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Alberto Biraghi
Cosa si è detto oggi
Susi de Pretis per OMB dalla conferenza stampa di Letizia Moratti: Nonostante le perplessità di tutta l'opposizione e parte della maggioranza sulla opportunità di vendere e soprattutto di farlo a un acquirente sconosciuto e a un prezzo troppo basso, Metroweb sarà venduta. Per il sindaco e la sua maggioranza sembra essersi magicamente risolto tutto. Fugato ogni dubbio sull'utilità della cessione in quanto la rete in fibra ottica non è ritenuta strategica rispetto ai servizi che il Comune intende offrire ai cittadini. Caduta ogni remora sull'acquirente di facciata (il fondo inglese Stirling), in nome della totale fiducia nella dirigenza AEM e dell'advisor Unicredito.
Scomparsa ogni perplessità sul prezzo (230milioni di euro) perchè si è deciso che è stato formato secondo una procedura corretta e trasparente (la Moratti ha decisamente negato di aver ricevuto nuove offerte o anche formali manifestazioni di interesse e ha escluso che ne abbia ricevute AEM perchè in tal caso lo avrebbe saputo).
Insomma il sindaco Moratti ha comunicato oggi in una conferenza stampa che sostanzialmente l'operazione di vendita di Metroweb prosegue secondo il programma AEM. Uniche novità l'aver spuntato l'uso gratuito per dieci anni del 15% della banda e alcune garanzie: il Comune manterrà una quota del 23,5% della società attraverso AEM, avrà il potere di nomina del Presidente e di esercitare il diritto di veto per la vendita, infine avrà l'impegno della società a continuare a investire in linea con lo sviluppo urbanistico della città.
Letizia Moratti ha spiegato che gli investimenti in fibra ottica non sarebbero più strategici nel settore delle telecomunicazioni perchè le grandi reti di connessione si basano ormai su tecnologie eterogenee e comunque non si vede il valore strategico di una partecipazione del Comune in Metroweb. "E' più utile dunque - ha detto - lasciar concludere il processo di vendita avviato da AEM che è stato condotto correttamente e in modo trasparente". Corretta e trasparente sarebbe stata anche la procedura per la determinazione del prezzo formato sulla base di 19 offerte di acquisto e con il sostegno di un advisor esterno (Unicredito).
Mentre la maggioranza - a detta del sindaco - sarebbe compatta nell'approvare l'operazione, restano, tra le fila dell'opposizione, non poche perplessità. Il vicepresidente del Consiglio Comunale Davide Corridore per esempio sottolinea l'inadeguatezza del prezzo di vendita (60/70 milioni di euro meno di quanto sia stata valutata da AEM stessa al tempo dell'acquisto delle quote residue e senza il premio di maggioranza calcolabile in altri 60 milioni di euro).
Anche Marilena Adamo, capogruppo dell'Ulivo, avanza forti dubbi sulla decisione di vendere a un prezzo non congruo che legittima persino il sospetto dell'esistenza della volontà di avvantaggiare qualcuno (visto che il vantaggio per AEM non è dimostrato). "E' strabiliante - osserva poi - che dopo due campagne elettorali in cui Alberini prima e Moratti poi hanno enfatizzato Milano come la città più cablata del mondo, i milanesi scoprano oggi che questo cablaggio è un bidone! Se così è qualcuno dovrà pur prendersi la responsabilità delle scelte fatte in passato e dei soldi spesi."