Cipputi champagne, gioiellieri sul lastrico
Dalle dichiarazioni dei redditi 2005 l’immagine di categorie di furbi che danneggiano gli onesti
di Bianca Di Giovanni
Alcuni di loro sono scesi in piazza giovedì per protestare contro il decreto Bersani. Altri lo faranno oggi a Treviso e se la prenderanno con l’«odiosa e vessatoria» Finanziaria di Tommaso Padoa-Schioppa guidati dal senatore Maurizio Sacconi (FI).
Non c’è che dire: clima torrido tra il popolo di autonomi e i professionisti e il governo Prodi. A dirla con un eufemismo: non si amano. Ma a guardare gli ultimi dati sulle dichiarazioni dei redditi (quelle del 2005 sui redditi del 2004), commercialisti, titolari di bar, dentisti e avvocati non sembrano amare molto proprio lo Stato. Qualcuno nella manifestazione romana ha dichiarato di sentirsi un vero «civil servant». Ma forse quelli sono davvero mosche bianche.
Non è credibile che gioiellieri e baristi dichiarino al fisco meno dei 21.500 euro dei maestri elementari. Passando agli operai (che piacciono anche al governatore Mario Draghi), sono tutti molto più «ricchi» dei proprietari degli autosaloni di Piemonte, Lazio e Campania, il cui reddito dichiarato si ferma a 16mila euro. Sotto i metalmeccanici anche la media dichiarata dai tassiti. E i dentisti? Poveracci: in Campania guadagnano meno di un poliziotto (25mila euro annui), mentre nel Lazio raggiungono un impiegato di banca (28mila).
Non c’è che dire: per tutti loro l’Italia è davvero il Belpaese. «Vi sono province e settori in cui il tasso di irregolarità supera il 50% - dichiara il viceministro Vincenzo Visco - Situazioni che chiaramente richiedono un’attenzione particolare». Il governo ha già avviato una poderosa azione anti-evasione con la manovra-bis (ribattezzata «Grande Fratello» dall’opposizione che evidentemente non ama troppi controlli): per ora sono già scritte una cinquantina di norme, di cui circa 22 nel decreto e in Finanziaria.: dallo scontrino fiscale all’aumento degli accertamenti, da nuove norme sulle società di calcio alle importazioni di auto. Più di una ventina di provvedimenti per combattere l’illegalità.
Sarà una guerra a tutto campo, senza zone franche. La piaga dell’evasione dilaga infatti su tutto il territorio nazionale. Ma in alcune zone il fenomeno è endemico. La Calabria è la regione in cui la maggior parte delle 50 categorie selezionate dalle statistiche dell’amministrazione finanziaria dichiara in media gli importi più bassi. Ben 12 (una su 4) si fermano a 6.700 euro l’anno. Come dire: guadagnano meno dei pensionati al minimo. E sono pasticceri, tassisti, pastai, sarti, titolari di lavanderie, fotografi e ambulanti di merceria. Al polo opposto si piazzano Bolzano e Trento. Infatti sulle Alpi i notai guadagnano più che a Milano e dintorni, dove sicuramente si fanno affari molto più consistenti. Nel Trentino i notai denunciano un reddito medio che supera i 900mila euro annui. La stessa categoria in Lombardia dichiara un valore più basso di un terzo. Non che sia poco: si tratta di 629.406 euro. Ma è molto più basso dei colleghi trentini. I notai sono comunque i professionisti che dichiarano di più in tutta l’Italia.
Dai tesori che vendono i gioiellieri italiani ricavano molto poco. Almeno stando alle dichiarazioni del 2005, in Lombardia da cui risulta una media di 21.533 euro annui (quanto un maestro elementare). I loro colleghi delle altre regioni sono più «poveri»: si scende a quota 14.600 nel Lazio (come un metalmeccanico) fino a precipitare a 11.990 euro in Calabria. I famosi orafi toscani non superano i 20mila euro annui, quasi quanto i falegnami liguri. Al confronto stanno meglio gli imbianchini, che dichiarano tra i 21.241 euro (nel Veneto) ai 28.455 a Bolzano. Ma a saltare agli occhi (anzi, a colpire come pugni nello stomaco) sono iredditi degli ormai celebri tassiti. Per il fisco stanno peggio di imbianchini, gioiellieri e pasticceri. I redditi denunciati variano dai 6.145 annui nel Molise ai 14.411 del trentino. Come dire: sono induigenti. Rientrano nella no tax area dei più poveri. Forse per questo protestano tanto per difendere le loro «ricchissime» licenze? Quelli che a Roma sono arrivati a minacciare clienti e giornalisti dichiarano in media 12mila euro annui. In Lombardia sono poco sotto quella cifra. In Lombardia i ristoratori e i baristi (ambedue attorno ai 14.800 euro annui) dichiarano circa 13mila euro in meno dei meccanici e meno della metà degli idraulici (circa 31.200 euro). Nella stessa regione il commerciante di auto guadagna molto meno dei falegnami. E il lazio, tranne che per i tassisti e per i commercianti di ricambi auto, perde sempre il confronto con la Lombardia dove i redditi risultano in media più alti. Gli agenti immobiliari romani hanno dichiarato circa 17.500 euro annui, poco più di un operaio e molto sotto i colelghi lombardi. Ma i più «poveri» di tutti sono i ristoriatori di Roma, che si piazzano attorno ai 10mila euro. Ma a chi la danno a bere?
Ma dico io..come si fa a non cadere nel facile populismo, nell'ovvio e scontato??
Questi sono dati, e sono preoccupanti, io, in qualità di abbiente operaio, propongo una "30 ore per la povertà in Itaglia", per i poveri soggetti succitati, non sia mai detto che im gommunista come me non sia solidale con i ceti più poveri come i gioiellieri!!
PS
Ma perchè non aprono pizzerie invece di lavorare a perdere come fanno ora?
capisco la loro utilità sociale:
rinsaldare l'amore con un diamante che è per sempre; è una missione che gli costa tempo e gli costa denaro..ma vuoi mettere come sono felici quando una coppia si scambia sorrisi ed occhiate di amore eterno all'ombra di una gioia?
Nessun guadagno maggiore gli potrebbe mai dare un tale sorriso interiore...
(per inciso, prima che si incazzino i poveri gioiellieri, ho nominato loro perche sono i più facili su cui poter ironizzare...e lo so...sono anche banale..ma che ce voi fà...il cervello mi si è ormai spento)
Due sono le soluzioni certe (non alternative):
1°) introdurre la possibilità di detrarre le spese
2°) mandare in carcere come negli USA -fino a 30 o 40 anni - chi evade.
Sono certo che in presenza di tali provvedimenti gli evasori sparirebbero come neve al sole.
Il resto sono SOLTANTO PALLE, PALLE, PALLE da propinare ai ricchissimi operai, maestri, manovali e pensionati che mantengono l'itaglia e gli eserciti all'estero
Ariodante, sono d'accordo con te...degli usa si prendono solo le porcate..ma ad esempio, leggi come le class action ed il carcere per chi evade (mi pare 25 anni cmq) non se ne parla...ne tantomeno si parla della possibilita' di detrarre dalle tasse tutti gli scontrini fiscali e fatture varie anche ai privati cittadini, i quali..(compreso me) comincerebbero a richiedere lo scontrino fiscale anche per un pacchetto di chewing gum, il che, secondo me..non sarebbe affatto male...e cmq..tutta sta storia e' roba vecchia purtroppo..trita e ritrita..si spera soltanto che stavolta si cominci a fare qualcosa...e non finisca come sempre nel giro di un'altra puntata della telenovela "Chigi Palace"
a fronte di queste cifre ce ne sono altre che pubblica oggi il corriere della sera e che non sono meno scandalose:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/14/rizzostella.shtml
bisognerebbe spiegarle a tutti quelli che accusano di qualunquismo chi pensa che, riducendo, o abolendo, il che non sarebbe neppure uno scandalo, questi schifosi privilegi, probabilmente non ci sarebbe bisogno di nessuna finanziaria.
milioni di euro buttati ogni mese solo per finanziare il nulla che tanto piace ai lorsignori.
Mah..mi sembra ancora una volta una gara a chi ce l'ha più grosso...in questo caso...i metri quadri..cmq..a parte queste spese folli, io andrei anche a vedere a chi sono appaltati questi lavori..non mi stupirei se ne uscissero di belle anche da lì...ormai..(e mi maledico..perchè sa di rassegnazione..)
@cristina: l'articolo è superficiale e poco analitico, nonostante che evidenzi indubbi sprechi ed esagerazioni, ma non è questo il punto. Il punto è che tutte insieme le spese di cui si parla incidono grosso modo per 10 euro per contribuente per anno.
Queste cose attirano la attenzione degli ingenui in buona fede. Così passano sotto i nostri occhi distratti l'"evasione fiscale dei gioiellieri" e tutte le altre storture che rendono la società italiana ingiusta e classista. E' il tipo di protesta dei leghisti e dei giustizialisti, che non risolve niente, non diventa coerente proposta politica di una alternativa seria.
bè paolo, anche quello fa, perchè se una famiglia spende piu' di quello che guadagna va sotto ai ponti, come si fa a dire che questo o quello non destabilizza il bilancio ? se io per ipotesi, non ho i soldi nemmeno per mangiare i trenta giorni del mese non vado mica dal gioielliere a comprarmi il collier, questo è esattamente quel che fanno i nostri parlamentari, si lamentano dei buchi e poi sperperano i denari dei contribuenti per i loro vizietti...
questa è una pessima usanza tutta italiana, e chi ci rimette sono sempre gli stessi, un miliardo e mezzo ( dichiarati, poi bisogna vedere quanti sono davvero) per sostituire arredi e c'è gente che aspetta anni, e spesso nemmeno ci riesce, per potersi comprare una cosa per sè e con i suoi soldi per giunta.
poi se dici che fanno schifo pero' sei qualunquista, ma chi lo dice che un politico debba avere per forza uno status di vita superiore ? non possono vivere del loro lavoro come tutte le persone oneste e accontentarsi ?
e non dimentichiamo che gli italiani stanno ancora pagando lo stipendio all'"onorevole" previti.
se non fosse vero ci si potrebbe sganasciare dalle risate...