scelte. Cosi come si è scelto di non concedere l'indulto per la detenzione di sostanze stupefacenti (esempio), si poteva scegliere di non premiare certi reati che riamandano dritti ad una certa cultura mafiosa di cui troppo poco si parla e che invece a mio parere è una delle emergenze gravi della nostra società. Ti accorgi che nessun rappresentante politico pronuncia mai correntemente la parola mafia se non in circostanze particolari?? Mi riferisco al voto di scambio ad esempio. Chi non vive queste situazioni davvero non sa il grave danno che questo provvedimento ha fatto.
Il rapinatore che citi tu, è un criminale certo, ma il suo reato non si inserisce come modo di fare nella cultura o nella mentalità di un popolo. Il voto di scambio si. Premiarlo ha significato buttare al vento molte battaglie in nome di una società civile. Che ne pensi?
carcio (da un'isola bellissima)