Tra le macerie dell´ospedale di Baalbek distrutto dai raid israeliani
di Robert Fisk
Un attacco a un ospedale, l´uccisione di una intera famiglia libanese, la cattura di cinque uomini a Baalbek e una nuova strage di civili hanno caratterizzato gliultimi giorni della guerra di Israele in Libano.
Gli israeliani hanno dichiarato che il commando di soldati israeliani scesi dagli elicotteri aveva catturato esponenti di primo piano di Hezbollah anche se uno di loro si è poi rivelato essere un droghiere di Baalbek. In un villaggio vicino a Baalbek i soldati israeliani hanno ucciso il figlio e il fratello del sindaco e cinque bambini della famiglia.
La notte scorsa la battaglia per il Libano stava rapidamente sfuggendo al controllo. I soldati dell´esercito libanese hanno abbandonato molti posti di blocco e i diplomatici europei hanno avvertito i colleghi che i miliziani stavano prendendo il loro posto. Correva voce che nel corso della notte ottomila soldati israeliani avessero varcato il confine in quella che veniva pubblicizzata come una avanzata militare verso il fiume Litani. Ma per controllare un´area così vasta del Libano meridionale sono necessari molti più soldati.
Gli israeliani hanno inviato i paracadutisti per attaccare un ospedale di Baalbek finanziato dagli iraniani nella speranza di catturare i combattenti hezbollah feriti, ma dopo un´ora di battaglia hanno messo le mani solamente su cinque uomini che successivamente il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, ha definito «pesci saporiti». L´operazione fa venire in mente quello che, secondo Hezbollah, sarebbe stato sin dalla prima ora lo scopo della campagna israeliana: catturare dei prigionieri e scambiare i combattenti hezbollah con i due soldati israeliani catturati il 12 luglio in prossimità del confine.
Gli hezbollah hanno continuato a lanciare dozzine di missili in territorio israeliano uccidendo un israeliano e ferendone 21 mentre l´artiglieria israeliana sparava verso il Libano al ritmo di una granata ogni due minuti. Per la prima volta un razzo di Hezbollah è caduto in Cisgiordania mentre un altro, il missile a più lunga gittata finora lanciato, ha colpito la cittadina israeliana di Beat Shean.
E non di meno l´Occidente sembra incapace di porre fine ad una guerra che sta annientando sia Hezbollah che gli israeliani. Appare ovvio che Hezbollah dispone di molti più missili di quanto ritenuto dagli israeliani – al momento non c´è nessuna città settentrionale di Israele che può dirsi al sicuro – e apparentemente l´esercito israeliano non ha un piano per sconfiggere Hezbollah, con l´eccezione della vecchia e disperata politica dell´occupazione del Libano meridionale. Se Hezbollah ha pianificato questa campagna già da mesi – e se gli israeliani hanno fatto altrettanto – ciò vuol dire che né Hezbollah né Israele hanno lasciato spazio alcuno alla diplomazia. I francesi hanno saggiamente fatto sapere che sono disposti a guidare una forza di peacekeeping nel Libano meridionale solo dopo il cessate il fuoco. E, per dirla tutta, non permetteranno che tale forza diventi un contingente militare a guida Nato. La Francia ha già una compagnia di 100 soldati nella forza Onu nel sud del Libano, forza posta sotto il comando di un francese, ma Parigi – dopo aver visto il caos in Iraq – non si fa illusioni sugli eserciti occidentali in Medio Oriente.
Fuori dell´ospedale distrutto di Dar al-Hikma, a Baalbek, c´erano due auto e un minivan bruciati e perforati da numerosi buchi di proiettile. Sembra che la battaglia tra israeliani e hezbollah sia durata oltre un´ora. L´ospedale, nel quale ci sono diverse macchine cuore-polmoni di fabbricazione britannica, era vuoto quando ha avuto inizio il raid israeliano ed è stato parzialmente distrutto nel corso dei combattimenti.
L´esercito libanese, che ha tentato di non farsi coinvolgere nel conflitto – Dio solo sa cosa dovrebbero fare i suoi 75.000 soldati – è stato attaccato ancora una volta dagli israeliani che hanno sparato un missile contro un´auto che, secondo loro, aveva a bordo un leader di Hezbollah. Si sbagliavano. Il soldato che si trovava nella vettura è morto sul colpo andando ad aggiungersi agli altri 11 soldati libanesi proclamati «martiri» dal governo e che facevano parte di una unità logistica centrata due settimane fa da un missile sparato da un aereo israeliano.