La truffa della «spedizione umanitaria»
che portò gli italiani nella guerra di Bush
di Toni Fontana
Mai, come nel caso di Nassiriya, una missione militare ha spaccato il paese, ha diviso, ha scatenato polemiche che hanno attraversato non solo il mondo della politica, ma anche quello dei militari. Il governo Berlusconi ha finto, per lungo tempo, di non sapere ciò che tutti i sondaggi hanno ampiamente dimostrato: gli italiani (il 61% secondo una rilevazione dell’Archivio Disarmo) non hanno mai condiviso la decisione di inviare i soldati nel deserto iracheno. Il grande, sentito e unanime cordoglio per le 33 vittime militari (comprendendo Nicola Calipari) non ha modificato l’avversione popolare per la spedizione che ha diffuso profondi e radicati malumori anche nelle forze armate, mandate ipocritamente in una missione «di pace ed umanitaria» e catapultate in una guerra. La missione in Iraq ha sofferto fin dal primo istante di «peccati originali» commessi dal governo di allora. Il 14 maggio del 2003, due settimane dopo l’incauto annuncio di Bush («missione compiuta») l’allora maggioranza di destra votò la partecipazione italiana alla «coalizione dei volonterosi» che le risoluzioni Onu definivano «potenze occupanti». Berlusconi disse che i soldati partivano per «garantire una cornice di sicurezza essenziale per un aiuto effettivo al popolo iracheno e contribuire con capacità specifiche alle attività di intervento più urgente nel ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali». La risoluzione Onu 1483 che apre alla collaborazione tra la comunità internazionale e le «potenze occupanti» viene approvata una settimana dopo. Sabato 19 luglio 2003 gli italiani assumono formalmente la responsabilità di Nassiriya e della provincia di Dhi Qar, popolata da oltre un milione e mezzo di iracheni in massima parte sciiti. Il contingente viene posto agli ordini del comando britannico di Bassora; gli italiani prendono ordini da uno dei due paesi che hanno militarmente conquistato l’Iraq, vengono posti alle dipendenze di chi ha fatto la guerra. Questo «peccato originale» sarà determinante nel determinare i problemi emersi successivamente. La strage del 12 novembre 2003 (19 morti, 17 militari dei carabinieri e dell’esercito) rappresenta un tragico richiamo alla realtà: la guerra non è finita e gli italiani vi sono dentro. Oggi, dopo violente polemiche che hanno diviso anche il mondo militare, è convinzione diffusa che fu un errore allestire la base dei carabinieri dentro la città e a pochi metri dalla strada. Questa decisione venne appunto suggerita da chi si era illuso, complici alcuni commentatori tessitori di lodi della “guerra preventiva” di Bush, che, con la fine del regime di Saddam, l’Iraq aveva voltato pagina. Per mesi, per anni, Berlusconi e Martino hanno parlato genericamente di “terroristi” nascondendo agli italiani il fatto che Nassiriya era un centro della ribellione sciita ed una base delle milizie del capo radicale Moqtada al Sadr.
Per loro e la loro libertà, era stata fatta, almeno ufficialmente, la guerra e loro, i miliziani sciiti, hanno sparato sui nostri soldati ed hanno ucciso. Il 2004 è stato l’anno delle «battaglie dei ponti». Si trattò di veri e propri combattimenti urbani. Nella prima battaglia - come ha documentato lo studioso Riccardo Cappelli - gli italiani hanno impiegato 60 veicoli, 8 autoblindo Centauro. Gli sciiti hanno sparato almeno 400 granate. Fu il comando inglese ad ordinare la riconquista del ponti ed quello di Roma - dice Cappelli - «diede luce verde». Vi furono alcuni feriti. Poche settimane dopo, alla metà di maggio, i miliziani sferrarono un altro attacco suoi ponti, strategici per il controllo della città. La battaglia è violentissima, muore il caporalmaggiore dei Lagunari, Matteo Vanzan. Una «cannoniera volante» Usa, Ac-130, bombarda i ribelli sciiti. Ma la battaglia decisiva e determinante avviene il 5 e 6 agosto del 2004. Per la terza volta i miliziani sciiti, guidati da un giovane colonnello dell’armata del Mahdi, Aws al-Khafaji, attaccano i ponti. Da Bassora gli inglesi ordinano agli italiani di riconquistare le posizioni. Gli scontri armati finiscono dopo la mediazione avviata dal governatore sciita di Nassiriya. I miliziani ottengono il controllo «politico» della città, gli italiani mantengono la libertà di movimento. La strategia britannica che prevede di rispondere colpo su colpo, si dimostra velleitaria e pericolosa. Nel corso della battaglia avviene un episodio tragico ed ancor oggi oscuro. Nel mezzo della battaglia alcuni militari italiani scambiano un’ambulanza per un’autobomba e sparano. Come viene documentato dal reporter americano Micha Garen, rapito e poi rilasciato dagli sciiti, muoiono 7 persone, tra le quali una donna incinta. Su questo sta indagando la magistratura militare. Da allora la missione degli italiani diventa quasi esclusivamente di sostegno e di addestramento delle forze armate irachene e oggi si può dire che questo è il principale e importante risultato della spedizione. Dalle battaglie dei ponti in poi gli attacchi e gli attentati sono proseguiti. Il 27 aprile scorso una nuova strage: tre militari uccisi da una bomba a carica cava. Questi tragici avvenimenti hanno posto fine alla truffa della «missione di pace umanitaria». Andrea Nicastro (Nassiriya, bugie tra pace e guerra, Editori Riuniti) scrive che solo il 5% dei fondi spesi per la missione sono andati agli aiuti civili. Dopo quello in Somalia (1992-1994) quello di Nassiriya è stato per gli italiani l’incontro con la guerra. Ieri è finita, anche se resta da fare l’ultimo tratto di strada per uscire finalmente dal pantano iracheno.
Era ora...!!!
lasciamo sul "campo" ben 32 morti...,
milioni di euro gettati via...,
intrusi in un paese che non ci vuole...
E che dopo tutto ciò, resta un paese nel caos...,
invaso da multinazionali che lo dissanguano...,
dove resteranno indelebili le immagini dei prigionieri torturati..., dei deportati a Guantanamo..., dei pozzi di petrolio usurpati...
E' finita...
Questo è una parte dell'articolo der betulla sul libero (ovviamente è la parte leggibile on line gratis). Ora scusate, dopo essere stato sul sito di libero devo far partire l'antivirus...
Nassiriya addio, missione incompiuta di RENATO FARINA
Iraq, ultimo giorno, ammainiamo le bandiere, cediamo il comando della regione di Nassiriya ai soldati del legittimo governo di Bagdad. Missione compiuta? Per chi vi ha versato il sangue certo che sì. Compiutissima. La missione era quella di adempiere un compito assegnato dall'Onu, c'è il numero della risoluzione, poi lo metto. Adesso non ho voglia di un atto notarile. Mi vengono in mente quei ragazzi, quelle bare alla basilica di San Paolo, un generale che non piangeva e stava per svenire avendoci perso il figlio. Scusate caduti e parenti dei nostri morti in Iraq se non vi nomino e non vi voglio ridurre a un numero: 30, 31, 32. Mi vergogno. Mi vengono in mente i bei volti, con qualcosa di preciso e forte negli occhi. Il sentimento di essere utile, che si può usar bene il proprio essere uomini. Che c'è di meglio che offrire la giovinezza per la libertà di un altro? Meglio scamparla, certo. Ma se ti tocca morire in Mesopotamia, in mezzo a un deserto, con la tua morosa a tremila chilometri, che almeno il sacrificio non sia considerato inutile dal tuo governo. Andar via così, con le motivazioni fornite da Prodi, è quasi uno sputarci sopra, magari sull'attenti e con tanti salamelecchi e complimenti, ma nella sostanza è chiaro il giudizio: vite buttate via, in fondo gente morta per niente. Ideali bruciati. Se non ve lo dice il governo, lo dica Napolitano. Se no, lo diciamo noi: avete fatto bene, e avete costruito qualcosa di utile. Una briciola di umanità seminata laggiù, magari col fucile in mano, o messo da parte per allacciare una linea elettrica, è più preziosa per la pace nel mondo che uno sventolio arcobaleno.
Certa gente (betulla) non ha alcun ritegno. E' capace di speculare sulla morte della gente, sul dolore di parenti ed amici...
E' finita un accidenti!
E' stato fatto l'annuncio del ritiro che dovrebbe essere completato entro fine anno, esattamente quello che aveva assicurato Bellachioma!
Complimenti al governo di sinistra: è - quasi - riuscito a mantenere gli impegni presi da Bellachioma, a meno che l'annuncio del ritiro sia simile all'annuncio fatto da Bush circa la fine della guerra. Vedremo.
Per adesso continuiamo a pagare, meglio strapagare per le spese militari. Qui intanto, per fare una semplice visita ad una mano (Ospedale di Legnano)o paghi Euro 150,00 e ce l'hai entro cinque giorni, oppure con l'ASL "SIAMO A MARZO 2007)Cristo Dio santo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Peggio per una risonanza magnetica: 17 mesi di attesa.
Porco........
E io sono un pensionato che contribuisce ogni mese pagando TUTTO(visto che mi trattengono tutto alla fonte).
Aveva ragione Bellachioma: NOn pagate le tasse se sono troppo alte. Ma lui ed i sui i simili lo possono fare ed io no.
Le merdacce che siedono in parlamento sanno benissimo come stanno le cose ma SE NE FREGANO:
Anzi, pare che d'alema e compagnia di bandiera abbiano già intenzione di mandare soldati anche da Abu Mazen.
Circa il Libano ha ragione ancora una volta Bellachioma: dovevamo partecipare alla missione? OK ma non era il caso di esagerare con 2500 soldati, ne bastavano un migliaio come altre nazioni tipo Francia, molto meno in crisi che noi.
Ma la megalomania dei nostri "Leader" (?!)è una brutta bestia!
(una precisazione: io NON sto dalla parte di Bellachioma che dovrebbe vergognarsi per tutto quello che ha fatto e anche per quello che non ha fatto!)
E' finita qui ma continua in afghanistan e in libano. Non voglio fare demagogia, perché sono sicuro che anche Berlusconi avrebbe fatto lo stesso, ma che i soldati in Libano li abbia mandati Prodi mi sembra una cosa che avrebbe meritato di scendere in piazza....invece non si è mosso nessuno. Il sonno della ragione genera mostri
Gustavo nel tuo bellisimo post hai dimenticato di scrivere:
- si stava meglio quando si stava peggio
- non ci sono piu' le mezze stagioni
- i giovani d'oggi non hanno piu' ideali di una volta
*Non voglio fare demagogia*
Della serie "la faccia come il culo"
E' finita?
Dove?
E questi disoccupati verranno utilizzati per il prossimo fronte?
Si, in effetti, soprattutto ora che sono in grassato me lo dicono tutti che ho lafaccia a culo. Grazie Charlie per avermelo fatto notare anche tu:)
beh, Doc, il Libano è diverso. tremo (e mi vien la nausea) al solo pensiero di un maresciallo barbagli o "santodio" :-((( del cazzo che tocchi un israeliano o un libanese, però qui c'è l'Onu. poi uno può condividere o meno che l'Ita-g-lia trovi promettente per sé solo il partecipare a guerre... Però almeno a livello di "peccati originali" questa è più storia risorgimentale che non cialtronesca e peggio.
sull'Afghanistan invece sì, è una porcata, sebbene non come quella irachena, puzzonata maxima.
Insomma, solo per dire... distinguendo fra loro le varie cose, ogni tanto di buone notizie se ne trovano...
Carolina
Caro Daniele, purtroppo se uno ha la fortuna - e lo invidio - di non dover toccare con mano la situazione tragica della nostra assistenza sanitaria, se va bene non se ne rende conto, se va meno bene non gliene frega una beatissima sega e se va ancora meno bene fa come i nostri sgovernanti: parla d'altro, ad esempio del partito unico, della fregola del pesce spada, della possibilità di dedurre le spese della palestra ed amenità simili.
Auguri di non aver mai bisogno che lo stato ti renda una minima parte di quello che in una vita di lavoro gli hai dato in tasse )oltre all'onore di contribuire al mantenimento dei ricchi premi e cotillons di deputati, senatori, consoli ed ambasciatori, militari vari e suffragette.
Circa le tre serie di puttanate che ti sei sognato di attribuirmi (
(- si stava meglio quando si stava peggio
- non ci sono piu' le mezze stagioni
- i giovani d'oggi non hanno piu' ideali di una volta)
sono farina del tuo e non dei mio sacco.
Auguri ancora di non aver mai bisogno del servizio sanitario nazionale.
Ciao
"Berlusconi disse che i soldati partivano per "garantire una cornice di sicurezza essenziale per un aiuto effettivo al popolo iracheno e contribuire con capacità specifiche alle attività di intervento più urgente nel ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali"». In realtà i soldati italiani partitono per la guerra".
Più o meno le stesse parole usate da Parisi.
Anche in Iraq ci avevano raccontato che la guerra era finita...che era una missione di pace (?).
Allora o si è coerentemente pacifisti dicendo che non bisogna mai fare guerre se non attaccati per difendersi, o tutto diventa discutibile, opinabile.
Tra l'altro oggi il capo Hezbollah ha detto, nella prima intervista del (presunto) dopoguerra che loro non si faranno disarmare da nessuno...
Non ce l'ha ordinato il medico di andare in Libano. Trovatemi un solo concreto beneficio che l'Italia avrebbe da tale missione.
Incrociando le dita che tornino a casa tutti, è comunque uno spreco enorme di soldi.
meditate gente meditate
Finita ? Ma mi faccia il piacere...
Franz C.
Esistono concretissimi benefici per i soliti noti: ci sarà tutto da ricostruire e le nostre mafie si daranno da fare.
Non ce l'ha ordinato il medico di andare in Libano. Trovatemi un solo concreto beneficio che l'Italia avrebbe da tale missione.
l'italia non so, apparte la vanagloria di qualche cialtrone coi baffi, ma il libano e israele (magari anche la palestina) di benefici concreti ne avranno parecchi.
"Era ora...!!!
lasciamo sul "campo" ben 32 morti...,
milioni di euro gettati via...,
intrusi in un paese che non ci vuole...
E che dopo tutto ciò, resta un paese nel caos...,
invaso da multinazionali che lo dissanguano...,
dove resteranno indelebili le immagini dei prigionieri torturati..., dei deportati a Guantanamo..., dei pozzi di petrolio usurpati..."
Si, morti sul campo, pozzi usurpati, multinazionali sanguisughe, gente torturata!!!!..allora Drizzt, se ti fanno tanto inkazzare queste cose, xke' non vai, tu e tutti quelli che sputano sentenze e retorica inutile come te, a incatenarti ad es. a Palazzo Chigi?oppure mettiti a fare lo sciopero della fame e della sete?! o se no fai una cosa ancora migliore..aspetta i politici che ritieni responsabili di tutto questo Scempio(!!!)fuori dal Parlamento e prendili a sassate, oppure che so, sparagli no? fai come l'Anarchico Bresci ad esempio, metti in pratica dai! la verita' è che alla fine a te e a tutti quei socialisti da poltrona come te non gliene frega un cazzo veramente di tutto questo, basta sputare sentenze e veleno..e sai che ti dico, non me ne frega un cazzo nemmeno a me.I nosti cari militaretti vogliono andare a farsi ammazzare nel deserto perche' gli viene duro a sparare con il loro fucilino?! e che lo facciano, cazzacci loro, che schiattino pure tutti quanti..a me sta sulle balle solamente pensare che i soldi nostri vengano usati x finanziare missioni militari, squadroni di stronzi con lo schioppo in mano che vengono pagati fior di soldoni x andare a giocare a Risiko con i Mullah mentre qui da noi tra incidenti sulle strade(Salerno-Reggio Calabria a una corsia!!) e malasanita' è una pulizia etnica ogni anno..cmq io non faro' come farai tu valoroso compagno, io non mi incatenerò da nessuna parte, mi tocco solo le balle!Gustavo non hai ragione, di piu..