Cresce la tensione della Quercia dopo l'esclusione dell'ex coordinatore Cerami. «Si continua a ignorare la questione settentrionale»
Penati scuote i Ds: non voto questa segreteria
Il presidente della Provincia: un'operazione conservatrice per eludere le ragioni della sconfitta
di Marco Cremonesi
È guerra. La lunga stagione di polemiche nata all'indomani della sconfitta del centrosinistra a Milano non si è esaurita. Anzi. Ieri sera, di fronte alla direzione della Quercia convocata per votare la nuova segreteria del partito, Filippo Penati ha preso la parola per un intervento durissimo, in cui ha annunciato di non «volersi assumere la responsabilità» dell'operazione politica da cui nasce il nuovo esecutivo Ds. Nei fatti, una dichiarazione di non voto, tanto più che il presidente della Provincia ha poi abbandonato la direzione Ds per partecipare ad Iceberg su Telelombardia. Un atto d'accusa lacerante pronunciato dalla personalità più in vista del centrosinistra lombardo, l'uomo che nel 2004 aveva restituito fiducia alla coalizione dopo una notte durata dieci anni. Per Penati, la nuova segreteria Ds è «un'operazione conservatrice, una mediazione al ribasso in cui si eludono i temi su cui avremmo dovuto confrontarci con coraggio da tempo». Non solo: «Le mosse di Milano si stanno discostando anche dalla linea portata avanti da Fassino, oltre che dal ruolo che il segretario nazionale chiede a Milano».
Casus belli, la proposta di composizione del nuovo esecutivo presentata dal segretario Franco Mirabelli: diciannove componenti al posto di tredici, a cui si aggiungono quattro «osservatori» permanenti. Penati sembra pensare che l'allargamento serva a placare le diverse anime del partito, lasciando irrisolti i nodi antichi. Il presidente teme, e lo dice, che «la merce di scambio sarà il partito democratico, la questione settentrionale, il tavolo per Milano». Cosa che allontanerà i Ds milanesi da «un profilo autenticamente riformista».
L'analisi di Penati, secondo quanto riferiscono i partecipanti all'incontro, incomincia dalla bocciatura della candidatura a sindaco di Umberto Veronesi. Non promossa dai Ds, è vero, ma «accettata per colpa di un rigurgito di cultura del sospetto». Una scelta che ha dimostrato «subalternità culturale e politica». Poi, avrebbe proseguito il presidente della Provincia, si è scelto di «marcare l'orgoglio di partito nel modo più incomprensibile, dicendo no alla lista dell'Ulivo per Milano». Salvo fare «retromarcia a urne delle politiche appena chiuse». E ancora, Penati ha criticato un programma della coalizione fatto «moltissimo dal Cantiere e pochissimo dall'Ulivo» oltre allo scarso sostegno offerto al segretario della Camera del lavoro Onorio Rosati durante la polemica sull'invito della Cgil a Letizia Moratti per il Primo maggio. Finito? Non ancora. Il presidente non ha digerito il tiepido sostegno al partito democratico, «che non è entrato nelle discussioni della feste dell'Unità», e la scomparsa dalla discussione della questione settentrionale. E poi, alcune critiche di merito sulla segreteria: la scelta di affidare la delega all'economia e al lavoro a un sindacalista in servizio attivo (Bruno Cerri). E il fatto che tra gli osservatori ci sia il capogruppo Ds in Provincia, ma non il presidente della Provincia. Cosa che, avrebbe detto Penati, «denota una mentalità da opposizione».
Critico anche l'intervento del segretario cittadino Pierfrancesco Majorino, che ha annunciato per la prossima primavera una fase congressuale per «restituire la parola agli iscritti e chiudere questa transizione. Dobbiamo tornare ad essere un partito che sta avanti a quello nazionale e non un passo indietro». Alla fine, la conta dei voti ha assegnato alla proposta del segretario Mirabelli 79 voti, 4 contrari e 9 astenuti. Su centocinquanta aventi diritto. La guerra continua.
«la merce di scambio sarà il partito democratico, la questione settentrionale, il tavolo per Milano». una cosa assai discutibile, una falsità proprio concettuale, un sospetto magna magna e comunque eticamente difficile da sostenere (poi in politica si sa invece...)
Carol
scusate ma ho letto bene ? 79 voti a favore, 4 contrari, 9 astenuti su 150 aventi diritto ?
79+4+9=92 e gli altri 58 dov'erano?
Pierfrancesco Maran: 27 anni consigliere Comunale-
Ettore Martinelli : 35 anni Cosigliere Avvocato
Pietro Torresan- Professionista bravo (Biraghi chiedi a quelli del circolo archimede)
Sandra Bassan - Ex Pressidente CNA
Marco Campione - professionista 32 Anni
Questi nuovi innesti non sono INNOVAZIONE?????
Il problema è che Penati è un individualista che pensa solo a se stesso.
carletto: o sei Mirabelli o sei suo cugino, dì la verità. Ma che senso ha dire che tutto va bene perché sono state inserite cinque persone decenti? Ti pare che questo sia sufficiente a compensare una serie di sconfitte che si perde nella notte dei tempi, senza un dibattito, senza un'ammissione di responsabilità, senza un briciolo di coerenza politica? Questi vivono su un'isola deserta, in un gioco di ruolo in cui si scambiano i ruoli di buoni e cattivi, ma senza sapere mai chi fa cosa. Si alleano, si litigano, si scontrano, si fanno tranelli. E intanto la destra domina Milano, la riempie di cantieri e vaiasse. Ma è possibile tanta miopia? C'è un'unica via di salvezza: commissariamento, azzeramento dei vertici, ricostruzione dal basso. Io non me la sento di sostenere chi dice "coagulare il dissenso". Io voglio un partito di sinistra serio a Milano. E questo non lo è.
intanto sono molto contento di cominciare a creare una sorta di proselitismo. Bene faccio tendenza!
Più serio io conosco alcuni delle persone che sono all'interno del cosiddetto rinnovamento: siamo all'interno della cooptazione più pura delle persone.
Campione si è sbattuto per anni per ritagliarsi uno spazietto oscillando di qua e di la pur di ottenere spazio.
Torresan rappresenta le associazioni come io G.Bush (fare parte di Archimede non è abbastanza scusate non voglio discutere l'autorevolezza dell'associazione ma siamo lontani da una rappresentanza reale)
Maran è giovane va bene, è bravo (dicono e io ci credo perchè non dovrei) ma siamo sempre nella logica spartitoria corporativa tipica di burocrazie sclerotizzate.
Ettore martinelli vedi sopra alla voce Maran
Persone brave, capaci, con volontà di impegnarsi (e che lo fanno) ce ne sono fidatevi. Un partito moderno si distingue però dai processi con cui governa le sue azioni (e le sue selezioni): aperte, democratiche, attente a recepire le sollecitazioni della società, le sue evoluzioni.
Questa gente (anche di per sè valida) va in segreteria a fare cosa? su che progetto? Sostenendo una serie di persone che hanno fallito da decenni? Una politica che -come direbbe il buon Guccini- "è solo far carriera?"
Andiamo! Penati con tutte le critiche che è giusto fare ha dimostrato con i fatti non "pugnette" direbbe un altro maitre a penser, di saper gestire un territorio proiettandolo nel futuro (sesto l'avete vista oggi avete presente cosa era?) e (agevolato dalla debolezza della destra) di vincere, di cogliere le opportunità.
Martinelli, Maran, Campione, ecc. cosa vanno a fare se non occupare una poltrona con chi non ha voluto fare neanche un dibattito sul PD alla festa dell'Unità ? Scusate mi sembra davvero solo un operazione che solletica le ambizioni individuali.
ok allora facciamo Biraghi commissario e Carlo Porta vice... ora andate a proporvi come fanno in forza italia voi veri democratici...
a Proposito..se io sembro il cugino di Mirabelli tu Biraghi mi sembri il suo ex fidanzato tradito...
carletto: come sempre il sarcasmo è l'ultima scappatoia se mancano gli argomenti. Manchi il bersaglio però, Io non sono un politico, non lo sarò mai, non avrò mai tessere, non parteciperò a segreterie. però il mio voto l'ho sempre dato a PCI/PDS/DS, quindi ritengo mio pieno diritto criticare la loro mesta decadenza. E' di Mirabelli la tesi bislacca che si critica solo da dentro. Una baggianata che si smentisce da sola all'approssimarsi delle elezioni, quando questa accolita di incapaci comincia a mendicare il voto.
Qui ormai siamo alla frutta. Mirabelli quest'estate ha millantato un impegno per il PD (con anche l'esilarante annuncio di un blog), tu hai sentito qualcosa? hai assistito a un dibattito sul PD alla Festa de l'Unità? E' uno sfascio, provocato sulla pella della città da persone che hanno come unico interesse se stessi. Sarebbe bene che tu cominciassi a rendertene conto.
carletto quanto è rappresentativo (e quindi realmente democratico ) un partito che conta 4500 iscritti ca su una popolazione di ca 1.300.000 abitanti.
(Ma realemente votanti e attivi facciamo un terzo?)
Se tu frequentassi la festa dell'unità ti accorgeresti che molti di quelli che lavorano non sono iscritti ma amici, parenti, simpatizzanti ecc.
Questi non votano alle assise congressuali eppure sono l'anima del partito quando si fanno attività (volantinaggio, ecc) e sono all'interno della vita sociale come e forse di più di un iscritto ottuagenario che ai congressi dice: "Dimmi cosa devo votare"
Carletto io ti rispetto ma tu rispetta la decenza e la verità delle cose, non nascondiamoci dietro a questioni di facciata (il rispetto delle regole formali di voto) che nascondo una sostanziale alterazione della sostanza.
Cosa rappresentano oggi i DS milanesi?
Un cosmo fatto di lavorati dipendenti nei settori tradizionali, pensionati (ma molti votano lega o AN per paura), un certo numero di atipici (anche giovani ma spesso atipici "marginali").
Dove sono non dico i commercianti e gli artigiani (anche se non riesco a trovare un motivo per cui non potrebbero votare una sinistra moderna che non ha paura del futuro) ma i professionals, i lavoratori del settore privato ?
(queste cose sono all'interno delle ricerche sui flussi di voto alle ultime elezioni contenute in un saggio su Italianieuropei il cui estensore non ricordo scusa)
E allora finiscila di difendere un sistema che ci porterà a sconfitte ripetute e ad arroccarci senza possibilità di espansione ma solo di erosione (e aggiungo non solo a Milano)
... si sa qualcosa intanto?
C.
"a Proposito..se io sembro il cugino di Mirabelli tu Biraghi mi sembri il suo ex fidanzato tradito..."
Questa è straordinaria. Scusate.
cosa c'è di straordinario? a me sembra uno che non ha più niente da rispondere e fa l'ironico a sproposito e senza successo, ma contento tu. vuol dire che ti meriti mirabelli...
Mi ha fatto ridere, roberta. A volte mi capita.