Il monsignore gestiva giro di prostituzione
di Manuela Modica
«O vi prostituite o vi sbatto fuori e addio regolarizzazione», questa, grosso modo, la minaccia con cui venivano vessati gli ospiti dell’Associazione Arcobaleno di Villa Marina di Cesenatico. Minori, stranieri, persone indigenti accolti apparentemente per scopi umanitari ma poi sfruttati per ben altre finalità: 100 o 200 euro a prestazione «consumata» in uno degli appartamenti dell’Associazione, al sesto piano di un edificio di Gatteo Mare, o all’interno della struttura comunitaria.
Dietro l’abito di un sacerdote si celavano così articolate dinamiche di abusi sessuali. La vicenda, emersa a seguito dell’indagine della Squadra Mobile della Questura di Forlì, ha infatti portato all’arresto di tre persone, tra cui il fondatore dell’Associazione umanitaria, don Giuseppe Giacomoni, 81 anni, parroco supplente a Ruffio. Sotto arresto anche Giuseppe Farnedi, meglio noto come «Commendator Roberto», 62 anni, proprietario di uno dei piu’ noti ristoranti della riviera di Cesenatico, e Dan Joan Cilean, romeno di 25 anni, al quale pare fosse affidato il compito di reperire gli ospiti costretti sotto minaccia alla prostituzione.
Secondo quanto accertato dalla Questura di Forlì l’Associazione di cui don Giacomoni era oltre che il fondatore anche il presidente e il gestore era il fulcro del giro di prostituzione. Il prete, proprietario di alcuni appartamenti nella zona li aveva trasformati in case-alloggio per ospitare sotto l’egida dell’Associazione umanitaria persone in difficoltà, di nazionalità italiana o estera, donne bisognose di assistenza o detenuti agli arresti domiciliari. Una struttura accreditata al Tribunale per i minorenni di Bologna, creata per dare aiuto alle persone in stato di emarginazione sociale. Il parroco abusava sessualmente dei minori ospitati minacciati di non regolarizzare la loro permanenza in Italia e li spingeva a prostituirsi organizzando incontri con clienti che lui stesso reperiva. Secondo indiscrezioni raccolte dai poliziotti un ragazzino di 16 anni è stato sottoposto a ripetute violenze sessuali dal prete e ceduto al «commendatore» dall’ottobre del 2005 all’agosto 2006, quando poi il ragazzo è stato finalmente allontanato dalla falsa struttura umanitaria. Sembra inoltre che il prete si recasse spesso dai carabinieri e dalla polizia per denunciare il comportamento sospetto di alcuni degli ospiti da lui accolti, fatto che, alla luce dei risultati dell’indagine, sembrerebbe confermare che la prostituzione fosse sorretta dalle minacce di allontanamento delle vittime. Il Pm Alessandra Serra e il Gip Michele Leoni hanno firmato i provvedimenti di custodia cautelare in carcere. Don Giacomoni è accusato di violenza sessuale, induzione e sfruttamento della prostituzione, anche minorile. Farnedi deve rispondere di violenza sessuale ai danni del ragazzo sedicenne, Cilean invece di concorso con il sacerdote nell’attività di sfruttamento dei suoi compagni di comunità.
Uno che ha come capo un certo Joseph Ratzinger un po' depravato lo deve essere, se c'era qualche prete buono ha di sicuro abbandonato la tonaca da un pezzo, oppure qualcuno vista l'età continua a fare il parroco per inerzia aspettando che il buon Dio lo chiami definitivamente.
Guarda che quello metteva il sale sulla coda dei ragazzini pure quando c'era il papa polacco..
Da castrare subito.
Puiatti, la sconvolgente banalità e genericità della sua affermazione mi induce a ricordarle i neri che hanno il ritmo nel sangue, gli ebrei che tramano, i tedeschi precisi, i musulmani tutti terroristi, gli stilisti tutti gay, i cantanti tutti drogati,e per finire, i politici tutti ladri!
Fosse male solo di un papa tedesco che cerca di conservare la fede non sarebbe niente.
Il problema è che forse diventa importante vigilare sui nostri figli e perchè no anche amici.Non si è depravati solo perchè si ha come papa un certo Ratzinger allora che deire di Stalin;saddam;Billaden????
Facile sparare sempre sulla Chiesa!!!!!
C'è un muro di omertà attorno ai comportamenti dei funzionari della chiesa (preti, frati, etc.). Le violenze che vengono perpetrate da questi signori, con enorme ipocrisia, velata sotto il "timor di Dio", sono di dimesnioni enormi, da sempre: frati che adescano donne, suore che abortiscono clandestinamente o con la connivenza di medici compiacenti ed ipocriti. La stampa locale che scriverebbe pagine su pagine per una violenza commessa da un disgraziato di immigrato, non osa dedicare se due righe nascoste a fatti come questi.... e' ora di rompere il muro dell'omertà e del silenzio. Non ci si può meravigliare se in Sicilia la gente è omertosa e, nel contempo, la gente del nord lo è acnora di più su questi e tanti altri aspetti.
Ciao, stavo giusto cercando notizie a riguardo, visto che si trattava di un prete della mia città e che ho pure conosciuto. Ci tengo solo a sputtanarlo un po' come si deve. Checché ne dicano le persone intervistate ai TG, Don Giuseppe era un pezzo di merda a cui la parrocchia parava il culo, dopo che era stato cacciato dall'Inghilterra. L'avevano pure messo a insegnare a noi bambini, nonostante fosse un lunatico mezzo matto. Il monsignore a lui superiore se ne è pure scappato in Vaticano di recente e l'amministrazione comunale, anziché insospettirsi, ha conferito a costui la cittadinanza onoraria... La Chiesa Cattolica è una vergogna per la sua stessa natura gerarchica che si rivela un muro di omertà.
Andrea