ma la diccì c'è ancora! non te l'ha detto Rotondi?
Voglio assumere che intendesse dire che, sovente, nella politica italiana, ci sono stati dei soggetti politici che si sono fatti carico di predicare la loro adesione ai valori cristiani, salvo poi razzolare, altrettanto di sovente, in tutt'altra direzione.
Ovvero un ammonimento per la Margherita.
Ma Rutelli ha visto padre poi ne sonno? Che je prende?
"Ma Rutelli ha visto padre poi ne sonno?"
Vorrei quasi sperarlo. Quel che invece temo e' che voglia rastrellare i voti veicolati dalla chiesa, da sveglio.
Ma dimmi tu, mai avrei immaginato di dover tifare per baffetto-mussi..
Mussi farà la scissione, il problema è lui tanto quanto Rutelli.
Mussi è l'emblema del togliattismo, la rinuncia a qualunque riforma sociale, il comunista che bada solo alla posizione di rendita per il "potere".
Il suo sogno è una società retta dai burocrati del partito come lui.
Non avrei mai pensato che su OMB si arrivasse alla standing ovation per Mussi, come si può ragionare con queste prese di posizioni sulle radici (cristiane da una parte, comuniste dall'altra)?
Così l'unità della sinistra non l'avremo mai.
Ognuno alla sua rendita di posizione, alla sua corrente.
Il mio sogno di avere un sistema sociale solidale? Dovrò dirgli addio, grazie a questi personaggi.
E voi allocchi simili ai Leghisti celoduristi, che appena vi si dice che voi siete i "migliori" perchè venite dal PCI ad andargli dietro.
L'orgoglio dell'appartenenza è la miglior mossa dei politici per rendervi servi.
Moreno: questo povero paese è condannato alla convivenza con il papa e quel che lo circonda. La voglia di voti porta i politici a genuflettersi ogni due per tre (che ne so, prendi Fassino che dichiara a Radio 24 di essere credente, ma che non lo dice perché è cosa privata. A Radio 24...) dimenticando il sacrosanto principio democratico della laicità dello stato, ritengo le parole di Fabio Mussi una boccata d'aria fresca.
Non sono addentro alle trame politiche, non so se Mussi sia togliattiano, migliorista,stalinista o quello che vuoi tu. So solo che lo sento dire spesso cose intelligenti, in tema di laicità e non solo. E lo vedo anchge fare molto bene come ministro. Considerando che pur di non avere Berlusconi mi toccano Mastella e Di Gregorio, credo che per un Fabio Mussi ci si debba segnare coi gomiti.
Quanto all'unità della sinistra, in questo momento sia la cosa più lontana del mondo. I DS flirtano con Rutelli e cozzano con PdCI, Rifo, verdi eccetera. E tra un po' cominceranno a cozzare anche col PSE. Qui si sta facendo l'unità di centro, alttro che sinistra, una cosetta che già esisteva tempo fa, si chiamava corrente Morotea della DC. Dare la responsabilità di questo pastrocchio a Mussi mi pare un pochettino pretestuoso.
moreno concordo con alberto qui è in forse l'ala riformista e laicista del partito.
non è cosa da poco decidere cosa fare per non perdere per strada tutto il lavoro fatto per affermare tale valore.
maria
Alberto dissento da te, e non vorrei sembrare quello che "spisciacchia in giro in casa altrui", ma è sulle cose concrete che dovremmo unirci.
Io vengo da famiglia cattolica e la mia fede la considero un fatto privato (mi ritengo un cristiano adulto, già cattolico mi sta scomodo, visti Ratzinger & soci), le basi politiche in cui mi ritrovo sono quelle di Bernstein e Rosselli, sono un "migliorista" iscritto ai DS (anche se questa definizione mi sta stretta, nel senso che se si fosse fatta una vera transizione PCI->PDS->DS tutti i diessini dovrebbero esserlo, altrimenti era meglio andare in Rifondazione per coerenza).
Per questo vedo che l'unica strada sia il Partito Democratico, che da una parte la voglia di rifare la DC non mi piace, i cattolici di Sinistra dovrebbero turarsi le orecchie quando parla Ruini e non cercare di essere più realisti del re quando si tirano in ballo valori tradizionali superati (matrimonio, etc.), come ha fatto l'ala cattolica del PSOE di Zapatero in Spagna.
Lo stesso dovrebbero fare gli ex-PCI, o gli ex-DC, o gli ex-PSI che rivendicano un orgoglio di appartenenza.
Chi viene dalla DC, dal PSI o dal PCI dovrebbe ricordare anche gli errori del passato: appoggio all'URSS di Stalin negli articoli dell'Unità anni '50, connivenza col sistema mafioso della DC negli anni '70/'80, Craxi ed il craxismo degli anni '80 per i socialisti.
C'è poco da essere orgogliosi di questi fattori C (Comunismo, Corruzione, Craxi).
Quindi per superare questo dobbiamo unirci sulla parte buona della nostra storia (da Rosselli a Dossetti e a Berlinguer), senza orgoglio, ma fidandoci l'un l'altro e chiedendo di partecipare dal basso ai partiti.
Dobbiamo fare una cosa nuova, con obiettivi positivi, se guardiamo indietro ci verrà il torcicollo e gli scheletri nell'armadio ce li abbiamo tutti.
Cara mira, a me le sigle non piacciono, tu parli di ala riformista e laicista.
Se per laicismo intendiamo un anticlericalismo ottuso che si rifiuta di dialogare con chi dice "sono credente", allora dovremmo rinunciare a parlare con una grossa fetta del paese.
Se per riformismo intendiamo un generico modo di porsi che puzza di più di trasformismo, nel senso che dobbiamo evolverci, senza sapere dove andare, non è che mi senta di aderirvi.
Riformismo ha significato in questi anni appoggiare riforme che hanno portato alla legge Biagi, qui mi trovo più a Sinistra dei riformisti, sono molto "conservatore" sui diritti del lavoro, ad esempio.
Un appunto per Alberto, anche se so che la storia non si fa con i se e con i ma.
Se avesse vinto la corrente Morotea della DC e Moro e Berlinguer avessero fatto quel percorso, forse non avremmo avuto il craxismo, ma un vero socialismo, un partito socialdemocratico, purtroppo Moro e Berlinguer ci hanno lasciato troppo presto.
Un appunto per Alberto, anche se so che la storia non si fa con i se e con i ma.
Se avesse vinto la corrente Morotea della DC e Moro e Berlinguer avessero fatto quel percorso, forse non avremmo avuto il craxismo, ma un vero socialismo, un partito socialdemocratico, purtroppo Moro e Berlinguer ci hanno lasciato troppo presto.
Bah, questa proprio no.
Avremmo avuto il compromesso storico, un orrenda fusione tra il peggio della politica cattolica e di quella comunista. Una sorta di rosy bindi trasformata in governo del paese..un paese che sarebbe stato fondato sulle partecipazioni statali e la morale cattolica..e l'odio per la modernità che ancora caratterizza molti di questi.
Sarebbe stato un paese dal linguaggio obliquo ed oscuro come quello dei morotei, a partire dalle convergenze parallele per finire con il mancato strappo col comunismo sovietico (berlinguer non lo fece mai)..la sola immagine di moro che passeggia in canottiera a terracina l'estate con l'aria del poveraccio (mentre il segrtario ha mano libera per fregarsi questo mondo e quell'altro)..orrore, puzza di minestra rancida..
Moreno: mi unisco a te nel rimpianto per quello che Moro e Berlinguer avrebbero potuto fare. Enrico se l'è portato via un maledetto malanno, su Moro è meglio non aprire il dibattito. Ma non è questo il punto.
La ragione per cui apprezzo Mussi di questi tempi è che ritengo che la politica potrebbe fare un salto di qualità enorme se si vietasse l'uso dell'aggettivo "cattolico". Andare a messa è un fatto privato, che non dovrebbe essere usato per cercare consenso, come invece stanno facendo tanti esponenti della sinistra. A me piacerebbe sentir parlare di solidarietà, qualità della vita, servizi efficienti, ambiente, lavoro. La dichiarazione di fede di Fassino per me è un atto di piaggeria che grida vendetta (per non parlare dei deliri di Bertinotti sulla ricerca della fede).
moreno dire laicista non significa andare contro coloro che dicono "io credo", ma separare coloro che credono e invitarli a professare la loro fede negli ambiti preposti, sedi religiose, congregazioni, chiedendo esplicitamente loro di non influenzare le scelte con dogmi o scomuniche.
il vangelo aveva già anticipato tale soluzione "date a cesare quel che è di cesare date a Dio ciò che di Dio"
e sono passati ben duemila anni eppure non è stato ancora riconosciuto tale principio.
non vorrei sbagliarmi ma non ricordo il nome del monarca, (forse baldovino?) che si dimise per far passare la legge sul divorzio poichè cattolico ma osservante del diritto di non influenzare il voto in parlamento.
oggi , noi non riusciamo a dibattere neanche sui pacs, senza che la chiesa non metta l'out l'out, e parliamo di diritti civili pensa se c'inoltrassimo in decisioni ancor più laceranti.
per quanto riguarda il riformismo, questi non è una frase fatta o un rimaneggiamento di vecchie formule sfatte, ma è la continua e costante ricerca di soluzioni mediate e progressive, poichè sono tali si possono sempre rivedere e correggere, esattamente come la legge Biagi, che tra l'altro ha conosciuto la nefasta applicazione nel periodo più buio degli ultimi anni e sotto il cappello di un governo non certo amico dei lavoratori.
ma poichè il riformismo prevede l'errore, nulla toglie che ciò che è stato provato fallace sia cancellato o rivisitato.
maria
mi associo alla standing ovation (e a quel che disse il 5 agosto Mira su Rutelli... illuminante). purtroppo, mentre nelle repubbliche baltiche manderei tutto sommato volentieri certi politici a schiarirsi le idee - ce n'è per tutti, dagli stalinisti agli smemorati -, non mi sognerei di fare altrettanto con quella stupenda regione meravigliosa della Grecia che chiamasi Zagoria. Non per altro, ma per rispetto del popolo zagoro, che di tutto si merita tranne di vedere di simili facce da culo. Eppure, eppure, sarebbe istruttivo, lo ammetto... Perché, per esempio, qualora il nefasto Rutelli fosse impedito a dire "evkaristòs" (grazie in greco, l'etimo è quella della "eucaristia") per motivi di rispetto, di decenza e di memoria, forse capirebbe che i "valori cristiani", quanto meno, si misurano sul campo.
Carolina
Io ritengo che il problema di Mussi è che punti più sull'orgoglio degli ex-PCI che non vogliono morire democristiani (giustamente).
Secondo me l'agitare lo spettro del partito catto-comunista è un'azione strumentale di chi sa che non sarà mai leader del Partito Democratico, un personalismo di Mussi (ma forse c'è dietro D'Alema ed il suo dividi et impera).
E' più probabile che i margheritini muoiano socialisti (ma questo è un mio punto di vista) e su questa paura uguale ed opposta sta vivacchiando Rutelli.
Se la base della Margherita nel suo vuoto ideologico ha accettato un ex-radicale come Rutelli, può benissimo accettare un ex-socialista o un ex-comunista.
Insomma qui si tratta di decidere se affossare Prodi, Fassino, Enrico Letta, Bersani e Veltroni, oppure Rutelli, Mussi, Folena, D'Alema, Marini e Cofferati.
A questo gioco non mi voglio prestare, tutto qua.
OT GRANDE COME UNA CASA.
Perdonami moreno ma mi è venuto spontaneo chiederti:
è la nuova formazione della nazionale?
maria
boh, a me Mussi è sempre parso una persona seria. credo che ciò che ci tiene arretrati come sinistra e come paese non siano tanto gli attaccamenti ideologici (riflettono delle differenze sociali, non solo qualche uzzo di politico), quanto proprio il fatto che si faccia di tutto meno che affrontare i problemi veri: ricambio della classe dirigente, più ancora l'economia, poi la politica estera e i diritti civili... no, si preferisce tutto meno che questo in realtà e si dibatte della verginità di Mastella, del collegio gesuitico che ha frequentato Fassino, dell'importanza delle crociate in rapporto alle possibilità d'inciucio con gente come maroni, etc. etc. etc....
Carolina
Non è affatto OT, è quello che in realtà è ogni distinguo tra cattolici e laici, tra socialisti e comunisti: tattiche per dividere gli stolti e conservare il potere.
A chi fa paura un partito nuovo con regole nuove, in cui ci sia Vera partecipazione.
Facciamo le Primarie, ma Primarie in cui ci si iscriva contestualmente al nuovo Partito Democratico per decidere la nuova classe dirigente di questa nuova forza.
Insomma introduciamo la democrazia vera dei partiti, non un gioco delle tessere controllate dalle segreterie. Il discorso di Mussi in realtà maschera questo, suvvia, siamo sinceri.
Chi non ci sta è libero di creare una forza alternativa. Ed ognuno è libero di stare nella casa che gli va più comoda.
Si tratta di vedere quale visione si vuol privilegiare, una spinta verso il futuro o una di retroguardia.
A me sembra che gli obiettivi di Mastella e Mussi coincidano cara carolina: affossare il Partito Dmeocratico significa far sopravvivere i 50.000 generali dell'armata Brancaleone.
moreno volevo solo dare una battuta, ma a parte gli scherzi la tua proposta è degna di attenzione, dà l'idea di quanto teniamo tutti a cuore il futuro della sinistra tutta e non prendiamo sottogamba nulla .maria
Moreno, cerco di spiegarmi anche perché mi pare che di fondo tocchiamo lo stesso problema, ma poi c'imbrigliamo con le parole (io almeno). non sono addentro ai possibili obiettivi di Mastella e di Mussi, però mi paiono diversissimi fra loro come metodo. e comunque non fai diventare uno della margherita vicino a uno della rosa nel pugno per decreto, non credo sia solo una questione di volersi etichettare partiticamente, e oltretutto l'armata brancaleone peggiora... qui si rischia che ce la meni per un anno con 'sta cosa, non ottenga alcunché e vada a casa... e i casi sono due: che vada a casa avendo almeno affrontato qualche problema del paese o che ci vada facendo rimpiangere gli altri... che sarebbe gravissimo, in un paese "cattolico" come in uno "comunista" o "buddhista" o dedito all'origami. e poi è Rutelli che fa sempre il destrorso di turno dentro la sinistra! Mussi farà soltanto quel che reputa essere il lavoro del dirigente di sinistra, credo.
Carolina
Maria forse è una questione generazionale, gli ultrasettantenni (che orami disillusi) e gli under 35 sono disposti a perdere le loro radici per trovarne di nuove.
La generazione dei dei 40enni e 50enni ha più problemi a mettere in gioco lo status-quo.
In fondo l'età conta, avevi ragione.
carolina esiste il manuale cencelli anche nei partiti di sinistra.
in genere il pacchetto delle tessere fa oscillare una mozione rispetto ad un'altra.
nei congressi dei partiti , di tutti i partiti, senza nessuna eccezione nè a destra nè a sinistra, il numero delle tessere decreta, perciò dei voti permette una scelta piuttosto che un'altra.
siccome questi passaggi sono sperimentati ormai da anni, conoscendo i meccanismi si mettono le mani avanti.
maria
Mi piacerebbe che Mussi avesse fatto il vero uomo di Sinistra non votando il pacchetto Treu, non votando l'indulto salva-furbetti del quartierino, non votando la missione in Libano, mettendo un freno alla riforma-truffa delle pensioni (il TFR è un mio diritto acquisito, qui siamo peggio di prima dello statuto dei lavoratori, non scherziamo).
Agitare la bandiera della Sinistra quando fa comodo per paura che un ex-PCI voti Enzo Bianco al posto del dalemiano Crisafulli (vedi link sotto) ?
http://forum.parlamentopulito.com/viewtopic.php?pid=51
Per questo non credo che mi possiate far passare Mussi per il verbo di Dio.
lo so, ma decidono (solo) loro le stesse cose su cui poi scegliere anche di mettere o meno le mani avanti!!! oltre un certo limite non è accettabile. se li guardi fra tutti sembrano una classe digerente, non dirigente, e questo è dannoso alla democrazia molto di più del fatto se la politica italiana debba contemplare il volto di Dio o no. in altri termini: un concilio rutelliano III non è di questo paese, di questo mondo né di questa cultura politica. per cui che quello di Mussi sia anche un mettere le mani avanti, ma intanto preferisco questo. poi se wonderMussi li convince anche in meno di un anno a risparmiarci questi avvitamenti mistici poltronistici pubblici, ancora meglio.
Carolina
ah, e le cose dove non è wonder è chiaramente sempre per quello scarso contatto - condiviso con molti dei suoi esimi colleghi - con la realtà terrena. per loro (senza parlare della destra), "Libano" è la serie nuova di "ER, Medici in Prima Linea", le tv sono monopolizzate dal mago zurlì, l'esercito lo è dai sette nani, la chiesa cattolica da santa teresa di lisieux, e così via...
Carolina
sì carolina è possiblie anche questa soluzione come le altre proposte, può essere che mussi si esponga così tanto per spingere a trovare accordi più confacenti, alzi il tiro a cento per raccogliere 50 ad es.
anche questo fa aprte del gioco.
maria
"sì carolina è possiblie anche questa soluzione come le altre proposte, può essere che mussi si esponga così tanto per spingere a trovare accordi più confacenti, alzi il tiro a cento per raccogliere 50 ad es.
anche questo fa aprte del gioco.
maria"
Un nuovo "correntone" che trasmigri granitico dai DS al PD?
Questa è tattica di bassa politica, non strategia, io voglio un Partito Democratico con idee forti che duri qualche decennio, non un Ulivo, Unione, Asinello, GAD, Margherita, Quercia, Formica, Bradipo o altro animale della Disney che duri un paio di mesi.
Non voglio trasformismi che riguardino solo la sigla del partito, ma con gli stessi nomi e cognomi.
Balletti da quattro soldi.
Mi piacerebbe che Mussi avesse fatto il vero uomo di Sinistra non votando il pacchetto Treu, non votando l'indulto salva-furbetti del quartierino, non votando la missione in Libano, mettendo un freno alla riforma-truffa delle pensioni (il TFR è un mio diritto acquisito, qui siamo peggio di prima dello statuto dei lavoratori, non scherziamo).
Curiosa visione dell'essere di sinistra..più che altro sembra quello di uno struzzo che non vuole vedere la realtà e si illude di poter continuare a vivere nel vecchio stato assistenziale di craxi e gaspari.
Dove tutto si pagava facendo debiti keneysiani e i partiti s attrippavano facendo la cresta sull'insieme.
Fortunatamente mussi (e dico mussi!) 'ste cavolate ha evitato di farle.
Per Dedalus, Keynes proponeva uno stato che risparmiasse nei periodi di boom economico, per poi investire il denaro pubblico nei periodi di crisi (cosa che le aziende dei nostri imprenditori liberisti chiedono... anche l'ultimo industrialotto del nord-est che si è fatto "da solo" ha usufruito della cassa integrazione nelle crisi).
Non è colpa delle dottrine di Keynes l'affossamento economico dovuto al clientelarismo.
Almeno studiati John Maynard Keynes.
E poi si scrive keynesiani e non "keneysiani".
io vorrei capire, Mira e Moreno: il pd potrebbe rappresentare una novità, un superamento di problemi clientelari/frazionistici della sinistra, se ho capito bene anche un po' un insieme di contenuti più pragmatici e quindi ritenuti più adatti alla società attuale.
ok.
però quali contenuti almeno gradireste e/o sentite che ci sono... proprio a enumerarli..
e poi se è pragmatico e adatto alla nostra società (che è anche complessa, multiculturale etc.) tutto il coté "metafisico"...
inoltre vorrei sapere soprattutto da Moreno che ha parlato di questo, se l'accusa di cambiare solo la sigla non è un po' schematica forse...
nel senso che se poi 'sto progetto si fa dubito che con un simile ambaradan di ricerca di consenso si riesca anche volendo a rimanere la corrente ds o margherita taldeitali...
e infine: tutto ciò è urgente visti i problemi del paese odierni? non si rischia iniziando dal partito democratico e non dalle priorità economiche/sociali/legali del paese di fare un finto cambiamento, come ad es. (secondo me) fu fatto con il maggioritario?
Carolina
@carolina
Le priorità economiche/sociali/legali del paese devono essere il programma del nuovo partito, quindi il partito stesso.
Da alcuni principi condivisi (grandi idee) si può passare alle priorità:
1) tutela dei diritti del lavoro, che passa anche per una detassazione del lavoro dipendente ed una maggior tassazione delle speculazioni finanziarie ed immobiliari di matrice liberista, e porti una politica contro l'incentivazione del precariato (il costo del lavoro per un lavoratore a progetto deve essere maggiore di quello di un lavoratore a tempo indeterminato, ad esempio);
2) europeismo, va contrastato l'egoismo nazionale e sociale della Destra (movimenti NO EURO, etc.), ma va anche perseguita una maggior efficenza degli organi comunitari;
3) legalitarismo, che da un lato ci porti a rivedere leggi e loro applicazione, ma anche ad uno snellimento di una legislazione burocratizzante ed assurda, che spesso è l'alibi per eludere la legislazione stessa; mettiamoci pure la revisione del codice di procedura e lo velocizzazione delle istruttorie dei processi;
4) diritto all'istruzione: libera, non-confessionale, garantita; dove il figlio del giardiniere possa avere la possibilità di raggiungere lo stesso grado di formazione del figlio del miliardario.
5) sanità e servizi sociali minimi garantiti e gratuiti;
Possiamo costruire un partito unico su questi temi? Credo di sì.
Tra l'altro i 5 punti mi sembrano che rispecchino pure i valori cristiani di solidarietà sociale e superamento delle barriere nazionali.
Questa la metto lì come provocazione;-)
Perchè il problema non sono i valori cristiani, ma i demo-cristiani :-)
Se invece parliamo di famiglia, fecondazione assistita e fatti di costume, entriamo nei temi della visione "tradizionalista" (e perbenistico-farisaica) di una parte verticista della Chiesa Cattolica, cosa diversa dai "valori cristiani".
Pure gli anglicani, che non brillano per modernità, hanno aperto al sacerdozio femminile ed al divorzio.
(il costo del lavoro per un lavoratore a progetto deve essere maggiore di quello di un lavoratore a tempo indeterminato, ad esempio)
ottimo; così avremo i figli disoccupati a vita..
Se invece parliamo di famiglia, fecondazione assistita e fatti di costume, entriamo nei temi della visione "tradizionalista" (e perbenistico-farisaica) di una parte verticista della Chiesa Cattolica, cosa diversa dai "valori cristiani".
Sarà (e quali saranno mai i veri valori cristiani?). A me basta uno stato laico che si disinteressi della questione e lasci libera la gente di vivere e prosperare come meglio crede.
Alla faccia dei valori cristiani, di scientology e del "vero islam"..
"(il costo del lavoro per un lavoratore a progetto deve essere maggiore di quello di un lavoratore a tempo indeterminato, ad esempio)
ottimo; così avremo i figli disoccupati a vita..."
Meglio sottopagato che disoccupato, infine meglio schiavo che disoccupato, beh io mio figlio preferisco che venga pagato il giusto e non che sia precario a vita... vedi un po' tu!
Chissà perchè il destrorso medio vuole tutti gli altri sottopagati e sfruttati tranne se stesso (dedalus venderebbe pure i suoi figli, questo la dice lunga sull'egoismo).
Caro dedalus, vorrei te sottopagato a progetto, te lo meritesti proprio!
Moreno, allora perché non chiamarlo socialdemocratico? Dire che si vuole il partito socialdemocratico secondo me già sarebbe un'altra cosa! Grazie della risposta cmq!!!
Carolina
Perchè non chiamarlo partito socialdemocratico?
Per il fattore C, dove C sta per Comunista, i DS si chiamano Democratici di Sinistra e non Socialisti proprio per questo fattore.
Ma C sta anche Craxi che con una gestione piccolo-borghese e personalistica ha svuotato di contenuti socialisti il PSI.
Purtroppo C sta anche per Cattolico e la laicità deve essere chiara, la fede è un fatto privato, non esistono partiti di Dio.
Quando decideremo tutti di perdere queste radici allora potremmo dirci socialisti o, meglio, socialdemocratici.
Io sono disposto a farlo.
Certo che arrivare alla svolta socialdemocratica quarant'anni dopo quando anche le socialdemocrazie cominciano ad entrare in crisi..beh, una bella sfiga, no?
La prima cosa da fare, comunque, sarebbe distinguere tra welfare (socialdemocrazie nordiche dove a fronte di tasse salate si ottengono servizi a cinque stelle) e stato assistenziale-corporativo, il modello nostrano, figlio del fascismo, del clientelismo democristiano e di una sinistra sulle posizioni del "pubblico impiego".
dedalus, le socialdemocrazie entrate in crisi?????
Questo lo dici tu.
Mi sembra che a parte la parentesi Aznar (finita male e dovuta allo scandalo per corruzione del socialista Felipe Gonzalez), la Spagna sta sperimentando la socialdemocrazia dalla 1982, ad esempio.
Oppure il Brasile di Lula, nonostante la situazione pessima ereditata dai tuoi amici liberisti filo-americani.
Che proponi, avere 5 milioni di homeless per seguire il modello neo-liberista americano?
Se il sistema politico è corrotto, meglio un sistema che non da nulla al cittadino, ma che comunque favorisce poche lobby (stato liberista), o uno stato che si prefigge di fornire servizi per tutti (stato socialdemocratico), ti garantisco che lo spreco di denaro pubblico è lo stesso (vedi lo Stato americano quanto spende in armamenti, ad esempio).
dedalus, le socialdemocrazie entrate in crisi?????
Le uniche, quelle nordiche.
Per i costi eccessivi dello stato (che comunque funziona)
Se il sistema politico è corrotto, meglio un sistema che non da nulla al cittadino, ma che comunque favorisce poche lobby (stato liberista), o uno stato che si prefigge di fornire servizi per tutti (stato socialdemocratico), ti garantisco che lo spreco di denaro pubblico è lo stesso (vedi lo Stato americano quanto spende in armamenti, ad esempio).
Lascia perdere, sventagli frasi a vuoto.
Il sistema italiano è corrotto perchè è fondato sull'intervento dello stato (e della politica) nonchè sulla difesa delle corporazioni (ognuna col suo spazietto chiuso).
Invcece di parlare a vuoto di liberismo "sfrenato" (che qui, da noi, non è mai apparso neanche in fotografia) cerca di capire i motivi per cui avvengono le cose.
Io ho parlato di welfare (da sostenere, come, appunto, nel nord europa) e di stato assistenziale da smontare. Perchè è il secondo che si mangia tutte le risorse che possono essere destinate al primo.
Ovviamente il sistema è difficile da rompere perchè sono in molti a goderne, forze politiche in prima fila.
Cerca di arrivarci, ogni tanto.
Welfare sì, stato assistenziale no?
Forse sono la stessa cosa.
Stato assistenziale implica servizi per le categorie deboli: asili nido e case di riposo, ad esempio.
Forse ci confondiamo sui termini, confondiamo assistenza con assistenzialismo.
Assistenzialismo significa lavori socialmente in-utili, tipo 5 bibliotecari assunti quando ne basta uno.
Ok, niente più contributi a fondo perduto anche alle aziende allora? Che aprono la fabbrica e poi la chiudono dopo 2 anni, con una filosofia di prendi i soldi e scappa.
Niente finti corsi di formazione del Fondo Sociale Europeo.
Io ci sto.
Ma qui ci vogliono regole e controlli, più che smantellamenti.
Ok, niente più contributi a fondo perduto anche alle aziende allora? Che aprono la fabbrica e poi la chiudono dopo 2 anni, con una filosofia di prendi i soldi e scappa.
Niente finti corsi di formazione del Fondo Sociale Europeo.
Io ci sto.
Anche io ci sto.
Le aziende devono agire in regime di reale concorrenza, i sindacati fare i sindacati (invece di diventare istituzioni parassitarie che finiscono col fare le nomine nel pubblico impiego e simili) le professioni devono essere aperte a tutti, così come il commercio etc.
Va smontato tutto il sistema, costoso ed improduttivo, di enti pubblici e para-pubblici che "media" tra il cittadino e lo stato. Gli enti locali vanno ridotti (abolire province, secondo me anche le regioni).
Il welfare -che va sostenuto- sono gli ospedali (sanità) la scuola (dall'asilo nido all'università, senza contributi a quelle private) il sistema pensionistico (che razionalizzato) la ricerca (fondamentale) .
Però -insisto- non è facile; perchè gli interessi in gioco (a destra e a sinistra) sono enormi. E si modifica il modello di paese.
Moreno sta cominciando a suscitarmi simpatia, :-) anche perché oltretutto la socialdemocrazia ha senso anche all'estero, "democratico" vorrei dire che anche negli USA dove c'è il partito omonimo poi per loro quando si parla appunto del partito e non del concetto di democrazia si dice "democrat", e non "democratic" che non si capisce (o non si capirebbe. se il leader repubblicano non fosse quell'australopiteco là).
Carolina