Anche la Lega vuole fermare la vendita di Metroweb
L'Espresso in edicola oggi rivela altri particolari inquietanti (non che ce ne fosse bisogno) sull'affaire Metroweb. Al prezzo di vendita irragionevolmente basso, all'assurdità di privare la città - dopo tanti disagi subiti durante gli scavi - della più avanzata MAN d'Europa, si aggiungono due notizie: la prima è che Stirling partners, il fondo acquirente, è gestito da una società con sede in un paradiso fiscale. La seconda è - se l'affare va in porto - Milano resta cornuta e mazziata, perché oltre a perdere la Rete, sborserà più soldi di chi acquista. Il geniale Zuccoli si è infatti impegnato a sottoscrivere una quota sostanziosa delle obbligazioni che verranno emesse per finanziare l'operazione. Mentre Davide Corritore tentava di spiegarci questa matrioska (vedi filmatino qui a fianco), abbiamo chiamato un esponente della maggioranza di palazzo Marino esperto di questioni finanziarie: Giancarlo Pagliarini, consigliere comunale della Lega, ex ministro del bilancio. Anche il consigliere leghista è stato categorico: a queste condizioni la vendita va fermata.
Giancarlo Pagliarini, hai letto l'Espresso?
«Sì, e se queste sono le condizioni, l'operazione non deve essere fatta. Non è un problema ideologico. E' una questione di prezzo.»
Ma cosa ne dici della provenienza dei capitali?
«La cosa è stranissima. Secondo me questo è il segno che c'è qualcuno che vuole comperare e non vuole far sapere chi è.»
Hai delle ipotesi su chi potrebbe essere il manovratore di questa operazione?
«Io credo di sapere chi è, ma per ora non voglio fare nomi.»
Le parole di Pagliarini non lasciano dubbi: anche la Lega è dell'idea che dietro questa vicenda ci siano troppi aspetti oscuri per lasciare che si compia in totale libertà. Oggi pomeriggio ci sarà una riunione dei capigruppo dedicata alla vicenda. Siamo in attesa di sentire l'opinione di Carlo Fidanza (AN) e Pier Majorino (DS). Aggiornamenti nelle prossime ore.
il 22 Settembre 2006 (quando OMB accettava i commenti)
Pierfrancesco Majorino ha scritto:
Non ci voleva la lettura de L'Espresso per dimostrare il danno costituito dall'"operazione Metroweb". Milano, a prescindere da ciò che è riportato dal settimanale, non deve privarsi - non lo deve fare nella sua "sfera pubblica" - di un'infrastruttura dell'innovazione tanto rilevante com MW, semmai fino ad oggi ancora scarsamente sfruttata.
Detto questo le notizie apparse forniscono ulteriori elementi e gettano ombre, lucidamente fotografate da Pagliarini, rispetto alle quali i vertici di AEM dovrebbero condurre una riflessione autocritica e fornire spiegazioni.
Il Sindaco Moratti e la sua Giunta, poi, non possono perdere altro tempo : devono intervenire in consiglio comunale e devono lavorare di concerto con la Provincia affinchè MW rimanga saldamente in mano pubblica.