Dopo le porcherie di questi ultimi giorni mi ritornano alla mente i versi di questa vecchia canzone.E' vero sogno una Locomotiva che si scaglia contro questi bastardi traditori e li faccia fuori tutti!!!!!
La Locomotiva
Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli...
Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch' esso un mito di progresso
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti...
E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite..
Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali,
parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria e illuminava l' aria
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia...
Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione,
un treno di lusso, lontana destinazione:
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori,
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori...
Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione,
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore:
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore...
E sul binario stava la locomotiva,
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno...
E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto.
Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura...
Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta,
nessuno immaginava di andare verso la vendetta,
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
"notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno..."
Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria:
"Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!"
E intanto corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice,
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice,
della grande consolatrice,
della grande consolatrice...
La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta...
con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava,
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo:
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava...
Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva, come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia!
Francesco Guccini
Intanto il fratello del “Massimo” (Cac-ciari) ha deciso di rimanere a godersi gli emolumenti del deputato. Ha dichiarato che è soddisfatto perché “la Camera ha riconosciuto il suo dissenso”, dato che, com’è prassi del tutto normale, ha respinto le sue dimissioni. Non avevo alcun dubbio su come sarebbe finita la vicenda, pur se non ho voluto anticipare previsioni sul comportamento di questo “eroe dei nostri tempi” per non parere sempre ipercritico e diffidente. Comunque non ho dubbi sul tipo di opinione che avranno le (poche) persone di “sinistra” ancora dotate di cervello e di un minimo di pulizia morale.
scusate un attimo a qualcuno di voi hanno rubato l'autoradio???
perchè il giustizialismo di sinistra mi va bene basta che non si confonda con il qualunquismo!!!
vi sconvolgete più per previti che non si fa (e non si farebbe) un giorno di carcere che per le morti in libano (a stento un post ogni tanto) ma soprattutto per il non ritiro in afganistan, contestato si ma senza questa enfasi. è vero è un indulto di merda come è vero che è paragonabile ad uno scambio di prigionieri, ma porca miseria per un governo intero la sinistra tutta ha chiesto l'indulto che si fa soprattutto, e a cui soprattutto si applicherà, ai poveri cristi malvidenti o meno a cui de andre e guccini e de gregori hanno dedicato canzoni e tanti registi film e tanti scrittori i libri...gli emarginati che finiscono in carcere... le storie alla pasolini visto che vi piacciono citazioni e cultura ma principalmente storie drammaticamente vere fatte di solitudine depressione rabbia e necessità è vero è una merda di indulto...una forzatura assurda un accordo ignobile ma almeno serve alla vita... alla libertà di qualcuno che lo merita. non è una finanziaria ingiusta che ferisce i più deboli e basta...non è una guerra camuffatta, è un atto di clemenza purtroppo esteso a chi non lo merita...beh spero che tra i dodicimila la maggioranza siano tirati fuori dalle celle quattro per quattro in cui si sta in otto e possa dire caspita che bella la libertà. certo serve una riforma delle carceri...del giudizio...la pena deve essere certa e ineludibile ma attenzione a bocce ferme si può fare questo discorso ora. con carceri un pò umane che non siano campi di concentramento. scusate stimo il vostro modo di dialogare e di fare controinformazione mi spaventa sempre il giustizialismo feroce, la sinistra da secoli ne è stata vittima. e quindi un invito inkazziamoci a morte perchè gente truffaldina e politicanti che giocano con il loro ruolo sulla libertà degli altri escono o non entrano però siamo anche felici per quelli a cui quest'atto di clemenza dà una speranza e soprattutto una dignità.
un abbraccio al di là della polemica squisitamente dialettica e politica
peppe da avellino
x josep
''... alla libertà di qualcuno che lo merita''
io che non ho mai commesso nulla devo essere libero di camminare tranquillo per estrade...e no gli assassini o chi ha truffato povera gente.
l 'indulto o amnistia è solo perche il sistema carcerario italiano fa schifo.
non c'e' nessuna giustificazione che lo chieda il papa,guccini o chi vuoi tu.
l' indulto come il condono e' la sconfitta dello stato , delle persone oneste contro i furbetti, di chi non ha rispettato le regole.
SALDI DI INIZIO STAGIONE:
CESARE PREVITI
Viene condannato, con sentenza confermata dalla Corte di Cassazione, a 5 anni di reclusione per la vicenda dei «processi aggiustati». E' stato ritenuto responsabile di aver fatto avere al capo dei gip romani Squillante un'ingente somma di denaro prelevata da un conto estero di Berlusconi.
CALISTO TANZI
E' imputato per il crack Parmalat insieme ad altri 63 tra ex vertici, manager, revisori e sindaci della società agroalimentare, crollata nel dicembre 2003 sotto il peso di un debito di 14,4 miliardi di euro. Le accuse vanno dalla bancarotta fraudolenta all'associazione a delinquere. Potrebbe beneficiare dell'indulto.
STEFANO RICUCCI
L'immobiliarista romano è stato arrestato il 18 aprile scorso con le accuse di aggiotaggio e rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito della scalata alla RCS. Gli contestano anche bancarotta fraudolenta, false fatturazioni e occultamento di scritture contabili. Scarcerato il 13 luglio, potrebbe beneficiare dell'indulto.
SERGIO CRAGNOTTI
L'ex patron della Lazio è stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta e truffa, nell'ambito dell'inchiesta sul crack della Cirio. Gli episodi contestati sono avvenuti tra il 1998 e il 2003. La richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma riguarda altre 43 persone. Se condannato, potrebbe usufruire dell'indulto.
GIAMPIERO FIORANI
Anche lui potrebbe usufruire del provvedimento. L'ex patron Bpi è stato arrestato con le accuse di aggiotaggio, associazione a delinquere, insider trading, truffa aggravata e appropriazione indebita, nell'ambito dell'indagine sui fondi occulti della Bpi per la scalata ad Antonveneta. Dopo 118 giorni di carcere è tornato a casa.
Sono nauseato dal qualunquismo astioso e iracondo che trasuda ultimamente da questo blog. Il livello medio della discussione è tale che in confronto il processo di biscardi sembra una riunione di un circolo di esistenzialisti.
Avete bisogno di una vacanza, anche se credo che siano necessarie categorie più "freudiane" per trovare una spiegazione
Addio
Anch'io dedico una canzone di Guccini...e Dario, attento che magari il qualunquista astioso ed iracondo sei tu, non chi non approva questo tipo di indulto.
» Addio «
Nell'anno '99 di nostra vita
io, Francesco Guccini, eterno studente
perché la materia di studio sarebbe infinita
e soprattutto perché so di non sapere niente,
io, chierico vagante, bandito di strada,
io, non artista, solo piccolo baccelliere,
perché, per colpa d'altri, vada come vada,
a volte mi vergogno di fare il mio mestiere,
io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite,
riflettori e paillettes delle televisioni,
alle urla scomposte di politicanti professionisti,
a quelle vostre glorie vuote da coglioni...
E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,
alle diete per mantenersi in forma smagliante
a chi parla sempre di un futuro trionfale
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,
alle magie di moda delle religioni orientali
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero"
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,
alle loro modelle senza umanità
alle sempiterne belle in gara sui calendari,
a chi dimentica o ignora l'umiltà...
Io, figlio d'una casalinga e di un impiegato,
cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna
che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia,
io, tirato su a castagne ed ad erba spagna,
io, sempre un momento fa campagnolo inurbato,
due soldi d'elementari ed uno d'università,
ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato
dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà...
Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
o sceglie a caso per i tiramenti del momento
curando però sempre di riempirsi la pancia
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati,
ai ceroni ed ai parrucchini per signore,
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati,
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore,
a chi si dichiara di sinistra e democratico
però è amico di tutti perché non si sa mai,
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico
ed è anche fondamentalista per evitare guai
a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni
fatto di nebbia, pieno di sembrare,
ricolmo di nani, ballerine e canzoni,
di lotterie, l'unica fede il cui sperare...
Nell'anno '99 di nostra vita
io, giullare da niente, ma indignato,
anch'io qui canto con parola sfinita,
con un ruggito che diventa belato,
ma a te dedico queste parole da poco
che sottendono solo un vizio antico
sperando però che tu non le prenda come un gioco,
tu, ipocrita uditore, mio simile...
mio amico...
indulto econdono sono molto diversi...molti reati si commettono per necessità vieni a napoli palermo ma fatti un giro nelle periferie desolate di roma firenze milano e torino. non ho capito se il problema è previti o per te che cammini in mezzo alla strada infestata da malvidenti...perchè nel primo caso ti posso dire beh hai ragione ma è un risvolto drammatico della medaglia, nel secondo ti dico: mio nonno non arriva a tanto e che il qualunquismo è un pericolo
Si Joseph, peccato che dall'indulto siano stati escusi reati come detenzione e spaccio di droga, ma siano stati inclusi invece omicidio, circonvenzione d'incapace, millantato credito, voto di scambio mafioso...
joseph una domanda per favore.
le persone improvvisamente rilasciate e parliamo di circa 12.000 persone, almeno credo, se non hanno avuto opportunità di reinserirsi con una attività lavorativa opportunatamente predisposta ed organizzata di cosa vivranno?
maria
E poi, Josep, smettiamola con questa storia dei reati commessi per necessità: io ci vivo a Napoli, ma di rapinatori per necessità ne vedo ben pochi: vedo camorristi in giro con la porsche che assoldano ragazzini che con i soldi ricavati dal delinquere magari ci si comprano il motorino o il cellulare nuovo. Vedo donne che scendono in piazza ad impedire alla polizia di fare il proprio dovere.
Basta con questa retorica del delinquente per necessità, non fa bene soprattutto alle nostre città, alla nostra società civile.
Chi sbaglia deve pagare. L'indulto è motivato solo dalla necessità di non aggravare la pena dei detenuti costrngendoli a vivere in condizioni disumane, ma se gli istituti di pena fossero luoghi decenti non avrebbe ragione di esistere, anche perchè i casi umani di cui parli tu, Josep, sono valutati in sede processuale assegnando attenuanti ed aggravanti caso per caso. Non confondiamo le cose, per favore, e non facciamo demagogia spiciola.
Sono d'accordo con Adimant: smettiamola con questo romanticismo ammuffito del ladro che ruba per sfamare i figli.
E' ora di aprire gli occhi, tutti quanti.
Dopo essermi impegnato, nel mio piccolo, nelle scorse politiche e prima ancora nelle amiministrative, anche a rischio di pregiudicare seriamente la mia posizione lavorativa, davanti a questo schifo confermo che alle prossime elezioni me ne strafotterò bellamente. Ed il giorno delle votazioni porterò la famiglia a spasso, invece che alle urne: al mare, in montagna, in pineta o al ristorante, qualcosa di più costruttivo da fare lo troveremo.
già charlie
visto che ORA ho capito non voterò più neanch'io.
basta sangue marcio
basta difendere indifendibili
basta dare il mio voto al meno peggio ,
il meno peggio non esiste .
Io la mia tessera elettorale l'ho gettata nel cesso e ai miei figli nascondo per pudore di essere italiani e figli di un padre comunista.( Con i comunisti, o presunti tali, che stanno con le chiappe incollate agli scranni del parlamento).
IO NON MI SENTO ITALIANO.
Io G. G. sono nato e vivo a Milano.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.
Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto è calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui mi incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.
Giorgio Gaber
mah davvero sorpreso...non per lo sconcerto vostro nei confronti di un indulto che è e lo ripeto il peggiore che si potesse fare ma per il legalismo che esce fuori dai vostri commenti...nel senso che la questione seria è quella che pone maria...svuotate un pò le carceri, ridata dignità all'uomo, qualsiasi colpa egli può aver commesso, e vale soprattutto per chi in carcere deve restarci, cerchiamo di aprire un dibattito vero e costruttivo su giustizia e soprattutto però giustizia sociale ovvero lavoro, servizi, eliminazione progressiva della marginalità periferica.
poi si ha ragione quando si parla di ragazzini assoldati, ma il porblema è il seguente: l'alternativa??? quasi sempre dopo non aver avuto un'istruzione è lavorare a quattro soldi e a nero su un impalcatura di una costruzione quasi sempre abusiva... voglio dire ci sono reati che vengono determinati dalla condizione sociale e su questo è difficile smentire...in italia c'è gente che non è in grado per il fatto che non esiste 8forcella ne è un esempio) necessariamente di stare nelle grinfie della camorra e nella delinquenza. questo non vuol dire giustificare chi commette reati, anzi... ma si può avere certezze di pena e severità quando si ha reale giustizia. lo so che il problema sta in previti cuffaro e quanti altri è vero...ma io credo che se abbiamo il peggiore sistema carcerario dell'Unione Europea qualche domanda dobbiamo pur porcela. per quanto riguarda le attenuanti e tutto il resto guarda che gli avvocati si pagano e la maggioranza che sta dentro usa quelli di ufficio. non mi piace non posso farci niente il giustizialismo come sale della democrazia...io credo che non appartiene alla sinistra in questi termini...altro è parlare di mafia camorra sacra corona unita scambio di voto falsi in bilancio ma c'è sempre l'attenzione e la cura per chi subisce ovvero la gente che è schiacciata dalla mannaia del potere legalizzato o meno. non intervengo più sperando però di animare una discussione sul vero dramma: come dice maria a che serve il carcere??? a che la pena??? se dopo???
Vabbè che qui siamo a Milano, ma Gaberšček ed il suo qualunquismo senile no, vi prego!
"Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui mi incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento."
Mamma mia, "cos'è il rinascimento". E poi cosa? La meniamo ancora con "la cultura bimillenaria".
io gaber negli ultimi anni non l'ho mai capito, come non comprendo tutti i qualunquisti famosi, fumosi , con la pancia piena che si erigono a saggi edisfattisti del sistema!
sarà per la depressione incalzante? l'età non accettata?
non mi piace l'idea di buttare la spugna perchè non si ha più voglia di impegnarsi.
maria
@mira
concordo pienamente con te, perchè gettare la spugna? a che pro? io non ce la farei a fregarmene e ad andare in gita.....
Laciliegina, io invece non vedo l'orda di andare in gita (in ferie), però anche durante le ferie rimango "arrabbiato", ed al ritorno mi prodigherò come sempre per quello in cui credo.
Di sicuro non sono nella categoria di quelli: "non voto più, tutti uguali", ancora non ci sono caduto.
Joseph, io sono d'accordissimo con te su tutto quello che hai scritto, continuo ad essere contrario a questo indulto, per come si è realizzato, per la scelta dei reati da indultare, perché abbiamo fatto un favore politico-elettorale a Berlusconi, per tante ragioni che ho già scritto e che non ho più voglia di ripetere.
Non accetto però di essere visto come un legalista, o peggio come hanno scritto certi giornali, forcaiolo, squadrista, giustizialista.
Uno stato che, soprattutto su certe tipologie di reato, non è in grado di garantire una pena certa è uno stato che non garantisce diritti e tutele ai suoi cittadini.
A 16 anni dall'ultimo indulto l'unica cosa che siamo riusciti a fare è: farne un'altro, alla faccia della "giustizia sociale" di cui parli, e di cui i politici (visto l'andazzo) se ne fregano altamente, ed alcuni di questi "politici" si hanno ancora la faccia tosta di dichiararsi "di sinistra".
@salvatore
ovviamente mi riferivo alle "gite" nelle giornate elettorali....
anche io me ne vado in ferie (anche se non in vacanza) con il fegato ridotto ad un fagiolino....
l'ora dell'autocritica! per chi? per noi elettori?
ebbene lo confesso, ho votato sinistra! Perchè sono di sinistra. L'ho votata, credo che mi ammalerò di eccesso di bile prima o poi, e di insonnia per l'amarezza, per tutto ciò che seguendo il voto di aprile. Ma non chiedetemi di rinnegare il voto dato, vi prego. Vi prego. Lasciatemi pensare che almeno una cosa, solo una cosa veramente di sinistra questo governo la farà.
Lasciatemi almeno un appiglio per farmi dire che il mio voto non è stato sprecato. E di essere fiero di essere di sinistra.
no
non sono tutti uguali
ma di qui a dare il voto, cioe' delegare dalla propria coscienza il potere di fare cio' che piu' piace... questo no
Per me ha ragione Josep: Certo l'indulto come è stato fatto è molto molto discutibile e si inserisce in tutta una serie di cose che fanno pensare che non stia cambiando nemmeno quel poco che noi realisti(non so voi) pensavamo potesse cambiare.
PErò mi spiace veramente vedere che il popolo di sinistra ripeta le stessa idiozie dei qualunquisti e dei reazionari, se non dei fasci con cui litigo. Tipo "chi sbaglia deve pagare " (mai sbagliato voi? epoi lo sapete chi paga sl serio) oppure "la retorica del ladro per necessità" peccato che in galera ci stiano, ed è statistica, proprio quelli che rubano per necessità. Ma ormai siete omologati, destra e sinistra sono omologate,ripetono le stesse cose con qualche piccolissima variante e quindi non capisco di cosa vi scandalizziate. I vostri eletti rispecchiano fedelmente quello che siete.
parla per te
Pablo, io odio il VOI, chiunque lo utilizzi, gli attacchi generici di questo tipo sono sterile polemica fine a se stessa.
Molte persone qui hanno dato motivazioni decisamente diverse da quelle che tu esprimi con il tuo VOI, in quanto al qualunquista, reazionario, squadrista, grazie, ci hanno già pensato Sansonetti (lui si che è di sinistra) e Sofri (da quale pulpito!), ormai non mi infastidisco neanche più, vorrà dire che dopo essere stato coglione e indegno da oggi sarò uno squadrista forcaiolo, alla faccia degli "intellettuali" che credono di essere più buoni e più "di sinitra" di me, io sono io, ho i miei principi, non mi frega niente se "qualcuno" crede che essere contro l'indulto non sia di sinistra, proprio niente.
Perché scandalizzarsi? Che cosa ci si aspettava? Non lo sapevano le "anime belle" con chi avrebbero avuto a che fare? Cacciari non lo sapeva? Bello dimettersi con la certezza che rimarrà al suo posto. Di Pietro non lo sapeva? Se lo sapevano era meglio che se ne fossero stati fuori. Se non lo sapevano...beh, ci vuole un po' di ripasso politico. A questo punto lo schifo è totale.
il qualunquismo imperversa eh? non c'è nulla di più sterile che dire "tutti uguali!"
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Quell'anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra.
Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, e poi ti guarda in seno,
s'alcuna parte in te di pace gode.
Che val perché ti racconciasse il freno
Iustiniano, se la sella è vota?
Sanz'esso fora la vergogna meno.
Ahi gente che dovresti esser devota,
e lasciar seder Cesare in la sella,
se bene intendi ciò che Dio ti nota,
guarda come esta fiera è fatta fella
per non esser corretta da li sproni,
poi che ponesti mano a la predella.
O Alberto tedesco ch'abbandoni
costei ch'è fatta indomita e selvaggia,
e dovresti inforcar li suoi arcioni,
giusto giudicio da le stelle caggia
sovra 'l tuo sangue, e sia novo e aperto,
tal che 'l tuo successor temenza n'aggia!
Ch'avete tu e 'l tuo padre sofferto,
per cupidigia di costà distretti,
che 'l giardin de lo 'mperio sia diserto.
Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,
Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:
color già tristi, e questi con sospetti!
Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura
d'i tuoi gentili, e cura lor magagne;
e vedrai Santafior com'è oscura!
Vieni a veder la tua Roma che piagne
vedova e sola, e dì e notte chiama:
«Cesare mio, perché non m'accompagne?».
Vieni a veder la gente quanto s'ama!
e se nulla di noi pietà ti move,
a vergognar ti vien de la tua fama.
E se licito m'è, o sommo Giove
che fosti in terra per noi crucifisso,
son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?
O è preparazion che ne l'abisso
del tuo consiglio fai per alcun bene
in tutto de l'accorger nostro scisso?
Ché le città d'Italia tutte piene
son di tiranni, e un Marcel diventa
ogne villan che parteggiando viene.
Fiorenza mia, ben puoi esser contenta
di questa digression che non ti tocca,
mercé del popol tuo che si argomenta.
Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca
per non venir sanza consiglio a l'arco;
ma il popol tuo l'ha in sommo de la bocca.
Molti rifiutan lo comune incarco;
ma il popol tuo solicito risponde
sanza chiamare, e grida: «I' mi sobbarco!».
Or ti fa lieta, ché tu hai ben onde:
tu ricca, tu con pace, e tu con senno!
S'io dico 'l ver, l'effetto nol nasconde.
Atene e Lacedemona, che fenno
l'antiche leggi e furon sì civili,
fecero al viver bene un picciol cenno
verso di te, che fai tanto sottili
provedimenti, ch'a mezzo novembre
non giugne quel che tu d'ottobre fili.
Quante volte, del tempo che rimembre,
legge, moneta, officio e costume
hai tu mutato e rinovate membre!
E se ben ti ricordi e vedi lume,
vedrai te somigliante a quella inferma
che non può trovar posa in su le piume,
ma con dar volta suo dolore scherma.
Son passti 800 anni e non è cambiato nulla !!!!!
Sì sì, bello "l'impegno", belle "le cose in cui credo" ed altre amenità del genere.
Qui c'è gente che riceve un mandato e poi fa gli stracazzi suoi, cercando pure di prendermi per i fondelli: indulto, giustizia sociale, carceri che scoppiano e cazzate varie.
Ma fatemi il favore: in qualche mese le carceri saranno di nuovo stracolme senza che si sia fatto nulla per risolvere il problema alla radice ed applicare la costituzione, che prevede la funzione riabilitativa della pena. L'unico risultato raggiunto sarà averla fatta fare franca ai veri grandi ladri, quelli ad alta pericolosità socio-economica.
Ed io non dovrei andare in gita? Bisogna augurarsi che lo faccia!
Altrimenti potrei fare molti danni...
solo una rivoluzione in stile francese ormai può debellare il virus..non durerà molto perche il male è insito nell'uomo le persone dotate di buone qualità non ambiscono a governare gli altri ma è vero il contrario tanto piu una persona è marcia corrotta avida e pronta al compromesso sulla testa degli altri se serve tanto piu arriverà in alto...e non importa di che colore politico è vestito...il potere andrebbe dato a chi non lo vuole e non a chi briga per averlo..c' erano già arrivati gli antichi romani!!!per ora mi accontenterei di sentire il sordo rumore delle ghigliottine.
parole grosse jon, niente sangue agli occhi , nè bava alla bocca per cortesia.
qui non si augura la morte a nessuno, nè fisica nè politica.
cerchiamo di esercitare il diritto di critica e di opinione, il pensiero e la libera espressioni sono armi molto più micidiali e pericolosi per il controllo dell'abuso.
tanto è vero che la prima azione di una dittatura sono la censura, la chiusura e il controllo dei giornali e degli altri mezzi di comunicazione.
jon esercitati al contraddittorio ed alleati con altri che dissentono altro che ghigliottina!
maria