Rap con tromboni
di Marco Travaglio
Quattro parlamentari, purtroppo, sprovvisti di ironia, han preso carta e penna per vergare una dura nota all'indirizzo del Cda Rai, denunciando un "fatto gravissimo" accaduto l'altra sera al Tg2 e invocando i"provvedimenti"del caso. Uno potrebbe pensare che il fatto gravissimo sia una delle tante notizie taciute dal Tg2 (per non parlare del Tg1). Ad esempio, quella volta in cui un servizio che raccontava la verità sulla sentenza Andreotti fu doppiato in tutta fretta dallo studio per raccontare le solite balle. O quella volta in cui il direttore Mauro Mazza annunciò di non potersi occupare dell'uscita del "Caimano" di Nanni Moretti per non violare la par condicio preelettorale, ma comunque ci avrebbe fatto sapere tutto a urne chiuse. Invece no. Il fatto gravissimo denunciato dagli on. Montino (Ds), Merlo (Dl), De Petris (Verdi) e Migliore (Prc), membri della Vigilanza sulla Rai, è che il Tg2 ha trasmesso alcuni brani del rap più in voga del momento: quello con la voce di Prodi che, interrotto nove volte alla Camera sul caso Telecom, ripete nove volte la stessa frase intercalato dal presidente della Camera, Tweed Berty. Pare, fra l'altro, che a Prodi quel rap sia piaciuto molto. Ma non ai suoi quattro difensori non richiesti, che parlano addirittura di "vilipendio delle istituzioni", ricordano improvvisamente che la Rai è "un servizio pubblico" e spiegano che "è inaccettabile dare un'immagine comica delle maggiori cariche della Repubblica in uno spazio ufficiale e autorevole". Ergo, il Cda Rai prenda provvedimenti esemplari. Forse è venuto il momento di domandarsi a che diavolo serva la commissione di Vigilanza, visto che passa il tempo a vigilare non sulla correttezza dell'informazione e sulla qualità dei programmi, ma sul servilismo di ogni dipendente e di ogni trasmissione nei confronti della casta dei politici. Se Padoa Schioppa vuole tagliare gli enti inutili, potrebbe cominciare di lì. Forse il Quartetto non rammenta che il concetto di vilipendio, dopo decenni di polvere e muffa, era stato riesumato dal cavalier Bellachioma nella scorsa legislatura, per trascinare in tribunale il giovane che comprensibilmente gli aveva dato del buffone e per minacciare di fare altrettanto contro chiunque osasse prenderlo in giro. Forse il Quartetto Tromboni non rammenta le parole con cui il centrosinistra difese i vari comici, anche i più innocui, attaccati o censurati dai parrucconi del centrodestra che, non contenti di aver eliminato la satira con Luttazzi, Paolo Rossi e Sabina Guzzanti, appena un Cornacchione, un Paolo Hendel, un Bertolino, un Vergassola accennavano a una battuta su Bellachioma, chiamavano il 113 e chiedevano della Celere. Memorabile il giorno in cui Fabrizio Del Noce si autosospese da Rai1 perché andava in onda un raro programma di successo: quello di Celentano, con Santoro, Benigni, e i temibili Crozza e Cornacchione. O quella volta che lo stesso Noisette dichiarò che l'eliminazione di Hendel dal sabato sera di Rai1 per scongiurare una battuta su Vespa e una su James Bondi non era censura, ma semplice rispetto della "linea editoriale della rete, che vieta di parlar male di tutti, della destra come della sinistra". In pratica, la satira veniva abrogata per legge. Roba che nemmeno Milosevic o Pinochet. Definire, poi, il Tg2 "uno spazio autorevole" aggiunge comico al comico.
Naturalmente, alla ridicolaggine della denuncia anti-rap da sinistra fa da contrappunto l'improntitudine della difesa della satira da destra. Cioè dagli stessi che tre anni fa chiesero l'abrogazione di Blob per un collage di pause di Bellachioma, mandato in onda "senza contraddittorio". Si segnala, fra gli altri, lo sdegnato commento del sen. Schifani, che parla di "vilipendio all'intelligenza dei cittadini": il che, detto da uno che due mesi fa diramò un comunicato per annunciare di aver "fatto la fila al ristorante come un cittadino normale", è satira allo stato puro. Ma alla Caserma delle libertà, allergica a qualunque sense of humour, è subentrata un'Unione sempre più impettita, seriosa, imparruccata, intrombonita, suscettibile, incapace di ridere di se stessa. Eppure ridere di se stessi non è solo una gran virtù: è anche una gran furbata. Se uno si prende troppo sul serio, ci pensano gli altri a ridere di lui.
concordo con Alberto e con Travaglio.
D'accordo con travaglio e, parzialmente, biraghi.
La cui ultima frase
"più passano i giorni, più il ribrezzo induce a sognare una soluzione giacobina che restituisca al Paese la dignità"
potrebbe essere benissimo stata pronunciata (giacobinismo a parte) da qualche sansepolcrista alla marcia su roma o, comunque, da qualche generale golpista schifato per gli aspetti deteriori della democrazia.
Ma alla Caserma delle libertà, allergica a qualunque sense of humour, è subentrata un'Unione sempre più impettita, seriosa, imparruccata, intrombonita, suscettibile, incapace di ridere di se stessa
questo è vero.
Mi domando perchè -fuori di ogni polemica- la sinistra, che dovrebbe avere una visione più "intellettuale" delle cose (o almeno così ritiene) mostra una suscettibilità così forte. Forse proprio perchè ritiene di essere nel giusto (e la verità non si dileggia)?
Dedalus, come al solito esageri.
Questi quattro "peones" NON SONO LA SINISTRA.
L'articolo di Travaglio, se non erro, è stato pubblicato dall'Unità. Questo Blog è di sinistra.
Quindi, per favore, datti una regolata.
Come prevedibile, con certa gente anche a sinistra, chi nel nostro Pease ha un attimo di capacità critiche ed intellettuali, non riesce a digerire parecchie cose.
D'accordo invece poi su quanto scrivi sulla soluzione "giacobina". La complessità dei problemi da affrontare non si può risolvere ne con questa classe politica (impreparata, arruffona e collusa - vedi Report finanziamenti ai partiti - ) ma nemmeno, credo, con una soluzione "giacobina": in una società complessa ma per molti versi culturalmente arretrata come la nostra, diffido da imposizioni "radicali" (di chi crede di avere la "ricetta giusta" e spesso fa solo demagogia), per fare grandi riforme serve determinazione e non aver paura di colpire interessi particolari, ma anche capacità di mediazione, comunicazione e condivisione con ampi strati della società civile.
Altrimenti, se la gente non capisce, poi inevitabilmente si torna indietro.
Eh dedalus, stavolta ti do ragione...(anche se non concordo sulla definizione di questo governo..più che di sinistra il governo..e' sinistra la governance..)
non dimentichiamo come reagi' d'alema ad una vignetta di forattini, da lì ho cominciato a pensar male del tipo succitato...il problema è che non esiste più una sinistra, ce la propinano come tale, ma non lo è, e qualunque gocverno non sappia ridere dei suoi difetti e delle sue idiosincrasie ha in sè il germe della tirannia, o quantomeno, della prepotenza
Concordo con l'ultima frase, forse le vie democratiche non sono più sufficienti a raddrizzare un paese ostaggio di una casta politica completamente indifferente e staccata dal resto della cittainanza.
Semplicemente tra i cittadini come tra i parlamentari c'è chi ama dedicarsi a queste soverchianti cazzate. E' l'americanizzazione della politica.
forse le vie democratiche non sono più sufficienti a raddrizzare un paese ostaggio di una casta politica completamente indifferente e staccata dal resto della cittainanza.
Gen. Jorge Rafael Videla
(discorso alla casa rosada in occasione del pronunciamento militar)
Se avessi voluto citare un dittatore argentino la avrei scritta io la fonte non credi?
A volte si cita senza rendersene conto..(e forse è più grave)