Per fortuna i dissidenti non sono tutti come Pereza. Ieri su Corsera c'era una bella intervista a Oswaldo José Payá Sardinas, dissidente "da dentro" (cioè autentico, duro e puro) che ha detto a proposito del piano da 80milioni di dollari che il presidente Usa, George W. Bush, ha varato per "la transizione cubana":
«Non condivido questa impostazione di dare soldi in cambio di un rovesciamento politico. La nostra transizione la faremo noi cubani, senza l'intervento di alcun straniero. Noi, come critici del regime, abbiamo rifiutato quei soldi. Per di più, l'idea di costituire a Washington una "Commissione politica per una Cuba libera" mi sembra solo una mossa propagandistica.
Il ruolo della diplomazia europea è di rispettare la nostra indipendenza, continuando a interessarsi delle violazioni dei diritti umani a Cuba. È con la vostra attenzione che possiamo immaginare un futuro di pace per tutti noi»
Visto ieri sulla TV alcuni servizi da Miami . Sembrava di essere ad un raduno dei fans di Scarface (quello di De Palma con Al Pacino)
hay gusanos y mariposas,
pero, sin dudas, la mayoria son gusanos
pagados por la cia.
Anche la sorella di Fidel ha commentato la notizia dei festeggiamenti:
"la sorella più giovane di Castro in esilio dal 1964, ha detto di essere stata informata sull'evolversi delle sue condizioni di salute dall'Avana, ma in maniera non ufficiale. «È uscito dalle cure intensive e ora aspetta di vedere quel che succede», ha detto. Farmacista di professione, Juanita Castro Ruz ha partecipato a fianco del fratello alla Rivoluzione cubana, ma ha poi lasciato l'isola per dissensi con il regime. La donna ha anche condannato le manifestazioni di gioia della comunità cubana in Florida, in festa da lunedì per la malattia di Castro. «È mio fratello, siamo dello stesso sangue e rispetto questo», ha sottolineato. «Non credo che stiamo dando al mondo una buona immagine di noi, con queste celebrazioni», ha aggiunto".
Da L'Unità di oggi.
Un attimo.
Ci mostrano fino alla nausea quelli che chiamano "esuli cubani in festa" in Florida, omettendo di dire che si tratta di gruppi di cubano-americani della Florida che da anni portano avanti attività eversiva e terroristica contro Cuba, finanziati dal governo degli Stati Uniti, attività che ha fatto finora 3500 morti.
I nostri amati giornalisti non hanno mai pensato di andare in Florida per fare un reportage negli ambienti da cui parte il terrorismo verso Cuba, ma ci vanno di corsa a mostrare le loro feste per i problemi di salute di Castro.
Date una letturina qui (troppo per copincollarlo):
http://www.pressante.com/content/view/114/32/
Cose che sono storia ma nessuno ci dice, impegnati come sono a farci vedere come festeggia la mafia cubanoamericana.
Per non parlare dell'omertoso silenzio diessino e dell'ipocrisia dorotea di Rifondazione che fa finta di niente. Certo che anche il "Forza Comandante" comparso sul sito del Pdci mette tristezza, come se fosse per dare sostegno a Fidel fosse necessario fare ricorso alla sloganistica calcistico-berlusconiana ormai dilagante anche a sinistra. Ma che tristezza!
Oswaldo José Payá Sardinas mi pare di una dignità quantomai encomiabile. Temo solo che durerà poco.
ah quindi quelli che festeggiano negli U.S.A. sarebbero degli sporchi cubano-americani terroristi eversivi dunque?! e Fidel e' l'agnello di Dio?! ah ok ora tutto mi e' chiaro..c'e' qualcuno a cui sfiora l'idea che Fidel sia un dittatore e che faccia fare agli oppositori politici la fine che faceva fare Mussolini ai suoi oppositori politici qua in Italia?!x non parlare poi del trattamento riservato ai gay a Cuba..che ovviamente sono tutti eversivi e terroristi filoatlantisti, ovviamente!! certo che sta cosa che se un dittatore e' di sinistra allora diventa una persona speciale e affascinante e' veramente interessante...complimenti! P.s.sono di sinistra, giusto x coloro che pensano il mio sia solo il pensiero dell'ennesimo reazionario-fascista..
Fidel è stato un dittatore crudele e cinico, che non è mai stato comunista. Ha dato dignità ad un popolo oppresso, ma anche povertà senza vera libertà. Chi ha vissuto ha Miami sa che purtroppo non possono essere gli esuli dei ghetti cubani a creare le premesse per una vera democrazia partecipata, che porti libertà e benessere nell'isola. La CIA e gli affaristi USA riprenderanno il controllo di Cuba portando corruzione e repressione. Forse attraverso il turismo l'Europa potrebbe giocare un suo ruolo
nell'isola. Speranza molto remota da quando ho saputo che la Compagnia delle Opere ha forti interessi nella Cuba turistica. Se Castro non avesse annientato ogni dissenso, compreso quello del Che (più mito che vero politico e rivoluzionario) ci sarebbe qualche speranza in più. Mi piacerebbe sentire il parere di quel coglione di Gianni Minà che su Castro ci ha campato una vita.
Caro Mangoni,
anche Mussolini nel trentennio ha fatto cose buone. Ma la gente quando è crepato ha fatto festa com'era giusto che fosse.
Una dittatura è pur sempre un dittatura!!!
Caro Arghy,
aspetta che il dittatore diparta e stai a guardare i cubani, dopodiche' forse il tuo commento avra' un senso.
per adesso vedo solo gusanos che saltano.
e saltano dalle rive del paese "piu' democratico del pianeta" (ma vaffanculo!).
Arghy, se vuoi fare i parallelismi falli bene. Cosa c'era prima di Mussolini in Italia? E a Cuba prima di Fidel? Sono due dittatori e siamo d'accordo, ma Mussolini è salito al potere per reprimere nel sangue il movimento socialista e quel poco di democrazia che stava faticosamente affermandosi in Italia. Viceversa, Castro, al di là dei risultati conseguiti, ha capeggiato una ribellione contro un tiranno per instaurare la democrazia, per poi riconvertire il nuovo stato in senso socialista, con tutti i pro e i contro connessi alla scelta compiuta. Mussolini era un capopolo manipolato dalla borghesia ed esaltato dalle frange nazionaliste e militariste. Non credo sia giusto metterli sullo stesso piano, anche perchè l'Italia con Mussolini ha regredito sotto tutti i punti di vista, le "cose buone" sono talmente insignificanti che non vale neanche la pena ricordarle. E poi entrò in una guerra scellerata alleandosi con il peggiore regime criminale mai apparso sulla faccia della terra: nel 1946 c'erano solo macerie, morali e fisiche. In 47 anni di potere Castro ha commessi tanti, troppi errori, è stato spesso violento e sanguinario, ma ha mostrato anche di avere a cuore le sorti del suo popolo.
"Omertoso silenzio diessino"?????????
I DS da anni sostengono l'opposizione democratica al regime castrista. Nessuno l'ha sottolineato (strano) ma cosa ne pensate che Cuba sia diventata una monarchia comunista come la Corea del Nord in cui il potere si passa all'interno della famiggghia?
Daniele, se leggi l'inquietante articolo riferito da Marco in un post più sopra, ti renderai conto che al momento l'unica speranza per Cuba di prolungare la propria (semi)libertà è che il regime di Castro non cada... Gli americani hanno già previsto tutto; leggete, se avete un po' di tempo, questo rapporto a frima di Colin Powell:
http://www.state.gov/p/wha/rt/cuba/commission/2004/c12237.htm
Cuba passerà da una dittatura che consente forme di libertà e di uguaglianza sociale assenti in buona parte del mondo ad una dittatura a modello Afgano, con un presidente nominato da Bush e soci e preso da qualche consiglio di amministrazione di qualche grossa società statunitense.
Intanto con il passaggio di poteri al fratello, Castro ha garantito ancora un po' di ossigeno all'isola.
I dirigenti nazionali non mi risulta abbiano detto una parola. A meno che non si voglia considerare Peppino Caldarola. Secondo me su Cuba non sanno assolutamente cosa dire. Ma non solo su Cuba, i Ds non ha più nulla da dire su niente da tempo.
E' strano che quelli che odiano Castro si ricordino dei diritti degli omosessuali cubani, mentre a quelli dei paesi cosiddetti liberi si negano ancora alcuni fondamentali diritti, come il poter assistere i propri compagni senza essere cacciati da figli interessati solo all'eredità o il poter ottenere la reversibilità della pensione del compagno.
alla faccia del comunista dittatore, comunque cambia il peso cubano con dollari è li conserva nelle varie banche Elvetiche. il 13 agosto compie i suoi 80 anni i 2 mldi di dollari li potrebbe regalare a qualche cubano chè poverini non riescono a sopravvivere se hanno dei figli maschi, al contrario se hanno una bimba allora la vita cambia
e queste accuse da foxnews le documenti please?
Facile fare propaganda anticastrista, ne sono pieni i media! Quante menzogne e ipocrisie! Difficile è capire e riflettere, pensare con la propria testa e cercare la verità.
Bravo massimo pensa con la tua testa e cerca la verità, poi ci fai conoscere in maniera estensiva cos'hai pensato o lo tieni tutto per te?
Anch'io credo che Cuba sichi di passare dalla padella alla brace, proprio per questo mi fanno incazzare i filocastristi ideologici, non si rendono conto che oltre a prolungare la padella stanno preparando ben bene la brace.
L'alternativa sarebbe coltivare l'opposizione democratica è convincere il regime monarchico dei castro a gestire una transizione soft alla democrazia e al libero mercato temperato da stato sociale e diritti. Insomma passare dalla Corea del Nord alla Svezia senza passare del Cile.
Da ultimo: la vostra paranoia antidiessina è disarmante (invece di fregarvene di milioni di cubani che muoiono di fame vi preoccupate di cosa dicono i DS) e andrebbe analizzata non sul piano politico ma su quello psicologico. Vi informo che due anni fa c'è stato un importante convegno sull'opposizione democratica cubana è sono stati frequenti gli interventi sul tema ve ne allego uno:
http://www.dsonline.it/aree/internazionale/documenti/dettaglio.asp?id_doc=10945
Mesi fa sul forum girava un post che riportava le notizie della rivista Forbes secondo cui Fidel Castro aveva accumulato enormi fortune personali (900 milioni di dollari).
Il 20/5/06 lo stesso Steve Forbes ha dovuto ammettere alla BBC inglese di non aver in mano alcun elemento per provare quanto dichiarato e che la fortuna di Castro era stata calcolata in modo fantasioso. Forbes non era in grado di dimostrare nulla.
Lo stesso Castro lo aveva sfidato a dimostrare quanto diceva. In caso positivo si sarebbe dimesso immediatamente.
Risposte : zero, anzi una smentita alla BBC !!
E chi è Steve Forbes ? Una persona di parte, perchè finanzia i movimenti anticastristi di Miami e Radio Martì che trasmette la propaganda USA nell’Isola, compresi gli inviti alla ribellione armata e violenta.
E a Miami gli anticastristi (non tutti ovviamente) sono fior di terroristi o mafiosi.
Cacciati da Cuba dopo la rivoluzione. Gente che gestiva la prostituzione e il gioco d’azzardo per esempio.
Ad esempio sapete che anni fa un aereo cubano è stato abbattuto da una bomba (oltre 70 vittime) e il terrorista anti-cubano reo-confesso del crimine è libero negli USA ? Si chiama Posada Cariles.
O che un ragazzo genovese Fabio Di Celmo è morto per una bomba messa da questa gente in un bar de l’Havana ?
Daniele, se è a me che fai rifirimento, sappi che non mi serve lo psicologo. A parte il fatto che chiamare in causa gli aspetti psicologici in una discussione politica mi sembra un modo piuttosto debole di dibattere, trovo l'atteggiamente dei Ds (e degli altri partiti di sinistra, come vedi la definizione di anti-diessino non è per nulla esatta) indice della povertà culturale regnante in quello che un tempo fu un partito pieno di difetti ma realmente rappresentativo. Ci sarebbe, invece, molto da dire. Sentire cosa ne pensano iscritti e simpatizzanti. Discutere sul modello di democrazia da sostenere e in nome del quale battersi. Cercare di esaminare se nelle società in cui s'è realizzato il socialismo non ci siano per nulla aspetti positivi. Vedi, Daniele, la mia non è una paranoia anti-diessina. Ho letto con attenzione il documento, pure non privo di spunti interessanti. Ma è sul piano dell'attività politica che non vedo nulla di nuovo. Ovviamente mi riferisco alla politica partecipativa, attiva, finalizzata a coinvolgere la cittadinanza. La politica di ampio respiro. Perchè senza una solida impostazione culturale, basata soprattutto sul libero scambio di idee, quando si passa alla fase operativa emergono facilmente limiti e contraddizioni. Dei cubani che muoiono di fame me ne frega, eccome. Ma permetti che me ne freghi anche della cosiddetta sinistra italiana (Ds e tutti gli altri) e delle posizioni assunte dai partiti che la costituiscono su di una questione tanto delicata.
p.s. io ce l'ho con la dirigenza diessina, quelli come te che ci credono (non so se tu sia iscritto o solo simpatizzante) li considero come i miei naturali compagni di viaggio. E' che vorrei aprissero un po' di più gli occhi, come li sto aprendo io sul Prc che ho sempre votato e che mi sta davvero facendo pentire. Polemico sì, paranoico no!
Festeggiare augurando la morte di una persona è di cattivo gusto.....ma qualcosa vorrà pur dire.
Fidel Castro è stato un leader che ha usato il pugno di ferro, certo meno sanguinario degli inimmaginabili dittatori della sua stessa corrente di pensiero in Asia e Europa dell'Est.
Però non si può parlare con leggerezza assserendo che gli oltre due milioni di cubani fuggiti dall'isola su una popolazione di undici milioni di persone siano tutti mafiosi o burattini ben pagati dalla CIA.
Altrimenti sarebbero tutti ricchi evidentemente.
Oggi stesso ho parlato con una universitaria cubana (anche se non pensavo molto alla politica sul momento) che mi ha detto che secondo lei è il caso che Castro duri ancora, fino a che -labile speranza- non si trovi un altro leader carismatico che prenda le sue redini per guidare il popolo altrimenti Cuba finirebbe sotto il dominio degli americani......visto quel che fanno i capital-sionisti a stelle e strisce, temo che devo darle ragione.
La domanda è proprio come finirebbe Cuba senza Castro. Sarebbe liberata da un dittatore o ci metterebbe sopra le zampe qualcun altro?
Tutto stà nelle mani dei cubani.
Non bastavano le peggiori banalità ideologiche della sinistra folkloristica, ci mancava quello che citava i "capital sionisti" parlando di Cuba?????????????
e poi c'è chi dice che l'antisemitismo a sinistra non esiste....
oh... Mangoni torna fra noi! Bravo!
Carolina
Daniele, giusto per capire, consideri le mie opinioni come "le peggiori banalià della sinistra folkloristica"?
Scusate, ma, questa Ninoska Perez e' per caso Ninoska Pérez Castellón, ex moglie di Roberto Martín Pérez Rodríguez?
No, perche', non abbiatevene a male, a meno di grossolani errori, mi pare di rimembrare che il padre di costei facesse parte della polizia di Batista, come d'altronde anche l'ex marito.
Quest'ultimo, in particolare, oltre ad essere sospettato di essere tra i capi dei movimenti paramilitari che dalla Florida coordinano l'attivita' terroristica contro Cuba ormai da decenni, e' sospettato anche, e molto piu' prosaicamente, di essere uno dei vertici mafiosi di Miami.
Beh... Se questa e' la voce autorevole del dissenso a Castro... E questa e' la gente che gli USA (o la famiglia Bush, non sono sicuro di aver capito, ancora) vorrebbe aiutare a rientrare a Cuba, la prospettiva non e' proprio rosea...
... E, per la cronaca, non e' che pensi che tutti i profughi cubani siano criminali o terroristi... Trovo solo bizzarro, ed alquanto allarmante, che molti (una grande, GRANDE maggioranza ) dei portavoce della loro comunita' in Florida "incappino", di quando in quando, in queste curiose contingenze.
Non bastavano le peggiori banalità ideologiche della sinistra folkloristica, ci mancava quello che citava i "capital sionisti" parlando di Cuba?????????????
e poi c'è chi dice che l'antisemitismo a sinistra non esiste....
Infatti, Italico è di destra.
HASTA LA VICTORIA, SIEMPRE!
Ma pure nu pareggio è dignitoso.
(Napoli fans club)
cuba è lunico stato con bassissima mortalità infantile.la sanità è gratuita per tutti.ci sono le migliori università del mondo.ci sono i migliori ospedali.
Il dibattito è partito in maniera surreale. The original Castro sta male e i poteri sono passati al second castro, anche lui non piu' nel fiore degli anni. Da questo fatto derivano a mio avviso due considerazioni: la prima che quel regime ha gettato ulteriormente la mascera. Anch'io do attenuanti a Cuba, sia in relazione alla situazione in altri paesi dell'america latina che in relazione ad altri regimi comunisti; ma non vorrete farmi credere che non vi impressiona negativamente il passaggio di potere dinastico. Altra considerazione, fatto salvo cos'è stata cuba finora si poteva sperare che Castro avesse preparato un percorso di riforme dopo la sua uscita di scena, senza queste riforme primo o poi quel regime cadrà, perchè non regge economicamente, ed è probabile che si passi all'etremo opposto.
Rispetto a queste due considerazioni mangoni si meraviglia che una minoranza di ex sostenitori di batista e una maggioranza di poveri cristi (che sono negli anni fuggiti da cuba su barchette per non morire di fame) festeggi la fine di Castro. Mi sembra quello a cui indicano la luna e vede il dito (forse ti saresti dovuto meravigliare di piu' che i palestinesi festeggiassero la malattia di Sharon)
Poi sono partiti i classici giustificazionismi, che mi ricodano i giustificazionismi del fascismo.
A Cuba ci sono ottimi ospedali (quando c'era lui i treni arrivavano in orario)... non ha rubato una lira (quando l'hanno appeso a piazzale Loreto non gli è sceso un soldo dalle tasche) (che senso in dittaure personalistiche che il dittatore rubi? Ruberebbe a se stesso). Simpatico anche quello che sosteneva che i cubani di Maiemi sono tutti terroristi (mi ha ricordato la Fallaci mutatis mutandi) che per rafforzare il suo concetto ha scritto che hanno ucciso anche un italiano (considerazione evidentemente razzista come se la morte dell'italiano avesse un peso specifico maggiore di quella dei cubani.)
Insomma le solite interpretazioni puerili che invece di interpretarla per quella che è piegano la realtà al proprio credo ideologico.
Vorrei solo mettere lì un'osservazione. A Cuba si perseguitano alcuni dissidenti, ma c'è il diritto alla vita. Se sei maloato e nullatenente vieni curato in strutture avanzatissime, da medici di altissimo valore. Nei democratici Stati Uniti non si perseguitano i dissidenti (oddio, è un'affermazione opinabile, ma diamola per buona), ma ai poveri il diritto alla vita è negato. Se non hai un'assicurazione e ti piglia un infarto, muori per strada. Questa non è demagogia, è la realtà dei fatti.
Non voglio con questo affermare che Cuba sia meglio di USA o Europa, anche se per certi versi ho questa sensazione. Dico solo che continuare a guardare le magagne altrui trascurando le proprie anche se sono macroscopiche, significa perdersi la possibilità di capire.
"Quello", che sarei poi io, non ha scritto che a Miami tutti i Cubani sono terroristi. "Quello", che sarei poi io, non aveva nessun interesse a dare un maggior specifico alla morte di un Italiano, non essendo egli (io) stesso italiano. Daniele, dammi qualche interpretazione non puerile, rispondi ad una domanda: Può Cuba diventare un paese democratico (di tipo occidentale-statunitense) senza perdere i "treni in orario" (la tua puerile interpretazione dell'eccezzionale dignità sociale di cui l'individuo gode a Cuba, merce rara nell'america latina, e dell'indipendenza dal "moloch usa")?
"... quel regime ha gettato ulteriormente la mascera... ma non vorrete farmi credere che non vi impressiona negativamente il passaggio di potere dinastico..."
La qual cosa mi impone un doveroso quesito per Daniele: c'era DAVVERO un'altra, ulteriore maschera da gettare, da parte del regime di Castro? Qual'era l'apparenza ingannevole ancora da dissipare?
Che quello castrista fosse un regime io credo fosse un fatto assodato ormai da tempo.
Ti leggo invece mentre parli di un filocastrismo ideologico che in realta' non riesco a vedere. Potrei anche essere d'accordo con le tue, in realta' ragionevoli, osservazioni, se non restassi in dubbio sulla direzione verso la quale sono rivolte.
Mi sembra che tu non tenga in conto la presenza di dettagli che, pur essendo dettagli, hanno un'importanza non trascurabile, nel delineare un quadro di insieme in realta' piuttosto complesso.
"... che Castro avesse preparato un percorso di riforme dopo la sua uscita di scena..."
A torto o a ragione, Cuba e' Castro. Per quanto disapprovi la chiusura a riccio che il suo governo ha mostrato rispetto a qualunque prospettiva democratica ventilata negli anni, non posso non soffermarmi a considerare che, senza di lui, su qualunque alternativa di successione, gli USA accamperanno, con tutta probabilita', diritto, diciamo, "geografico-naturale" di ratifica o veto.
Il mio punto di vista e' che, infine, Washington vorra' a tutti i costi delineare la linea di evoluzione sociale cubana secondo la propria esclusiva convenienza, dunque unilateralmente, a scapito di qualunque attesa della popolazione locale.
Non dubito che la risoluzione, da parte di Castro, di optare verso una serie di riforme mirate ad assicurare un seguito stabile, e, auspicabilmente democratico, sarebbe stata una felice scelta, tanto in linea di principio, quanto dal punto di vista dell'immagine della sua gestione dello stato cubano.
Quello che penso, pero', e' che una simile opzione avrebbe avuto l'imprescindibile esigenza, per essere realizzabile, di un appoggio esterno da parte di una potenza politica in grado di tenere testa all'orientamento statunitense. Condizione, questa, che almeno al momento non mi sembra realistica. Dunque, sebbene non abbia dubbi sul fatto che Castro ha unicamente guardato al proprio tornaconto, mi chiedo, che valore avrebbero avuto tali "buoni propositi", dopo la fine di Castro, quando gli USA si fossero fatti avanti per farla da padrone?
E, soffermandosi a parlare dell'economia di Cuba, non posso dimenticare che questa e' il prodotto tanto della gestione di Castro quanto dell'embargo USA.
"... che una minoranza di ex sostenitori di batista e una maggioranza di poveri cristi..."
Il problema sostanziale sta nei numeri, sicuramente, ma non quelli della percentuale umana, quanto quelli della delle risorse economiche...
... Come e' ovvio che sia, i poveri cristi non hanno potuto portare fuori da Cuba nulla, tranne la loro vita e la loro miseria, ma la minoranza batistiana sì, di contro.
I fondi fatti uscire dall'isola, ovvero acquisiti in circostanze, al minimo definibili come "avventurose", nel corso degli anni, sono divenuti il cardine attorno al quale questa ristretta elite ha costruito un preciso orientamento per l'intera comunita' profuga in Florida.
Tale orientamento ha fatto sì che l'esistenza dei comitati anticastristi, che coinvolgono la fattiva totalita' di queste persone, fosse costantemente, ed inscindibilmente, intrecciata con attivita' criminali, sia convenzionali che non, se si deve dar credito alle indagini della polizia e dell'FBI negli ultimi due decenni, e non vedo in questo caso perche' non darvi credito. Il risultato e' che l'opposizione statunitense a Castro, per la presenza di questi elementi, risulta avere sempre avuto una credibilita' estremamente "relativa".
"... Poi sono partiti i classici giustificazionismi, che mi ricodano i giustificazionismi del fascismo..."
Sbagliato, siamo d'accordo. Ma e' proprio questo il caso? Sarei propenso a dire di no. Spiegandomi meglio, dico che sarei indotto a pensare che quelli che hai letto per commenti favorevoli a Castro fossero piuttosto commenti su come questi ed il suo governo siano stati, nel corso degli anni, dalla rivoluzione ad oggi, soggetti ad una campagna di discredito che in piu' di un occasione si e' palesata come notevolmente ingannevole, e di come questo fatto imponga una riflessione sui perche' di certi atteggiamenti nei confronti di Cuba.
Porto ad esempio la condizione della sanita' cubana, la quale, relativamente ad una situazione economica sicuramente precaria, risulta umanitariamente piu' equa persino di quella dei ricchi vicini USA. Legare la lodevole contingenza ad una rivalutazione del gerarca sotto il cui giogo questa ha avuto la ventura di capitare, mi pare, almeno in parte, ed in questo caso, una forzatura.
Come e' una parziale forzatura la questione sul "non ha rubato una lira". Parlando di Castro, naturalmente va ammesso che, ladro o non ladro, egli e' e resta un totalitarista; ma se consideriamo che, sul fronte opposto, le accuse di furto che gli venivano rivolte si sono state dimostrate non soltanto infondate (almeno, ad ora sembra che sia dimostrato), ma frutto di una probabile montatura, non possiamo non soffermarci a considerare che il fatto che Castro sia, metaforicamente, il diavolo, non fa automaticamente di chi lo osteggia un santo, riportandoci al principio del discorso: se questa e' l'alternativa, quale futuro per Cuba?
"... Simpatico anche quello che sosteneva che i cubani di Maiemi sono tutti terroristi..."
Non so se effettivamente sia questo quello che e' stato sostenuto, a me non e' sembrato affatto. E comunque mi rapporto a quanto ho detto in precedenza, ovvero che, indipendentemente dall'onesta' del singolo profugo cubano, chi guida i movimenti anticastristi non ha una trasparenza indiscussa, anzi...
"Insomma le solite interpretazioni puerili che invece di interpretarla per quella che è piegano la realtà al proprio credo ideologico."
Se non essere "puerile" implica il chiudere gli occhi di fronte alla duplice lettura possibile (e sarei tentato di dire anche doverosa) di quella che e' la piu' intricata battaglia mediatica costruita (il termine non e' adoperato a caso) degli ultimi quarantasette anni, forse la linea della puerilita' e' comunque la piu' aperta e la meno manichea.