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Alberto Biraghi
Fedrighini: no all'opposizione a prescindere
«Tra cinque anni, a chi mi chiede cosa avrò fatto in Consiglio, vorrei poter dire cose concrete, non che ho fatto mancare il numero legale». Ha cominciato Davide Corritore, con la decisione di
restare in aula in occasione del voto sul piano quinquennale (una precisa volontà di fare opposizione costruttiva, non a prescindere, con l'obiettivo di ridare valore al consiglio e portare contenuti, ribaltando il modello Albertini che ha portato la città al collasso). Ieri ha continuato Enrico Fedrighini (noto per il libro-inchiesta su
Moby Prince), che non ha avuto dubbi a elogiare la decisione di Letizia Moratti di far suoi gli emendamenti dei verdi per l'esportazione delle isole ambientali in periferia. Dopo un decennio di opposizione tanto (apparentemente) intransigente quanto (sostanzialmente) inefficace, gli ousider stiano cominciando a proporre un modello nuovo di confronto politico, basato sul dialogo. Se riusciranno a farlo senza cadere nel tranello dell'inciucio, il vantaggio per la città potrà essere enorme. Un argomento, questo di "come fare opposizione", su cui sarà interessante aprire un dibattito.
Le parole di Fedrighini, sintetizzate da Corsera e varie agenzie: «Bravo sindaco. Ha annunciato e scritto che sarà abbandonato il Modello Milano con la visione ombelicocentrica della città, dove solo il centro storico va tutelato dall'assedio del traffico. Letizia Moratti ha accolto un nostro emendamento al Piano Generale di Sviluppo, facendo proprio il progetto di esportare le isole ambientali in periferia. Così facendo, ha davvero dimostrato di voler voltare pagina. Le proposte dell'opposizione vengono valutate, è stato approvato un principio che nei dieci anni della giunta Albertini era stato deriso e cioè la centralità dei quartieri periferici per risolvere il problema dell'inquinamento e del traffico. Spero prevalga questo spirito di lavoro. Il risanamento ambientale di Milano è nel suo programma, c'è gente che lavora a questo tema da decenni, non c'è niente da inventare solo da realizzare. Questo significa inciuci e consociativismo? Le divisioni in maggioranza hanno ridato centralità al Consiglio su questioni di pubblico interesse, e fatto emergere un nuovo tipo di consociativismo al contrario: quello di chi rimpiange immobilismo e sfere di influenza che non esistono più»
30.07.06 20:01 - sezione
milano