Troppo ricco, troppo tutto ma tantissimi lo vedranno
di Alberto Crespi
Quattrocentosedici milioni di dollari soltanto negli Usa non sono uno scherzo, e fanno del capitolo 2 di Pirates of the Caribbeans (da noi intitolato La maledizione del forziere fantasma) il film dell’anno… dal punto di vista commerciale. La qualità artistica abita altrove, ma quando una serie diventa così popolare è, diciamo così, a prova di recensione. Una volta i film dei pirati erano una nobilissima serie B che poteva raggiungere risultati deliziosi, come nel vecchio Corsaro dell’isola verde girato a Ischia e atleticamente interpretato da Burt Lancaster. Oggi il tripudio di effetti speciali (l’intero equipaggio della nave fantasma di Davy Jones è creato al computer) rende questi film dei veri kolossal, nel costo (225 milioni di dollari) e nella lunghezza (150 minuti). Il vero difetto del Forziere fantasma è nel suo essere «troppo»: troppo lungo, troppo ricco, troppo enfatico e paradossalmente troppo serio pur nella sua ironia. Johnny Depp è sempre Jack Sparrow, stavolta alle prese con un capitano dell’Aldilà che vuole la sua anima. Doveva esserci Keith Richards, ma ha dovuto rinunciare: a quanto promette Depp lo vedremo nel terzo film (Pirates of the Caribbeans 3: At World’s End), già girato e pronto per il 2007.
Io alzo la mano.
Mai sognato nè d far la pirata nè d'esser la donna d 1 pirata. A me piacciono i bravi ragazzi. Da sempre.
Mmm. A questo punto, aspetto solo di andare a vederlo. Il primo mi è sinceramente piaciuto assai...e trovai proprio l'autoironia come uno dei suoi punti di forza (oltre a Keira Kinghtley ;) ).
Ma tu, Alberto? L'hai visto o no? Cosa ne pensi?
Speriamo sia degno del primo, sull'intrattenimento puro è un gran bel prodotto, fatto bene.
Sulla qualità? Beh certamente meglio di certe schifezze di pirati prodotte dai geni nostrani del cinema sovvenzionati da denaro pubblico, come Ermanno Olmi ed il suo ridicolo e mal girato, mal montato, mal fatto, bruttacopia del cinema cinese (seppur con una buona idea alle spalle) "Cantando dietro i paraventi", esempio di aborto di film.
Giorgia, i "pirati" sono bravi ragazzi in fondo..:-)
Ti consiglio la lettura di questo libro, "Elogio della Pirateria" di Carlo Gubitosa.
@puiatti: sul film di olmi s'e' trattato gia' a suo tempo su OMB e siamo d'accordo :-)
sui pirati vi consiglio caldissimamente la lettura de:
I ribelli dell'Atlantico : la storia perduta di un'utopia libertaria / Peter Linebaugh, Marcus Rediker. - Milano : Feltrinelli, 2004. - 430 p. : ill. ; 22 cm.
Grazie Salvatore! Lettura salvata, sarà mia premura leggerla appena posso x capire come i pirati possano essere bravi ragazzi in fondo.. Vedremo..
Salvatore... più che giusto...!!! W i pirati...!!!
ps. il primo film mi è piaciuto, era divertente, senza troppe pretese, ma cmq. piacevole...
speriamo che il secondo sia all'altezza delle aspettative...
Certo che Keith Richards sarebbe stato il massimo. Ma l'avete mai visto in faccia? Una faccia così è oltre i pirati. Pensate incontrarvelo al buio in un vicolo.
Detto questo, io andrò a vederlo. E il prevedibile discorso politically correct che fa la recensione sugli effetti speciali e sull'enfaticità mi invoglia ancora di più.
Moreno, la tua recensione da quattro soldi da finto provocatore del film di Olmi fa davvero onore alla recensione de L'Unità. Davvero una pochezza e una superficialità di argomenti così su un film di Olmi, uno dei migliori registi italiani viventi, forse, a mio parere, il migliore (guardati "Il mestiere delle armi") è da brividi. Non basta provocare per essere interessanti. E per avere ragione.
Tonii grazie del consiglio,se c'hai 30 euro da prestarmi me lo compro
(ci vorrebbe un azione piratesca...)
Suvvia achab,
si vede che "Cantando dietro i paraventi" ha delle soluzioni che più che stilistiche erano del tipo: affrettiamoci a montare due scene a casaccio. Mi aspettavo da un momento all'altro che la barba posticcia di Bud Spencer gli si staccasse dal viso.
Altri film gli sono riusciti sicuramente meglio, quello era una ciofeca e te lo dico da amante del cinema cinese a cui si ispirava per certe atmosfere e "lentezze" pregevoli (lentezze in senso anti-hollywoodiano e quindi pregevoli)
Le scene navali sembravano prese pari pari ai Sandokan degli anni '60.
Era una buona idea relizzata alla c.d.c.
Ma non puoi ridurre tutto alla "realizzazione". E' ovvio che quel film è pieno di limiti. Ma dipende da come lo vedi: non ha senso aspettarsi il film che sembri aspettarti tu. Bud Spencer è volutamente un attore "ripescato". E' un film minore, ma va visto come tale. Dura poco più di un'ora è stato girato in fretta. Non ha senso paragonarlo a questo tipo di film, solo perché ci son di mezzo i Pirati. Lo trovo un modo di argomentare spiccio, solo per provocare un luogo comune della sinistra per cui i film italiani sono meglio di quelli americani che sono solo moda e effetti speciali. In più Ermanno Olmi è uno dei registi che amo di più. Vederlo vilipeso così alla bella e meglio, mi dà fastidio.
achab, Olmi si autovilipende quando fa un film che più che minore direi proprio di "serie B".
Volevo solo dire che forse a volte si fanno i film per intascare la sovvenzione.
Mi chiedo come mai i registi italiani raramente trovino produttori della grande industria cinematografica.
Forse perchè se già una piccola cosa la rifinisci in maniera schifosa, figuriamoci a dargli in mano un budget hollywoodiano.
Giorgia, mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi eh?
Giacchè ci siamo ti consiglio anche quest'altra
lettura, molto più breve! ;-)
Per quanto riguarda il film qui recensito io credo che il pregio maggiore della prima pellicola sia stata l'interpretazione di Johnny Deep, veramente ben riuscita.
Il film era piacevole e ben fatto anche se il paragone con Ermanno Olmi c'entra come i cavoli a merenda.
"Il mestiere delle armi", "la leggenda del santo bevitore" e "l'albero degli zoccoli" sono tutti film che meritano la visione, per quanto non si tratti certo di pellicole "facili".
Forse perché a molti registi italiani non interessa fare un film hollywoodiano?
In ogni caso, se ti interessa, Gabriele Muccino oggi lavora in America.
@sandro:
notiziona! esistono le biblioteche
(e sono AGGRATIS!) :-)
Depp salvatore, Depp ;)
di cantando dietro i paraventi ne avevamo parlato qui: http://www.onemoreblog.org/archives/001222.html
ma purtroppo i commenti, molto piu' acidi di quelli del biraghi, sono scomparsi :-(
io lo accusavo, in sostanza, di aver voluto fare una ridicola parodia di un 'oriente' che di oriente ha solo la costa della croazia.
qui: http://www.feltrinelli.it/SchedaLibroRecensioni?id_volume=5000327
alcune recensioni del libro sui pirati.
francamente ridicola quella del foglio, e mi aspettavo di meglio dal manifesto. vi assicuro che le sorprese nel libro sono molte di piu' di quelle che potete sospettare :-)
Tonii, io "Cantando dietro i paraventi" non l'ho ancora visto, quindi non posso esprimere un giudizio sul film.
Davide, grazie per correzione, distrazione! ;-)
in calabria, però, il significato può essere molto diverso:
http://calabria.blogosfere.it/2006/09/ti_raccomando.html#more
bhè.. e le " storie di pirati " di Defoe,( in economica oscar mondadori, sui 7 e), fantastico, non ce lo vogliamo aggiungere?
Io appartengo alla generazione che e' cresciuta con Capitan Harlock, e con la sigla di Tavolazzi e Tempera che sembra un canto anarchico, la figura (idealizzata) del pirata e' per me un simbolo di liberta' indomita e di avventurosa ribellione.
Altro discorso il Pirata ed il suo cane Vascello, ed i Milanesi capiranno...
Si va be' un pirata e' anarchico e ribelle come
chi entra in banca con la pistola e ne esce con due o tre vittime sulla coscienza,passi ovviamente per la banca (in teoria ci sarebbero i nostri risparmi),
ma non mi dite che adesso voi integerrime sentinelle del politically correct,difensori a oltranza della foca monaca e del picchio rosso nostrano tollerate di tanto in tanto qualche ammazzatina...a scopo di lucro per giunta...
ancora non riesco a capire se pirate&vascello (in altro 3d chiesi) sono in vita o no. e a proposito: ma rattazzo ha chiuso o no?
sorry for the ot
Sandro, ennonessere così serio...
si sogna, dai...si parla di capitan harlock, insomma, te ne sei accorto?
Si è usata la parola "idealizzare", no?
a luglio rattazzo era ancora aperto...
ma da quando sono tornata dalle vacanze non sono ancora passata di lì....
sandro ha ragione, il solito vizio di questa sinistra pauperista e filo-islamica, che condanna le malefatte di previti e compagnia, ma sogna pirati che irrompano sullo yacht di briatore facendo strage di innocenti!
@oppi:non sono mai serio,lo dimostra il fatto che sia la foca che il picchio rosso non rientrano tra gli animali protetti,per idealizzare il mondo di pirati e' perfetto mare isole tesori spade sangue
torture rum ...bello bello
OT: rattazzo ha kiuso e molto probabilmente verrà rimpiazzato da 1 trendyssimo negozio anzi boutique GURU (questo è ciò ke facendo qke indagine ha scoperto il mio Uomo ke abita lì dietro)
X quanto riguarda i pirati..
Andrea_Riot tu mi consideri Capitan Harlock 1 pirata? X' se sì allora devo rimangiarmi la 1a affermazione ke ho fatto in questo thread:
andavo pazza x Capitan Harlock, 1 dei miei primi amori all'età d 7 anni o giù d lì...
Davide sembra che il dedalus provenga proprio da quei mari...
@sandro: tu hai necessita' assoluta di leggerti il libro di cui sopra. scoprirai un mondo. :-)
noooooo
e ora dove mi sbronzo e magno gratis quando vengo a mil'ano?
quasi quasi citofono all'Uomo di kikka...
(hai capito il tipetto, vicino alle colonne di s.lorenzo...)
per tutti:
-fumetti
+storiografia
(e POI, semmai, anche i fumetti, perche' no)
Scusate, ma il Corsaro Nero che fine ha fatto?
Comunque, tempo fa posai l'occhio su "Interstella 5555", un musical in animazione che vedeva la collaborazione dei Daft Punk con Leiji Matsumoto (non era esattamente come "Fantasia", dunque), autore di Capitan Harlock...
... In quell'occasione ho scoperto che del buon Pirata Spaziale sono state prodotte altre storie, oltre alla serie regolare.
è stato già postato "utopie pirata" di hakim bey?
http://www.shake.it/utopie.html
Matsumoto e' anche autore di Galaxy Express, un vero capolavoro, mentre mi e' sembrato incomprensibile e un filino pretenzioso in Metropolis
-fine OT
E non toccatemi Capitan Harlock, che l'arte e la letteratura, ed i sogni, non possono essere misurati con il metro del politically correct.
Geppo: anche due OAV uno più bello dell'altro, sempre con la supervisione di Matsumoto. Bye
per Sandro...
l'associazione ai fini pirateschi è stata a tutti gli effetti la prima forma di democrazia...
non credo sia stata superata a tutt'oggi...
x Sandro...
http://www.daltramontoallalba.it/speciali/templaripiratimassoni.htm
"per tutti:
-fumetti
+storiografia"
Toni_i, spero che tu non sostenga lo stesso per la letteratura... (-fumetti, +letteratura)
dimmi che ho maleinterpretato
@drizzt:praticamente c'e' mezza storia del mondo
in quell'articolo.Interessante
@tonii:il rapporto storiografia e fumetto (di qualità) lo equiparerei al rapporto che c'e' tra saggistica e narrativa (non escludo di aver detto una cazzata)
@andrea_riot:e' giusto quello che dici su arte letteratura e sogni,non capisco però perche' ci autocastriamo proprio con la realtà...
Comunque la realtà fa schifo
oppi...
dipende da quale letteratura...
Certo...e da quali fumetti
Visto che ce ne sono esempi equiparabili a vette di letteratura...volevo capire cosa intendeva Tonii
"il rapporto storiografia e fumetto (di qualità) lo equiparerei al rapporto che c'e' tra saggistica e narrativa"
completamente d'accordo con sandro, e presumo oppi.
nello specifico: l'immaginario legato ai pirati e' fortissimo, la realta' nascosta e' pero' molto piu' interessante e sorprendente. il tema, insomma, non e' affatto da scartare come 'rum, impiccagioni e tesori'.
si tratta di politica, di storia e di correnti di pensiero che hanno avuto esiti assolutamente imprevisti e notevoli.
ribadisco: un libro da leggere! :-)
L'ho visto in francia e pur non avendo capito molto dei dialoghi (il mio francese è quel che è) l'ho trovato divertentissimo e ...fantastico
il Crespi , che io considero un gran trombone come il 90% dei critici,ha poco da dire su questo film. Il cinema è fatto anche per divertirsi, e mi spiace tanto per quelli ch epesnano che una cosa per avere valore "artistico" debba per forza essere noiosa e fare dormire
Per quanto riguarda la discussione sui Pirati confermo: alcune comunità di pirati avevano delle forme di democrazia orizzontale che hanno confronti solo con la rivoluzione spagnola o il chiapas.
CErto erano anche dei fuorilegge, ma ricordiamoci che la maggior parte di loro erano ex marinai della marina britannica, che si ribellavano alla disciplina durissima che vigeva su quelle navi che, per fare un ripassino di storia ai nostri benpensanti, trasportavano, oltre che beni rubati alle colonie, anche merce umana, ovvero schiavi.
Che poi di tutto ciò nel film ci sia praticamente nulla è la cosa che rende il film un buon film e non certo un capolavoro, non il fatto che non sia noioso.
"Geppo: anche due OAV uno più bello dell'altro, sempre con la supervisione di Matsumoto."
Una delle storie si chiama "Gotterdammerung", ovvero "Crepuscolo degli Dei"... Strano titolo.
Sono stato questa sera a vederlo il film ; divertente, begli effetti speciali...ma la trama?!? Io ci ho capito poco...qualcuno sa spiegarmela?
no