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Alberto Biraghi
La commedia umana
William Saroyan, armeno nato in California, fu un grande amico di John Fante, che diceva di lui
«la sua mano è piena di rabbia, una rabbia armena e al contempo americana, fantastica, lirica fino all'ultimo punto, all'ultima virgola». In effetti Saroyan, morto celebre nel 1982, è considerato oggi uno dei massimi scrittori americani del secolo scorso, autore di racconti, romanzi, sceneggiature, testi teatrali.
La commedia umana, ambientata in una cittadina di provincia della California all'epoca della Seconda Guerra, racconta la storia della famiglia Macauley attraverso gli occhi del figlio Homer, diventato capofamiglia dopo la morte del padre e la partenza per il fronte del fratello primogenito. Homer è un giovane intraprendente, studente di giorno, che per guadagnare qualche soldo riesce a farsi assumere come portalettere.
In sella alla sua bicicletta, il quattordicenne Homer diventa presto il più veloce della West-Coast. Le sue avventure, trentanove quadretti che durano qualche pagina, raccontano un'America che non esiste più, reduce dalla Grande Depressione che ancora fa sentire i suoi effetti, improvvisamente calata in una guerra lontana da combattere con disciplina, anche senza capirla. Un libro a tratti lieve e a tratti intenso, ironico e drammatico al contempo, straordinario documento di un'America reduce dall'epoca dei pionieri che oggi non esiste più. Imperdibile.
18.08.06 12:55 - sezione
libri