In questo clima da Baci Perugina con la Moratti ci si è dimenticati troppo presto della battaglia che proprio qui a Milano è stata fatta da retescuole contro la riforma della scuola proposta dall'ex ministro della pubblica istruzione.
Credo che un'iniziativa per Internet libero e gratuito debba necesariamente coinvolgere quelle energie che hanno dimostrato di sapersi opporre sul serio quando c'è bisogno. I risultati dell'Ulivo qui a Milano sono sotto gli occhi di tutti.
Io spero che l'Ulivo lanci una campagna per i tagli agli sprechi pubblici, che ne abbiamo fin sopra i capelli. Se l'Italia fa schifo non diamo la colpa alla Moratti e a Metroweb, ma agli eserciti di pre-pensionati con il doppio lavoro che vengono pagati dal governo e che evedono le tasse.
Mauro: apparentemente la questione dei tagli agli sprechi pubblici non c'entra con Metroweb, invece non è vero. Perché per tagliare gli sprechi, una rete telematica che funziona, al servizio delle imprese e della pubblica amministrazione, sia molto utile. No?
Caro Giuseppe, non sono d'accordo. A quanto deduco dal tuo intervento, secondo te il ruolo dello stato e' di gestire imrese efficienti, che facciano concorrenza alle imprese private come ad esempio Metroweb che fa concorrenza a Telecom Italia. Secondo me, invece il ruolo del pubblico e' quello di regolare i privati in modo tale che si facciano piu' concorrenza possibile per poi dare benefici ai cittadini. E' chiaro che se lo stato compartecipa nel capitale di una societa' in un mercato concorrenziale, si crea un'ambiguita' dove lo stato e' regolatore e regolato. Non sarebbe questo forse un conflitto di interessi?
Antonio: mai affermato quanto mi attribuisci. Certo è che la proprietà delle reti è cosa ben diversa dalla gestione o erogazione del servizio, è prima di venderla (anzi svenderla) sarebbe il caso di pensarci su. A Milano è successo esattamente il contrario: Moratti ha ribadito la posizione di Zuccoli, sottraendosi oltretutto alla possibilità di valutare altre proposte d'acquisto.