La guerra delle bugie
di Robert Fisk
Finita la guerra, assistiamo ora a un valzer di ipocrisie, falsità, minacce, impudenti menzogne.
Partiamo dall’uomo dagli occhi di fuoco, Sayed Hassan Nasrallah, capo del movimento guerrigliero degli Hezbollah che ha inflitto a Israele una batosta non da poco in Libano – purtroppo a spese di quest’ultimo. Sono stati gli uomini di Nasrallah a varcare il confine israeliano lo scorso 12 luglio.
Acatturare due militari israeliani, a ucciderne altri tre, scatenando la prevedibile furia delle forze israeliane di terra e di aria contro il Libano. Per essere precisi, prevalentemente contro la popolazione civile libanese.
Ora Sayed Nasrallah se ne esce con: «Se avessi saputo che la cattura di quei militari avrebbe scatenato un conflitto di queste proporzioni, se Hezbollah avesse immaginato soltanto l’uno percento di ciò che è successo, di certo non avremmo agito così». Non è vero, è una grossa bugia. Se Hezbollah non aveva idea di come avrebbe reagito Israele, – e vi assicuro che parliamo di gente acuta, disciplinata, che sapeva benissimo quale fosse al momento la posizione politica di Ehud Olmert (oggi è notevolmente peggiorata, grazie alla sconfitta registrata dall’esercito israeliano proprio in Libano) – perché mai ha costruito negli anni che hanno preceduto questa guerra tutti quei bunker in cemento armato nelle grotte, nelle rocce, nei fianchi delle alture libanesi? Come mai si erano predisposti a colpire una nave israeliana – cosa che peraltro hanno fatto, tant’è che la nave è quasi affondata – e avevano preparato con tanta cura quella piccola offensiva di terra che poi è servita da pretesto a Israele?
Dovremmo forse credere che hanno tenuto duro sotto le pesanti incursioni aeree israeliane che hanno fatto più di mille vittime tra la popolazione civile – particolare che non può essere loro sfuggito – senza che ciò rientrasse in un preciso piano? O che gli uomini di Hezbollah si sono alzati una mattina, hanno fatto colazione e poi si son detti: «Forza, andiamo a sparare a una nave da guerra israeliana!» No, davvero. Anche quell’attacco, perfettamente giustificabile alla luce dell’aggressione israeliana, era stato accuratamente pianificato.
A quanto sostiene Seymour Hersh sul The New Yorker, anche l’attacco da parte di Israele era stato studiato accuratamente e aveva ottenuto il placet dell’amministrazione Bush nel contesto della campagna mirata ad intimidire l’Iran. Penso che Hersh abbia ragione. Ma credo anche che il conflitto fosse nei piani di ambedue le parti in causa; e me lo confermerebbe un altro passaggio del discorso sorprendentemente ipocrita di Nasrallah.
«In ogni caso», ha sostenuto, «Israele avrebbe scatenato una guerra all’inizio dell’autunno, e ne sarebbe derivata una distruzione ancora maggiore». Beh, grazie per avercelo detto.
Questo ci fa capire come Hezbollah rigiri la frittata: non intendevano far soffrire i libanesi, i quali però avrebbero comunque sofferto più avanti. E poi, comunque Hezbollah aveva vinto la guerra. Ora la leadership hezbollah annuncia formalmente che intende attenersi alla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che esige il disarmo dell’organizzazione – ma noi sappiamo bene che, in concreto, il disarmo non avverrà.
Sospiro di sollievo... Così ora c’è pace, di nuovo... Fino alla prossima guerra.
Non meno losca e assolutamente falsa è la versione dei fatti che gli israeliani stanno elaborando con i loro sodali per poi proporla al mondo intero. Contiene le solite vecchie fandonie, come quella dell’antisemitismo dei giornalisti o del coinvolgimento della Croce Rossa nel terrorismo internazionale.
Prendiamo ad esempio un volgare articolo a firma di Shmuel Trigano, apparso giovedì scorso sul quotidiano francese Liberation e intitolato «Guerra, bugie e videotape». Vi si ritrovano tesi trite e ritrite, volutamente fuorvianti, di cui la più odiosa è quella secondo cui, mostrando le immagini dei bambini uccisi a Cana dai raid israeliani, la stampa avrebbe cercato di «riproporre un antico concetto di matrice antisemitica che vede gli ebrei come infanticidi. Nell’antichità, gli ebrei venivano accusati di cannibalismo; nel Medio Evo – e tuttora nei paesi arabi – di compiere delitti rituali».
Ovviamente, non mi sfugge il messaggio insito in queste parole: non avremmo dovuto mostrare le immagini di quegli innocenti lacerati dalle bombe israeliane (peggio ancora sarebbe stato se avessimo detto che quelle bombe erano “Made in USA”); avremmo dovuto tacere sul fatto che una decina di anni fa l’artiglieria israeliana aveva ammazzato, sempre a Cana, altri 106 innocenti di cui oltre la metà erano bambini. In effetti, se non vogliamo essere tacciati di antisemitismo medievale, non dovremmo mai far vedere immagini di bambini arabi uccisi.
Nel suo pezzo, Trigano cita poi un fatto avvenuto in passato e che ora mi viene riproposto da portavoce ufficiali di Israele: siccome in passato un reporter libanese aveva ritoccato la foto di un deposito di munizioni aggiungendovi due pennacchi di fumo, e l’aveva venduta alla Reuters – uno scherzo che giustamente lo ha tolto dal giro seduta stante – tutte le fotografie provenienti da Beirut sono con tutta probabilità ritoccate o false. Una vera assurdità. Tuttavia, sentendo ricordare quella foto fasulla, avevo predetto a un amico che i sodali di Israele avrebbero messe in dubbio tutte le immagini giunte dal Libano. Le falsità da essi diffuse sul conto dei giornalisti sono tanto prevedibili quanto ignobili.
E arriviamo all’accusa rivolta a noi reporter di aver operato nel sud del Libano tutti sotto il «controllo» degli Hezbollah, mentre i nostri colleghi a Gaza lavoravano sotto il «controllo» di Hamas. Stando a Trigano, «i giornalisti sanno benissimo che lavorano grazie all’autorizzazione dei poteri locali presso i quali sono accreditati e al cui vaglio sono soggette tutte le immagini». Perdonami, Shmuel, ma queste sono solenni str...ate. Non siamo affatto “autorizzati” da Hezbollah; tant’è che quando durante il conflitto avevamo cercato di intervistarne qualche esponente, non siamo riusciti a beccarne uno. Esattamente come non c’è riuscita l’aviazione israeliana.
Che dire poi del fatto che, sempre stando all’articolo in questione, noi giornalisti troveremmo «giusto» che i civili israeliani debbano soffrire, che ci occuperemmo soltanto delle «vittime» dei militari israeliani, che ci si troverebbe di fronte a un «antisemitismo di principio»?
Avendo una lunga esperienza in fatto di guerre sporche con il coinvolgimento del Libano, debbo dire che questa è la medesima menzogna che veniva propinata ai tempi del bombardamento israeliano del 1978, durante l’invasione del Libano del 1982, in occasione del bombardamento di civili nel 1993, e ancora del bombardamento di civili nel 1996. Oggi ci risiamo.
Spesso mi chiedo: forse che gli amici di Israele attaccano giornalisti seri e rispettabili accusandoli di antisemitismo, per dare in qualche modo rispettabilità all’antisemitismo? Come reagire di fronte a una tale disonestà: con un sospiro stomacato o con malcelata rabbia? Sapete che vi dico: quanto a disonestà, Nasrallah fa parte della cricca. Ma ha ancora molto da imparare dagli israeliani.
Visto il trio ferrando-agnoletto-rizzo su la7 inneggiare ai "resistenti" (hezbollah) nonchè sostenere, il primo, che si definiva erede del macellaio di kronstadt, che la missione europea era nata a favore d'israele che aiutarli ad eliminare la resistenza libanese.
Ovviamente l'argomento valeva al contrario: se impedire attacchi a israele dal sud del libano è considerato un fatto negativo, appare chiaro che alcuni vogliono che continui la "pressione" islamica ai confini dello stato ebraico.
L'impressione, comunque, è di una sinistra radicale allineata sulle posiozini islamico-naziste delle forze peggiori, tra le quali hezbollah può essere considerata una variante, armata, di una specie di opus dei dell'islam.
Sto seriamente pensando di denunciare la 7 al tribunale internazionale dei diritti civili per aver proposto (il lunedì mattina!!!) agnoletto, rizzo vauro ferrando "controbilanciati" dalla santanchè!!
Riguardo alle frottole raccontate all'opinione pubblica occidentale, leggete anche la trascrizione di questo servizio della CNN:
http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/0608/06/rs.01.html
E in particolare:
KURTZ: Hold on, you're suggesting that Israel has deliberately allowed Hezbollah to retain some of it's fire power, essentially for PR purposes, because having Israeli civilians killed helps them in the public relations war here?
RICKS: Yes, that's what military analysts have told me.
KURTZ: That's an extraordinary testament to the notion that having people on your own side killed actually works to your benefit in that nobody wants to see your own citizens killed but it works to your benefit in terms of the battle of perceptions here.
RICKS: Exactly. It helps you with the moral high ground problem, because you know your operations in Lebanon are going to be killing civilians as well. >>
Per qualche motivo non è stata inserita la prima parte della citazione, rifaccio il copiaincolla:
"Tom Ricks, you've covered a number of military conflicts, including Iraq, as I just mentioned. Is civilian casualties increasingly going to be a major media issue? In conflicts where you don't have two standing armies shooting at each other? THOMAS RICKS, REPORTER, "THE WASHINGTON POST": I think it will be. But I think civilian casualties are also part of the battlefield play for both sides here. One of the things that is going on, according to some U.S. military analysts, is that Israel purposely has left pockets of Hezbollah rockets in Lebanon, because as long as they're being rocketed, they can continue to have a sort of moral equivalency in their operations in Lebanon.
KURTZ: Hold on, you're suggesting that Israel has deliberately allowed Hezbollah to retain some of it's fire power, essentially for PR purposes, because having Israeli civilians killed helps them in the public relations war here?
RICKS: Yes, that's what military analysts have told me.
KURTZ: That's an extraordinary testament to the notion that having people on your own side killed actually works to your benefit in that nobody wants to see your own citizens killed but it works to your benefit in terms of the battle of perceptions here.
RICKS: Exactly. It helps you with the moral high ground problem, because you know your operations in Lebanon are going to be killing civilians as well. "
dedalus continua con la sua disinformacija: a la 7 non inneggiavano ai resistenti, ma hanno continuato a dire che erano equidistanti dalle forze che hanno invaso l'iraq e le forze che si oppongono all'invasione dell'iraq.
la santanche' li accusava, allora, di collateralismo coi terroristi. dedalus ovviamente si accoda alla sua camerata. stessa propaganda di bassa lega, stessa sudditanza, stesso gioco politico. torbidi come i loro mandanti.
Per fortuna ho visto solo un piccolo pezzo sul finale della trasmisione. Ferrando ha detto "non serve la missione Onu perchè a mettere fine alla guerra cià già pensato la resistenza."
C'è un problema esimio tonii, se le tue categorie ideologiche ti portano a falsificare quello che viene chiaramente detto in una televisione pensa a che visione distorta hai della realtà e di fatti a cui non assistiamo e di cui abbiamo informazioni parziali, riportate e spesso in contraddizione tra loro.
Riposto per oscena digitazione:
Per fortuna ho visto solo un piccolo pezzo sul finale della trasmisione. Ferrando ha detto "non serve la missione Onu perchè a mettere fine alla guerra ci ha già pensato la resistenza."
C'è un problema esimio tonii, se le tue categorie ideologiche ti portano a falsificare quello che viene chiaramente detto in una televisione pensa a che visione distorta hai della realtà e di fatti a cui non assistiamo e di cui abbiamo informazioni parziali, riportate e spesso in contraddizione tra loro.
Bell'articolo di Frisk, in linea con quanto ho appena finito di leggere: il libro di Paolo Barnard (uno degli autori di Report) dal titolo "Perchè ci odiano", in cui, tra l'altro, l'autore indaga a fondo, utilizzando solo fonti israeliane, dell'ONU e di governi occidentali, sulla costruzione sapiente e premeditata di una narrativa giornalistica che porti l'opinione pubblica a tacciare di antisemitismo chiunque osi criticare le posizioni dello stato di Israele (tra l'altro è molto istruttivo sapere che ci sono associazioni di ebrei ortodossi, molto spesso di rabini, che accostano la politica dello stato di Israele al nazismo e ne disconoscono la leggittimità anche da un punto di vista storico e religioso).
Il libro è molto interessante soprattutto per la scelta di non usare fonti criticabili a priori ed andrebbe letto per farsi un idea delle cazzate che ci vengono raccontate (non parla solo di Israele ma in generale della politica colonialista occidentale, degli USA e della Gran Bretagna in particolare, nell'arco di tutto il ventesimo secolo e in questo scorcio del ventunesimo).
Lo consiglio a Deadalus (se riesce ad arrivare a pagina 15 potrebbe anche cominciare a pensare con i suoi neuroni...).
Bello l’articolo di frisk? Secondo me contiene una teoria demenziale
"Non meno losca e assolutamente falsa è la versione dei fatti che gli israeliani stanno elaborando con i loro sodali per poi proporla al mondo intero."
Da un lato esclude che i giornalisti che operavano nel Sud del Libano e a Gaza siano stati in qualche modo usati da Hezbollah e Gaza (ed è legittimo che lo faccia anche se le argomentazioni che usa sono da dementi), dall'altro accusa Israele di manovrare i tutto il mondo i giornalisti per le proprie finalità (Israele elabora e i loro sodali agiscono, insomma il solito complotto anche se in terza persona).
Domanda perché le cose che sostiene Frisk (giuste o sbagliate) sono intellettualmente oneste e quelle che sostiene Trigano in Francia (giuste o sbagliate) sono manovrate?
Sull’episodio di Cana poi la mia idea è che sia legittimo mostrare le immagini dei bambini morti (anche se come sapete (vero?) ci sono dubbi su un soccorritore che appare in due immagini ravvicinate nel tempo con due magliette diverse) non capisco perché non sono state mostrate le immagini dei bambini (10 morti) saltati in aria su un campo da gioco minato dalla “resistenza“ (resistenza x Ferrando ovviamente) Irakena pochi giorni dopo Cana.
Da ultimo io non ero a conoscenza dell’episodio del taroccamento di un’immagine da parte di un reporter libanese. Come mai? Mi sorge un dubbio, non è che è una bufala il controllo ebraico e unidirezionale della comunicazione?
dedalus continua con la sua disinformacija: a la 7 non inneggiavano ai resistenti, ma hanno continuato a dire che erano equidistanti dalle forze che hanno invaso l'iraq e le forze che si oppongono all'invasione dell'iraq.
La mattina, prima di adocchiare omnibus, bisogna prendere un bel caffè ristretto 100% arabica (e magari sbrucciacchiarsi la lingua qualche tiratina di toscano).
Ferrando sosteneva -apertis verbis- che la missione di pace era invece un aiuto ai truci israeliani per liquidare hezbollah (i "resistenti" libanesi) e completare, tramita l'onu, quell'operazione solo parzialmente riuscita ad Olmert e le sue truppe.
Questo dopo essersi dichiarato "socialista rivoluzionario" sulla scia del picconato e della luxemburg (come se fossero la stessa cosa).
Inoltre domandava perchè la sinistra mostrasse tanto entusiasmo per lo sbarco dei prodi italiani, sotto le bandiere azzurrine dell'onu, in terra libanese.
Agnoletto scivolava qua e la' im modo untuoso, dicendo e non dicendo (bisogna pensare che vive di consulenze per i ministeri).
A ribattere, ahimè, c'era solo una tizia di an.
Daniele, mi sembra che Frisk parta dal presupposto che non è possibile credere ad Hezbollah, quindi non sicuramente da una posizione "alla Ferrando" (gisuto per farti contento...) e che parli di cose che lui ha visto in prima persona (tu, ed io, solo in televisione)... Che poi un soccorritore si sia cambiato la maglietta, magari sporca o sudata non mi sembra questa cosa gravissima, magari le immagini erano riprese a qualche ora di distanza, mi sembra davvero eccessivo costruire teorie su complotti a partire da fatti come questo.
Che cosa c'entrino poi le immagini dei bambini morti in Iraq (e perchè poi dovrebbero mostrarci solo quelli saltati su una mina e non quelli ammazzati dalle bombe americane...) in questa discussione me lo dovresti spiegare.
L'episodio della foto ritoccata è avvenuto a detta di Frisk (leggi l'articolo) in passato e tu stai facendo esattamente quello che ha detto Frisk: metti tutti i giornalisti ed i fotografi nello stesso calderone con quell'unico che ha taroccato una foto.
Poi, per finire, Frisk non dice che Israele manovra i giornalisti in tutto il mondo, ma semplicemente che a fronte della dichiarazione di Nasrallah, che appare (a detta dello stesso Frisk, ripeto) assolutamente poco credibile, non lo sono di più le dichiarazioni fornite da Israele. Tutto qui.
Ma tu leggi a senso unico...
Certo sono io ad essere prevenuto...
Fisk scrive dal Libano, ha documentato le sofferenze dei libanesi durante la guerra, ovviamente è legittimo che non documentasse le sofferenze degli israeliani dall'altro lato del confine. Oggi scrive un articolo sulle menzogne di guerra è la sua prospettiva magicamente si ampia. Concede, dal suo osservatorio, che Nasrallah ha detto una bugia per poi attaccare molto pesantemente la presunta propaganda israeliana (cosa ben piu' grave della bugia di N perchè riguarda la manipolazione d giornalisti in occidente).
Dal momento che ritengo legittimo che a un commentatore (magari sbagliando) possa venire il dubbio di una manipolazione dei giornalisti in territorio di guerra, senza dover chiamare in causa Israele che "elabora" versioni dei fatti per i suoi sodali, mi sembra che in questo articolo Fisk si mostri pesantemente antiisraeliano. Nei precedenti poteva dire di scrivere quello che vedeva, qui sta scrivendo cose che non vede con la stessa certezza.
So bene che Irak e Libano sono cose molto diverse, per la pietà umana pero' l'orrore dei bambini uccisi deliberatamente in Irak dovrebbe essere almeno pari a quello dei morti a Cana, ma così non è. Così come la disperazione mostrata da alcuni per i 1000 morti civili Libanesi è infinitamente superiore a quella mostrata per il milione e mezzo di morti in Suda (ho fatto un solo esempio potrei farne dozzine). Io ho una risposta molto convincente a questa disparità di atteggiamento.
a me pare che l'articolo di Fisk sia molto equilibrato.
riguardo a questa frase di daniele: "Io ho una risposta molto convincente a questa disparità di atteggiamento.
Fisk risponde in maniera parecchio convincente:
Contiene le solite vecchie fandonie, come quella dell’antisemitismo dei giornalisti o del coinvolgimento della Croce Rossa nel terrorismo internazionale.
partire dal concetto che "israele ha sempre ragione" ci porta sulle stesse posizioni di nasrallah.
Vabbè che voi della sinistra massimalista e folkloristica vi affidate a guru, santoni et similia ch prendete come oro colato, ma non mi sembra che la prerisposta di Fisk spieghi la disparità di notorietà tra Gusmao ed Arafat.
ma non mi sembra che la prerisposta di Fisk spieghi la disparità di notorietà tra Gusmao ed Arafat
si puo' avere una traduzione? c'e' qualche sottotesto oscuro nelle tue affermazioni.
non si puo' dire che lo stato di israele dica le bugie solo perche' i suoi contendenti sono piu' bugiardi?
Daniele abbiamo letto con interesse in questi mesi i tuoi reportage dal Sudan, Timor Est, Balochistan, Kossovo, Uzbekistan. Stupisce che Fisk dal Libano non abbia trovato il tempo di intervallare i suoi reportage con considerazioni su queste aree del mondo che nulla c'entrano con quella in cui risiede: c'è una chiara volontà di inquinamento dei fatti.
Racconto il Libano da trent'anni con un puntiglio di indipendenza tutto suo, figurati se sta ad aspettare te o il professorucolo francese per farsi spiegare gli ingredienti del mestiere.
Per inciso l'articolo di Trigano è effettivamente volgare, grezzo e insultante nei riguardi di chi ha svolto l'attività di inviato in Libano in quest'ultima guerra, mi sembra anche naturale che si prenda la briga di rispondere. Lo si può leggere per intero qua.
Libé tra l'altro, continuiamo a farci del male così (proprio ieri mi sono dovuto ascoltare da una ragazzotta francese il pippotto di ordinanza su quanto sono bravi però i suoi connazionali, quanto sono ancora i portabandiera dei diritti nel mondo e mi cita il caso Libano come esempio).
Attualmente ci sono due schemi forzi di interpretazione della realtà internazionale, uno e dei neoconi (libertà vs terrore che quì non approfondiamo) l'altro è della sinistra massimalista che applica a livello internazionale degli schemi di interpretazione riconducibili al marxismo (grezzamente Occidente vs resto del mondo; Impero vs popoli; Ricchi vs poveri). Sia le categorie neocon che quelle massimaliste hanno successo perchè sono semplici e tutte le cose semplici dai protozoi ai leghismi hanno successo.
Tornando alla teoria massimalista, tutto quello che non rientra nello schema (Impero vs antiimpero) viene ignorato (altrimenti si scoprirebbe che il mondo è piu' complesso). Nel 1999 e nel 2000 India e Pakistan sono andati molto vicini a lanciarsi bombe atomiche (la vicenda è etsta gestita dalle diplomazie, in particolare molto brava l'amministrazione Clinton) nel disinteresse delle masse. Timor Est ha subito la piu' feroce occupazione militare della storia moderna (la popolazione è calata di un terzo, in Palestina è aumentata del 50%) nella piu' totale indifferenza, per non parlare della guerra in Congo (4 mio di morti) in Sudan (1,5mio) etc etc.
Se paragoniamo la preoccupazione e l'indignazione (ad esempio) per l'intervento in Libano a quella per queste vicende c'è qualche cosa che non torna. Alcuni sono mossi ad indignazione solo da quelle vicende in cui vedono conferma della teoria dell'Impero e delle cattiverie dell'imperialismo. Ovviamente non c'è solo l'ignorare vicende enormi, ma anche le interpretazioni delle vicende riconducibili al conflitto impero vs resto del mondo sono interpretate in chiave caricaturale. La colpa è sempre degli Usa+Israele. Se c'è un attentato alle torri gemelle esce fuori ua teoria che sostiene che è stato organizzato dagli Usa per poter scatenare la guerra e ovviamente Israele sapeva perchè ha fatto sgomberare gli ebrei dagli edifici.
Con questo non sto assolutamente avvallando le teorie ugualmente becere dei neocon o sostenendo la politica estera di Bush. Per concludere se Israele uccide attaccando una base di lancio missili dei bambini è uno stato criminale guidato da nazisti e le immagini fanno il giro del mondo in poche ore. Se la "resistenza" irakena mina un campo di pallone su cui giocano bambini la notizia semplicemente non esiste, è fuori dal mondo, dal mondo del terzomondismo.
e con cio' israele e' piu' giustificata nell'uccidere bambini della "resistenza" irakena?
oppure non credi sia piu' semplice schierarsi per un ipotetico quanto tangibile "idiota perbenista di sinistra medio" nel caso di israele vs. libano piuttosto che negli altri casi da te descritti?
quindi pur schierandosi contro il terzomondismo d'accatto dell'idiota di sinistra medio non credi si abbia comunque tutto il diritto (ed il dovere, dal mio punto di vista) di criticare (anche aspramente) israele?
possibile che ogni volta ci sia uno che urla "all'antisemita"?
La teoria che ho enunciato è proprio per dire che il pregiudizio antiisraeliano non deriva in prima battuta dall'antisemitismo, ma da questo neomarxismo globale. Certo l'immagine di israele appartenente al campo dell'impero si rafforza con lo stereotipo dell'ebreo ricco e avido, spesso vengono fatti riferimenti (lo fa anche Fisk) al controllo dei media da parti degli ebrei (mentre non ho mai sentito dire che gli americani come nazione controllano i media), così come spesso si chiedono abiure agli ebrei nei confronti di Israele 8anche questo è un tipico topos antisemita). Per concludere personalmente tendo a non usare l'accusa antisemita con leggerezza, il pregiudizio antiisraeliano deriva da questo neomarxismo per dummies che si rafforza, a volte e non necessariamente, di elementi antisemiti. Il motivo per cui mi interessa il conflitto arabo-israeliano non è un particolare legame con israele quanto il desiderio che la sinistra evlva le sue categorie per comprendere le tematiche internazioali, e dio sa stretti tra Bush e Amedinejad (o come cazzo si scrive) quanto ce ne sia bisogno.
Da ultimo non ho giustificato la strage dei bambini di cana fatta dal IDF (non escludo che Israele abbia scelto di non andare tanto per il sottile, sperando di isolare Hezbollah nella società Libanese) quando quelli che parteggiano per hezbollah per Hamas e per la resistenza irakena credendo, i dementi, che sia la scelta ovvia per essere di sinistra.
informati, frate': da parecchi anni i nazi parteggiano per hamas, hezbollah e la resistenza iraqena, basta farsi un giretto su altermedia, noreporter e immondezza simile.
certo anche loro fanno leva sul da te maldefinito "neomarxismo globale" definibile leninisticamente "socialismo degli imbecilli", ma sempre nazi sono.
io credo che se lo stato di israele e soprattutto le comunita' ebraiche occidentali facessero un sforzo per la pacificazione (un po' come ha fatto la comunita' irlandese statunitense, per anni la maggiore finanziatrice dellIRA) invece che soffiare sul fuoco del bellicismo e del sostegno ad israele a tutti i costi, forese, dico forse, si potrebbero raggiungere risultati politici in breve tempo.
va bene cercare le responsabilita' altrui ed isolare l'antisemitismo, ma poi non credo che vivere in un ghetto armato sia la soluzione per i prossimi 5000 anni.
quelli che parteggiano per hezbollah per Hamas e per la resistenza irakena credendo, i dementi, che sia la scelta ovvia per essere di sinistra