Ecco, adesso e' chiaro quale dev'essere la soluzione al problema traffico e mobilita': basta trasformare il paese in una enorme autostrada, senza caselli o pedaggi, e permettere alla "ggente" di esprimere la propria liberta' muovendosi liberamente in auto.
Bastava pensarci, no? A Roma per esempio, per risolvere parte della congestione in centro non sarebbe sufficiente abbattere quella costruzione bianca e anche un poco bruttina che va sotto il nome di altare della patria? E quella vasca rotonda e vecchiotta non molto distante? Anche quella libererebbe un sacco di spazio per gli automobilisti.
A Milano poi c'e' quell'ultima zona inutilizzata dal traffico dalle parti del Castello sforzesco (e anche quello in realta'...) occupata da piante e prati (parco sempione mi pare si chiami).
Altro che ticket, tram e biciclette. Le ruspe e l'asfalto ci vogliono, per ridare liberta' ai vessati automobilisti!
Certo che il tipo di logica applicata dai due e' veramente curiosa, sarebbe da approfondire...
E' la stessa logica di quelli che cercano di produrre mucche genticamente modificate per non farle scoreggiare. Il metano e' un gas serra. Allora, invece di regolamentare le emissioni delle industrie e delle citta', mettiamo un tappo in culo alle vacche!
Corrado
"è necessario produrre ogni sforzo perchè l'automobile diventi sempre più espressione di libertà di movimento"
questo mi ricorda una lettera a un giornale, letta di recente, in cui un lettore si scagliava contro l'eventualita' di fare un parco in citta'. sosteneva, il tizio in questione, che, essendo i parchi luoghi di incontro per gli spacciatori, questi (i parchi!) non dovrebbero essere permessi in citta'.
direi che come logica siamo li'.
Boia,che fenomeni !! Io voglio una corsia preferenziale fino al pianerottolo del condominio, così, abbattendo un paio di porte, posso andare al cesso in auto. Più libertà di movimento di così....
Diarroicamente, Franz C.
la ricerca è pagata dall'aci
Sarò controcorrente, ma secondo me la prima frase un suo senso ce l'ha. Se non si parte da un potenziamento del mezzo pubblico (o, in alternativa, delle piste ciclabili, o, meglio, di entrambe le cose), il ticket d'ingresso rappresenta solo una tassa, un balzello. Se non si parte fornendo delle alternative valide e sicure alla macchina, qualsiasi strada per disincentivarne l'uso non sarà mai davvero efficace.
La seconda ammetto che è davvero una puttanata pazzesca.
Sono come i Carabinieri: mettendo insieme quanto detto da uno e quanto dall'altro ne viene fuori una frase quasi sensata:
"nell'attuale società, dove il bisogno di spostamento e di mobilità delle persone è alla base di quasi tutte le attività economiche e sociali - lo stato di crisi cronica del mezzo pubblico, inadeguata è la pianificazione territoriale, non è stato fatto nulla da parte degli amministratori locali"