Però, gestione oculata quella del baffetto.
Riguardo la gatta da pelare, se viene utilizzata la stessa gestione, allora povero chi incappa in quella forza d'interposizione.
Ma se le forze dell'esercito italiano non sono capaci di mantenere il controllo di intere regioni italiane (sicilia, calabria, campania, puglia...);e dopo il fallimento della missione in Iraq; come può baffetto d'alema mettersi in prima linea per mandare nostre truppe in libano per difendere le chiappe di israele???? E poi dove li trova gli uomini? I mezzi? I soldi?....
Un bell'ossimoro: forze di pace pronte alla guerra.
Per me ci siamo già impegnati troppo a cadere nel trappolone. La Francia, più accorta, vuole prima discutere i rischi della missione e fa bene.
ma avete letto che cosa ha detto il leader del partito di Dio? un pazzo furioso che con certe alleanze punta aulla dstruzione di Israele. E D'Alema? io che l'ho votato? mi sembra più un pirla che altro. Che tristezza
QUANTI CAZZONI IN GIRO PER IL MONDO.
PORCO ZIO!!!!
mark: olmerd non è un pazzo furioso è solamente un burattino, piccolo piccolo, uno dei tanti ai giorni nostri, riporto un brano di un articolo:
"Per portare avanti la “guerra tra le civiltà” i leader traditori di Israele hanno deliberatamente infiammato ed unito 1 miliardo e duecentomila musulmani. Le decisioni di Olmer[d]t sono state pensate per gettare ulteriore discredito su Israele, proprio come ha fatto Bush con gli Stati Uniti: ecco la ragione del bombardamento di un edificio dell’ONU, dell’uso del fosforo bianco e degli attacchi contro ambulanze e civili (di cui l’ultimo domenica scorsa a Cana). Le barbarie di Israele hanno reso lo stato ebraico completamente emarginato ed esposto ad un’escalation di ritorsioni ed atti feroci. "
fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2375
inoltre sempre sullo stesso sito, viene annucniato che il consiglio rabbinico di Yesha in risposta ad un attacco delle forze di difesa israeliane a Kfar Qanna dice che "secondo la legge ebraica, in tempo di battaglia e guerra, non c'è un termine come 'innocenti' per il nemico.
fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2377
cose da pazzi!!!!
Ragazzi tutte le previsioni su un isolamento di Israele e le profezie sul fatto che pagherà il conto dei suoi errori, servono solo a dare corpo alla nostra indignazione. Ma non è vero. Israele non è isolata, se veramente lo fosse quello che è successo non le sarebbe stato permesso. Dopo un aggravamento intollerabile della situazione a Gaza, con strangolamento dei servizi primari, chiusura dei valichi, rastrellamenti, distruzioni di case, esecuzioni di civili, invece di essere fermati hanno potuto allargare il fronte di scontro, coinvolgendo un intero paese vicino privo di esercito. Come se di fronte a un crimine per non farmi prendere in castagna commetto un crimine di un ordine di importanza più grave e alzo il livello di scontro perché più la situazione si incendia meno sarà possibile razionalizzare le cause di quello che sta succedendo. Il caos come teoria di governo.
Ebbene all'apice di questa devastazione G8, Onu e Unione europea sono riusciti al massimo a partorire dei timidi rimproveri. Ad ogni voce che si alza nell'opinione pubblica a condanna della condotta del governo israeliano, ne segue immediatamente una di censura e di comprensione senza riserve. Dove sarebbe quindi questo isolamento?
Si comincia poi a sentire sempre più spesso anche in campo progressista la teoria secondo cui nonostante la tremenda capacità offensiva dispiegata, Israele starebbe soffrendo un chiaro smacco di immagine, a opera di quegli stessi Hezbollah che in vent'anni di guerra non è riuscita a sconfiggere. Il fatto che non siano in grado di poter mettere fine agli attacchi di queste milizie, che pure continuano a dichiarare come scopo della guerra, non significa che a conti fatti il loro bilancio sarà in passivo. Chi sta vincendo? Al tacere delle armi chi si ritroverà in ginocchio e con un paese distrutto? Accumulare su di sé uno sdegno sempre più vasto è davvero un problema rispetto a quello che riescono a ottenere in cambio? Quale che sia il piano di intervento internazionale a cui si perverrà per stabilizzare la situazione, questo potrà prevedere obblighi e impegni solo per le parti che non hanno la forza di opporvicisi. Difficilmente si chiederà a Israele un cambio di linea o si chiederà conto delle distruzione e se anche qualche richiesta dovesse infilarsi tra le righe, chi e cosa potrà imporne il rispetto?
Abbiamo assistito a una dimostrazione di forza e a un conflitto di sfogo che per uno stato in cui l'apparato militare ha questo peso diventa occasione di consolidamento e rafforzamento nazionale. Hanno lanciato un messaggio chiaro alla regione attaccando un nemico che all'apice della sua potenza fa il solletico, ma è utilissimo a impersonare la maschera della minaccia terribile e mortale. Un nemico addomesticato, terapeutico, un vaccino iniettato sotto controllo medico.
Un po' come l'Iraq di Saddam dopo un decennio di embargo, con la differenza che qui non si devono neanche prendere la briga di scopare via i cocci: fatti loro e della comunità internazionale.
Il fatto è, egregio Antonio, che Israele per farsi rispettare dal resto del mondo ha dovuto usare la forza. E parrebbe ci stia riuscendo. A farsi rispettare ovviamente. E ricordati, e se non lo sai studiati la storia, che il popolo ebraico è un popolo pacifico e che non ha rubato la terra a nessuno, e che ultimamente si sta difendendo per la sua sopravvivenza. Parli dell'aggravamento a Gaza? si ma se gli abitanti anziché importare armi che poi usano contro Israele importassero cibo, ce ne sarebbe per tutti e non avrebbero bisogno di chiedere elemosine alla comunità internazionale. Antonio documentati per favore prima di scrivere inesattezze. Israele voleva difendersi con un muro, ma non l'ha voluto nessuno. E allora è meglio che abbia usato le armi secondo te?. E non dimenticare che questa guerra contro il Libano ha lo scopo di disarmare questi Hezbollh pazzi guerrafondai che detengono il potere di tutto il paese. Finché ci sarà l'ombra di Hitler e delle svastiche non ci sarà mai pace ricordalo. E purtroppo il nazisno e fascismo razzista si sta facendo sempre più strada. Non è bello giocare con quei simboli, ricordiamocelo tutti. Ciao
Scusa Mark, ma il tuo ragionamento mi sembra a senso unico. Non è un pò infantile dare la colpa di tutto ciò che ci succede sempre e solo agli altri? Te lo chiedo da psicologa.
Antonio: vorrei proporti la lettura di un articolo sul web, ma considerata l'alta suscettibilità che questo sito ha nei confronti di una parte dei blogger di OMB te lo chiedo prima.
lameduk sai il motivo della guerra di Israele contro il libano oppure no? io non faccio ragionamenti a senso unico, ma mi sa che qui molti di voi li stanno facendo e senza sapere le cose. Beh ti spiego due cose che forse tu non sai. Prima cosa: che in Libano, alla frontiera con Israele si stavano concentrando armi, forse comprate dalla Siria e dall'Iran allo scopo di sterminare lo stato di Israele. Seconda cosa: che la settimana prima che Israele iniziasse a bombardare, il Libano su Israele ha lanciato caduti 300 razzi, e partiti proprio dal Libano. I casus belli dei soldati rapiti pertanto non c'entra nulla. A questo si aggiugono che in Libano esistono campi di addestramento dove addestrano alla guerra santa per la distruzione del sionismo. Ideologia tipicamente nazista. Ma se tu sei nazista dillo subito, e di messaggi nazisti purtroppo ne ho letti troppi in questo forum. E ovviamente io chiudo ogni dialogo con te e con altri. Accetto tutto ma rifiuto le svastiche e fasci.
Mark adesso chiamiamo Carolina e cerchiamo di farci spiegare che stai dicendo, perché io faccio fatica a seguirti.
Comunque rispetto al fatto che questa sia una guerra per l'esistenza non sembrano crederci nemmeno in Israele, nonostante l'ampio appoggio a una reazione armata:
Onebloger: non è di Blondet vero? :)
Emerito Mak, comprenderai facilmente che la storiella delle "armi di distruzione di massa", quandanche fosse stata credibile la prima volta che e' stata adoperata, adesso sa un po' di presa in giro.
Non voglio assolutamente dire che gruppi estremisti, nel mondo arabo, non aspirino all'annientamento di Israele.
Ma se per questo dobbiamo dimenticare che Israele sta sterminando un popolo, ed annichilendo una nazione, al solo scopo (nominale) di neutralizzare una compagine di guerriglieri che lì aveva base, e che potrebbe persino aver abbandonato il territorio attaccato, beh, mi pare proprio che non consideri un quadro generale della situazione, in cui Olmert e tutto l'establishment israeliano non ci fanno per nulla una gran figura.
Ti prego di notare che parlo di governi, non di popolazioni, contro le quali non ho, ne' posso, avere alcuna sorta di approccio critico.
Quattro guerre arabo-israeliane hanno dimostrato che la ragione, come d'altronde il torto, non stanno da una parte sola; e, perdonami, trovo estremamente piu' "nazifascista"- con il grano di sale che un simile termine e' per me una grottesca esagerazione, piu' utile a fare terrorismo verbale, piuttosto che ad affermare alcunchè di costruttivo- addossare le colpe su un solo fronte, che accettare il fatto che, in un quadro gia' di per se' complesso, Israele (governo, non popolo, insisto) sta giocando un ruolo che inevitabilmente, e viste le circostanze, non poteva essere definito meno che ambiguo.
Mi spiace che tu "chiuda ogni dialogo", ma permettimi di precisare che, in questo contesto, mi sembra proprio che ti abbia "rifiutato tutto ed accettato nulla", che e' una posizione ben diversa da quella che sostieni di aver tenuto.
Antonio: purtroppo si
Antonio: leggi quanto scritto su :
Gli Stati Uniti eviteranno la recessione
http://etleboro.blogspot.com/
e fammi sapere cosa ne pensi
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=2734
molto interessante!!
Mark, mi dispiace di aver toccato il nervo con il trapano, ma io non ti ho attaccato, ti ho solo chiesto una piccola riflessione su un tuo modo di ragionare. Tu ti permetti di insultarmi e di darmi della nazista, prendi il pallone, lo buchi e dici "adesso non si gioca più". Ripeto, anche se ti faccio incazzare: mi sembra infantile.
Io ho scritto una tesi di laurea sui crimini del nazismo e credo un pochino di sapere che cosa è stato quel fenomeno. Ti dico anche che farsi scudo di quei milioni di vittime per cercare di avere ragione per forza non è bello.
lameduck: scusa se mi intrometto ma quanto scrivi nel tuo ultimo periodo si definisce vittimismo?
@ onebloger
vittimismo? Non so, a me sembra semplicemente fuori luogo usare un argomento talmente enorme al fine di cercare di zittire l'interlocutore. Non è bello perchè quelle sono tragedie troppo gigantesche per poterle infilare in qualunque discussione a piacimento.
il ministero degli esteri israeliano fa sapere quanto segue:
*Il nostro esercito preavvisa sempre le vittime impotenti, prima di versare loro in testa tonnellate di bombe.
*Esiste forse al mondo un altro esercito che diffonda volantini prima di commettere il genocidio?
*Al contrario di Hamas e Hezbollah, non uccidiamo mai in maniera indiscriminata. Noi uccidiamo sempre in maniera molto discriminante. Uccidiamo arabi, che siano donne arabe, vecchi arabi, bambini arabi, profughi arabi, disabili arabi nascosti in un rifugio della Croce Rossa a Kafar Qana. Noi cerchiamo proprio gli arabi, e parlare di noi come se ci dedicassimo a indiscriminati bombardamenti e assassini è una volgare menzogna antisemita.
*Il Primo Ministro libanese Siniora deve essere molto contento del nostro brutale assalto contro il suo popolo. Diciamo le cose come stanno, stiamo facendo il suo lavoro, stiamo facendo fuori i cattivi. Infatti, cominciamo con Hezbollah, ma poi porteremo la guerra alla Siria e all'Iran. Abbiamo già programmato tutto assieme ai nostri amici al Pentagono. Non riusciamo proprio a capire perché Siniora pianti tante grane per ottenere il cessate il fuoco. Vero, un terzo dei libanesi sono stati cacciati dalle loro case, ma come tutti sapete, in guerra succede di tutto (soprattutto nelle guerre israeliane).
lameduck: come li giudichi queste espressioni?
Il ministro degli esteri israeliano non farebbe mai queste dichiarazioni, dai...
lameduck: scusa per il ritardo, le ho lette su:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2381
stento a crederle anche io, se dovrebbero risultare vere allora l'allineamento con il nazismo completo, spero siano calunnie.
"allora l'allineamento con il nazismo sarebbe completo,"
@onebloger
Stamattina le ho trovate anch'io su Comedonchisciotte. Le ha scritte Gilad Atzmon, uno scrittore (e valente musicista jazz) israeliano, ferocemente critico nei confronti della politica del suo paese. Il suo tono è satirico: "Questo documento è stato redatto dal riservista delle Forze Armate Israeliane, il tenente colonnello Israel Israeli, intercettato da Gilad Atzmon", come vedi è un pamphlet.
onebloger, ho letto l'articolo su etleboro. Quello che voglio dire è che se c'è un ras del quartiere che spadroneggia e maltratta gli abitanti, la sua ragione d'essere sta nel maltrattare e nello spadroneggiare, non ha bisogno di altre motivazioni per il suo agire. Finché dura e finché qualcuno non gli da una lezione continuerà ad andare avanti così. Quindi investigare sulle ragioni che lo farebbero proseguire su questa linea (nel caso degli stati uniti il petrolio, la volontà di espandere il conflitto, il mandare dei messaggi a terzi) credo che sia un procedimento mentale abbastanza illogico. Bisognerebbe domandarsi cosa potrebbe indurlo a cambiare rotta.
Quindi non dico che non sia nell'interesse degli USA perseguire questi fini, ma sono sempre subordinati al fatto di mantenere la supremazia.
Per mantenere la supremazia non ti preciti a cercare di ottenere il massimo del possibile subito: non serve a niente e rischi di farti travolgere consumando tutte le tue energie. Devi invece cercare di mantenere un equilibrio costante : le minacce le lasci crescere sotto stretto controllo, quando un sottoposto o un rivale alza troppo la testa, scateni una punizione esemplare che rafforza il tuo ruolo di capoclan e rinnova il vincolo di sudditanza degli affiliati.
Quello su cui ci arrovelliamo da un po' tutti quanti è chiederci quanto il governo di Bush figlio si discosti dalla politica tradizionale statunitense.
L'impressione è quella di un'amministrazione guerrafondaia e scapestrata che per imperizia sta facendo precipitare la situazione e l'equilibrio che i plenipotenziari del passato avevano più saggezza nel non stravolgere.
Ma non è affatto detto che lo smarcamento dalla tradizione sia così netto come ce lo immaginiamo. W. Bush ha dato un'accellerata con una bella iniezioni di cinismo, però forse non ha tutta questa fretta di capitalizzare sull'allargamento delle guerre.
Siria ad ottobre? Lo faranno se e quando gli converrà, quando saranno maturate le condizioni. Non quando i think tank neoconservatori glielo ordinano.
Lo scopo ultimo non è attaccare la Siria o l'Iran, ma mantenersi al potere, e tenere in pugno gli alleati. Si picchia in quest'area del mondo perché è dove c'è la possibilità di farlo, col minimo rischio e con i massimi vantaggi (in Asia e America latina non si può più). Hai dei pretesti, allunghi una mano sulle fonti di energia, annienti politicamente l'Europa (forse il risultato più importante), prolunghi ed estendi le ragioni della tua presenza (diversamente la NATO potrebbe già essere stata prepensionata), hai l'appoggio militanti di una fetta della opinione pubblica occidentale.
lameduck: è troppo assurdo se non lo è, sicuramente è uno scritto polemico.
antonio: sono d'accordo con quanto hai scritto, l'unica mia perplessità riguarda la cosiderazione che i prossimi attacchi avverranno quando saranno maturate le condizioni, su questo punto credo che l'influenza esterna invece è molto determinante; un parallellismo con quanto succede può essere tratto leggendo uno "scritto", che ho trovato sulla rete e in un altro 3d l'ho proposto.
Alla luce di quanto ho letto l'essenza di questo "scritto", una contrapposizione storica tra progressisti e tradizionalisti identificati con guelfi e ghibellini, traslata ai giorni nostri e agli eventi di cui parliamo fa veramente riflettere.
Se ti interessa, la fonte è la rivista della Scuola superiore dell'economia e delle finanze:
http://www.rivista.ssef.it/site.php?page=20051228110952341
seleziona il numero 11 e leggiti (se ne hai voglia, in questo caso ti consiglio di stamparlo), "Santa fede e brigantaggio: la genesi della questione meridionale"
La stampante non mi funziona, perciò me lo leggo a puntate. E' interessante. Capisco solo in parte il nesso con quello di cui stiamo parlando: intendi dire paesi arabi come presidio di un modello di vita che il mondo di cultura protestante non può tollerare e finisce per stravolgere?
Messa così la cosa ha un qualche senso.
perfetto, quello che una volta era e adesso non lo è più, per la bramosia di potere adesso, ma no, a determinate condizioni in ogni momento si ripresenta
o ancora meglio il mondo di cultura progressista, di cultura ghibellina, contro un guelfismo musulmano, premetto che tra i due concetti contrapposti in questo scritto non so chi sia il migliore (ho un po di confusione!), comunque i seguenti punti si possono anche oggi traslarli nelle vicende della nostra epoca:
* il piemonte anitcattolico che si accorda con i banchieri inglesi,
* l’unificazione dei vari Stati, senza i quali il Regno di Sardegna era condannato al fallimento da cui si poteva uscire in due modi: o con il fallimento, o confondendo le finanze piemontesi a quelle di altro Stato più grande,
* la resistenza opposta dal sanfedismo che fu un caso unico nell'allora europa e che contribui a caratterizzare il suo popolo reazionario per eccellenza,
* l'associazione del termine brigante all'odierno terrorista.
questi sono solo alcuni dei parallelismi che si possono ricavere, non pensi che siano "tremendamente" attuali.
I militari Italiani stanno per partire per il Libano sotto l'egida dell'ONU. Il Parlamento discuterà le regole dell'ingaggio. Il programma stabilito dall' Onu prevede che i caschi blu affianchino l'esercito regolare libanese e adottino un dispositivo di sicurezza che impedisca la ripresa delle ostilità, in particolare la creazione, tra la Linea blu e il Litani, di una zona di esclusione di ogni persona armata a meno che non sia autorizzata dal governo libanese o faccia parte della Unifil. I sinistri del nostro governo dicono che questa è una missione di pace e che i nostri militari non useranno le armi ma casomai dovrà essere l'Esercito libanese a disarmare Hezbollah. E, se quelli non le mollano ed invece le usassero contro l'Esercito libanese i nostri che faranno?... telefoneranno a baffino e magari sarà lui, data l'amicizia, a chiedere, per piacere, se hezbollh volesse deporre le armi?