Sono un patito del circolo Archimede. Mi fa piacere che abbia messo in fila un po' di cose sulla vicenda ticket, mentre tutti gli altri del mondo della sinistra milanese erano in altre cose affaccendati (in effetti il congestion charging servirebbe anche per controllare i flussi verso la segreteria dei DS, dato il numero sempre crescente dei suoi membri). Proposta: perché il mitico circolo non organizza una serata di approfondimento sull'argomento?
wittenberg questa sarebbe politica partecipata, tale utopia pare sia finita in mani nemiche , sono state mosse tutte le agenzie top secret internazionali per ritrovarla ma la ricerca non ha dato buoni frutti, pare, sembra, che forse un tsunami di poltrone in avvicinamento in quel di milano possa scuotere i tramortiti e resuscitare i cadaveri.
però una discussione sulla vita politica milanese organizzata da un'associazione come archimede sarebbe davvero una bella ed originale idea.
maria
Beh, almeno hanno fatto un referendum..
Il problema è un altro:
paghi il parcheggio, paghi l'ingresso al centro, paghi il ticket in ospedale, paghi la tassa sulla nettezza urbana,paghi l'ici sulla casa, paghi il bollo di circolazione, paghi la'autostrada, paghi l'addizionale regionale e comunale etc. etc.
sorge, allora, una domanda; ma con le tasse normali, che cazzo ci fanno? Ci mantengono forse la classe politica?
fare paragoni tra milano e stoccolma riguardo a modelli di governo della citta' e' cosa decisamente improbabile: in svezia, per fare solo 2 banali esempi, le multe sono proporzionali al redditto e i politici non si ritengono una casta privilegiata e intoccabile comportandosi invece da veri e propri servitore del popolo. sono segni di una civilita' che qui ci possiamo solo sognare. ma la domanda era sicuramente retorica.
io personalmente sono dell'idea che la tassa d'ingresso in citta' sia una cosa sbagliata per via del fatto che fa' passare l'idea che basta pagare per poter inquinare, un meme culturale assai pericoloso e che potrebbe avere un'onda molto lunga. e' vero che la tassa porterebbe soldi nelle casse comunali, fondi che in un mondo perfetto potrebbero essere destinati al potenziamento di mezzi pubblici (cosa che sembra si faccia ad esempio a londra). ma qui siamo in italia e i soldi verrebbero inevitabilmente inghiottiti senza lasciare traccia. inoltre, permetterebbe di glissare sul nodo strutturale che in un comune ben amministrato i fondi per la viabilita' e mezzi pubblici deve venire fuori dal bilancio ordinario, mica da tasse straordinarie. mirare da subito a un buon governo, a una gestione occulata dei fondi comunali esistenti, e' un'obbiettivo di primaria imprtanza guardando al lungo termine.
secondo me sarebbe davvero interessante invece organizzare incontri con persone competenti riguardo a soluzioni di sistema per affronatare il nodo del controllo traffico. ridurre del 20 percento il traffico come succede nelle migliori delle ipotesi con il road pricing non e' minimamente sufficiente in una citta' congestionata came milano: bisogna aspirare a riduzioni piu' drastiche. alcune mie idee in proposito:
- l'obbiettivo dev'essere quello di rendere infernale l'uso dell'auto nei centri urbani utilizzando ad esempio carreggiate ridottissime (con conseguente aumento di spazio per pedoni e ciclisti), strade prevalentemente a senso unico per rendere snervante lo spostamento, dossi alti e altri elementi di arredo urbano per il traffic calming in modo da abbassare drasticamente le velocita' (cosa che rende il centro anche piu' sicuro per gli utenti non motorizzati). sono interventi a costo medio/basso e ababstanza veloci da implementare, che pero' potrebbero stroncare drasticamente e in modo automatico il traffico se implementate in modo sistematico.
- giornate senz'auto: non due volte l'anno di domenica, ma un giorno lavorativo alla settimana per partire, e graduale aumento della dose negli anni. ovviamente, si fa' uno sforzo notevole in questi giorni con il potenziamento del mezzi pubblici, cosa che sembra possibile visti gli ottimi risultati della notte bianca. una specie di educazione collettiva allo spostamento urbano alternativo. per l'occasione street party nel pomerigigo e sera con un recupero delle stade per usi alternativi e ludici. magari si fa' il lunedi', per avewre anche la sensazione di un weekend lungo, cosa che alla frenetica milano farebbe bene.
- continuare con le chiusure totali al traffico a macchia di leopardo. una delle idee che ho trovato molto riuscite della gestione albertini. le zone "bonificate" dal traffico automobilistico sono fantastiche.
insomma, che a milano si incominci ad affrontare i problemi cruciali di viabilita' e vivibilita' cittadina in modo sistematico e con soluzioni di ampio respiro, che guardano lontano.
Cronoman: Un appunto riguardante i dossi rallentatori che creano disagi ai mezzi di soccorso quali ambulanze, pompieri, ecc. L'educazione dovrebbe iniziare dai banchi di scuola, proponendo l'utilizzo dell'auto quando necessario.
Franz C.
secondo me il ticket d'ingresso è sbagliato perchè parte dal presupposto che se uno paga entra , e quindi discrimina chi ha meno mezzi ma magari ne avrebbe ugualmente bisogno .
organizzate una serata di approfondimento mi sembra un ottima idea (da parte dell'ottima ass. Archimende). E' giusto parlarne anche se il fatto di non avere dei mezzi pubblici all'altezza mi porterebbe a escludere la possibilità di farla a milano.
Però apriamo un dibattito serio sulla mobilità
franz: la tua osservazione sui dossi e' corretta; magari si potrebbero implementare soluzioni di dossi a controllo idraulico - come per quei ciclindretti che servono a bloccare le vie - che si abbassano automaticamente al passaggio di veicoli di soccorso (soluzione pero' piu' costosa).
ho appena finito di leggere il pdf linkato nel post sopra con lo studio del marzo 2006: veramente interessante, con molti dati e una seria analisi della questione. di particolare interesse le modalita' di consultazione popolare prima di attuare le soluzioni di road pricing (ad esempio, con referendum in svezia, senza - ma con approfonditi studi e consultazione pubblica - a londra). a milano la via del referendum sarebbe secondo me improponibile vista la comprovata mancanza nella popolazione residente di quel senso civico e rispetto del bene comune necessari per decidere in modo maturo e lungimirante in materia. soluzioni profonde e strutturali per affrontare il problema del traffico - road pricing, chiusura totale al traffico di determinate zone, giornate senz'auto e cosi' via - vanno imposte (sicuramente affiancandole con capillari - a partire dalle scuole con figli che fanno poi domande scomode ai genitori motirizzati - campagne di sensibilizzazione al problema usando ogni canale informativo possibile).
altro dato interesante: sembra che il 72% della popolazione di trondheim fosse contraria ll'introduzione del road pricing, ma dopo solo 2 mesi dall'avvio la percentaule era scesa di ben 24% al 48%. in quanto a lungimiranza dei cittadini sembra che tutto il mondo e' paese. ma in fondo compito della politica e' proprio quello di saper fare cio' che l'individuo non puo', ovvro guardare lontano e tutelare gli interessi della collettivita' anche quando questo comporta prendere decisioni inizialmente impopolari.
ciao a tutti, sono teresa cardona (il presidente del Circolo Archimede). fa piacere sentire stima e interesse intorno alla nostra associazione, grazie! Ci piacerebbe davvero riuscire a smuovere un po' le acque, tristemente stagnanti, della vita politica della città; vediamo se riusciamo a breve a far partire un'iniziativa in linea con il nostro "stile" (una serata di dibattito tout court sarebbe forse poco attraente)