Lingua biforcuta...
Solita storia. Estremisti da un parte, forze apparentemente "istituzionali" che li coprono. Vista nei paesi baschi, in irlanda, in italia (msi-estrema destra, ma anche a sinistra).
L'illusione dei benpensanti è di riassorbire il fascismo, l'estremismo, il fondamentalismo..in realtà si lascia spazio a forze che lavorano in tutt'altra direzione. E che hanno una decisione, una volontà, a noi ormai ignote..e allora giù le marce della pace, il buonismo denso d'aria fritta..
Viva il politicamente corretto,e intanto la forza di interposizione dovrà posizionarsi sul suolo di uno dei due contendenti (mentre l'altro non l'ha neanche sgomberato tutto, mantiene il blocco navale, e pare faccia ancora incursioni).
Non so se il paragone è esagerato o meno, ma mi sembra che se ne sia fatto un'enormità in funzione degli interessi di una parte, che tra l'alro continua ad avere nelle sue galere membri di un governo e esponenti di un parlamento (eletto democraticamente)e continua con la pratica degli omicidi mirati.....
Quanta ipocrisia!
pippo: siamo andati a vendemiare con tutte quelle bombe a grappolo da recuperare
Il problema, ahimè caro pippo, è che i razzi che piovono da anni su israele partono proprio dal suolo dove si posizionerà la forza di pace. Non fossero partiti (ed il contenzioso tra israele ed il libano era stato concluso con la restituzione degli ultimi pezzi di territorio un paio di anni fa) non sarebbe successo nulla di quello che è successo.
che differenza c'e' tra questo figuro e un altro fiore di prato come riccardo pacifici?
non e' che dicano cose poi molto differenti, eh
Dedalus elencami anche le colpe dei palestinesi che sono segregati nei territori da israele, o ai quali è negato il visto di espatrio (oltre ad una patria e una serie di diritti).
So benissimo che, come diceva mia nonna, per "litigare" bisogna essere in due, ma credo che il fondamentalismo trovi casa nei due schieramenti e quindi ......
Credo sia anche sotto gli occhi di tutti il rapporto esponenziale tra le vittime dell'ultimo conflitto in termini di civili uccisi, a seguito di una strategia di rappresaglia apertamente dichiarata dal ministro della difesa israeliano.
NO, non mi convinci e continuo a credere che l'ipocrisia in questo momento regni sovrana da troppe, troppe parti (a volte, tra noi, forse anche per mancanza di ragionamento, che ci fa assumere come vere e provate le dichiarazioni dei mass media elaborate a seguito di lanci di agenzia spesso controllati dal potere di turno)
Dedalus elencami anche le colpe dei palestinesi che sono segregati nei territori da israele, o ai quali è negato il visto di espatrio (oltre ad una patria e una serie di diritti).
Non vedo che cosa abbiano a che vedere hezbollah ed i palestinesi, sono due questioni diverse.
I palestinesi (almeno: la parte + moderata) vogliono uno stato loro, hezbollah, siria, iran etc. perseguono una politica di potere sulla regione e mirano all'islamizzazione dell'area.
Hezbollah, poi, mira ad essere -in libano- uno stato nello stato, che controlla il territorio e posside le sue milizie; un po' come facevano i nazisti all'inizio della loro ascesa in germania o i fascisti in italia (prima di prendere il potere).
Forse è proprio nel voler distinguere le questioni il limite di troppi ragionamenti: resto convinto che in quella parte di mondo (ma dappertutto del resto) nulla avviene per caso e deve essere inquadrato nell'insieme; Israele con la sua politica espansionistica (a suo dire di sicurezza) ha condizionato la storia di quei territori e non ha mai mostrato nessun interesse a risolvere pacificamente le questioni aperte (vedi la fine di Rabin) forte comunque della sua supremazia militare e dei suoi "amici" (risoluzioni ONU mai rispettate).
Dove Israele, anche dopo i conflitti militari, ha voluto definire i contenziosi (vedi Egitto) ha avuto il riconoscimento e la pace. Nelle situazioni in cui non ha ricercato (per i più diversi motivi) la pace, si è sempre trovata a dover affrontare situazioni via via più drammatiche.
In quanto all'islamizzazione dell'area, non credo che la Siria sia paragonabile all'Iran che comunque è un regime non peggiore di altri che vengono considerati diversamente perchè, in questa fase, si sono iscritti in uno schieramento diverso (vedi Pakistan che ha creato i Taleban afgani ma che adesso serve agli occidentali ... fino a quando?)
E' un casino, ma credo che ognuno abbia colpe nella storia degli ultimi 50 anni in quei luoghi, speriamo che, anche a seguito di quanto è successo negli ultimi due mesi, sia chiaro che agendo militarmente le cose possono solo peggiorare con esiti imprevedibili.
Dove Israele, anche dopo i conflitti militari, ha voluto definire i contenziosi (vedi Egitto) ha avuto il riconoscimento e la pace. Nelle situazioni in cui non ha ricercato (per i più diversi motivi) la pace, si è sempre trovata a dover affrontare situazioni via via più drammatiche.
Col libano aveva risolto e restituito i territori (al pari di quello che aveva fatto con l'egitto). Ma il problema è un altro: le innumerevoli guerre fatte contro israele dai paesi vicini non erano motivate dal problema palestinese (in giordania, ad esempio, gli hanno praticamente sterminati) ma dal fastidio che un paese moderno, democratico e attivo da' in un contesto di satrapie orientali, più o meno islamiche. A questo, poi, ultimamente si è aggiunta la crescente islamizzazione e l'imperialismo conseguente.
E comunque, x farla breve, spiegami tu che cavolo vogliono gli hezbollah da israele..
ma dal fastidio che un paese moderno, democratico e attivo da' in un contesto di satrapie orientali, più o meno islamiche.
questo parere e' eccessivamente riduttivo e monocorde. una semplificazione propagandistica piuttosto che una visione obiettiva.
che poi lo stato di israele sia l'unico in possesso di istituzioni piu' o meno democratiche di stampo occidentale e' un'innegabile realta', ma da cio' farne discendere qualsiasi giustificazione e' un po' come dire che i terroristi odiano il "nostro sistema di vita". ridicolo.
da cio' che scrivi dedalus si evince una tua pressoche' totale ignoranza delle culture che siano differenti dalla dottrina neo-liberale occidentale (anzi, neo-liberista da scuola di chicago direi). e cio' e' parecchio in disacccordo con i principi liberali "classici".
Spiegami tu, berja, i reali motivi delle guerre contro israele (che hanno visto in prima linea giordania, siria, egitto) e dell'attuale forte ostilità (chiamiamola così)sempre della siria, dell'iran e degli hezbollah..ovviamente tutti contriti ed addolorati per la questione palestinese..oppure c'è dell'altro? E cosa?
Spiegami tu, berja, i reali motivi delle guerre contro israele
io non sono di certo degno, ma almeno provo a guardare al di la' degli slogan, dei pregiudizi e delle frasi fatte.
indicare come cause delle guerre o comunque dell'ostilita' contro israele la diversita' o l'antisemitismo e' dire solo una piccola parte delle cause cosiccome e' idiota considerare hezbollah un semplice prolungamento "imperialista" di siria ed israele; l'area mediorientale e' sempre stata teatro di scontri religiosi ed etnici anche prima della creazione dello stato d'israele (che non ha fatto che complicare le cose).
pensare di imporre soluzioni chiavi in mano e' quantomeno infantile.
Il "fastidio che un paese moderno, democratico e attivo da' in un contesto di satrapie orientali, più o meno islamiche" (a parte la scelta dell'aggettivo attivo al quale sarebbe legittimo chiedersi in quale settore eserciti l'attività)potrebbe cominciare dal modo in cui si stato insediato, abbia continuato ad insediarsi, e non abbia nessuna voglia di integrarsi, nemmeno al suo interno, con le stirpi diverse di recente immigrazione ( a parte i palestinesi che vi risiedono con i sefarditi mi sembra che ci siano problemi)
scusate, un piccolo ot che forse s'innesta non troppo male su questo argomento: avete letto della polemica di chieti?
la provincia ha adottato uno slogan, "il lavoro rende liberi" e immediatamente tutti hanno pensato al cancello di auschwitz, tranne la provincia stessa (assessorato al lavoro).
oggi su repubblica.it c'è la foto del depliant, e vi si legge (a parte la frase di cui sopra) anche il seguente testo, a firma di non so chi ma in proma persona: "non ricordo dove lessi questa frase ma fu una di quelle citazioni che ti fulminano all'istante perché raccontano un'immensa verità".
ecco: non ricorda.
siamo inguaiati forte.
e fulminato da che? non dal cancello, eh?
potrebbe cominciare dal modo in cui si stato insediato, abbia continuato ad insediarsi, e non abbia nessuna voglia di integrarsi, nemmeno al suo interno, con le stirpi diverse di recente immigrazione ( a parte i palestinesi che vi risiedono con i sefarditi mi sembra che ci siano problemi
Bhe, ci sarebbe molto da discutere su quello che dici, pluto.
Inraele si è "insidiato" su un suolo che era un protettorato e dove non c'era la benchè minima pretesa da parte di altri stati (in quell'epoca).
Sul fatto di come abbia continuato ad "insidiarsi" francamente non mi pare che da parte di Israele ci sia stato neanche un tentativo di attaccare gli stati confinanti, se non di difesa quando è stato attaccato lui.
Poi, integrarsi a chi? agli stati confinanti? ai palestinesi?
Al suo interno, cosa che ignori, esistono certamente varie provenienze (dalla Russia, dall'europa, etc) ma riescono a vivere benissimo e a coabitare tranquillamente. Le varie istanze che vengono portate dai vari gruppi, fanno parte del normale processo democratico che vige in quel paese.
A volte credo che il calcio ci ha fottuto tutti: si affrontano gli argomenti più delicati di una discussionecome fossimo allo stadio, senza la capacità di confrontarsi pacatamente, ma così per partito preso.
Dire che non esistevano stati nel protettorato inglese non è sinonimo di dire che non esistevano popoli, gli accordi con gli inglesi (1948) prevedevano che si formasse anche uno stato palestinese ed entrambi avevano dei confini stabiliti. Preciso che non mi sembra legittimo l'operato inglese, tanto più che c'erano già allora lobby che condizionavano l'agire politico, ma tant'è, fatto sta che da allora l'occupazione di territori che poi sono stati colonizzati dagli immigrati è proseguita, ma naturalmente i panni degli assalitori ormai erano esclusività di alcuni e quelli di vittime di altri....
Nel post precedente ho scritto insediamenti non insidiamenti (lapsus ideus?) ma credo che gli schieramenti, ormai vadano veramente abbandonati per cercare un risultato negoziale ad oltranza. Mi pare che i tempi possano essere maturi, visto che le popolazioni (islamiche o ebree) comunque sono stanche di decenni di scontri armati di vario genere....l'alternativa credo che non piacerebbe a nessuno....
Mi pare che non siano questi i giorni nei quali per la prima volta si tenta una pacificazione in Palestina. Chi segue la storia lo sa che almeno per tre volte si era lì lì per arrivarci. Ma qualcuno ci ha rimesso la pelle sia da parte ebrea che da parte araba solo per il fatto di averci provato.
Sembra che la pace non interessi a nessuno perché nessuno la vuole...
Se fosse veramente così?
aleph da un punto di vista capitalistico la guerra rende molto di piu' della pace.
Ok Berja, questo è un punto di vista importante ma non sufficiente per dare spiegazione di quello che succede da quelle parti.
Mi pare che anche tu abbia detto che questa guerra ha inizio molto tempo prima che sorgessero le fabbriche di Colt e Smith & Wesson...
Sentitevi le ultime dichiarazioni siriane (assad), libanesi (senora) e iraniane (il pazzo nazista)..poi parliamo di mr. smith and mr. wesson..
Mi pare che anche tu abbia detto che questa guerra ha inizio molto tempo prima che sorgessero le fabbriche di Colt e Smith & Wesson...
dipende da quale guerra tu decida di riferti.
se parliamo di conflitto arabo-israeliano (o israelo-palestinese) possiamo prendere per buona la data d'inizio del 1947, se parliamo di conflitti di area mediorientale non credo che troveremmo mai una data d'inizio (un po' come nei balcani).
Che prepariate il culo non basta:
Dovete convertirvi all' Islam o farete la fine dei Kompagni Tahudei in Iran con gli Ayatollah !!!
Si ringrazia l' Ottimo Joshua Pundit per la doppia Esegesi Comparativa, la versione Italiana è dello splinderiano Ottimo Lupo di Gubbio
ANALOGIE MEIN KAMPF CORANO =
CAMBIATE TAQIYA
Mein Kampf: Sostiene che i tedeschi siano la razza superiore e che la Germania è destinata a dominare il mondo, ed a dominare tutte le altre razze o nazioni.
Corano: Sostiene che l'Islam ed i musulmani siano superiori al resto dell'umanità e che l'Islam è mandato da dio a conquistare il mondo e dominare tutte le altre religioni
Mein Kampf: Lo stato e le sue leggi devono avere il controllo su ogni aspetto della vita dei propri cittadini. Tutti dovranno sottomettersi a tali regole
Corano: L'islam e la sharia devono avere il controllo su ogni aspetto della vita. Tutti dovranno sottomettersi a tali regole.
Mein Kampf: I tedeschi hanno il dovere di reclamare il posto che dio ha assegnato loro nel mondo, a qualunque costo. La lealtà al "Volk" (popolo, razza), viene prima di qualsiasi altra considerazione di tipo etico.
Corano: I musulmani hanno il dovere di praticare la Jihad e di estendere il dominio dell'islam sul mondo intero, a qualunque costo. La lealtà all'Islam viene prima di ogni altra considerazione etica.
Mein Kampf: Gli uomini sono superiori alle donne e la vita delle donne deve essere limitata alla procreazione, alla casa ed alla cucina.
Corano: Gli uomini sono superiori alle donne e la vita delle donne deve essere limitata alla procreazione, alla casa ed alla cucina.
Mein Kampf: Gli omosessuali sono "traditori della razza" e dovrebbero essere condannati a morte (molti lo furono davvero)
Corano: Gli omosessuali sono "traditori di Allah" e dovrebbero essere condannati a morte (molti lo sono davvero)
Mein Kampf: propone un piano dettagliato per la conquista del mondo, incluse le regole precise con cui i popoli sottomessi dovranno essere dominati dalla razza germanica. Sostiene che le proprietà, i beni, e la stessa vita dei popoli sottomessi appartengono ai tedeschi di diritto. Sostiene che i non tedeschi non debbano avere diritti civili.
Corano: propone un piano dettagliato per la conquista del mondo, incluse le regole precise con cui i popoli sottomessi dovranno essere dominati dagli islamici. Sostiene che le proprietà, i beni, e la stessa vita dei popoli sottomessi appartengono ai musulmani di diritto. Sostiene che i non musulmani non debbano avere diritti civili (a dire il vero, queste parti sono reperibili nella sunna o negli hadith, ma traggono comunque fondamento teologico dal Corano)
Mein Kampf: Divide il mondo in "territori tedeschi" e "territori nemici". Sostiene che i territori abitati da tedeschi o in cui i tedeschi abbiano un tempo abitato appartengano di diritto alla Germania, e che la Germania abbia il diritto/dovere di riappropriarsene, con ogni mezzo necessario.
Corano: Divide il mondo in "Dar Islam" e "Dar Harb (Territori nemici)". Sostiene che i territori abitati da Musulmani o in cui i Musulmani abbiano un tempo abitato appartengano di diritto alla "Dar Islam", e che i musulmai abbiano il diritto/dovere di riappropriarsene, con ogni mezzo necessario.
Mein Kampf: Dà la colpa agli ebrei per ogni problema, e promette che saranno sterminati.
Corano: Dà la colpa agli ebrei per ogni problema., e promette che saranno sterminati ("Il profeta - sallallâhu ’alayhi wa sallam - disse: "Il giorno del giudizio non verrà finchè i musulmani non combatteranno gli ebrei e li uccideranno. Quando un ebreo si nasconderà dietro una roccia o un albero, esso dirà: 'O musulmano, oh servo di Allah! C'è un ebreo dietro di me, vieni ed uccidilo'. Tutti gli alberi faranno così, eccetto al-Gharqad, perchè quello è l'albero degli ebrei
Si potrà obiettare che molte analogie fra i due testi sono ufficiali dopo la morte del Profeta.....
La cui vita fa dottrina !
e' il corano nella traduzione fatta dal gran mufti' di gerusalemme nel 1940 o quella curata da oriana fallaci?
se leggessimo la torah alla lettera non e' che ci troveremmo dei contenuti poi cosi' differenti, la differenza tra un credente ed un fanatico sta proprio nell'interpretazione delle scritture.
Bello questo commento di Eternal Freedom. Spero questo apra una volta per tutte gli occhi ai comunisti filo-islamici : siete ridicoli!
L'Islam è una religione filo-nazista, va bene per gli estremisti di destra. Oltretutto, essendo una religione, secondo i compagni non dovrebbe essere l'oppio dei popoli?
O forse questa definizione si adegua solo al cristianesimo? Eh già, la solita vecchia solfa... Dio non esiste, ma quello dei cristiani esiste meno degli altri
kaiser la logica ci porta a definire la religione oppio dei popoli, ma poichè conviviamo con voi cattolici, potremmo in egual misura convivere con i valdesi, i buddisti, gli ebrei, gli evangelici, gli induisti, i mussulmani,gli ortodossi, gli arancioni e così via, l'italia è casa tua quanto mia e se queste persone vivono sul nostro territorio, lavorano e condividono la nostra vita hanno diritto alla preghiera e a manifestare la loro fede esattamente con lo stesso tuo diritto di credente e il mio di agnostica.
maria
Ah si? E allora perchè i comunisti strepitano continuamente contro l'oscurantismo e la presenza eccessiva della Chiesa cattolica, del papa (che allegramente chiamano "Natzinger"), si battono continuamente perchè preti, vescovi e quant'altri parlino di meno, si battono per togliere i crocifissi, per il laicismo, e poi sono così filo-islamici, nonostante i musulmani siano molto più religiosi, integralisti, oscurantisti, violenti dei cristiani?
Io l'unica ragione che vedo è una ridicola incoerenza, che li porta ad apprezzare i musulmani (che invece li odiano in quanto "cani infedeli e senzadio") solo perchè hanno il loro stesso feroce e immotivato livore antiamericano e antiisraeliano...
tu kaiser non potrai capire mai perchè non conosci la parola libertà.
non sei libero nè nello spirito e nè nella mente, questo t'impedisce di leggere accuratamente le parole poc'anzi da me trascritte.
io ho detto libertà di preghiera, libertà di professare il culto in cui si crede.
il fatto che io non senta questo bisogno non significa che possa negarlo a chi invece sente la necessità di raccogliersi in preghiera, non tollererei nessuna ingerenza mussulmana nella vita pubblica nè sociale al pari dell'ingerenza cattolica.
pregare, kaiser te lo riscrivo così ti è più chiaro, è un atto che va rispettato cmq e ovunque.
maria
Ah si? E perchè quando un cardinale condanna l'aborto tutta la sinistra scatta su con ferocia disumana e attacca questo "ennesimo delirio oscurantista e retrogrado", mentre quando in un paese islamico una donna rischia la lapidazione per futili motivi, solo Amnesty o simili aprono bocca?
e a te chi te l'ha detto?
maria
Lo vedo. Per i compagni la religione e l'oppio dei popoli, ma solo quella cristiana. Io non ricordo proprio che la sinistra si sia mai schirata contro i deliri oscurantisti di certi imam...ma quando c'è da attaccare un papa o un cardinale, scattano su in un lampo
dati kaiser, statistiche, fatti, devi riportare questi se vuoi fare un lavoro obiettivo, scientifico e veritiero.
se no sono parole al vento utili a far salotto o al tavolino di un bar del corso.
maria
Concordo con kaiser che nei confronti dell'oscurantismo islamico la sinistra è a dir poco molto molle, se non compiacente (forse perchè fiuta aria di anticapitalismo, ancorchè medievale).
Le prove? Ad esempio l'articolo della ravera apparso qualche tempo fa su questo blog..
dedalus potresti riportarmelo? lo rileggerei volentieri.
maria
L'articolo della ravera
"Femminismo, bombe e sopracciglia
di Lidia Ravera
«È estate. Purtroppo questa terribile tragedia è accaduta in un momento ingrato. Quando siamo tutte in ferie». «Purtroppo siamo con le nostre famiglie in ferie». «Adesso è agosto... ma vedrà che al ritorno dalle ferie...». Così hanno, pare, risposto le «femministe italiane» alla giornalista Costanza Rizzacasa che le sgridava, su commissione de La Stampa, per la mancata protesta ufficiale in occasione dell'assassinio di «Hina, la giovane pachistana accoltellata dal padre perché portava i pantaloni a vita bassa e conviveva col ragazzo».
Io penso che agosto non c'entri niente. Non c'è una stagione per indignarsi e una per riposarsi. Purtroppo. Magari si potesse staccare la spina, e non soffrire più, almeno per un mese l'anno, degli orrori della porta accanto: ragazze seppellite in giardino, strozzate in chiesa, violentate sotto casa. Io penso anche, però, se mi è concesso pensare due volte, che la pubblica reprimenda alla nomenklatura «femministile» sia fuori luogo: il ripugnante «figlicidio» ( una parola che non esiste, mentre sono di uso comune parricidio e matricidio e uxoricidio...) di Brescia riguarda tutti, non è «cosa di donne». Il padre di Hina ha portato alle estreme conseguenze la mentalità patriarcale che, ahinoi, è ancora profondamente incistata nella nostra cultura, non soltanto nelle sacche appassionatamente arretrate dell’altro mondo.
Lo so, è una grossa tentazione, in questo momento, chiamare a raccolta i cittadini per bene, rispettosi, democratici e consapevoli dei diritti delle femmine per scatenarli in una guerra igienica contro i fanatici dell'Islam, con le loro donne velate o lapidate, sgozzate o discriminate, lo ha fatto anche Ida Magli su Il Giornale, invitando alla mobilitazione «degli italiani per gli italiani».
Eppure secondo me, ha ragione Francesca Koch, presidente dell'associazione federativa femminista internazionale, ad avere paura che «tutto si trasformi in un discorso troppo semplicistico». Il dolore per la condizione femminile nel mondo arabo non deve essere usato come una giustificazione per guerre di religione o di civiltà. Hina non va immolata sull'altare degli interventisti. Non vogliamo più sentire la gente di Bush gongolare perché la sanguinosa invasione dell'Iraq avrebbe permesso alle ragazze di passaggiare in jeans per le strade di Baghdad. Non si esporta nè la democrazia né il femminismo, bombardando. A Hina offriamo il nostro quasi insopportabile dolore, con il suo carico di silenzio e, per il futuro, in suo nome, aumentiamo il nostro tasso di attenzione. Cerchiamo di ascoltarle, le ragazze pachistane o indiane o maghrebine o marocchine, quando cercano di parlarci, quando vanno dai carabinieri a denunciare la violenza ottusa dei loro padri e fratelli. Non crediamoci maestri di civiltà, Impariamo a essere sorelle di Hina e di tutte le altre, ad affrontare i loro fratelli e i loro padri. Tutti, senza differenza di sesso. A beneficio esclusivo delle femmine , invece, riporto qui l'invito del Guardian, commentato e corretto dal Corriere della Sera: «Donne, dimenticatevi da oggi le adorate pinzette, così in autunno sarete à la page». Si tratta del ritorno delle sopracciglia. Ebbene sì: si portano di nuovo. Folte, nere, disegnate a matita, tatuate, pittate a carboncino, laccate, incollate. Guai a chi si mostra con gli occhi spogli, non sovrastati da quelle gaie parentesi rovesciate: «se anni di dolorosi sfoltimenti, con l'occhio che lacrimava e la ciglia che sfuggiva, hanno desertificato l'arcata... un bel trapiantino di capelli propri - 150 dollari - e in due settimane il cespuglio è fatto».
Tranquille ragazze: nessuna sarà discriminata per scarsità di pelo. E se, l’anno prossimo, qualche autorevole testata ci annuncerà che anche la gamba piace di nuovo irsuta, saremo libere finalmente dal martirio della ceretta. Come ai bei tempi del paleo-femminismo?"
Da notare il ricamino finale sulle sopracciglia, vale a dire sulla fatuità dell'occidente (corrotto e vanesio)..
dedalus in risposta a quanto da te riportato, ti chiedo un po' di pazienza e la chiedo anche agli altri blogger, se hai voglia leggi quanto ho scritto sul blog di grillo sullo stesso tema.
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viviana i tuoi post sono bellissimi, ed approvo quasi totalmente quanto scrivi, anch'io sono rimasta senza parole nel leggere il post di beppe grillo, non mi piace un'ironia simile quando ci sono donne che ci stanno rimettendo la pelle o subiscono violenza sin dalla più tenera età senza che possano difendersi, avrei preferito che sollevasse il problema dello stupro e aprisse la discussione, invece il risultato ottenuto è l'esposizione dei soliti misogini esibizionisti e ancora una volta il silenzio delle donne a parte qualche rara dossonanza.
ma su una cosa non concordo con te, sull'impegno del mondo femminista dagli '90 in poi.
sono stata impegnata nel mondo sindacale e politico, so di cosa parlo, le donne che potevano non hanno più fatto molto per le "sorelle" minori o escluse dalle stanze dei bottoni dei vari apparati, molte donne coptate si sono semplicemente sedute e hanno dimenticato da dove venivano e cosa avrebbero potuto fare e dare per la crescita di una visione della vita comune e dei rapporti uomo-donna.
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tania hai ragione c'è tanta ignoranza e saccenza su questo tema, ma magari fosse solo qui in questo blog, invece, purtroppo, è diffusissimo questo modo di pensare e matura in tutti gli ambienti.
mi chiedo se questi uomini abbiano figlie, fidanzate, mogli, cerco d'immaginare i loro sguardi, le parole che accompagnano la loro quotidianeità, a che razza di educazione ed esempio abbiano mai potuto ricevere se nel 2006, in un paese occidentale ed evoluto, o almeno presunto tale ,come il nostro, maturano ancora simili oscenità.
opportunisticamente si punta l'indice contro l'extracomunitario stupratore, quasi a lavarsi la coscienza e dimenticando quanto lo stupro sia diffuso da sempre in una cultura di non rispetto della donna, i giudici che sentenziano sul jeans aderente, o sulla 14enne che non può definirsi violentata perchè non vergine non sono extracomunitari ma italianissimi.
basta leggere alcuni post, a partire dalla provocazione di grillo, per capire quanta pruderie scateni questo argomento.
qualsiasi donna sa, che pur vestita da capo a piedi sarà infastidita ovunque e comunque dalla più tenera età .
lo abbiamo provato tutte, purtroppo, sulla nostra pelle.
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fermo restando che l'esposizione del proprio corpo per incrementare la vendita commerciale di un prodotto, tanto che da non distinguere più l'uno dall'altro, è indegna per chiunque , vorrei però , per favore, richiamare l'attenzione sulla pedofilia e violenza sessuale che è ben altra coa.
e' un luogo comune assimilare l'esposizione del corpo con la relativa aggressione fisica, magari bastasse coprirsi per fermare l'aggressione fisica.
il perchè un uomo, un gruppo di ragazzi, decida di depredare, molestare e violentare una donna ha radici diverse e molto più profonde.
e' un fatto culturale, legato all'idea che la donna sia un essere diverso, da domare, estraneo e pericoloso alll'identità maschile che è quella dominante.
provate a leggere i discorsi che faceva il rapinatore alla ragazza austriaca rapita e ritrovata dopo otto anni, dietro quell'apparente normalità si nascondeva l'assoluta necessità di dominare un altro essere umano.
quanto accaduto in austria è naturalmente la punta dell'icerberg, ma è in piccolo è quello che scatta nella mente di chi attenta al corpo di un bambino, di una bambina e poi della donna.
in olanda, terra civilissima, ricca, è nato il partito dei pedofili, il turismo del sesso è ad opera di ricchi occidentali che si nutrono (metaforicamente) dei piccoli corpi di creature vendute alla prostituzione.
la differenza dall'extracomunitario è che chi ha soldi lo fa al sicuro e protetto dalla rete che si è opportunatamente creato.
un appello è da rivolgersi agli uomini a cui questa situazione fa schifo quanto noi,ad isolare per primi coloro, che anche con la semplice battuta del bar dello sport esplicitano il loro non rispetto della dignità delle donne.
Per approfondire..perchè, ad esempio, nel caso di torre del lago dove alcuni delinquenti (probabilmente fascistoidi) hanno violentato una ragazza non si dice che che non bisogna fare discorsi "semplicistici", che non si possono dare lezioni etc. e tutto l'armamentario di cattiva coscienza che trasuda dall'articolo della ravera?
Quanto poi al fatto che non possiamo dare lezioni, beh, questa davvero è interessante. I diritti umani possiamo difenderli ovunque, ma nei confronti del mondo islamico..dobbiamo ascoltarle quelle donne malmenate, entrare in empatia col loro dolore (me la immagino la ravera, che so, sulla spiaggia di capalbio, mentre offre "il nostro quasi insopportabile dolore") ma mai dare lezioni sulla condizione della donna al mondo dell'islam..
E ovvio -a chi vuole vedere, certo- che ci troviamo di fronte ad una cultura/religione oscurantista e criminale (almeno rispetto ai valori della nostra epoca)..ma questo, a sinistra, non piace..
dunque la ravera sarebbe compiacente con l'integralismo islamico perchè scrive:
Hina non va immolata sull'altare degli interventisti. Non vogliamo più sentire la gente di Bush gongolare perché la sanguinosa invasione dell'Iraq avrebbe permesso alle ragazze di passaggiare in jeans per le strade di Baghdad. Non si esporta nè la democrazia né il femminismo, bombardando.
cioè, dice, condanniamo l'integralismo religioso ma non crediamo che la soluzione siano le bombe. questa nel fantastico mondo di dedalus è connivenza.
ora, kaiser è un pischello di 18 anni non molto sveglio, lo si può anche giustificare, dedalus è un 50enne padre di famiglia. roba da strapparsi i capelli, nel caso li abbia ancora.
No, davide, tu non capisci..la ravera ha citato gli interventisti e bush senza alcun bisogno, il modo classico x spostare il discorso. E' ovvio che la risposta non sono le bombe, ma perchè la si tira in ballo..la questione è il resto dell'articolo, leggilo bene..e chiediti se tutto questo sussiego esce fuori quando qualche pretaccio dice scemenze clericali o in qualche violenza sessuale comune..
quando qualche pretaccio dice scemenze clericali, il sussiego non serve, perchè a nessuno verrebbe mai in mente di prendere pale e forconi e andarlo a 'redimere': perciò si esprime la propria critica, anche aspra, alla quale il clericale di turno risponderà da par suo, e così via per i secoli dei secoli.
nel caso dell'islam troppa gente sembra prendere a pretesto le malefatte dei loro religiosi per giustificare il proprio razzismo, il proprio odio per il diverso. una guerra è già stata fatta, anche in nome di questioni simili, e si trattava dello stato più laico dell'intera area medio-orientale. ora c'è chi vuole riprovare con iran e siria. fa benissimo dunque la ravera a precisare i confini entro i quali è possibile esprimere il nostro dissenso, e lo fa.
cos'altro dovrebbe fare, oltre ad esprimere a chiare lettere questo dissenso, rimane per me un mistero.
Troppi misteri per la tua mente; un po' troppo chiusa.
tutt'altra cosa la tua mente brillante, in mezzo secolo tutto ciò che è riuscita a concepire è "tutti gli estremismi sono uguali" e "forza juve".
Dedalus, io direi più che altro che la sinistra prova una smodata ammirazione per l'integralismo islamico, perchè come loro questi tizi sono animati da un antiamericanismo così feroce e livoroso, che la sinistra non può che amarli. Odiano anche Israele, è allora sono proprio il massimo! E piuttosto evidente che il collante che fa andare così d'accordo sinistra e Islam è l'ODIO.
Un odio così feroce che passa anche sopra a un aspetto fondamentale, quello che sinistra e Islam sono assolutamente incompatibili. L'islam radicale vuole una società teocratica, in cui tutti sono asserviti ad Allah e devono rispettare alla lettera il Corano ; la sinistra radicale vuole invece lo stato ateo e libero da qualsiasi influenza religiosa.
Davide, un eventuale guerra contro la Siria e l'Iran sarebbe un ottima idea per abbattere due regimi criminali, responsabili di un interminabile serie di misfatti, fra i quali la recente guerra Libano-Israele. Vai tranquillo che se gli USA decideranno l'attacco avranno il completo appoggio di buona aprte della popolazione civile di quei paesi, e non solo.
sì ovvio come buona parte della popolazione civile irachena, o vietnamita anni prima, la storia insegna...
io vedrei bene un attacco USA a casa tua, ho letto ieri su Libero che i tuoi genitori sono cellule dormienti di Al Qaeda e nascondono in solaio armi di distruzione di massa, non ho le prove ma mi crederai sulla fiducia. e sono certo che avranno l'appoggio di buona parte del vicinato.
comunque, siria e iran responsabili della recente guerra Israele vs. civili libanesi è notevole, non manchi d'inventiva, ma già lo sapevamo.
Davide, checcè tu ne dica, i soli e unici responsabili della guerra sono gli Hexbollah, miliziani filo-iraniani al soldo di Teheran, che assieme alla Siria li rifornisce di armi e tecnici. Per cui, anche se indirettamente, la responsabilità è loro.
Anche se vi ostinate a ripetere il contrario, in realtà la popolazione civile irachena è contenta che Saddam sia stato abbattuto, ed è contenta dell'azione di controllo che fanno i militari, soprattutto quelli italiani. Anche perchè, dati statistici incontrovertibili dimostrano che dei 40.000 morti in Iraq, sono praticamente tutti dovuti aglis tessi terroristi iracheni. L'invasione anglo-americana ha avuto un impatto minimo,rispetto agli attacchi suicidi che si susseguono ogni giorno. Per cui, finitela con la solita patetica panzana dei poveri civili irakeni : chi li sta uccidendo sono i terroristi, anzi, i cosidetti "resistenti".
indirettamente, la responsabilità del conflitto israelo-libanese è di tutti gli stati che hanno ficcato il naso nelle faccende medio-orientali negli ultimi 100 anni, rifornendo di armi questo e quello, USA in primis.
sul fatto che la popolazione irachena sia contenta, è un'assoluta falsità. "Anche se ti ostini a ripetere il contrario", i civili iracheni sono assolutamente ostili all'occupazione americana e molti di loro rimpiangono saddam.
i resistenti non avrebbero necessità di resistere, se non ci fossero truppe anglo-americane sul loro suolo, e questo gli iracheni lo sanno molto bene.
" civili iracheni sono assolutamente ostili all'occupazione americana e molti di loro rimpiangono saddam."
Certo. Ma anche molti tedeschi rimpiangono Hitler. E ancora più italiani rimpiangono Mussolini.
I "resistenti", non solo non hanno la necessità di resistere, ma non ne hanno il diritto. Sono dei criminali oltretutto ingrati. E oltretutto, se non ci fossero le forze di occupazione anglo-americane, anzichè i consueti 70-100 i morti al giorno sarebbero migliaia.
hanno il diritto di resistere finchè gli pare, quanto alla necessità lo sapranno loro, non certo tu.
prima dell'invasione americana, in iraq non c'erano affatto migliaia di morti al giorno, se hai dati che mi smentiscono, postaceli pure...
il parallelo saddam-hitler/mussolini, così come il parallelo fra il crollo dei regimi nazifascisti e quello di saddam, è un falso storico che già ti è stato dimostrato più di una volta. evita di ripetere stronzate già dette, cerca di inventarne sempre di nuove, è più divertente
Hanno diritto di resistere? Certo, tanto quanto i soldati americani hanno diritto di difendersi, quindi di annientarli.
I dati, Davide, sono evidenti : secondo stime ufficiali il regime di Saddam, salito al potere nel 1979, è il diretto responsabile della morte di almeno 200.000 persone. Stime più alte parlano addirittura di 1 milione di persone. La fonte? Su Internet, ora come ora puoi guardare Wikipedia alla voce "Stima delle vittime delle principali dittature del mondo" o qualcosa di simile.
200.000 persone, significa, un migliaio al giorno, che saddam sarebbe stato al potere 200 giorni. nel caso peggiore, 1000 giorni: come vedi, sei un cretino.
i soldati americani non hanno alcun diritto di annientare chicchessia, in quanto esercito invasore e usurpatore di territori appartenenti ad uno stato sovrano.
quindi in ogni caso i criminali di guerra sono loro.
Non è l'invasione americana a provocare tutti quei morti. Non sono bombe americane quelle che uccidono i civili, ma sono i kamikaze iracheni.
Americani criminali di guerra? Bè, certamente molto fantasiosa come definizione. Saddam invece, che è una sorta di Hitler o Stalin in miniatura, cosa sarebbe? Era diritto degli USA, e dell'intero mondo civile, abbattere un regime feroce, dittatoriale, potenzialmente pericoloso e aggressivo, sostenitore dei palestinesi, già protagonista di due conflitti da esso stesso scatenati, la guerra Iran-Iraq e la prima guerra del Golfo.
Se la metti così, allora gli USA non avevano neanche il diritto di attaccare la Germania, visto che era uno stato "sovrano". Eppure, all'epoca criminali di guerra erano considerati i tedeschi, guarda un pò
no non era diritto degli usa invadere nessuno. hanno invaso uno stato sovrano per ragioni che si sono dimostrate false, quindi sono criminali di guerra.
ti ho già detto che il parallelo con la germania nazista non vale, ti è stato già spiegato il perchè, vatti a rileggere i vecchi thread. ripeto, non vale utilizzare stronzate vecchie, trovane di nuove.
hanno il diritto di resistere finchè gli pare, quanto alla necessità lo sapranno loro, non certo tu
mica resistono a nessuno, fanno saltare in aria altri iracheni che vanno a lavorare o al mercato..ad un ritmo abbastanza sostenuto.
Giusto: sanno loro quello che devono fare..grandioso modo di ragionare; complimenti.