grazie dell'attenzione.
ci raccontate come funzia dalle vostre parti?
grazie per la segnalazione, daniela. sono post come questi he mettono in luce la reale utilita' dell'internet - e in particolare dei blog - come strumento di democrazia partecipata e di controllo sull'operato della classe politica. personalmente avrei preferito qualche link ai verbali delle asssemblee "incriminate" per poter verificare l'autenticita' della denuncia, ma in realta' non so se c'e' l'obbligo di renderle pubbliche e quindi magari non era possibile. sono anch'io curioso di sapere come va in altre amministrazioni locali.
personalmente ritengo che trovare soluzioni ai problemi di un controllo attivo, efficace e continuo sull'operato della classe politica - dai livelli comunali in su - da parte del popolo e rendere i politici pienamente responsabili delle loro azioni siano delle esigenze sempre piu' prssanti e non piu' procrastinabili. le votazioni amministrative/politiche - praticamente l'unico strumento serio che abbiamo a disposizione - assomigliano sempre piu' a delle farse per dare al popolo l'ilusione di essere partecipe del processo decisionale e di controllo sulla politica: per me sono sempre piu' svuotate e zoppe come efficace strumento di controllo e partecipazione. inoltre, la lentezza glaciale del ricambio generazionale in politica mi sembra dipenda anche in larga misura dal fatto che da noi un politico non viene mai chiamato a rispondere dele sue azioni e pagare il prezzo degli eventuali errori e sbagli, come invece accade in qualsiasi altro campo professionale.
sperare di riformare la politica dall'alto mi sembra una pia illusione, ma forse se si inizia dal basso, proprio dalle amministrazioni comunali, qalche possibilita' di cambiamento ci sarebbe. in quest'ottica saprebbe secondo me assai utile sapere - da chi, come norberto gallo, ha avuto occasione di vedere come funzionano le macchine comunali da dentro e ha ancora chiaro le responsabilita' e il ruolo che deve avere un politico locale - quali meccansimi bisognerebbe mettere in posizione per dare al popolo un efficace controllo sull'operato del consiglio comunale e come rendere davvero pienamente responsabilizzati i nostri amministrori locali. in un mondo perfetto per risolvere basterebbe che in politica si mettesse solo chi ha passione vera per questa difficilissima arte del bene comune e quelle qualita' morali e etiche limpide che si richiedono a chi deve decidere sulle vite di molte persone, ma visto che questa e' un'utopia bisogna ingegnerizzare un sistema piu' innovativo e piu' resistente all'inevitabile limitatezza umana di quello attuale.
non fo per dire, ma purtroppo il potere è di un cinismo pazzesco. il candidato della Cdm a Napoli era Malvano, ex questore di Genova 2001... praticamente un'offesa coi controfiocchi, un "fascisti t***oni" a dir poco urlato, vorrei anche vedere se non ci fosse stata la rielezione della Iervo.
Carolina
Carolino, il problema è che la reazione della Iervolino non è stata dovuto alla decisione del centrodestrra di candidare Malvano, quanto invece alla mancanza di un candidato 'istituzionale' per la sinistra, ovvero uno che non fosse il maestro di strada Rossi Doria ma qualcuno di più allineato... Nei mesi che hanno preceduto le elezioni Rossi Doria è stato sistematicamente ignorato quando non esplicitamente boicottato dal maggiore organo si stampa cittadino (il Mattino) che ha invece abbondantemente tirato la volata alla Iervolino, nonostante i quattro anni del suo precedente mandato risultino assolutamente disastrosi (non un solo provvedimento,in quattro anni, per risolvere uno qualsiasi dei problemi della città).
D'altra parte le affermazioni di Daniela nell'intervento che dà origine a questo 3d chiariscono il perchè si avesse tanta paura di Rossi Doria da parte della sinistra napoletana: una persona abituata a fare, indipendentemente dalla sua posizione politica, pituttosto che a mantenere gli equilibri evitando di prendere posizione (cosa in cui la Iervolino, democristiana prestata alla sinistra, è sicuramente molto brava) è troppo per una città come Napoli dove si fa 'ammuina' (confusione, per i non napoletani) allo scopo di alzare polveroni sotto i ogni cosa tutto possa rimanere uguale a sè stessa.
La reazione spropositata della stessa Iervolino alla trasmissione di Santoro in un momento in cui Napoli è sommersa dalla 'monnezza' (ma il problema sembra non toccare il napoletano medio...) ed in preda ad un massiccio attaco da parte della microcriminalità (altro che i terroristi di Al Qaeda!) non è altro che un ulteriore indice di come questa sinsitra voglia gestire Napoli: a tarallucci e vino!
beh, Adimant, che dire? quella parte di sinistra che, dinnanzi a siffatti casi di farabuttismo, fa le manfrine anziché tutto il casino possibile, si porta di certo responsabilità.
Carolina
Carol, purtroppo la parte della sinistra che fa casino non ha un'adeguata cassa di risonanza; l'intervento di Daniela che riferisce della autosospensione del consigliere da tutte le commissioni ne è un esempio: nessun giornale qui a Napoli ha dato peso alla cosa, tutti impegnati a far vedere come è bella Napoli una notte all'anno!
Io e molti come me siamo abbondantemente demoralizzati... In una chiacchierata con esponenti DS di Portici (la mia città) un paio di anni fa mi fu fatto capire abbondantemente ed esplicitamente che qualsiasi iniziativa da parte di associazioni che non passasse per il partito non aveva speranza di accedere a finanziamenti da parte del comune (una sorta di occupazione delle istituzioni in pieno stile Berlusconi) e questa situazione è comune a molte realtà medio piccole (Portici non è esattamente piccolissima, con i suoi ottantamila abitanti), almeno dalle mie parti. Questo tipo di atteggiamento non fa altro che scoraggiare la partecipazione di chi non si sente (e non si vuole sentire) rappresentato da una forma aggregativa, il partito, che non viene ritenuta da molti adeguata a guidare realmente un processo democratico.
scusate, sempre io, solo per un piccolo aggiornamento. La Repubblica (cronaca locale di oggi) si è accorta della cosa. Vedremo se qualcun altro si sveglia... Per il momento, contattato dalla giornalista, il Presidente della Municipalità (ds)dice che: «La severa osservazione di Gallo incita ad una ulteriore vigilanza. Ma non ci sto a crocifiggere il lavoro nostro, proprio ora che si avrà un´incidenza sul territorio. Io lavoro da mattina a notte, siamo i terminali dei bisogni dei cittadini: i costi della democrazia sono alti? È vero. Ma non mi sembra si debba cominciare dalle nostre commissioni».
Se vi interessa il resto dell'articolo, l'ho messo sul sito all'indirizzo http://www.decidiamoinsieme.it/costi-della-democrazia/
Però... Mi resta ancora la curiosità di capire come funziona altrove. E comunque tenteremo di andare avanti e di aprire sulla questione un po' di vero dibattito pubblico...