Vietate i telefonini? E noi li suoneremo alla Festa del cinema
di Alberto Crespi
Dall'inizio della Mostra avviene, nel corso delle proiezioni, una cosa molto fastidiosa. Nei corridoi intorno al pubblico stazionano in piedi, per tutta la durata dei film, nerboruti giovanotti dediti alla caccia al telefonino. Si aggirano felpati e silenziosi, ma chi è seduto in un posto laterale (come il vostro monnezzaro, che è sempre pronto alla fuga nel caso il film si rivelasse insostenibile) li sente passare nell'ombra a pochi centimetri, frementi come leopardi in agguato. Se qualcuno commette il tragico errore di accendere un telefonino portatile, quelli lo individuano, si avvicinano e gli intimano di spegnere, rompendo ovviamente le palle a tutti gli innocenti seduti in zona. Ora, sentir squillare un telefono al cinema è brutto. Però è anche vero che i giornalisti, con il telefono, ci lavorano. E poi i telefoni portatili sono ormai dei computer, delle agende, delle macchine tuttofare: se uno parla durante una proiezione va zittito, ma se uno azzera la suoneria e si limita a controllare l'ora, o a leggere un sms, che fastidio dà? Ma gli squadroni anti-cellulare sono implacabili. Si catapultano sui malcapitati anche se, magari, hanno infilato le mani nelle tasche dei pantaloni per commettere atti impuri. Ieri, durante la proiezione del film di Cuaron al PalaLido, i guardiani erano più numerosi del solito, e sembravano riprodurre in sala l'atmosfera del film stesso, un futuro alla Blade Runner in cui tutti saremo controllati 24 ore su 24. Probabilmente erano lì anche contro la pirateria, perché le majors hollywoodiane sono terrorizzate dall'idea che i giornalisti siano complici dei pirati e possano riprendere un intero film con il cellulare per poi rivenderlo sui marciapiedi del Lido.
È una gran rottura, signori della Mostra: vedere un film a mezzo metro da un tizio che è pronto a placcarti come un quarterback di football non appena ti infili un dito nel naso non è bello. Infatti l'ormai mitico Cominfest ha deciso che nelle sue manifestazioni l'uso dei telefonini in sala sarà obbligatorio. Chi non manderà ogni dieci minuti un sms a tutti gli amici per dir loro quanto è bello il film che sta vedendo verrà cacciato dalla sala ed esiliato in Siberia, dopo che il cellulare sarà stato usato su di lui, in modo innaturale. È la Festa del cinema, bellezza.
Grazie al cielo non me ne frega una beata mazza di andare a vedere quei quattro ciarlatani a Venezia e, ancora grazie al cielo, ho un telefono cellulare del tutto fuori moda: fa solo telefonate!!! Nemmeno un panino al prosciutto mi prepara. Minchia che retrogado sono!!!!
E allora quelli che parlano durante la proiezione? Porca eva se non riesco a vedere un film in santa pace. Una di queste volte qualcuno mi mena... E poi dico hanno inventato il DVD, uno il film se lo vede a casetta e non rompe le balle.