faccio qui la mia dichiarazione di voto :)
Io voto per Ivan Scalfarotto.
Ho dato un'occhiata al call for entries. Devo dire una cosa, posso? Che palle i blog. OMB è più di un blog. E' un quotidiano. Non è un diario personale. Ha un suo status, ha quasi una redazione. Albè, non sminuirlo. Il blog necessita il suo superamento. Io sono per le e-zines. Le zinne elettroniche. No, scherzo: le riviste on line. In cui non si parla di se stessi tutto il tempo, sbrodolandosi addosso. Ma in cui si forniscono contenuti. In cui non si leggono i soliti post sul vicino, sul gatto che non sta bene, sulla pausa pranzo, sul film che si è visto con gli amici. Ecco, OMB mi pare fuori da tutto questo. E' cresciuto, è diventato un punto di riferimento, che, piaccia o meno, comunque fornisce "contenuti". Cioè materiale. E spesso tra i più validi. Non è il blog di alberto biraghi. E' di più. Per questo lo leggo quotidianamente. Per questo non lo voto.
Il blog mi pare una cosa da adolescenti che tengono il diario.
Achab, concordo sul giudizio che dai ad OMB, ma vorrei contestare il tuo punto di vista sui blog.
Esistono blog che non parlano di cose personali o del vicino rompiscatole ma che cercano anch'essi nel loro piccolo di fare "informazione", spesso su argomenti molto specifici.
Ovviamente esistono blog che si allineano allo stile da te descritto, d'altronde ognuno ha diritto di "esprimersi" come meglio crede e sugli argomenti che preferisce, esistono invece blog che hanno un taglio più serio e professionale, per quanto possano essere di piccole dimensioni.
Ma anche in edicola si trovano Novella 2000, Ciao Magazine ed Il Giornale, quindi di che lamentarsi? :-DDDDDD
Salvatore, il problema è che il blog in origine è un diario. Nasce come diario personale.
Io sono favorevolissimo all'uso di una pagina su internet, io stesso ne ho una. Ma credo che se hai in mente di fare qualcosa che vada al di là del solito post giornaliero in cui parli di te, il blog finisce per andarti stretto. Il blog, così per come è nato, dal mio punto di vista è destinato a restare un po' fine a se stesso. A meno che tu sia una persona che sta vivendo un'esperienza particolare, da diffondere, faccio un'esempio: i blog di Pino Scaccia o quelli di Baldoni dai loro viaggi o dai territori di guerra avevano un senso in quanto blog. Quello della sicura maria da casa sua, può farmi al massimo divertire per un mese, poi mi dico: mbé?
OMB, da diverso tempo, ha fatto il salto. E' andato oltre il blog inteso come diario personale di Alberto Biraghi (ammesso e non cocesso che lo sia mai stato): è un quotidiano che fa opinione.
Il blog che si trasforma in un semplice scambio di battutine tra gli utenti (e ce n'è a bizzeffe) a mio avviso, non fanno opinione, non vanno lontano. Magari portano a scrivere un libro, superficiale anch'esso come il blog, nella maggior parte dei casi. Ma al di là dell'autogratificazione per il tenutario, non smuovono niente in chi li legge. In questo senso dico che i blog hanno un po' stufato. Ma forse è solo una questione di termini. Tu, salvatore, intendi per blog il 90% dei siti personali o collettivi. E allora sono d'accordo con te. Io invece per blog intendo i diari personali un po' adolescenziali. Tutto qui.
Io voto OMB, non per piaggeria, mi spiace Alberto che tu dia il voto al blog di Scalfarotto, tu non censuri quasi mai, mentre Scalfarotto censura ogni critica sul suo.
Hai 1000 volte più stile ed il tuo è uno spazio davvero libero.
Infatti mi sembra che la tua definizione di blog sia un pò ristretta al semplice "blog personale", esistono invece vari tipi di blog, tra cui quello "collaborativo" in cui secondo me rientra anche OMB che dedica alcune sezioni ad altri "autori" e da spazio anche agli utenti con la sezione "parliamone".
http://it.wikipedia.org/wiki/Blog
I blog fanno informazione, eccome, il caso di Joshua Wolf, un blogger arrestato perché si è rifiutato di consegnare un video sul G8 alla polizia, ha destato molto scalpore, così anche il caso di un blogger egiziano arrestato perché scriveva critiche contro Mubarak.
Ovviamente tutto è legato al tempo, all'impegno ed alla capacità del blogger, per cui, come per tutte le cose esistono blog mediocri ed ottimi blog, ed esistono blog che si occupano di tantissimi temi specifici in maniera spesso molto più professionale ed interessante di certe riviste e giornali.
Questa almeno è la mia opinione.
salvatore, il blog che citi è uno di quei blog a sé: l'esperienza che viene testimoniata è già di per sè notizia. Io parlo dei blog alla "personalità confusa", per intenderci.
Achab, ma la loro "esperienza" è nata perché facevano i "blogger", altrimenti non gli sarebbe successo niente, e per certi versi gli sarebbe convenuto non fare i bloggers, avrebbero evitato la galera...
Poi se le autorità hanne deciso di chiuderli in gattabuia non credo abbiano ritenuto i loro blog semplici "diari personali", ma strumenti in grado di fare "opinione"...
Moreno: io censuro molto. In realtà no, non censuro. Mi limito a risparmiare agli OMBloggari la lettura di idiozie superiori al lecito.
Salvatore, hai ragione. Ma quei blogger, dal mio punto di vista, hanno smesso di fare i blogger e hanno iniziato a fare controinformazione. Cioè a fare a loro modo i "giornalisti". Non parlavano più del più o del meno. E' un po' come negli anni settanta per le radio libere: pensa a Peppino Impastato. Partì dalla radio, oggi, potrebbe partire da un blog, ma per andare oltre il blog: cioè oltre il chiacchiericcio da thread, ma per arrivare a informare di cose taciute dai media. Il fenomeno dei blog è molto simile a quello delle radio libere. Ma appunto, nel momento in cui informi davvero, offri dei contenuti, fai opinione, smuovi qualcosa, per me sei oltre quello che ritengo come blog. Non parli più di te stesso, sei oltre l'autocompiacimento. Vuoi invece "dare" qualcosa, ti interessa la qualità delle informazioni che dai. Insomma per me il blog è solo il diario personale del proprio più e meno. Quando va oltre diventa un sito vero e proprio. Un posto dove ci vai per trovare dei contenuti non per intrattenerti.
Alberto è un dato inconfutabile che il tuo blog "collettivo" sia più commentato, insomma la formula funziona e c'è più dialogo.
Achab, in effetti l'autocompiacimento è una caratteristica di molti blogger....anche se forse è del tutto normale compiacersi del proprio successo, alla fine un blog molto letto richiede tempo, lavoro e fatica.
Ho compreso il tuo punto di vista, io ritengo che molti autori di blog inizino a scrivere proprio per il desiderio di "dare" qualcosa e di fare "controinformazione"....per te se raggiungono questo obbiettivo non dovrebbero essere più definiti blog...alla fine è un semplice cavillo linguistico, un'interpretazione di ciò che è un blog e di ciò che invece non lo è.
Moreno: il post è ironico. Volevo semplicemente affermare (in modo un po' arrogante, ma so che Neri mi perdonerà) il mio totale disinteresse per la "blogosfera" e tutti i suoi meccanismi autoreferenziali. Io sono e mi sento giornalista, anzi cronista, non blogger. E in questa direzione spero che OneMoreBlog si evolva.
Alberto,
io sono "incappato" nel blog durante una ricerca bibliografica sulla massoneria, e ho preso gusto (e anche qualche arrabbiatura) nel frequentare quello a tale tema dedicato.
Tra l'altro, è il primo ed unico blog che seguo:la curiosità adesso mi ha spinto a cercare la home-page per vedere quali altri argomenti si trattassero.
Complimenti.
Moreno: dai tuoi interventi mi pare di capire che tu abbia il dente avvelenato con Ivan, persona che invece io stimo molto (e che oltretutto è diventato un caro amico). Ora, il dissenso è legittimo qui, anzi, è apprezzato. Invece quello che non è apprezzato è inserire commenti del tutto OT per buttare un po' di cacca sul nemico. Ti chiedo cortesemente di evitare. Grazie.