Dal che si deduce che Franco almeno in questo è un craxiano: attua la politica dei due forni... :-)
(commento lasciato nella speranza che Franco abbia senso dell'umorismo)
Speranza probabilmente vana.
abbiamo strumenti (il partito) per governare la società, rendere meno acuti i conflitti assolutamente irriformabili.
La sclerosi dei partiti è giunta ad un punto di non ritorno ahimè. Gruppi sempre più autoreferenziali si scannano per il controllo delle posizioni di potere come antichi oligarchi.
Siamo nel patriziato veneziano, siamo alle famiglie iscritte nel Libro d'Oro...
Che farè? qualcuno mi sa dire qualcosa?
era chiaro che ci fosse qualcosa all'interno del gruppo ds di milano, i segnali c'erano tutti, peccato che in una città così di primaria importanza non si dia avvio ad un nuovo corso che rompa definitivamente con il passato.
difficilmente si potrà fare qualcosa , se non avviare una riflessione politica di ampio respiro, ma se la cosa è diventata pubblica significa che tutto il possibile è stato già fatto e inutilmente a quanto pare.
maria
"Riflessione. Se questi sono i manovrati e i manovratori che dovrebbero dare a Milano una grande occasione di rinnovamento e riforma della politica con la nascita del Partito democratico, possiamo pure cominciare a scommettere sulla sconfitta del 2011."
Concordo.
Purtroppo, come qualcuno ha già scritto: con questi dirigenti, etc etc......
E' ovvio che emergano i conflitti diessini. E' mancata infatti finora qualunque analisi e autocritica sulla sconfitta di maggio. Tutto messo in soffitta, per evitare di mettersi in discussione. Significativo è che nella festa dell'unità non ci sia stato neanche un dibattito sulla situazione milanese. Insomma il silenzio più totale. Se questa è la politica...
Luigi Malerba non deve aver letto lo stesso programma della Festa che ho letto io.
A me è parso infatti molto centrato su Milano e il suo futuro.
A meno che lui con "situazione milanese" non intenda la situazione del partito. Ma sulla situazione del partito si fanno le Direzioni e le riunioni non i dibattiti.
Marco, chi vuoi prendere in giro? Un dibattito sul futuro di Milano organizzato dai DS (sconfitti e mazziati) dovrebbe implicare la necessità di governare la città, ché dall'opposizione non si fa poi molto (come vediamo in questi giorni).
In altre parole: governare è prioritario, quindi converrebbe prima definire le strategie con cui tentare di vincere tra quattro anni e poi discutere di massimi sistemi. Oppure ritorna la favola "prima il programma" (ho una collezione di burloni che l'hanno proclamato in clima pre elettorale, salvo poi presentarsi senza una riga decente)?
Sulla "situazione del partito" non si fanno riunioni e dibattiti, ma trame sottocoperta legittimate da votazioni bulgare ottenute col mercimonio di briciole di potere. Questa politica è stantia, c'è un'unica via d'uscita e un'unica salvezza: via, a casa tutti, meglio il nulla che una classe (in)dirigente di mediocri incapaci.
Sarebbe argomento da bottega. Il problema è che questa gente qua, questi che oggi hanno detto la montagna di idiozie vuote che abbiamo letto sui giornali, oppure questo burlone che fa chiudere le strade senza ricordarsi che ci passano delle auto, questa gente qua decide del futuro nostro e dei nostri figli. La vita di mia figlia - sempre ché io non riesca a liberarla da questa città al più presto - nelle mani di Matteucci, Mirabelli, Penati e la loro bandaosiris? Ma ti rendi conto? E ancora hai voglia di fare lo spiritoso? Ma che hai fumato?
Rispondevo a Malerba. Ma tu c'hai il chiodo fisso :-)
PS: spero di non perdere mai la voglia di fare lo spiritoso...