Rutelli: voglio civilizzare i rapporti con il Polo
di Massimo Franco
Ha invitato Silvio Berlusconi alla festa della Margherita per «civilizzare i rapporti con l'opposizione»; e nella speranza neppure troppo segreta di intercettarne l'elettorato moderato: anche se teme l'«analisi superficiale che una parte dell'Unione fa sul mondo cattolico». Scommette sulla durata del governo di Romano Prodi. E spiega che l'Unione si potrà allargare soltanto facendo il Partito democratico: una forza destinata a collegarsi organicamente non col socialismo europeo, ma col Partito democratico statunitense. Francesco Rutelli, vicepremier e ministro dei Beni culturali, conferma il suo schema di un centrosinistra dal profilo equilibrato. Ammette che in politica estera certe sintonie atlantiste ed europeiste a volte avvicinano l'opposizione più che gli alleati della sinistra radicale: sebbene riconosca loro «senso di responsabilità» sull'Afghanistan. E dà atto al Berlusconi premier di avere assunto «un approccio nuovo verso Israele», nonostante i «rapporti disastrosi col mondo arabo moderato».
Sa che sta per essere scomunicato?
«Da chi?»
Da parte della sinistra, perché ha invitato Berlusconi alla festa della Margherita.
«La scomunica non l'ho colta. E nella Margherita mi pare siano tutti d'accordo sull'invito. È normale che oltre a Fini e Casini, venga l'ex premier e leader di FI, azionista di maggioranza del centrodestra».
Non banalizza un po' l'invito?
«Non voglio banalizzarlo. Credo sia un'occasione per civilizzare i rapporti con l'opposizione, come richiama sempre il presidente Marini. E anche per cominciare a provocare una discussione nel fronte avversario. Noi dell'Unione non solo non abbiamo avuto luna di miele dopo le elezioni, ma sembra quasi che la sfida sia fra noi, invece che fra noi e loro».
Condivide la tesi di un regime berlusconiano nella scorsa legislatura?
«Condivido che il conflitto di interessi è emerso con una evidenza quasi sfrontata, questo sì. Ma sdrammatizzerei. L'Italia è un Paese maturo, nel quale le elezioni garantiscono un ricambio fisiologico e democratico. Dico di più: è naturale che si vada oltre i propri fedelissimi, in campo aperto. Non escludo che a fine legislatura ci si sfidi finalmente per prendere i consensi di FI, e viceversa. Ho parlato con Prodi e gli ho detto che bisogna cercare di interpellare quell'elettorato, anche mostrando di capire l'identità di un Paese con profonde radici cattoliche».
Non è che il gelo fra l'Unione e il Vaticano vi aiuti molto.
«Gelo mi pare troppo. Diciamo che dobbiamo risolvere un problema. A tratti, nell'Unione si dimentica quello che aveva già capito Togliatti, l'antico capo del Pci: che con i cattolici non bisognava solo fare un compromesso, ma comprenderne il radicamento».
Senza integrazione tra Ds e Dl rischiamo il trasformismo Vuol dire che la sinistra soffre di un ritardo culturale, dopo la fine della Dc?
«Credo che a parte dell'Unione sfugga la comprensione del ritorno ad una chiesa di popolo, che diventerà presto un fenomeno molto vasto, seppure apolitico, senza ricadute necessariamente elettorali. Vedo un'analisi superficiale sulla novità del fenomeno. Quando vado in chiesa, non capisco se accanto a me ho elettori nostri o del centrodestra. Va scongiurata l'eventualità che succeda, magari a favore dei nostri avversari».
Ritiene che la Chiesa cattolica sia all'opposizione del governo Prodi?
«No, ma la vedo perplessa e interrogativa su quanto facciamo».
Sindrome Zapatero?
«Quella è minoritaria. Anche se per alcuni settori dell'Unione, il premier spagnolo Zapatero che non va alla messa del Papa è un gesto popolare. Per me invece è un insuccesso. Se io assisto ad una cerimonia islamica o metto la kippà non abdico alla mia laicità di uomo pubblico, né alle mie convinzioni personali».
Sui rapporti con Usa e Israele vi sentite più vicini a FI e all'Udc, o a Prc e Pdci?
«Ci sentiamo vicini alla politica estera di questi 50 anni, europeista ed atlantista. È evidente che questo scenario non fa sentire a loro agio le forze della sinistra radicale. Ma hanno dimostrato grande senso di responsabilità sull'Afghanistan».
E Berlusconi?
«Berlusconi è venuto sulla nostra linea, anche perché aveva nell'alleanza Fini e Bossi e dunque all'inizio rischiava l'isolamento in Europa. Forse l'unica novità positiva di Berlusconi è stato l'approccio nuovo verso Israele, seppure accompagnato da rapporti disastrosi col mondo arabo moderato».
Che cosa risponde a chi accusa l'Unione di essere antisraeliana?
«Io non lo sono. E credo neppure gran parte dell'Unione. Ho scelto di dire a viso aperto ad una platea di ebrei romani che la reazione agli Hezbollah è stata sproporzionata. Ma aggiungo che la condizione di accerchiamento di Israele è senza precedenti, e dunque va capita la sua risposta. Non dimentichiamo che Sharon decise il ritiro unilaterale da Gaza; e che il partito Kadima è nato proponendo un compromesso stabile con i palestinesi, pur con Hamas al confine».
Eppure Europa, il vostro quotidiano, ironizza su «Giulio D'Alema»: un ministro degli Esteri filoarabo come Andreotti.
«Mi è parso un richiamo giornalistico. In realtà, D'Alema ha verso Israele un atteggiamento attento. Lui e il ministro della Difesa, Arturo Parisi, si consultano sempre. E mi pare che si rendano conto che l'Italia non deve sottovalutare i passi avanti che ha fatto Israele in questi anni».
Se siete così d'accordo sulla politica estera, come mai rimanete divisi sulla parentela internazionale del Partito democratico?
«Perché gli schieramenti europei sono datati. Bisogna costruire qualcosa di nuovo. Occorre un'alleanza di centrosinistra che a livello internazionale abbia rapporti organici col Partito democratico degli Stati Uniti. Sarebbe il vero passo avanti che dovrebbe metterci d'accordo».
Ma lo farete mai, in Italia, questo partito?
«Bisogna farlo: per stabilizzare il governo, e per evitare che riprenda la competizione fra Ds e Margherita. Se non ci integriamo, entreremo in conflitto».
Non ci siete già? Lei è accusato di forzare i tempi per mettere in difficoltà i Ds.
«Io non forzo i tempi. Indico scadenze, perché so che la maggioranza tiene e si allarga se troviamo nel Partito democratico un nuovo baricentro, equilibrato e capace di tenere insieme la sinistra riformista e parlare ai moderati. Altrimenti il governo magari va avanti, perché è vivo, ma rischia il trasformismo».
È ancora convinto che durerà 5 anni?
«Sono ottimista. Abbiamo centrato tutti i traguardi che ci eravamo dati. I fondamentali sono stati rispettati».
E allora perché si parla di allargamento?
«A me l'espressione non piace molto. E infatti ritengo che l'Unione debba trovare un'intesa precisa in primo luogo con se stessa, sulla Finanziaria; e a settembre, prima di andare in Parlamento. Dopo di che, c'è il problema di aprire un dibattito alle Camere con la Cdl per sfidarla su alcuni temi. Alludo alle liberalizzazioni, alle riforme pensionistiche, al cuneo fiscale, ad un nuovo piano energetico nazionale, all'invadenza dei partiti nel sottogoverno locale e nella sanità».
Altre spine con i Ds.
«No, il problema riguarda tutte le giunte».
Ma sono governate in gran parte da voi.
«Da qualche mese, non prima. Vede, Berlusconi ha perso perché non ha liberalizzato, perché l'Italia funziona meno di quando l'ha presa in mano lui. Ecco, noi dobbiamo farla funzionare, sapendo che abbiamo una società cambiata, composta da cittadini, utenti, consumatori più che da classi organizzate come nel XX Secolo. Dobbiamo capire e riempire quello che chiamo "lo spazio Ciampi". È il 90 per cento di consenso che l'ex capo dello Stato era riuscito a costruire intorno a sé, trasmettendo un messaggio di fiducia, di equilibrio, di patriottismo maturo. L'Unione deve non smarrire quell'eredità, e farsene interprete. E adesso mi scusi, devo incontrare uno di quei prelati con i quali ci sarebbe il gelo...».
Rutelli saluta. In anticamera lo aspetta un giovane monsignore della Curia.
senza i voti dei cattolici l'Unione avrebbe perso le elezioni
se si continua spudoratemente sulla strada dei Mussi/Capezzone/Turco/Grillini al prossimo giro di valzer (fra un annetto?) non ne prende più e torna all'opposizione (e il nano pelato va all'incasso senza neppure ringraziare)
ciccobello lo ha capito e si muove di conseguenza
resta da vedere se l'elettorato cattolico lo seguirà...
si. si. al solito una rincorsa del Rutelli originale al Rutelli-Sordi di Guzzanti. e la cosa bella (si fa per dire) e' che Francesco riesce a superare ogni caricatura...
rutelli gran personaggio.
figlio della comunicazione eletta a pensiero!
fiuta la pista come un segugio, ben allenato, esperto del territorio in cui si muove e infaticabile pedina la preda.
la prenderà non la prenderà?
questo è l'unico dilemma a cui sono abbiamo ancora risposta.
l'abbiamo visto entrar e uscire dai salotti buoni romani, coppia di ferro con una moglie , altrettanto buona fiutatrice di scoop e buona conoscitrice bon ton applicato a scienza esatta .
hanno capito una cosa molto bene, e gliene va dato atto, sanno che nel mondo occidentale la chiesa ha bisogno come il pane di ambasciatori laici che portino la buona novella nei salotti della politica internazionale.
Le nazioni cattoliche di antica fama, spagna, francia hanno detto no, la secolarizzazione ha preso piede e la chiesa rischia di rimanere al palo, non può continuare a nominare santi e beati un giorno sì e uno no per rimanere sulla cresta dell'onda.
rutelli conosce bene l'indole del cattolico e di quello italiano in particolare, ben pensante, moralista al punto giusto, presentabile e con famiglia al seguito amorevole e inattaccabile, tanto nel confessionale ogni colpa e peccato verrà ben lavato.
chi potrà mai rappresentare questo cattolico nel mondo?
chi meglio di lui potrà rappresentarlo agli occhi del mondo ?
ha vissuto tutti i travagli moderni, da ex radicale (perciò abortista, divorzista), movimentista , a verde ambientalista , ora fervente cattolico.
sempre cresciuto parallelamente ai nostri dubbi e destini.
con il declino della fede nel mondo occidentale , l'anvanzata islamica, la chiesa ha bisogno di spazi e visibilità, rutelli è pronto a farsene interprete, dov'è la stranezza?
che lo faccia sulla pelle della laicità mi viene da dire, l'unica cosa per cui sarei pronta a riconoscergli la sua nuova spiritualità è che butti all'aria i salotti, le comparsate, un po' alla san francesco, di cui porta il nome ma meno il costume.
maria
scusate. è una forma di stronzo Rutelli. oppure dà ragione a un mio amico cattolico di quelli per bene, che una volta, in stato di prostrazione per una qualche miseranda vicenda, sbottò con un celebre: "Lo so. Lo so. Gesù ATTIRA gli imbecilli". :-)))
Carolina
carolina ancora qui stai? non hai resistito alla tentazione dell'ultimo commento eh? :-)
maria
eh no ma poi vado. cioè domani vado.
però lo stesso ho roba da fare perché ora ho la valigia fatta... e la casa sfatta :-)))
comunque i tuoi ritratti di politici sono feroci :-))) secondo me dovresti farti dare una rubrica da qualche parte e farne un mestiere!!! :-)
Carolina
troppo buona carolina!
la verità è che sono una pugliese con la lingua troppo lunga!
un bacio e divertiti anzi divertitevi!
maria
:-) grazie. anche tu!
mi hanno molto divertita queste tue descrizioni laminate al teflon (anche quella su come si comportano i politici nel thread del socialista, benché sia inquietante :-))), quella di "ma perché voi milanesi non fate la rivoluzione?", e le tue mail private anche. carine. :-)
Carolina
È ancora convinto che durerà 5 anni?
«Sono ottimista. Abbiamo centrato tutti i traguardi che ci eravamo dati. I fondamentali sono stati rispettati».
Questi "fondamentali" che sono stati rispettati sono gli stessi che avevano sbandierato in campagna elettorale? Boh!
L'unica cosa buona che potrebbe fare questo signore è darmi il numero di telefono del suo spacciatore: VENDE ROBA ESTREMAMENTE BUONA CHE FA DAVVERO SOGNARE E VOLARE, VOLARE E SOGNARE, SOGNARE E VOLARE, VOLARE E SOGNARE.............
Bella intervista; belle domande; ottime risposte!!
Perchè cavolo mai non ho votato Rutelli l'ultima volta? E sì che mi piace Sordi e lui ne è l'erede.
Povera itaglia che minchia di gente che ti ritrovi sul groppone!
BUONE VACANZE A "TOUT LE MONDE".
Massì, andiamo al mare a mostrar le chiappe chiari e che ceffrega del resto.
SEMO CAMPIONI DER MONNO!! CHAMPIONS DU MONDE!
Viva il calcio, viva Moggi, viva la passera ed anche il passero, viva anche MIO ZIO ORAZIO.
Anch'io vorrei il recapito dello spacciatore del giovanotto in questione.
Sono d'accordo: deve spacciare roba estremamente buona.
Ma questo bel tomo non crederà davvero che Bellachioma, dopo averlo ben bene utilizzato, non se lo incapretterà a dovere!
Povero illuso, te ne accorgerai quanto poi ti brucerà nel fare la pipì.
Roba de sgarbelass el cuu cun una stacheta rugina
(traduz.: roba da graffiarsi il sedere con un chiodo arrugginito)
Rutelli fa il suo mestiere: inventarsi uno spazio politico che non ha. Infatti non è credibile come cattolico, come non lo era come radicale. C'é qualcosa di stonato, sopra le righe, caratteristico dei neofiti, che hanno fatto la conversione per calcolo. Il problema è un altro: non ritrovarlo nel partito nuovo.
Con i cattolici alla Rutelli ( quindi non tutta la Margherita) si possono fare patti di legislatura, coalizioni ma non un partito con due collocazioni diverse a livello europeo.
Facciamo gli schizzinosi con la Rosa nel Pugno (che qualche problema lo crea) e vogliamo imbarcare Rutelli. I DS portano la maggioranza dei voti e Rutelli dà la linea. No non ci sto.
Ora che le "prove di governissimo" sono finite "bene" avendo la sinistra (compresa quella radicale) subito il ricatto di Bellachioma circa l'indulto, che cosa aspettano a rivoltare la frittata, mandare in pensione Mortadella nominare capo del governo il "Lider da esporto" rafforzare le truppe di pace in Iraq (tanto più che quele che ci sono non sono sufficienti e si guardano bene da ritirarle) rafforzarle anche in Afghanistan e negli altri posti dove già si trovano, prepararsi alla pace armata con Israele, Iran e Siria ed infine esportare la democrazia anche in quei paesi di merda tipo Cuba, Venezuela, Perù, ecc.
AVREBBERO RISOLTO I PROBLEMI DELL'OCCUPAZIONE GIOVANILE: tutti a fare la guerra, pardon la pace!!!
Guardate che la droga fa male. Contenetevi!!
"Rutelli: voglio civilizzare i rapporti con il Polo"
MA CHE COSA HA BEVUTO O CHE COSA SI E' FUMATO QUESTO BELL'UOMO?
POSSO AVERNE ANCH'IO CH STO FACEBDO UNA GRAN VITA DI MERDA?
Io l'avrei messo,"sezione" la faccia come il culo.
CHE COSA SI E' FUMATO QUESTO BELL'UOMO?
Pare che si sia buttato sul biologico, si fuma cicoria essicata.
No noo nooo questo "signorotto" la cicoria la fuma e la mangia e forse la beve pure come si vul dire si è fatto con la cicoria, ma va a cacare
e come disse Totò, CICORIA A TUTTI!
vi ricordate nello stesso film, "orsù tutti a me, la scienza va premiata....."
fino al momento della nascita di rutelli esistevano al mondo solo due sostanze in grado di galleggiare così bene in ogni situazione: il sughero e la m...; dopo la sua nascita ce ne sono tre (o forse ancora soltanto due).